Perché Emma? Perché hai rinunciato alla tua felicità, per salvarmi? Che domande, tu sei la salvatrice, quindi mi pare ovvio che il tuo compito sia di salvarci.
Ma ora è giunto il mio turno, io ti salverò, ti riporterò qui a Storybrooke e ti farò tornare come prima, e non sono l’unica che ti vuole riportare indietro.
Hook è preoccupatissimo, non sembra più lui, Snow e Charming si tengono stretti, ti hanno perso ancora una volta.
Hook prende il pugnale e t’invoca, ma tu non vieni, c’è solo un modo per sapere dove sei: chiederlo all’apprendista stregone, per questo ritorniamo al negozio di Gold.
Prima di morire, ci dice che sei nella foresta incantata e ci da una bacchetta che ci permetterà di raggiungerci, per farla funzionare ci vuole una persona per metà buona e per metà oscura.
Io ci provo ma non succede niente, il tuo fidanzato se la prende con me, mi dice che mi sono rammollita, quanto mi fa arrabbiare, ma non mi avvento contro di lui, non è il momento per litigare, se tu fossi stata qui, avresti trovato un modo per farci riappacificare.
Mio malgrado, sono costretta a chiedere aiuto alla mia odiosa sorella, rinchiusa nel sotterraneo dell’ospedale, alla fine me ne vado, perché non ho intenzione di restituirle la magia.
Poco dopo Hook e Henry vengono nel mio ufficio, dicendomi che hanno liberato Zelena e che è scappata.
M'incavolo con Hook, tua madre ci ferma, dicendo che il nostro compito è quello di ritrovarti.
“Io voglio ritrovare mia figlia!” afferma.
Sono preoccupata per Robin, so che è andata da lui, e ho fatto bene a essere in pensiero, lo tiene come ostaggio e mi propone uno scambio, se io le do la bacchetta, lei libera Robin.
Tua madre e Hook mi intimano di non accettare, ma io non posso vedere il mio Robin tra le grinfie di quella strega, motivo per cui le cedo la bacchetta.
Lei la usa per ritornare a Oz, dove non potrà più vedermi ed avere ciò che vuole, purtroppo non sono così stupida come pensa, quindi il suo piano non funziona e le strappo via il magico oggetto e le rimetto il bracciale anti magico.
Ci dirigiamo da Granny, estraggo dalla borsa la tua coperta da neonata, che ci permetterà di raggiungerti, le faccio un incantesimo, e il vortice ci trasporta nella foresta incantata.
Arriviamo in tempo, stavi per uccidere una povera forestiera dai capelli rossi. Cerchiamo di fermarti e, dopo qualche esitazione, rimetti al suo posto il cuore della povera sventurata.
Tua madre ti restituisce il pugnale, ma tu lo dai a me.
“Io ti ho salvato, ora tocca a te salvarmi” mi dici.
Io prendo il pugnale, promettendoti che, in caso di bisogno, l’avrei usato senza esitazioni.
Lì incontriamo Re Artù e i suoi cavalieri, ci stavano aspettando, Merlino aveva predetto il nostro arrivo.
Ci dirigiamo a Camelot, ma poi accadde qualcosa di inaspettato: ci ritroviamo di nuovo a Storybrooke, e scopriamo che in realtà siamo mancati sei settimane.
“Dov’è Emma?” chiede Hook, preoccupato.
“Sono qui” rispondi, facendoti vedere.
Ma sei diversa, sei vestita di nero e i tuoi capelli sono legati. Senza nessuna esitazione pietrifichi Eolo.
“Ma com’è possibile noi eravamo a Camelot!” esclamo.
“è vero, volevate liberarmi dall’oscurità, ma avete fallito” confessi.
Poi sparisci.
Dunque è giunto il momento di salvarti, costi quel che costi, perché ora sono io la nuova salvatrice.
Tu ti prendi gioco di me.
“Tu non potrai mai essere la salvatrice” dici.
Ridi, non ci credi, io ed Henry ce ne andiamo.
Ti giuro, Emma, che ti dimostrerò che io posso essere la salvatrice e ti farò tornare quello che eri, perché Emma tu non meriti tutto ciò. E finalmente anche tu potrai essere felice e Storybrooke avrà di nuovo la sua salvatrice.
Sarà una missione dura, ma ce la metterò tutta, e cercherò di proteggere tutti, soprattutto Henry, non facendolo cedere all’oscurità.