Piccola nota: sto scrivendo questa fic in base alla mia teoria sul
finale tragico di FF VIII...questo non è che il prologo, sugli ultimi pensieri
di lucidità di Rinoa ( ovvero secondo me, nel filmato iniziale del gioco,
quando la si vede di spalle nel prato )...fatemi
sapere ^^ ( per la mia teoria, intendo dire che : Squall muore alla fine del
gioco e Rinoa impazzisce diventando Artemisia...non sono pazza eh!!!)
Selhin
Dolce Agonia
L’ultimo
barlume di luce
Sono tornata qui, in questo nostro rifugio
sacro.
Non ricordo con
precisione l’ultima volta che vi sono stata, ma so che
non è passato molto tempo. Per tutto il resto del mondo almeno.
Ma per il mio cuore frantumato, è un’eternità che non
cesserà mai di esistere.
Una nera prigione che
m’ingloba verso di essa, per farmi sua.
Ho dato ogni mia forza
in dono perché non mi vincesse, ma adesso non riesco più a contrastarla. E’ una
forza troppo forte.
Troppo opprimente.
Troppo feroce.
Ma soprattutto è troppo crudele.
Sento che anche adesso
mi sta trascinando verso il nulla.
Non ho paura di lei,
ma di me stessa.
Di quello che potrà
accadere dopo.
Una lieve brezza mi
sfiora le braccia, il collo, fa volteggiare i capelli scuri assieme a un turbinio di petali rosa. Creano una danza frenetica,
che risulta poesia, in completa armonia con la mia
anima, che adesso è molto più fragile di ogni petalo di fiore.
Osservo fra gli occhi
inumiditi la mia mano afferrare con grazia uno di loro. Lo stringe, ma con
delicatezza, e d’improvviso ho una chiara visione del prossimo futuro.
Lei. Di nuovo.
Il ciclo che si
ripete.
Ma ormai è troppo tardi.
Affondo nell’oscurità,
facendomi inghiottire, rinnegando ogni vita dentro di me.
Tanto ormai, a che
scopo vivere?
Non è rimasto più
nulla per cui ne valga la pena.
Se lo avessi saputo prima, forse sarei riuscita ad evitarlo.
Dischiudo le dita
della mano, e il petalo vellutato ha preso la forma dell’ultimo frammento della
mia anima.
Lo lascerò volteggiare
nel cielo. Gli permetterò di raggiungerlo, per avvertirlo.
E’ l’ultima cosa in
mio potere.
Seguo con lo sguardo
la scia candida che lascia nel cielo quasi sereno.
E mi lascio andare sospirando.
Prendimi, adesso non
ho più nulla da perdere.
La mia anima continua
a volteggiare nel vento che si è fatto violento, la forma che ha preso, quasi
come uno scherzo del destino è piccola e fragile. Come
me.
L’ultimo mio frammento
di bontà.
Di lucidità.
Una piuma bianca.
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Come avevo già detto questo è solo che un piccolo
prologo...fatemi sapere per favore ^__^
Selhin