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Autore: artemis89    13/02/2009    1 recensioni
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Rinoa81, assistente, amministratrice.

cosa succederebbe se dopo aver letto il libro "Alice del Paese delle Meraviglie" Allen si ritrovasse a girovagare in quel mondo? e se i personaggi della storia avessero delle facce fin troppo conosciute?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quando Allen aprì gli occhi la luce del sole lo accecò momentaneamente.

“huff, è mattina” disse soffocando uno sbadiglio anche stanotte non si può dire che abbia dormito molto

Si alzò dal letto con aria assonnata e cominciò pian piano a vestirsi finché il brontolio del suo stomaco non gli fece accelerare i movimenti.

Mentre finiva di allacciarsi la camicia, sentì qualcosa che gli si posava sulla testa.

 “ah, ciao Tim” disse “mi stavo giusto chiedendo dove fossi finito. Andiamo a mangiare?”.

Ovviamente non ricevette risposta dal piccolo golem (che cominciava a non essere più così piccolo. Si chiese quanto sarebbe cresciuto ancora), ma prese il breve svolazzamento d’ali come un sì. Uscì dalla suo stanza e si diresse a passo svelto verso la caffetteria.

Quando entrò la trovò quasi vuota, fatta eccezione per Lenalee che stava parlando con Jerry al bancone.

Quando lo vide  lo salutò allegramente “buongiorno Allen!”.

“buongiorno anche a te Lenalee. Ciao Jerry” disse con un breve sorriso.

”Buongiorno Tesoro, mi stavo giusto chiedendo quando saresti venuto a mangiare. Cosa ti posso preparare stamattina?” gli rispose l’indiano con voce melodica.

Quando stava per ordinare sentì Lenalee che gli diceva “Allen ti aspetto al tavolo, quando hai finito di ordinare raggiungimi”

“va bene Lenalee” rispose e cominciò ad elencare una lunga lista di piatti al cuoco mentre la ragazza si allontanava con il suo vassoio e si andava a sedere ad un tavolo lì vicino.

Quando ebbe finito con le ordinazioni e Jerry gli ebbe consegnato la sua solita e spropositata quantità di cibo, Allen raggiunse Lenalee al tavolo e si sedette con lei cominciando subito a mangiare.

“come al solito l’appetito non ti manca, Allen. Questo significa che va tutto bene?” Allen fece una pausa e la guardò.

La ragazza lo guardava serenamente con i capelli raccolti in due codini alti e con la divisa da esorcista che indossava sempre.
Allen si chiese se doveva parlagli dei suoi problemi, non voleva farla preoccupare, ma forse lei poteva aiutarlo.

“bè, ecco non proprio” disse a bassa voce. Gli occhi di lei si fecero subito preoccupati.

Ecco, lo sapevo che non avrei dovuto dirlo.

”cosa c’è che non va Allen? Hai qualche problema?” gli chiese

“no, no niente di grave, non devi preoccuparti” le disse scuotendo le mani e cercando di sminuire “è solo che da qualche giorno non riesco a dormire e comincio a sentirmi un po’ stanco. Ma sono convinto che è solo un problema momentaneo, passerà presto” .

Lei lo guardò un po’ dubbiosa “non lo so Allen, forse dovresti parlarne con mio fratello”. Allen rischiò quasi di strozzarsi a quelle parole

“Lenalee non credo sia una buona idea dare a Komui una buona scusa per provare su di me qualcuna di quelle strane pozioni che inventa di solito”.

Lei ci pensò su un attimo e arrivò alla conclusione che suo fratello era capacissimo di usare Allen come cavia, nonché come scusa per saltare il lavoro.

“hai ragione Allen, forse non è una buona idea” sospirò “però Allen dovresti fare qualcosa, visto che adesso non sei in missione dovresti riposarti, ma se non riesci a dormire…”

Allen annuì “è vero, ma…”. All’improvviso sentirono una voce che li chiamava “Lenalee, Allen”.

Si voltarono entrambi per trovarsi davanti un insonnolito Bookman Junior

“buongiorno Lavi” lo salutò Lenalee ”non ti vedo molto in forma”.

Lavi sbadigliò e si sedette al loro tavolo “Jiji mi ha fatto lavorare tutta notte su dei libri dicendo che visto che non sono in missione ne devo approfittare per studiare” Lavi rispose con un lamento “per lui è facile, se ne va a letto a dormire mentre io devo sgobbare. Non è certo morto di sonno come me il mattino dopo”

“a quanto pare la mancanza di sonno è un problema diffuso qui all’Ordine” mormorò Allen.

“Perché non hai dormito bene Moyashi-chan?” gli chiese Lavi con uno sguardo interrogativo.

“È Allen!! Quante volte te lo devo dire” gli rispose frustrato.

“Allen mi stava giusto dicendo che non riesce a dormire bene in questo periodo” rispose Lenalee per lui.

“in questo caso perché non prendi il mio posto, così io invece la notte posso dormire tranquillo?” disse Lavi con un sorrisetto.

“scordatelo Lavi, primo non saprei da che parte cominciare, e secondo se tu l’apprendista Bookman non io, quindi non vedo perché dovrei lavorare al posto tuo”

Lavi lo guardò con aria imbronciata “ahh, Allen sei cattivo con me! io ti avevo chiesto un favore da amico. Visto che fai così continuerò a chiamarti Moyashi-chan”

“ti ho già detto che è Allen, e non vedo la novità visto che lo faresti comunque” disse Allen guardandolo male

“su, su basta adesso ragazzi” disse Lenalee sorridendo “Lavi faresti meglio a fare colazione prima che Bookman ti costringa a tornare al lavoro a stomaco vuoto”

“ah no, questo no! Rischio la vita se fa una cosa del genere” disse Lavi e si alzò di fretta per dirigersi verso il bancone di Jerry.

“adesso è meglio che vada Allen, mio fratello starà sicuramente trascurando il lavoro con la scusa che è finito il caffé. Credo che prima o poi Reever-san arriverà ad ucciderlo, se non muore prima per il super-lavoro” disse Lenalee alzandosi “mi raccomando Allen cerca di riposarti, ok?”

“non preoccuparti Lenalee” le rispose con un sorriso e la salutò mentre usciva dalla caffetteria.

“allora Allen, è vero che non riesci a dormire?” gli chiese Lavi mentre tornava a sedersi al tavolo con un vassoio pieno davanti a se.

“sì, ma non preoccuparti sono sicuro che passerà presto”

“se lo dici tu. Cambiando argomento, cosa fai stamattina?” gli chiese il rosso con un sorriso allegro.

“non lo so, non ho molto da fare adesso che non ci sono missioni. Penso che potrei andare ad allenarmi un po’ ” disse Allen dopo averci pensato un po’ su.

Lavi fece una smorfia. “non mi sembra un’idea brillante, sai?”

“è perché?”

“perché è da stamattina presto che Yu è in palestra ad allenarsi e non credo che sarebbe molto contento se lo disturbassi. Ce l’ha con Komui perché non lo manda fuori in missione e cerca di sfogare la sua rabbia con l’allenamento. Se chiedessi di poterti allenare con lui credo che ti troveresti a fare da tirapugni, cioè da tira-spada” ridacchiò Lavi.

Allen a quelle parole impallidì leggermente: la mia giornata non è già abbastanza pessima senza aggiungerci quell’idiota e il suo pessimo carattere. “no” disse “non ho voglia di litigare con quello stupido di Kanda già di prima mattina” anche se l’idea di dargliene di santa ragione è abbastanza allettante. Posso sempre dire che ci stavamo allenando e…

“ehi Allen, perché non vieni con me in libreria?” gli chiese Lavi all’improvviso.

“eh?! Con te in libreria?”

“ma sì. Potresti venire a leggere un po’, in libreria c’è sempre silenzio, nessuno osa far rumore per paura di Bookman e non ti disturberebbe nessuno.”

“Lavi, vuoi usarmi come scusa per saltare il tuo lavoro? Guarda che non ho alcuna intenzione di affrontare l’ira di Bookman”

“No Allen non farei mai una cosa simile” gli disse Lavi con aria innocente. Allen lo guardò dubbioso “però mi farebbe piacere un po’ di compagnia. Allora cosa ne dici?”

Allen ci pensò su “va bene, mia hai convinto. Finisco di mangiare e andiamo”
  
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