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Autore: WishfulThinking    14/02/2009    4 recensioni
[Per Vale, che è un'ottima Mosca Bianca, ma prima di tutto Ying Yang, perchè oggi è il suo giorno, in più di un senso] “D’accordo, la situazione è grave” decretò Tenten afferrando le mani della rosa e guardando di concerto le altre “Domani i bambini li porti a me, va bene? Così tu e Sasuke uscite un po’”. “Non lo faresti…” “Perché? I tuoi figli sono adorabili…” “…fuori casa” completò Sakura. “Oh avanti, lei e Neji sono jonin. Credi si facciano intimidire da due mocciosi?” le diede man forte Ino. D’un tratto Tenten si irrigidì. Neji. La notizia doveva ancora arrivare alle sue orecchie.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Neji Hyuuga, Shikamaru Nara, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regali speciali

Valentine’s day

 

A Vale, perché è un’onnipresente recensitrice,

perché fa dei capolavori grafici

perché è il suo compleanno

perché sì.

Auguroni!!!

 

 “Full”.

“Diamine Sakura, ma come fai?” Tenten sospirò frustrata mentre Ino alzava gli occhi al cielo e Hinata abbassava le sue carte.

La rosa sorrise soddisfatta raccattando le sue fiches.

“ Ma la vedi? Un marito strafigo, due figli modello e anche un full! Come fa, come fa?” domandò la castana alternativamente a Ino e Hinata.

“Passiamo a cosa serie” la liquidò Sakura. “Ino, la torta ai mirtilli?”

“Eh?” domandò stranita la bionda.

“Non sviare il discorso, la torta ai mirtilli” ribadì Sakura, decisa.

“Ah, quella” sorrise di striscio la Yamanaka “Beh vedi Sakura, io ci ho provato a farla, davvero…”

“Ma?” domandò la rosa, con fare per nulla amichevole.

“È colpa di Shikamaru!” inveì la bionda.

“Non sviare il discorso, Ino…”

“Non svio un bel nulla! Haruka dormiva, Shika aveva addirittura sparecchiato mentre io raccoglievo i giochi della bambina…in effetti dovevo sospettarlo che c’era qualcosa dietro…” rifletté Ino a voce alta.

“Questo ancora non spiega perché io non abbia la mia torta” sottolineò Sakura spazientita.

“Oh, Sakura, ti devo fare un disegno?” domandò Ino arrossendo improvvisamente “Sesso” terminò lapidaria. “Lungo, intenso, delizioso sesso. Decisamente meglio della torta ai mirtilli” terminò perdendosi in una fantasia.

Tenten rabbrividì.

“Per te, forse” puntualizzò Sakura, ancora insoddisfatta.

Ino cominciò a ridere: “Scusa, scusa, scusa” si riebbe subito “Ma pensare che il grande Sasuke Uchiha, sulle cui capacità ho fantasticato innumeri anni non sia in grado di soddisfare sua moglie è una notizia bomba…”

“Non ho detto questo! E poi non è che non voglia” sbuffò Sakura “Ma non abbiamo tempo! Tra i bambini, l’ospedale, le missioni…”

“Eh, no” la fermò Ino “Questa non regge Sakura. Se ce la fa Shika, pigro com’è,  perché non dovrebbe Sasuke?”

“Perché abbiamo due bambini”

“Hinata ne ha tre” si inserì Tenten “Ma lei e Naruto…”

La ragazza dai capelli corvini avvampò: “Tenten!”

“Non è vero?” domandò allora la castana.

“Beh, sì, ma…” si nascose la Hyuuga.

“Oh avanti Hyuuga, io lo so bene di che pasta siete fatti voialtri!” rise la castana, arrossendo a sua volta.

“Eh parli bene tu, con mister fondo schiena!” strillò Sakura. Ino rise e Tenten non negò: “Ma avanti Sakura…domani è San Valentino, che avete in programma?”

“Niente”

“No, dai, non ci credo…” contrattò Ino.

“Niente!” sbraitò Sakura, frustrata.

“D’accordo, la situazione è grave” decretò Tenten afferrando le mani della rosa e guardando di concerto le altre “Domani i bambini li porti a me, va bene? Così tu e Sasuke uscite un po’”.

“Non lo faresti…”

“Perché? I tuoi figli sono adorabili…”

“…fuori casa” completò Sakura.

“Oh avanti, lei e Neji sono jonin. Credi si facciano intimidire da due mocciosi?” le diede man forte Ino.

D’un tratto Tenten si irrigidì. Neji. La notizia doveva ancora arrivare alle sue orecchie.

 

“Oh, salve Sakura, sì Ten è in cucina” la salutò Neji guardando con occhio critico gli angioletti che Sakura aveva ad ogni mano e che gli sorridevano sdentati di sorrisi troppo larghi per essere autentici. Sperò solo che se ne andassero presto.

“Oh Sakura!” Come mai sei qui? Si aspettava lo Hyuuga. Invece: “Eccoti qui! Le cose dei bambini?”.

Ecco, a questo punto Neji Hyuuga doveva essersi inventato qualcosa. Tenten non aveva appena accettato di accudire quelle piccole pesti, vero? Vero?

“Bene, ho già preparato la torta” diceva intanto Tenten. Un’aggravante: reato premeditato! Lo Hyuuga cominciava a fumare dalle orecchie.

“Allora io vado, grazie ancora Ten!” salutò Sakura sorridendo da orecchio a orecchio. Neji ricambiò con un cenno del capo e chiuse cortesemente la porta dietro di sé.

Amore puoi venire un momento?” domandò in tono controllato. Tenten spuntò ridente dalla porta del soggiorno. “Certo, tesoro, che c’è?” chiese la ragazza con fare innocente.

Neji alzò un sopracciglio, comunicazione non verbale che la kunoichi aveva imparato a decifrare da tempo: guai. Continuò a sorridere sperando di dissipare i dubbi del marito con la sua serenità. Dopo poco si trovò a pensare che le sue speranze erano mal riposte. Il braccio di Neji non le permise di allontanarsi.

“E va bene, va bene!” si discolpò Tenten “Ho detto a Sakura che le avrei tenuto i bambini. Non ha mai un attimo per stare con Sasuke ed è sempre impegnata e mi pareva un bel gesto per san Valentino…”. Neji scosse il capo celando l’ombra di un sorriso: “Ten…” sospirò.

“Sei arrabbiato?” domandò lei, timorosa.

“Sono offeso” ribadì lui.

“Mi dispiace…ma te l’avrei detto!” si giustificò la ragazza “Davvero” mormorò.

“Sono offeso” riprese Neji “che tu non abbia pensato che magari anche io avevo dei piani…” fece attirandola a sé e baciandole l’orecchio “Ma oramai hai deciso che dobbiamo fare i baby sitter…”.

Tenten non lo disse, ma un po’ si maledisse.

“Allora, andiamo al parco?” domandò Neji ai bambini, sperando di accalappiarli al primo passante. E incredibilmente, pochi minuti dopo partirono: Kakashi che cercava di scappare dalle grinfie di Tenten e Kaori che scrutava con quei suoi occhini verdi Neji, che da parte sua la ignorava.

Non più tardi di un secondo dopo, il jonin sentì un peso alla mano. Ecco.

Non erano nemmeno a metà del percorso che si sentì tirare indietro con forza inaspettata per una bambina di tre anni: “Sono stanca” proclamò quella, fissandolo con espressione risoluta.

“Non siamo ancora arrivati” constatò Neji.

“Sono stanca” ripeté Kaori.

Neji stava per ribattere che non erano ancora arrivati, quando lo sguardo eloquente di Tenten glielo impedì. “Che devo fare, allora?” borbottò il jonin spazientito.

“Prendila in braccio” sussurrò Tenten.

Neji allora, senza troppa tenerezza, prese per le spalle Kaori e se la mise in spalla. La bambina ridacchiò soddisfatta.

“Vedi? Basta poco” sorrise Tenten mentre cercava di fare lo stesso con Kakashi. Il quale, naturalmente, si guardava bene dal salire in spalla a una donna alla ragguardevole età di cinque anni.

“Ed eccoci qua” sospirò Tenten dopo aver rischiato di perdere Kakashi tre volte. Neji approvò mentre presa per le braccia Kaori, la faceva scendere dolcemente dalle spalle: “Ecco, di nuovo a terra” sospirò. La bambina rise aggrappandosi alle sue gambe.

“C’è quel teme di Minato!” esclamò ridendo Kakashi, mentre prendeva a correre in una direzione imprecisata. Seguendolo con lo sguardo, Tenten intravide Ino che le sorrideva divertita, mentre appesa al braccio teneva la timida Mai, con l’altro tratteneva Minato che rideva divertito e al suo fianco Shikamaru, una mano a Mina e l’altro braccio dedicato alla sua Haruka, comodamente spaparanzata sulla sua spalla.

“Anche voi qui?” domandò il jonin col codino all’altro.

“A quanto pare…” protestò Neji.

“A proposito, bella treccia!” rise Shikamaru. Neji sbuffò contrariato: “Kaori…” la bambina si limitò a ridacchiare e a fargli cenno di scendere alla sua altezza: “Scusa Neji-san” mormorò piantandogli un bacino sulla guancia, poi ridacchiando raggiunse Mina.

“Che dolce” sussurrò Tenten.

“Tutta sua madre” scosse il capo Ino. “Allora facciamo un gioco?” domandò poi la bionda a Kaori e Mina mentre Mai le si arrampicava su per il braccio, intimorita. “Facciamo le corone di fiori? Mamma dice sempre che sei così brava!” la pregò Mina.

“Facciamo le corone di fiori con zia Tenten” annuì Ino, domandando conferma all’amica.

“Facciamo pure le corone di fiori…” annuì la castana.

“Hyuuga, non ci provare nemmeno, se loro si prendono le femmine a noi restano i maschi” lo richiamò Shikamaru.

Neji si voltò indispettito indicando i due ragazzini: “Se la cavano piuttosto bene anche da soli, direi” sbuffò indicando Kakashi e Minato che si rincorrevano su e giù dalle altalene.

“Non è così male sai” sorrise Shikamaru. “Certo, non tutto va come programmato, ma…”

“Di cosa stai parlando?” domandò Neji indispettito.

“Ino è incinta” proclamò Shikamaru. “Solo che sono due. Io miravo a due in tutto, ma sai com’è…del resto, nessuno sarà mai come la mia principessina…” fece carezzando i capelli dorati di Haruka.

“Vedi cos’è che mi dà fastidio, Nara?” chiese Neji. Lo chiamava per cognome, quindi stavano toccando un argomento sensibile. “Che ci si rincitrullisce, nel vero senso della parola” sospirò.

“Non è rincitrullimento, è tenerezza. La vuoi tenere un po’?” fece porgendogli Haruka.

“Una bambina che sbava? No grazie” rispose seccato lo Hyuuga.

“Non la penserai allo stesso modo quando avrai figli” sospirò Shikamaru.

“Certo, certo…”

“Hyuuga”. Ora era il Nara che lo chiamava per cognome, il che significava che l’argomento era serio.

Neji non rispose, fissando ostinatamente il terreno.

“Hai l’opportunità di dare finalmente la pace alle future generazioni, non sprecare quest’opportunità. Tenten muore dalla voglia di avere un figlio, perché ti ama, e vuole che voi diventiate qualcosa, insieme. Guarda Haruka” sorrise “È bella come sua madre e pigra come me. Per questo andiamo molto d’accordo. Ti rendi conto? La prima cosa su cui io e Ino andiamo veramente d’accordo è lei. La adoriamo, entrambi.”

“E voi?” domandò Neji, ancora turbato.

“Noi siamo cresciuti” sospirò Shikamaru “E cresceremo ancora” sorrise “E poi le donne incinta non pensano ad altro che a fare altri bambini, non so se mi spiego…” aggiunse con una punta di malizia nella voce. Neji scosse il capo sogghignando di nascosto: “Troppe informazioni, Nara!”.

“Neji-san!” esclamò Kaori raggiungendolo di corsa.

“Sì?” domandò lui.

“Tieni, è per te!” esclamò deliziata la bambina porgendogli una corona di fiori “I tuoi capelli sono così belli…” mormorò ammirata. Questa volta fu Shikamaru a ridere mentre Neji si grattava la nuca, indeciso su come rispondere. In quel momento arrivarono Minato e Kakashi, spintonandosi nella corsa, e cominciarono a urlare a dieci metri dai jonin: “Kakashi mi fa gli sgambetti!”, “Minato mi spinge!”.

“Chi dei due…” cominciò Shikamaru.

“Minato!” “Kakashi!” arrivarono le risposte simultanee dei due bambini.

“Bimbi, stavo finendo la domanda” puntualizzò il Nara.

“Scusa, Shikamaru-san” risposero quelli in coro.

“Bene” annuì Shikamaru. Dicevo: “Chi dei due vuole un gelato?” domandò con un guizzo trionfante negli occhi.

“Io!” “Io!”.

“Vedete che concordate su qualcosa?” approvò Neji avviandosi con l’amico in direzione della baracchina.

 

“E così il principe altezzoso finì con lo sposare la principessa”.

Mina e Kaori sospirarono conquistate: “Che bella favola, zia Tenten! Ma non hanno dei bimbi?”

“Cosa?” la jonin era stata spiazzata da due bambine di tre anni.

“Dei bimbi” ripeté Mina ragionevole “Come me e Minato e Mai” terminò facendo una carezza alla più piccola, che giaceva tra le braccia di Ino.

“Oh, dei bambini…” sorrise mestamente Tenten.

“Mina, Kaori” le richiamò Ino “Mi sembra proprio che zio Shikamaru e zio Neji stiano andando a prendere un gelato per Minato e Kakashi. Li volete raggiungere?”

Con un coro di “Sì!” le bambine si dileguarono.

“Ecco, ora siamo sole, quasi” puntualizzò Ino facendo una carezza a Mai, che oramai si era addormentata. “Vuoi tenerla?” domandò poi.

“Sei stanca, tu?” chiese Tenten, timorosa.

“No, ma ho un po’ di mal di schiena” le confidò la bionda. Poi le si avvicinò circospetta: “Sono incinta!” esclamò deliziata.

“C-c-che cosa?” domandò Tenten, confusa.

“Incinta! Sai quando…oh, sì che lo sai, avanti!” rise Ino “E sono due gemelli. Pensavo che Shikamaru desse di matto alla notizia, invece è talmente innamorato della sua principessa che l’idea di averne altri due per le mani lo eccita”.

Tenten ammutolì.

“Ten? C’è qualcosa che non va?” chiese Ino, preoccupata.

“No, no, va tutto meravigliosamente” sospirò Tenten scoppiando a piangere.

“Ten!” Ino la abbracciò stringendola quanto Mai glielo permettesse “Che è successo, eh? Avete litigato?” fece poi.

“N-no!” confessò la castana tra i singhiozzi “Sono solo contenta per te!”

“E…” la incitò la bionda.

“E sono incinta. Anche io” mormorò Tenten sottovoce.

“Ma è una notizia meravigliosa!” urlò Ino attirando l’attenzione dei presenti e rischiando di svegliare Mai “E non ti preoccupare per gli ormoni, a me succede sempre…” cominciò mentre piangeva anche lei.

“È che non so come la prenderà Neji, lui è sempre così rigido e…”

“Lo adorerà. Ti adorerà” fece Ino stringendole la mano.

“Vi lasciamo sole un minuto e vi mettete a piangere!” alzò un sopracciglio Neji raggiungendo la compagna e carezzandole dolcemente la guancia: “È successo qualcosa?” domandò poi preoccupato.

“Niente” mormorò Tenten mentre si asciugava il volto con una mano e Kaori si intrufolava in braccio allo Hyuuga: “Kaori!” protestò quello.

“Vuoi un po’ di gelato, Neji-san?” domandò quella, innocentemente.

“No, grazie” replicò schifato lui, mentre la bambina gli piantava un bacio alla fragola sulla guancia: “Sei stato così buono, Neji-san!” squittì cercando la sua carezza come un gattino. Stranamente, il jonin non si tirò indietro, sorridendo mentre carezzava i capelli della bambina che per poco non gli faceva le fusa.

“Non esageriamo Kaori” la rimproverò bonariamente.

“E invece sì” ribatté lei “sei il più gentile!”

“Ti ricordo che l’ho pagato, io, il gelato, Kaori” rimbeccò Shikamaru.

“Sì, ma me l’ha preso Neji-san!” puntualizzò la bambina.

“Ah beh, allora…” rise Shikamaru passando Haruka alla madre. "Vieni principessa" sorrise Ino "Ti mancava la mamma, vero? Quel cattivone di papà..."

"L'ha tenuta in braccio per oltre due ore" completò Shikamaru "E adesso ha mal di schiena" puntualizzò.

Lo sguardo di Ino lo fece tacere, così Shikamaru si avvicinò e le piantò un bacio sulla fronte. Dopo anni aveva imparato come trattare sua moglie. "Come va?" le chiese con una tenerezza infinita mentre le sfiorava la guancia.

"Ho mal di schiena ma non mi lamento" sospirò lei. Neji alzò un sopracciglio all'audacia della bionda.

"Siamo già agli sbalzi d'umore, eh?" sorrise il Nara "Più del solito, comunque" puntualizzò.

"E saranno doppi" annuì la bionda "Sei spacciato, Nara" rise.

Tenten li guardava intenerita mentre Neji non capiva. 

"Ascolta Shika" fece poi Ino cominciando a massaggiare il braccio del marito in un'insolita carezza pubblica "Ti va se ci portiamo a casa Kakashi e Kaori? Sakura ha detto che passava da me più tardi e magari lasciamo festeggiare San Valentino a Neji e Tenten..."

"E noi di festeggiare San Valentino non se ne parla, eh?"

"Non mi sembra di aver visto un regalo, stamattina"

"Ah perchè tu..."

"Io te ne ho fatti due, Nara!" puntualizzò Ino con un tono che non ammetteva storie.

"Mendokuse...Buon San Valentino, ragazzi, voi che potete!" fece allora Shikamaru battendo una mano sulla spalla dello Hyuuga "Investi, mi raccomando!" sussurrò poi.

"Ragazzi, andiamo?" fece allora Ino all'allegra carovana. "Ho giusto una torta da finire..."

"Non ti facevo una da grandi numeri, Yamanaka" sorrise Neji vedendola armeggiare con tutti quei bambini.

"Ah, mi ci dovrò abituare: Nara sembra pigro, ma quando ci si mette...".

Il che riuscì a far zittire Neji Hyuuga. Ino ne approfittò per prendergli la mano e portarsela sul ventre: "Saluta due nuovi studenti dell'Accademia, Hyuuga" disse ridendo.
Neji si irrigidì e Tenten le rivolse uno sguardo disperato.

"Ma io voglio stare con Neji!" protestò Kaori, poi si rivolse a Mina: "Ho cambiato idea, non voglio più sposare papà, voglio sposare Neji!"

"Va bene, io allora sposo Shikamaru!"

"Va bene. Ma non lo deve sposare Haruka?"

"Io 'poso il nonno" rispose la piccola.

"Allora va bene".

Ino e Tenten si misero a ridere: "Kaori, me lo lasci solo per questa sera?" chiese poi educatamente Tenten.

La bimba sembrò pensarci su un pochino, poi acconsentì: "Solo perché sei tu".

"Sono onorata!" Tenten rise di cuore, lasciando che le lacrime diventassero un ricordo.

"Allora noi andiamo!" esclamò Ino soddisfatta, tirandosi a sedere "Buona serata!"

"Grazie" sussurrò Tenten sentendo le lacrime riaffiorarle agli occhi. Ino le si avvicinò abbracciandola e sfiorandole il volto mentre le mormorava: "Vedrai che sarà bellissimo". A Tenten venne da piangere ancora di più.

"On piaggere zia Tenny" mormorò Haruka facendole una carezza con la sua manina e dandole un bacio sulla guancia.

"Ohi, Ino, i bimbi hanno fame, andiamo?"

"I bimbi?" Ino squadrò il marito inarcando un sopracciglio, dato che Kakashi e Minato correvano liberamente nel parco e le bambine giocavano da sole. "Vabbè, andiamo bambinello!" rise poi affidandogli Mai e prendendo per mano Mina che teneva Kaori.

La mora si discostò per dare una bacio a Neji: "Ciao Neji-san, mi vieni a prendere un'altra volta?"

Neji spostò il peso da una gamba all'altra, ma gli occhi della bambina smossero qualcosa dentro di lui: "Va bene"

"Lo dicevo che sei il migliore! Andiamo?" fece poi rivolta a Mina.

"Io sono pronta da mezz'ora!" protestò l'Uzumaki.

"Ciao!" dissero in coro i bambini, e insieme sparirono oltre l'angolo.

"Accidenti, una bella compagnia, eh? Un bambino fa un caos indiscutibile" sentenziò Neji.

Tenten sentì un groppo salirle alla gola e si sforzò di reprimere le lacrime - dannati ormoni.

"Neji..." tentò, ma sentì come mancarle le forze.

"Andiamo a casa?" domandò lui cingendole le spalle con un braccio.

"Neji senti" fece lei divincolandosi. non era così che si immaginava il suo san Valentino "Se dovessi...se dovessimo...prima o poi...avere un bambino. Ti scoccerebbe così tanto, dannazione?" scoppiò alzando la voce più del voluto.

Il ragazzo la guardò con occhi stupiti: "Ten, che diavolo?"

"Dimmelo! Dillo eh non vuoi avere figli, che ti scoccia, che..."

"Ten" disse lui con tono fermo, prendendola per le spalle "Non ho mai detto questo. è solo che tu devi...avere pazienza con me. Nessuno mi ha mai insegnato ad essere padre, nessuno. Il mio l'ho perso tanto tempo fa che quasi non mi ricordo come sia, aver un padre"

"Credi ad essere l'unico che ha paura? Credi di essere l'unico che non sa come comportarsi? Beh, non si può pianificare tutto, Neji Hyuuga, non si può. Neanche io pensavo che fosse il momento adatto, o il tempo giusto, o...ma è qui" mormorò prendendo la mano del marito e portandosela all'addome. "è qui" ripeté "E abbiamo fatto tutto noi".

Gli occhi di Neji si dilatarono: "Vuoi dire che...?"

Tenten lo fissava smarrita.Annuì debolmente, guardando per terra. Poi, sentì le braccia di Neji cingerle il fianco.

"Grazie" mormorò piano.

"Cosa?" la ragazza era certa di non aver capito bene.

"Non sono pronto" ammise Neji "Ma non lo sarei mai stato" alzò le spalle mentre Tenten gli saltava al collo gridando: "Ti amo, ti amo, ti amo!"

"Solo una cosa, Ten" puntualizzò il marito guardandola negli occhi.

"Sì?" chiese lei al culmine della felicità.

"Se vuole sposare Sasuke Uchiha l'ammazzo". La ragazza scoppiò a ridere mentre Neji si chinava a baciare lei e, poco dopo, il pancino appena in vista che conteneva il regalo più inaspettato della loro vita.







 

ndWT: Vale, io ci ho provato. Sai che non mi ritengo brava a scriver NejiTen, ma sappi che mi sono proprio impegnata per farli il più carini e divertenti possibili: perché il mondo ha bisogno di leggerezza e di canon!

  
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