Quel giorno faceva caldo nel Covo segreto dell’Akatsuki. In realtà il Covo non era segreto,ma solo un po’ fuorimano. Talvolta capitava che turisti finiti lì per caso si fermassero per chiedere informazioni. Kakuzu era più che felice di cederle per la modica cifra di 50 ryo.
Tornando a quel giorno,sembrava alquanto ordinario poiché ognuno fece le solite cose, tipo: pregare Jashin, mangiare,contare soldi,creare marionette o sculture d’argilla od origami,nuotare, ideare piani per la conquista del mondo,odiare e infine rompere. La routine si interruppe dopo pranzo,quando Pain li riunì per un importante annuncio.
“Ragazzi,non so se vi siete accorti che da qualche giorno il postino viene più spesso.”
“In effetti sì. È persino diventato parte della mia dieta” rispose Zetsu.
“Ebbene,negli ultimi giorni ho scambiato diverse missive con un nostro ex-membro: Orochimaru.”
Udendo quel nome tutti drizzarono le orecchie e ascoltarono il Leader con più attenzione.
“Sì. Ci siamo scritti e abbiamo discusso a lungo di un suo progetto che ha catturato la mia attenzione.”
“Qualunque cosa sia,io quello qui dentro non ce lo voglio” disse Itachi mentre il Leader riprendeva fiato.
“Suvvia,Itachi. Credi che non sappia cosa provi per lui e per l’ultimo membro del suo villaggio? Vi assicuro che la mia è stata una decisione ponderata e attenta. Figuratevi che è solo oggi che ho dato la mia conferma a Orochimaru,eppure sono diverse settimane che ci scriviamo.”
“In pratica torna da noi?” domandò preoccupato Kisame.
“Sì,ma …”
Pain fu interrotto dalle esclamazioni disperate dei suoi accoliti.
“Dicevo,non sarà solo lui a venire qui. Ci sarà anche il Quintetto del Suono,più Kabuto e Sasuke.”
L’ultima frase ammutolì l’Akatsuki,ormai convinta che il Leader fosse uscito di senno.
“Loro vengono ad abitare qui?” chiese esterrefatta Konan.
“Sarà un enorme spreco di soldi” proferì Kakuzu.
“Posso mangiarli?” domandò speranzoso Zetsu.
“O trasformarli in marionette?”
“O farli esplodere?”
“O sacrificarli a Jashin?”
“Tobi è contento di avere nuovi amici!”
“E tu come sei entrato?” chiesero gli Akatsukini al bravo ragazzo.
“Non c’era nessuno all’ingresso e la porta era aperta” spiegò gioiosamente lui.
“Zetsu!” esclamarono allora gli Akatsukini.
“Scusate. Ho mangiato la chiave credendo che fosse chiuso.”
“Comunque devi andartene,Tobi. Questa è una riunione segreta e tu non fai parte dell’Akatsuki.”
Tobi sembrò non aver sentito il Leader. Prese una sedia e la sistemò accanto a Deidara.
“Che bello,senpai! Siamo vicini!”
“Levati di torno,girella ambulante!”
Pain decise di proseguire: “Naturalmente saranno qui in prova. Se dopo un mese costatiamo che sono inadatti,torneranno al loro villaggio. Ultima cosa … un nostro membro e uno loro faranno squadra insieme.”
“Cosa?!” esclamarono tutti tranne Itachi e Tobi.
Quest’ultimo prese a gridare: “Io con chi sto? Io con chi sto?”
Riuscendo a mantenere la calma,il Leader gli spiegò: “Tobi,tu non fai parte dell’Akatsuki. Inoltre sono otto, mentre noi siamo nove. Così ho deciso che io resterò senza compagno.”
“Quindi io dovrei fare coppia con uno di quei bruti? Giammai!” protestò Konan.
“Andiamo,Konnie. È una cosa temporanea. Vedrai che Orochimaru farà subito qualcosa che ci darà il pretesto di cacciarlo.”
Appena il Leader ebbe finito di pronunciare quelle parole,qualcuno suonò il campanello.
“Oh,devono essere già qui. Però,hanno fatto presto.”
Infatti Orochimaru era partito poco dopo aver scartato la lettera. Era da un pezzo che aveva fatto preparare i bagagli ai suoi subalterni,sicuro che Pain avrebbe accettato la sua offerta.
Allo squillo del campanello,tutta l’Akatsuki si trasferì in soggiorno. Il Leader non permise loro di sbirciare dalle finestre perché era maleducazione. Aprì la porta ed entrò Orochimaru.
“Sssalve,ragazzi. Da quanto tempo. Tutto bene, Ita … Ma dov’è Itachi-kun?”
“Si è dileguato appena ti ha visto” spiegò Kisame indicando una sagoma nel muro.
“Detrarrò il costo dal suo stipendio” sentenziò Kakuzu.
“Ehm,volevo dirvi che ssono molto felice di esssere tornato.”
“I tuoi seguaci sono fuori?” gli chiese Pain.
“Sssì. Ho detto loro di aspettare. Ssai,hanno portato le loro cose,quindi prima di entrare devono ssapere dove sssistemarsi.”
“Capisco. Senti,ho appena annunciato ai ragazzi del vostro arrivo. Potete aspettare ancora un po’ mentre decido le coppie?”
“Certo,nesssun problema” disse Orochimaru uscendo.
“Bene,ragazzi. Vado a deliberare.”
“Posso aiutarla,Leader? Posso? Posso?” domandò l’esagitato bravo ragazzo.
“Va bene,Tobi. Ma solo se smetti di urlare.”
“EVVIVA!” strillò Tobi,per poi riprendersi: “Mi scusi. Volevo dire: evviva.”
Mentre il Leader e Tobi decidevano le coppie,l’Akatsuki sbirciava dalle finestre i membri temporanei della loro organizzazione.
“Ehi,fra loro c’è una ragazza” annunciò Sasori.
“Mi piacerebbe assaggiare il grassone” confidò Zetsu.
Itachi era tornato e fissava indispettito Sasuke.
Intanto il Leader aveva scritto i nomi degli Akatsukini e degli abitanti del Villaggio del Suono su un foglio e meditava su quali fossero le migliori combinazioni.
“Quello di prima era Orochimaru-sama?”
“Sì,Tobi.”
“Allora lui dovrebbe stare con Deidara-senpai: tutti e due usano la piastra!”
“Uhm” fece il Leader,fingendo di dargli retta.
“Ho notato che anche loro hanno una ragazza,ma non credo che andrebbe d’accordo con Konan. Konan ha i capelli blu e invece lei rossi.”
Anche Pain credeva che le due non sarebbero andate d’accordo,ma non per quel motivo.
“E Leader,guardi quello grasso. Forse mangia quanto Zetsu. Sicuramente Kakuzu se ne lamenterebbe. E quello è il fratello di Itachi? Lui lo odia,vero? E … Oooooh! Ma quei due sono simili!”
Tobi interruppe la sfilza di parole per osservare Sakon e Ukon. Il Leader approfittò di quel silenzio e si fece venire qualche idea.
“Leader,quei due sono identici!”
“Sì,Tobi. Sono gemelli.”
“Figo! Li posso salutare?”
“Ehm,no,non ancora. Falli riprendere dal viaggio.”
“In effetti sembrano stanchi … ma forse sono annoiati. Leader,posso intrattenerli?”
“Silenzio,Tobi! Siamo qui per decidere le coppie,ricordi?”
“Certo,Leader-sama!”
Dopo una mezz’oretta Pain fissava soddisfatto il foglio con gli abbinamenti.
“Ho finito!”
“Davvero,Leader? Posso annunciarli io?”
“Forse,Tobi. Prima però li facciamo entrare e Orochimaru ce li presenta.”
Il Leader e Tobi uscirono dalla Sala delle Riunioni. Trovarono il resto dell’Akatsuki attaccata alle finestre.
“Resta qui!” ordinò Pain a Tobi. “Voi ricomponetevi” aggiunse rivolto agli altri.
Aprì la porta e fece segno ad Orochimaru di avvicinarsi.
“Dì ai tuoi ragazzi di entrare senza le loro cose. Poi presentaci e … ehm … lui leggerà le nuove squadre.”
“D’accordo” acconsentì il nukenin fissando Tobi. “Tu chi ssei? Un nuovo membro?” gli chiese.
“Mi chiamo Tobi e sono un bravo ragazzo. Leader,sono un nuovo membro?”
“No,Tobi” rispose esasperato Pain.
Orochimaru uscì risollevato: i suoi allievi erano migliori di quel tizio con la maschera arancione. I nuovi arrivati entrarono,e tutti si fissarono con curiosità.
“Allora,Villaggio del Ssuono,lui è il Leader dell’Akatsuki. Poi ci ssono Itachi,Kisame,Konan,Sssassori, Deidara, Zetsu,Hidan e Kakuzu. Questo è il loro ehm … lui è Tobi. Akatsuki,loro ssono i componenti del Villaggio del Ssuono: Ssassuke,Kabuto,Kimimaro,Tayuya,Kidomaru,Ssakon&Ukon e Jirobo.”
Finite le presentazioni,trascorsero attimi di silenzio.
“Bene. Adesso leggeremo gli abbinamenti. L’Akatsukino dovrà spostare le sue cose per permettere al nuovo compagno di condividere la stanza” disse Pain.
Nessuno commentò. Il Leader porse la lista a Tobi,chiedendosi se il bravo ragazzo sapesse leggere. Evidentemente sì,poiché cominciò ad elencare,tutto emozionato: “Allora,Sasori sta con Jirobo.”
La marionetta uscì dal gruppo e si diresse in camera sua,osservando chi lo seguiva. Jirobo intuì che quello doveva essere Sasori. Prese i suoi bagagli e lo seguì.
Tobi continuò a leggere: “Itachi sta con Kabuto.”
Orochimaru ci rimase male,ma sapeva che non l’avrebbero mai messo con l’Uchiha.
“Sakon e Ukon con Zetsu.”
I gemelli si lasciarono guidare dall’uomo-pianta.
“Deidara-senpai con Tayuya. Posso stare con loro,Leader?”
“No,Tobi. Tu continuerai a dormire nello sgabuzzino.”
Deidara andò a sistemare la camera,seguito dalla ragazza.
“Kakuzu con Sasuke.”
L’avaro guidò il piccolo Uchiha.
“Hidan con Kimimaro.”
Kimimaro si lasciò condurre dal fanatico nel suo mini-tempio.
“Kisame con Kidomaru.”
L’uomo-squalo si fece seguire dall’uomo-ragno.
“E infine Konan sta con Orochimaru.”
“Non ti disturbare,ricordo la strada” disse il serpente mentre recuperava i suoi averi.
Prima che Konan lo seguisse,Pain si giustificò: “Gli altri avrebbero potuto provarci con te. Con lui,invece, vado sul sicuro. Ma se ti importuna in qualche modo avvisami subito.”
La donna lo ringraziò e andò a sistemare la sua stanza.




***Angolo Autrice***
E questo era il primo capitolo. Che ne dite,riusciranno l'Aka e Oto a convivere pacificamente?
Già c'è un indizio in questo piccolo concorso: cosa può succedere di divertente per 72 ore? La punizione migliore sarà inserita nella fic. Potete rispondermi con una recensione o contattandomi,basta che rispondete entro sabato,perchè intendo pubblicare settimanalmente.
Alla prossima domenica!