Ero gettato sul letto, a corpo morto. Rabbrividii. Indossavo ancora la giacca e nonostante fossi relativamente al caldo nella mia stanza, tremavo ma era un freddo che mi prendeva da dentro. Percepivo l'effetto del Demerol che si attenuava. Non ero abbastanza in me per rispondere. 

La porta si aprí e rapido vidi entrare Francis. << François.. >> dissi senza pensare; era così difficile. < Richard ... C'è un dannato freddo lí fuori sei uscito? >> mentre cercavo di alzarmi mi guardavo intorno, la scia dello stupefacente si faceva ancora sentire nella mia percezione del mondo attorno a me; i colori della mia camera erano innaturalmente sgargianti, lo stesso viso di Francis era luminoso e bellissimo. Aveva le guance e la punta del naso arrossati dal freddo, gli occhi apparivano lucidi ... Enormi. Sbattei le palpebre. Psichedelici. Kaloi eisi. Mi accorsi di pensare in greco. Annuii. << Vuoi del the? >> scossi la testa. Dovevo riprendermi. Sparì nella stanza attigua e quando tornò ero un po' più lucido, tuttavia dovevo comportarmi ancora in modo strano poiché il suo sguardo non smetteva di seguirmi. Mi alzai nervoso spostandomi nei pressi della scrivania. Si mosse anche lui, verso di me. L'azione rallentata dalla droga. Spalancai gli occhi. Francis mi baciò sulla bocca prendendomi la testa fra le mani. Non so per quale motivo, forse per riflesso risposi al bacio. Dalla delicatezza e timidezza iniziale Francis si fece più ardito. Fu un bacio vero intenso e prolungato. Si staccò e mi sorrise iniziando poi a baciarmi il collo. Io ero fermo, confuso. Era così delicato e così bello quella sera e io ero così fatto ... Chiusi gli occhi. 

E mentre le sue braccia mi circondavano piansi ... Per il mio amico Bunny ... Per Judy Poovey che mi aveva dato il Demerol .... Per Francis che era lì con me.