Film > Le 5 Leggende
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Autore: Evil Ulquiorra    26/09/2015    8 recensioni
( Ultimo capitolo della trilogia "Hogwarts big four")
" In assenza di luce...l'oscurità prevale.
Pensate che il vostro mondo sia al sicuro? è solo un illusione.
Godetevi questi ultimi giorni di pace...perchè io sto arrivando.
Pitch ? Tenebre? Non ha importanza.
Chiunque io sia, vi farò a pezzi...dall'interno "
coppie:( Jack/Elsa ; Hiccup/Merida ; Rapunzel/Flynn ; Anna/Kristoff )
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I, Cinque, Guardiani, Jack, Frost, Pitch
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve amici lettori. Sono…tornatoooooo!!!!
Come senz'altro sapete,non ho aggiornato questa fic per due mesi ma ,posso assicurarvi che avevo delle ottime ragioni. La prima delle quali,avevo perso ben cinque capitoli che aveo già scritto,visto che il mio computer si era rotto,ed ero entrato in uno stato di depressione. Inoltre,sono stato occupato dalla mia nuova fan fic,un crossover di proporzioni enormi ,e volevo dedicarmi a scrivere nuove cose. Poi ho pensato " e tutti coloro che sono arrivati fino a qui? li loascerò così? col cavolo!!!" ecco perchè ho passato l'ultima settimana a scrivere il nuovo capitolo,riscrivere il finale perso ecc.ecc...
Spero davvero che il nuovo capitolo vi piaccia,per cui…buona lettura! Per chi non se lo ricordasse, il chappy precedente terminava con il nostro gruppo alle prese con una colonia di ragni giganti, dopo aver salvato Flynn e aver seguito le coordinate di Nord.

Incubi e deliri

I membri del gruppo indietreggiarono lentamente, come ipnotizzati dallo spaventoso sguardo di quegli occhi foschi; ma mentre loro cominciarono a retrocedere, le acromantule si facevano avanti.
La mano di Mavis tremò,e la bacchetta si curvò lentamente.
Poi, d’un tratto, l’incantesimo si affievolì. Ed essi si voltarono e cominciarono a correre, con grande divertimento degli aracnidi.
Ma mentre scappavano, Mantide si girò e vide con terrore che le bestie li seguivano veloci. La puzza di morte li avviluppava come una nube.
<< Fermi!>> ordinò
<< Correre non serve a nulla>>
Lentamente, gli occhi avanzarono.
<< Stuperficium!>>
Il proiettile andò a infrangersi lungo il volto di uno degli assalitori. Le creature si fermarono.
Per un attimo allentarono la presa, come turbati da qualche dubbio. Allora una fiamma avvampò nel cuore dell’auror, il quale ,senza pensare a quel che faceva, follia, disperazione o coraggio, proteò la bacchetta in avanti.
Gli occhi vacillarono.
Il dubbio li colse man mano che il legnetto si avvicinava a loro, costringendoli a retrocedere.
Si fermarono di colpo, annusando l’aria un paio di volte. Poi, come dal nulla, uno strillo acuto attraversò il vuoto della cava, attirando l’attenzione delle acromantule.
Queste cominciarono a guardarsi intorno con fare frenetico, prima di scomparire tra le ombre.
I suoni cambiarono.
Una coltre di silenzio calò intorno a loro.
Tesero le orecchie, in ascolto. La quiete sembrava peggiore di tutti i rumori possibili.
<< Cosa succede?>>domandò Kristoff
<< Prendete le vostre bacchette>> sussurrò Mantide,il tono di voce ornato da un lieve pizzico di urgenza.
Si udì uno scalpitare di passi, poi uno strano rumore soffocato, sibilante. Il tutto si fece più vicino.
Stava arrivando qualcos’altro.
<<  Che diavolo è ?>>
<< Sembra un respiro>>
<< Forse è un orco>>
<< No ,non è un orco>>
<< Comunque ha dei polmoni>>
<< Già…troppi polmoni>>
<< Tenete pronte le bacchette. Accendetele al mio segnale>>ordinò l’auror.
<< Cos’è questo odore?>>
Un ‘acre puzzo di muffa riempiva l’aria. Si fece più forte, più denso, finchè parve rivestire come uno strato di olio la loro pelle
<< è veleno>> sussurrò Elsa
<< Di che tipo?>>domandò Anna,in tono brusco.
La corvonero tentò di ripescare nella memoria gli odori di diverse sostanze nocive. Quella non la riconosceva.
<< Non so cosa…>>
Un animale molto grande e massiccio prese a correre verso il gruppo, con un fracasso spaventoso
<< Luci!>> grido mantide.
I fasci  dei lumos s’incrociarono su un enorme centopiedi,che avanzava ondulante verso di loro. Aveva una testa rosso sangue ,nella quale erano  incastonati quattro occhi. Più sotto, un paio di forcipule arancioni con la punta nera, divarcanate attorno a una bocca complicata.
Il centopiedi si muoveva su quattro zampe e il suo corpo era rivestito di placche segmentate color mogano.
Era una Scolopendra Golia, un centopiedi gigante del mondo magico,il più grande sulla terra.
La creatura sfondò la parete di roccia, mandandola in frantumi, mentre le acromantule urlanti venivano sballottate qua e là.
Il centopiedi possedeva un olfatto molto fine e l’odore degli umani l’aveva indotto a tentare un’imboscata. Le sue zampe terminavano in appendici appuntite,il primo paio delle quali uncinato e provvisto di veleno inoculabile con una puntura.
L’animale scambiò per la preda un letto di fango e foglie, sul quale, fino ad ora, aveva poggiato il gruppo di studenti,e vi affondò le forcipule.
Poi,con una rapidità stupefacente, gli si arrotolò intorno e lo inondò di veleno,schizzando ovunque e appestando l’aria di un odore disgustoso.
Le zampe della scolopendra martellavano il terreno,mentre l’artropode gocciolava la sostanza nociva.
Prima dell’assalto, Jhonny era caduto sul letto di foglie. Quando il centopiedi aveva sfasciato la copertura,era precipitato fra le spire.
Si gettò a faccia in giù,cercando di proteggersi. Elsa sapeva qualcosa dell’anatomia di quell’animale.
<< Attento alle zampe uncinate! Rischi di essere avvelenato!>> gridò al grifondoro.
Il ragazzo rotolò su sé stesso e,contorcendosi,cercò di evitare le forcipule che danzavano e si allungavano intorno a lui ,spargendo il liquido appiccicoso.
Quel mostro avrebbe finito per infilzarlo.
<< Jhonny !>> gridò Mavis, facendosi avanti con la bacchetta e incominciando a colpire l’artropode con una serie di reducto, nel tentativo di allontanarlo dal fidanzato.
Ma l’intensità dei colpi non aveva nessun effetto,rimbalzava sull’armatura della bestia.
Anche gli altri,gridando e proiettando fasci di luce,presero a colpire l’animale con le bacchette,nel vano sforzo di distrarlo e dare al grifndoro la possibilità di scappare.
Mantide utilizzò un incantesimo bombarda,ma la scolopendra non sembrò nemmeno accorgersene.
D’un tratto, il centopiedi lasciò andare il letto di foglie e si mise ad agitare la testa avanti e indietro,aprendo e chiudendo le zanne velenifere boccali,in cerca della preda. La sua vista era mediocre,ma avvertiva gli odori tramite le antenne, che ora muoveva freneticamente tutt’intorno. Una di esse percosse Anna, che andò a sbattere contro una lastra di roccia. Il centopiedi girò su se stesso e le fu di fronte.
Jhonny,supino sul terreno,ne approfittò per rotolare via,si tirò in piedi, afferrando la bacchetta e trasformandola in una spada .
Prese un respiro profondo e gridò
<< Ehi!>>
La cosa non ebbe nessun effetto, perciò il grifondoro saltò sulla schiena della bestia. In piedi, sul guscio protettivo, cercava di tenersi in equilibrio,incerto su dove lanciare la lama.
<< Mira al cuore!>> gridò Jack.
Lui non aveva idea di dove fosse il muscolo. Il corpo della creatura era diviso in molti segmenti
<< Dove?!>> gridò.
<< Quartro segmento!>> lo informò Elsa.
Jhonny contò quattro segmenti a partire dalla testa e sollevò la spada,ma poi esitò. C’era qualcosa di magnifico nella creatura.
In quel momento di esitazione, il centopiedi inarcò il dorso. Il grifondoro vi affondò la lama, ma fu scaraventato via.
Cadde a terra,lasciando l’arma conficcata nel centopiedi, che roteò contorcendosi e dimenandosi.
La punta di una zampa vibrò in un fendente al petto del rosso,lacerandogli la camicia e coprendolo di schizzi di veleno. Lui ne fu letteralmente inzuppato.
Si raggomitolò,gemendo per il dolore.
Si sentiva come se il fuoco gli avesse divorato il torace. Il centopiedi fu preso da un’agitazione convulsa,mentre la spada gli sbatacchiava sul dorso.
Flynn e Kristoff si precipitarono a trascinare via Anna e Jhonny.
L’animale si srotolò e si riavvolse di nuovo,sibilando. La creatura abbandonò strisciando le rovine dell’insenatura, con l’arma al seguito. Sentivano il suo ringhio.
Non andò molto lontano. S’immobilizzò e il respiro cessò. Il grifondoro aveva inferto un colpo fatale con la bacchetta trasfigurata. Aveva funzionato.

                                                                                                                   * * *

Stretti l’uno contro l’altro in una grotta di muschio,erano fuori dalla portata di qualsiasi centopiedi. Avevano spento le bacchette.
Jhonny sembrava sul punto di impazzire. Flynn e Kristoff lo tenevano stretto mentre Mavis gli parlava, cercando di farlo stare calmo.
Il ragazzo sotto shock,era in un lago di sudore,ma la temperatura del suo corpo si abbassava drasticamente e la sua pelle era fredda e umida.
Lo avvolsero utilizzando la cappa indossata da mantide. Lo esaminarono . Il fendente della scolopendra gli aveva squarciato il petto fino all’osso.
Ovviamente,aveva perso un mucchio di sangue. Era anche stato annaffiato da una grande quantità di veleno che gli aveva inondato la ferita.
Non c’era modo di sapere quanto ne avesse assorbito ne gli effetti che avrebbero avuto su di lui. In preda al delirio, Jhonny si dibatteva.
Il suo respiro era rapido e superficiale.
<< Brucia>>
<< Ascoltami Jhonny. Sei stato avvelenato>> disse Mavis
<< Dobbiamo lasciare questo posto!>>
<< Hai bisogno di stare fermo>>
<< No!>>
Il grifondoro si agitava, mentre gli altri lo tenevano stretto e tentavano di calmarlo.
<< Sta arrivando! Ormai è vicino!>> piagnucolava
.<< Che cosa?>>
<< Moriremo!>> gridò il giovane,cercando di divincolarsi.
Gli altri lo trattenevano ,facendo il più possibile per tranquillizzarlo.
Elsa sapeva che il veleno dei centopiedi non era stato molto studiato dalla comunità magica, poiché vivevano sempre in zone presocchè inabitate.
Non esistevano antiveleni né antidoti. Temeva che Jhonny potesse subire un arresto respiratorio.
Alcuni dei sintomi dell’avvelenamento facevano pensare alla rabbia. Il grifondoro era sottoposto a ondate di iperestesia  ,che esaltava fino al limite le sue sensazioni.
I suoni erano troppo forti e bastava appena sfiorargli la pelle per farlo rabbrividire. Voleva a tutti i costi togliersi la coperta di dosso.
<< Brucia,brucia>>non smetteva di ripetere.
Mantide accese la sua bacchetta per dargli un occhiata.
<< Spegnila!>> gridò Jhonny, agitando le braccia. La luce gli feriva gli occhi. Erano inondati di lacrime che gli scorrevano sul viso,ma non stava piangendo.
Soprattutto,la sua mente era dominata dall’idea di una catastrofe incombente. Sembrava credere che,da un momento all’altro,dovesse succedere qualcosa di terribile.
<< Dobbiamo andare via di qui>> gemeva
<< Sta arrivando! Si avvicina sempre di più>> ma non sapevano cosa fosse questo qualcosa
<< Scappiamo !>> strillò.
Cercò di trascinarsi fuori dalla grotta. Mavis e gli altri dovettero lottare,trattenendolo per le braccia e le gambe.
L’auror prese un respiro profondo
<< Proverò ad estrarre il veleno >>
<< Fermo !>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Si voltarono. E poi lo udirono. Uno scalpitare di passi che rieccheggiò per tutta la lunghezza della cava.
Una creatura di piccole dimensioni, alta circa un metro, attraversò la distanza che separava il gruppo dalle ombre dell’insenatura, il volto coperto da una maschera di foglie
<< Chi sei ?>>domandò Mantide, la bacchetta puntata in direzione del nuovo arrivato.
Questi compì un passo all’indietro, prima di togliersi la cappa .
L’animagus non potè fare a meno di trasalire.
Occhi piccoli e scintillanti illuminarono una pelle fredda e rugosa, grigia come la pietra che li circondava
<< Il mio nome è Gran Pappie. E voi, signori…avete bisogno d’aiuto>>

                                                                                                                 * * *

Poco prima delle sei, all’interno della valle ,aveva cominciato a scendere uno strano crepuscolo. L’orizzonte meridionale si andava  ingombrando di nuvole, e da quella direzione giungevano, attraverso boschi e campi, cupi rimbombi lontani. Le nubi viaggiavano verso la catena montuosa più vicina,gonfiandosi via via che si avvicinavano.
Quando il giovane aprì gli occhi per la prima volta, Mavis non potè fare  a meno di trattenere un sussulto
<< Jhonny!>>
Camminò con passo felpato affianco al corpo del grifondoro, afferrandone il volto con ambe le mani
<<< Jhonny,stai…stai bene?>>domandò, visibilmente preoccupata.
Il mago sbattè le palpebre un paio di volte, prima di chiudere il volto in un espressione visibilmente confusa
<< Sono in paradiso?>>
<< Sta bene>>borbottò Merida, colpendogli il capo con un pugno amichevole.
La testa rossa trasalì leggermente,per poi cominciare a guardarsi intorno
<< Dove siamo?>>
La testa rossa si guardò intorno.
A pochi metri da lui vi era il corpo del centopiedi ,che giaceva morto . Decine di strane piccole bestie, simili a roccie, avevano già cominciato a macellarlo e si erano portate via grosse porzioni della carcassa...aspetta,cosa?!
<< Ma che…>>
Non ebbe neanche il tempo di terminare la frase,che una di quelle creature,decisamente più piccola delle altre,cominciò ad arrampicarsi sulla sua schiena,afferrandone abiti e capelli e iniziando a tirarli.
Il giovane trasalì leggermente
<< Ehi,ehi,basta con questo punzecchiare>>ordinò,afferrando la bestia e portandosela al livello del volto,così da poterne vedere gli occhi.
Quest’ultima lo fissò con fare innocente ,prima di premere la testa nell’incavo del collo,utilizzando le braccia di Jhonny come una coperta.
L’adolescente arrossì,per poi accarezzare la testa delle’essere,ricevendo un guaito di rimando
<< Oooh,sei la cosa più adorabile che abbia mai visto>>commentò, continuando a grattare il capo della creatura.
Una voce alle sue spalle attirò l’attenzione del gruppo
<< Felice di vedere che il vostro compagno si sia ripreso>>
Si voltarono.
A pochi metri da loro,il corpo sostenuto da un bastone di legno,vi era lo stesso individuo che li aveva condotti fino a qui.
Jhonny fissò il tutto con fare incuriosito,prima di dilatare le pupille
<< Troll…sono troll!>>
<< Preferiamo il termine “ Troll delle rocce”>>ribattè l’altro, il volto chiuso in un sorriso divertito.
Kristoff non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Perché,ci sono più tipi di troll?>>
<< 35 specie, in realtà>>confermò Rapunzel
<< Anche quelli che ti rubano il calzino?>>domandò Hiccup, ricevendo una risata da parte della creatura
<< Oh,vuoi dire i Grendel? Si sono molto comuni dalle nostre parti>>lo informò.
Affianco alla coppia, il grifondoro alzò la mano destra, richiamando l’attenzione su di se
<< Non per fare la figura dell’ingrato ma…come mai sono…>>
<< Vivo?>>offrì Mantide,prima di puntare lo sguardo in direzione della colonia
<< La magia dei troll è una delle più antiche arti praticate nel nostro mondo. Studiosi di tutta la comunità magica hanno impiegato decenni solo per comprenderne una piccola parte>>
<< Impressionante>>commentò Rapunzel.
Gran Pappie approfittò di quel momento per rendere note le sue preoccupazione
<>domandò,il tono di voce ornato da una lieve punta di sospetto.
Al sentire tali parole, Jack non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Oh,quasi dimenticavo !>>
Cominciò a frugarsi le tasche della giacca,fino a tirarne fuori un corpo metallico di conformazione cilindrica.
Porse l’oggetto al troll e questi lo osservò con fare incuriosito, prima di volgere la propria attenzione nei confronti del giovane
<< Siete studenti di Nicholas Nord?>>
Il serpeverde,inizialmente sorpreso da una tale domanda, annuì di rimando
<< Sì. Come fa a saperlo ?>>
<< Ho conosciuto il vecchio auror anni or sono. Ho saputo che è diventato preside di Hogwarts. Ditemi,come se la cava?>>
Il londinese abbassò leggermente la testa
<< è scomparso>>sussurrò,ricevendo uno sguardo visibilmente scioccato da parte dell’essere
<< Mi dispiace>>mormorò questi,prima di puntare lo sguardo in direzione del cilindro
<< Sai di cosa si tratta ?>>domandò Elsa, con fare speranzoso.
La bestia annuì rapidamente
<< Oh,altro che>>
Al sentire tali parole ,Anna non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Puoi aprirlo ?>>
<< Posso provare>>ribattè l’altro, volgendo la propria attenzione nei confronti del gruppo
<< State indietro>>ordinò.
Prese un respiro profondo, ponendo ambe le mani sulla parte superiore dell’oggetto. Queste cominciarono a illuminarsi di una debole luce rossa.
Il cilindro tremò per circa un minuto buono, prima di emettere un sonoro click.
Il contenitore si aprì, rivelandone gli interni.
Una soffice protuberanza di tessuto sosteneva un totale di 12 piccoli oggetti bianchi e lucenti, incastonati nel fondo .
<< Che cosa sono?>>domandò Mavis, visibilmente incuriosita.
Hiccup fu il primo a prendere parola
<<  A me sembrano…denti>>
<< Ricordi>>offrì Gran Pappie, ricevendo uno sguardo di pura sorpresa da parte degli studenti.
Rapunzel inarcò un sopracciglio
<< Come,scusi?>>
<< è un fatto assai poco noto nella comunità magica, ma era consuetudine,per i membri dell’alta società, mantenere i ricordi riguardanti i primogeniti all’interno dei dentini da latte>>
<< Pensavo che per visualizzare i ricordi di una persona occorressero le lacrime>>osservò Mantide.
Il troll annuì di rimando
<< Vero. Tuttavia, i ricordi riguardanti i primi dieci anni di vita di una persona,potevano essere conservati in modo permanente>>
Volse la propria attenzione nei confronti dell’oggetto
<< è per questo che molte creature,che siano umani o altre bestie,raccolgono i dentini,figliolo. Perché contengono i ricordi più importanti dell’infanzia>>
Afferrò il cilindro con ambe le mani e premette una delle basi.
In appena una frazione di secondo, centinaia e centinaia di filamenti dorati cominciarono ad alleggiare a mezz’aria. Una luce abbaiante attraversò il vuoto della vallata, producendo una miriade di particelle dorate.
In mezzo al tutto, l’immagine di un bambino, seguita da quella di un uomo, percorreva il sentiero di un parco autunnale, accompagnato dalla figura di una donna .
<< I ricordi di Pitch>>sussurrò Jack, con fare attonito.
In quel preciso istante, Gran Pappie dilatò le pupille, tendendo le orecchie e cominciando ad annusare l’aria circostante,come un cane da tartufo.
La luce scomparve e l’oscurità tornò a calare al di sopra della gola.
Dopo circa una decina di secondi,prese un respiro profondo
<< Nascondetevi>>ordinò,ricevendo uno sguardo visibilmente sorpreso da parte del gruppo.
Mantide inarcò un sopracciglio
<< Che cosa?>>
<< Non c’è tempo!>>esclamò.
Come guidata da un sesto senso, il gruppo attraversò in fretta e furia il vuoto del villaggio, precipitandosi dietro il gruppo di cespugli più vicino.
Jack rimase fermo e immobile, lo sguardo rivolto in direzione della vallata. Fu allora che sentì ringhiare.
Il cuore gli balzò in gola. Indietreggiò di un passo, con i muscoli tesi come fili di ferro.
Il cane nero sfondò la parete di roccia come fosse cartapesta, riversandone i cocci sul terreno.
Il primo pensiero del giovane fu quello di un bambino capitato all’improvviso nel mezzo di una fiaba: lupo.
I grandi occhi  della creatura erano arrossati, instupiditi e rimpiccioliti, più simili a occhi da maiale che da  membro della razza canide.
Il suo mantello era imbrattato di fango verdastro. Il suo muso era raggrinzito in una terribile parodia di un ghigno che paralizzò Jack per l‘orrore.
Era passato circa un anno dall’ultima volta in cui il serpeverde aveva visto una delle bestie di Pitch, ma non si era affatto dimenticata che faccia avessero.
Erano apparsi come spettri, comandati da un cavallo nero come la notte. I fianchi gli si alzavano e abbassavano negli spasmi convulsi e mozzati della respirazione. Dalle fauci gli colava la bava in un flusso costante.
La povera creatura roteava gli occhi ,come se non sapesse come fermarli, e avanzava vacillando, come se qualcuno gli avesse spalancato la bocca e gli avesse versato dentro un’intera bottiglia di whisky d’infame marca.
Al suo seguito, vi erano creature di ogni forma e dimensione, seguite da una coppia di fearling.
Dietro di loro, incombeva la figura di Morton,lo sguardo fissò nei confronti della colonia
<< Io sto cercando dei fuggitivi>>dichiarò questi, compiendo un passo in avanti.
Al sentire tali parole,la maggior parte delle creature trasalì leggermente
<< Dei bambini…e un auror…forse. Alti, all’incirca,così>>
Alzò il braccio destro fino alla metà del proprio busto, volgendo la propria attenzione nei confronti dei troll.
Gran Pappie cominciò a farsi strada in direzione dell’uomo e prese un respiro profondo
<< Senta,non ci sono bambini qui. La prego di non dare fastidio alla nostra tribù>>
Gli occhi rossi di Morton indugiarono sulla figura della piccola bestia,per poi perdere il proprio scintillio
<< Io non vengo qui a dare fastidio ,io vengo a dare una ricompensa>>continuò.
Afferrò una piccola pietra posta ai suoi piedi e ne scavò la punta lungo il fianco di una roccia,producendo uno stridio piuttosto fastidioso. Mantide dovette trattenersi dal coprire le orecchie.
Appena pochi secondi dopo,la scritta indicante 5000 galeoni per il ritrovamento del gruppo,aveva appena preso forma sulla superficie di granito.
Uno dei troll fissò il tutto con fare incredulo,prima di emettere un fischio di comprensione
<< Ehi…io ho visto dei bambini !>>esclamò a gran voce.
Morton non perse tempo e coprì la distanza tra lui e la creatura
<< Dove?>>sibilò.
Il troll chiuse il volto in un sorriso compiaciuto
<< Sono qui,nella valle>>continuò.
Dietro al tronco che fungeva da loro nascondiglio,ogni membro del gruppo di studenti estrasse la propria bacchetta,preparandosi alla battaglia.
Il ministro compì un altro passo in avanti e la piccola bestia prese un respiro profondo, prima di volgere la propria attenzione nei confronti di un totale di sette piccoli troll al centro del campo
<< Vi presento Kíli, Fíli , Dwalin, Ori , Glóin, Óin, Dori. Dite ciao al signore, bambini>>
<< Salve, ministro Morton>>salutarono all’unisono, ricevendo risate divertite da parte dei presenti, Morton e fearling esclusi.
Per un attimo non accadde niente.
L’ex giudice fissò la bestia con fare impassibile,prima di colpirlo con la punta del bastone,mandandolo a rotolare contro la roccia più vicina.
L’azione fu seguita da urla e sguardi di puro shock dalla colonia di creture magiche, molte delle quali iniziarono a correre in direzione del loro compagno ferito.
Morton chiuse il volto in un sorriso quasi sadico,volgendo lo sguardo nei confronti di Gran Pappie
<< Mi chiamano terrorista. Radicale. Zelatore. Perché ubbidisco alle antiche leggi del mio popolo,i maghi di Gran Bretagna…e punisco coloro che non lo fanno. Mille anni di guerra tra noi non saranno dimenticati ! >>
Alzò il legno all’altezza della spalla,e questo iniziò a illuminarsi di una debole luce color turchese.
Il vecchio troll compì un passo all’indietro
<< Non puoi farlo. Le nostre specie hanno firmato un trattato di pace>>
<< Il mio governo non conosce vergogna. Voi creature magiche e la vostra…cultura, siete una pandemia>>dichiarò l’altro, aumentando l’intensità dell’incantesimo.
La creatura chiuse il volto in un espressione di puro disgusto
<< Tu…non regnerai mai sul mondo magico>>sibilò.
Al sentire tali parole,il primo ministro non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Regnare? No>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Io lo curerò!>>
Alzò la bacchetta, pronto a mietere il colpo di grazia…
<< Fermo!>>
Il tempo parve bloccarsi.
Visibilmente sorpreso dal suono di quella voce, la creratura si voltò, seguita dai fearling.
A pochi metri dagli assalitori, il corpo visibile oltre la massa di cespugli, vi era Rapunzel, le mani saldamente tenute al di sopra della bocca,consapevole di essere stata colta in flagrante.
Affianco a lei,Mantide emise un sospiro rassegnato
<< Maledizione>>


Com'era ? Spero bello! I nomi dei piccoli troll sono ispirati a quelli dei nani utilizzati ne Lo Hobbit.
Ecosì,si scopre finalmente cosa conteneva quel cilindro. A cosa mai potrebbero servire i ricordi di Pitch per sconfiggere Tenebre? Cominciate le vostre teorie!
Nel prossimo chappy,lo scontro tra il gruppo e l'esercito di Morton,seguito dall'arrivo di nuovi personaggi.
Mi raccomando,recendite in molti !!!
  
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