Capitolo 1: L'orfanotrofio.
L'orfanotrofio di Canterlot era strapieno di piccoli pony, ognuno con le sue caratteristiche fisiche ed il loro carattere.
Ogni volta che una coppia di genitori entrava all'interno dell'orfanotrofio per portare con loro uno dei puledrini, tutto si mettevano in mostra, tutti tranne “Mezza-Pony”.
Il suo vero nome era Dark Fear, anche se di pauroso la piccola aveva poco o niente.
La puledrina aveva un aspetto del tutto particolare.
Il manto era di un particolare color canarino, mentre una delle zampe anteriori era simile a quella di un grifone mentre una di quelle posteriori era uguale a quella di un drago.
La coda era lunga e rossa, ricoperta da scaglie, che culminavano con un ciuffo di peli bianchi.
Sulla groppa si intravedevano due luccicanti ali, una normale da Pegasus bianca e l'altra blu da pipistrello.
La criniera era di due colori, rosa e bianca, che scendeva sull'occhio destro, coprendo l'occhio rosso.
L'occhio sinistro, invece, era di un bel colore acquamarina.
Dark Fear era stata lasciata nell'orfanotrofio quando era ancora in fasce.
Una pony dall'aspetto sinistro, con un cappuccio tirato sul capo per non far notare il viso, l'aveva lasciata davanti alle porte dell'orfanotrofio, in una notte di Giugno.
Quando una delle direttrici aveva trovato la piccola, non c'era nessun biglietto ad accompagnarla.
Ben presto, Fear capì che la vita all'orfanotrofio non sarebbe stata molto felice.
Tutti gli altri puledrini le stavano alla larga, chiamandola “Mezza-Pony” o peggio ancora “Pony-Zilla”.
All'inizio Fear si rifugiava nello sgabuzzino nel sottoscala, dove piangeva e piangeva finché non si addormentava, ma con il passare del tempo cominciò a farci l'abitudine.
Lei era “Pony-Zilla”, prima si abituava, meglio era per tutti.
Con il passare degli anni la puledrina finì con il chiudersi in sé stessa, passando ore ed ore nello sgabuzzino ad osservare la sua ombra mutare forma secondo le sue direttive.
Quando ebbe compiuto cinque anni, i suoi poteri si intensificarono: riusciva ad evocare strumenti dal nulla e muovere tutto ciò che la circondava per pochi secondi.
Le direttrici dell'istituto non scoprirono i poteri di Dark Fear fino ai suoi sette anni, quando un bambino spiò nello sgabuzzino del sottoscala, incuriosito dalle scomparse improvvise di Fear.
Ovviamente, le direttrici impedirono alla puledrina di tornare nel sottoscala e le intimarono di non usare più i suoi poteri.
< Non è giusto! > si era lamentata inutilmente, ma senza ricevere risposta.
Il tutto peggiorò quando la incolparono di aver rubato uno dei giocattoli della sua compagna di stanza.
Non era stata lei, non era colpa sua.
Fear cercò in ogni modo di difendersi e la sua punizione fu quella di raccogliere ogni giorno i giocattoli degli altri ospiti dell'orfanotrofio e di badare al cane della direttrice.
Fu allora che Fear trovò il suo vero amico, Bubble.
Il cane della direttrice era diventato il suo migliore amico.
Ogni giorno, la puledrina accudiva il cagnolone amichevole della più scontrosa della direttrice e proprio in quei momenti scoprì il suo Cutie Mark: un vortice magico contenente tre farfalle bianche.
Dopo qualche mese dalla comparsa del Cutie Mark, la sua vita cambiò drasticamente. In meglio, stavolta.

Salve a tutti!
Eccomi qui con questa piccola storia che mi è venuta in mente sul momento. 
è un'altra OC ha cui tutti posso partecipare, compilando questa piccola scheda qui sotto. 
Nome: 
Aspetto Fisico:
Carattere:
Poteri: 
Storia:
Curiosità:

kiss kiss
Dragon Pony