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Autore: Francy_Kid    09/10/2015    0 recensioni
Ashura è riuscito a rubare dei testi importanti per evocare dei demoni e far cadere il mondo nella follia. Tutti gli studenti della DWMA si allenano duramente per stanare il Kishin e sconfiggerlo una volta e per tutte, ma quando Kid e Maka con le loro armi raggiungono il nascondiglio di Ashura, lui è accompagnato da un'altra persona. Un demone.
Subito dopo la loro sconfitta, Kid e Maka si allenano duramente e vengono loro rivelate cose che non conoscevano sul passato dei loro genitori, e capiscono di provare sentimenti per l'altro. Ma non funziona.
Maka chiede aiuto ad Ashura e ai demoni; scopre così di essere un Nephilim e dell'esistenza di una profezia.
L'amore tra Nephilim e shinigami non è impossibile come lo credevano loro.
[Storia presente anche su Wattpad]
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Kami, Maka Albarn, Nuovo Personaggio, Sommo Shinigami
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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_Cap. 1: Shibusen sotto attacco



-Sommo Shinigami. Servono maggiori difese sulla torre ovest della Shibusen. Il nemico è penetrato all'interno delle mura!-

-Mandate subito Stein e Spirit con la Squadra A alla torre e Sid e Nygus in aiuto agli studenti della Squadra D nel lato est.-

Il caos regnava all'interno della DWMA: un gruppo di uova di kishin era riuscito ad entrare all'interno della scuola, attaccando chiunque fosse loro d'intralcio.

 

Il Sommo Shinigami, il preside dell'istituto e Dio della Morte, guidava le squadre dalla Camera della Morte, aiutandosi con le immagini che venivano trasmesse dall'enorme specchio al centro della stanza. Ciò che vedeva era spaventoso: mostri dalle sembianze non umane, deformi, che attaccavano gli studenti della scuola.

Shinigami era senza parole e cercava un metodo per placare la furia omicida dei nemici e sconfiggerli.

 

Come mai così tante uova di kishin avevano deciso di attaccare la Shibusen tutto ad un tratto? Non era mai capitato un'ondata di nemici così numerosa, soprattutto all'interno della scuola.

 

A far tornare alla realtà il Dio fu il volto pallido di Stein, che apparì su una piccola zona dello specchio, come in una finestra di chat. -Shinigami. L'attacco alle torri est ed ovest era una trappola! Lui è riuscito ad entrare.-

Shinigami rimase pietrificato -Come ha fatto a superare le barriere difensive?- riuscì a domandare quasi balbettando. -Stein. Tu e Spirit raggiungetemi alla biblioteca. Mi raccomando: nessuno studente deve essere coinvolto.-

Il dottore annuì per poi sparire dallo specchio. Il Sommo respirò profondamente prima di recarsi al punto stabilito, pronto a difendere la scuola e la sua città.

 

 

Shinigami arrivò e quello che gli si presentò davanti non fu un bello spettacolo: le porte della biblioteca erano completamente distrutte, pezzi di legno penzolavano pericolosamente dai cardini, oscillando a destra e a sinistra, in equilibrio precario; ma quello che vide all'interno della stanza fu ancora più sconcertante. I libri presenti nelle sezioni del primo e del secondo livello erano dappertutto e gli scaffali erano distrutti quasi del tutto, e la squadra in difesa era priva di sensi nella stanza.

 

Shinigami soccorse l'unico ancora sveglio, inginocchiandosi affianco a lui.

-Cos'è successo?- domandò cercando di mantenere la sua voce buffa.

-Mi... mi dispiace, Lord Shinigami... Non siamo riusciti a fermarlo... È riuscito ad entrare nella sezione del quarto livello...- rispose appena prima di andare incosciente anche lui.

 

Shinigami si alzò e, malgrado la sua maschera, lanciò un'occhiata cupa alla zona interessata, percependo una lunghezza d'onda molto potente e malvagia.

-Sommo Shinigami. Abbiamo fatto più in fretta possibile...- Stein si bloccò alla vista delle vittime all'interno della biblioteca -Cos'è successo? Dov'è?- chiese in preda al panico.

-Stai calmo, Stein. Ora vorrei che tu andassi a guidare le squadre dallo specchio della Death Room che è ancora attivo.- spiegò il Dio sentendo i passi del dottore allontanarsi -In quanto a te, Spirit, trasformati e stai pronto alla battaglia. Dobbiamo assolutamente fermarlo.-

La Death Scythe annuì e, subito dopo aver saltato, atterrò in forma d'arma nelle mani del Sommo, che lo afferrò con facilità e lo fece ruotare, per poi mettersi in posizione d'attacco.

 

-Era ora che facessi la tua entrata in scena, Shinigami.- esclamò una voce proveniente dalla zona del quarto livello.

-Sai com'è: non posso lasciarti prendere quello che vuoi, soprattutto se non chiedi neanche "per favore". Ashura.-

 

Una figura slanciata e molto magra sbucò dal buio degli scaffali, vestito solo delle sue lunghe fasce bianche che riusciva a comandare. Alla luce del sole si poté notare quanto il kishin fosse pallido, come un fantasma che infestava una casa abbandonata, i capelli neri arrivavano quasi alle spalle, caratterizzati da strani ciuffi bianchi, i suoi occhi che brillavano di un rosso soprannaturale erano in grado di mostrare i suoi sentimenti: rabbia, odio, divertimento e, soprattutto, follia.

 

Le orbite vuote della maschera del Dio seguirono una delle sue bende, finendo su tre libri. Ciò che aveva temuto si era rivelato reale.

 

-È sgarbato da parte tua non ricevere gli ospiti. Soprattutto dopo un lungo periodo di assenza.- sghignazzò Ashura mostrando i denti in un sorriso agghiacciante. Di solito, con la sua sola presenza, riusciva a far scappare chiunque gli intralciasse la strada, ma non Shinigami.

-Beh. A dire il vero non sei un ospite ben gradito a Death City. Anzi- aggiunse subito dopo assumendo un'aria minacciosa -Dovevo ammazzarti prima, anziché rinchiuderti in quella sacca di pelle.-

-Andiamo, non dire che non ti sei divertito a scuoiarmi vivo e a dissanguarmi. Il dolore che ho provato quella volta è stato indescrivibile; mi viene la pelle d'oca solo a pensarci.- esclamò con tono spaventato, con un ghigno ironico e che faceva accapponare la pelle.

 

Shinigami serrò i pugni intorno a Spirit. L'arma non era presente quando il Sommo aveva imprigionato Ashura, ma doveva essere persino peggio del kishin se l'aveva fatto. Questi erano i pensieri che correvano nella mente della falce mentre, cercando di restare concentrato, provava paura. Paura che l'essere malvagio potesse sconfiggere il Lord e creare il mondo che aveva sempre voluto.

 

-Spirit, l'ho fatto ottocento anni fa, ma se dovesse servire lo rifarei.- disse percependo lo stato d'animo del suo partner.

 

Il Dio si scagliò contro Ashura che, anziché attaccare, preferì difendersi.

-Dopo tutti questi anni, e i tuoi strambi cambiamenti esteriori, la tua potenza è rimasta spaventosa. Complimenti.- sorrise allontanandosi dal suo avversario.

 

Shinigami non perse tempo e attaccò di nuovo, cercando di lacerare la fascia con i volumi in suo possesso, ma il kishin era più veloce e riuscì a spostarsi.

 

-Anche la tua codardia è rimasta la stessa; non mi meraviglio del fatto che sei rimasto nascosto per tutto questo tempo a preparare un attacco a sorpresa di questo genere. Mi fai ribrezzo.-

-Non sono solo rimasto nascosto, ma mi sono potenziato.-

Ashura preparò Vajra, l'arma che un tempo combatteva al suo fianco ma che, per paura, aveva inghiottito. Dalla punta della lama fuoriuscì una luce rossa, quasi accecante; ma Shinigami non riuscì a spostarsi e venne colpito.

 

Tutto quello che vide più tardi, fu il nero.

 

 

-Ragazzi. Non c'è tempo da perdere! Dobbiamo recarci assolutamente alla torre ovest; hanno bisogno di rinforzi.-

Una ragazza dai capelli biondi, legati in due codini da bambina, occhi verdi, e tenuta da combattimento, correva per i lunghi corridoi della DWMA per arrivare al suo obbiettivo, affiancata dai suoi amici e dalle loro rispettive armi.

-Maka, sei sicura che possiamo passare per di qua? Stein ci aveva avvertiti di non passare dalla biblioteca.- la sua arma, Soul, parlò dalla sua forma di falce, apparendo nella lunga lama rossa e nera, avvisandola della strada.

-Lo so, ma questa è la strada più corta.- rispose lei non rallentando il passo.

-Sai com'è fatta: le piace leggere e lo fa anche durante un'invasione di uova di kishin. È proprio un topo di biblioteca!- rise il ragazzo alla sua sinistra di nome Black Star. Aveva i capelli azzurri pettinati in una strana maniera, un ego smisurato e la sua partner, Tsubaki, aveva la peculiarità di essere un'arma ninja mutaforma, o lama oscura, che le dava la possibilità di trasformarsi in diversi tipi di arma a seconda delle necessità del suo Maestro d'Armi. Si poteva trasformare in kusarigama, in shuriken, in una bomba fumogena o nella Lama incantata, un tipo di katana corrotta dall'anima oscura del fratello Masamune.

-Black Star non scherzare sulla lettura. E poi Maka infrange le regole solo durante le battaglie; ma devo ammettere che ci torna molto utile per la vittoria.- ribatté l'amico alla destra della meister. Death the Kid era il figlio di Shinigami; era un maestro d'armi molto forte per via della sua natura divina, ma il suo più grande difetto era la sua ossessione per la simmetria che, molte volte, determinava l'esito della battaglia. Le sue partner, Liz e Patty Thompson, erano due sorelle in grado di trasformarsi in pistole; in passato venivano chiamate "I Diavoli di Brooklyn" perché seminavano il panico nelle vie dell'immensa città, finché non ebbero conosciuto Kid.

 

Questo gruppo di ragazzi era il più forte della Shibusen, infatti erano rinomati tra gli studenti e gli insegnanti per questo titolo e per le molte missioni che riuscivano a completare anche singolarmente.

 

Dopo aver corso per il lungo corridoio che conduceva più velocemente alla torre ovest Maka si fermò di scatto, a pochi metri dalla biblioteca. -C'è qualcosa che non va. Sento una lunghezza d'onda diversa dalle uova di kishin contro cui abbiamo combattuto fino ad ora.-

-È vero, ma malgrado se ne sia andato riesco a percepire la sua potenza.- disse Kid percependo la stessa sensazione della ragazza. I due si bloccarono, per poi guardarsi negli occhi terrorizzati.

-Non è possibile... Come mai è stato qui?- domandò la meister allo shinigami tra lo stupore e lo spavento.

-Non ne ho idea, ma dobbiamo andare a controllare.-

 

Gli unici a non capire ciò che intendevano erano le armi e Black Star, siccome lui non riusciva a captare le lunghezze d'onda e a vedere le anime come i suoi amici.

 

Kid e Maka corsero verso la biblioteca e ciò che videro fu la stanza quasi completamente distrutta.

 

I due entrarono e videro svenuti contro uno scaffale Shinigami e Spirit.

 

I ragazzi lasciarono andare le loro armi, che ripresero le loro sembianze umane, in soccorso ai loro genitori che, per fortuna, si ripresero poco dopo.

-Padre, cos'è successo qua dentro?- chiese Kid dopo che Shinigami si alzò in piedi.

-Siamo stati attaccati da molte uova di kishin, figliolo...-

 

Era ovvio che stava mentendo. Anche se i nemici fossero stati più di mille il Sommo sarebbe riuscito a sconfiggerli come niente; non poteva essere andato a K.O con un esercito di nemici che, in confronto a lui, erano niente.

 

-Padre, ti prego, non mentire ancora. Non mi sembra il momento di inventarsi scuse su chi ha fatto tutto questo.- Kid iniziava ad innervosirsi. Non sopportava quando il padre, l'unica sua famiglia oltre a Liz e Patty, non gli diceva il vero. -Ormai abbiamo capito tutti chi è stato.-

-Veramente non tutti.- intervenne Black Star con Soul, Tsubaki, Liz e Patty a mano alzata.

-Ok... io e Maka abbiamo capito chi è stato qua. Per cosa?-

 

Shinigami e Spirit si guardarono per chi dovesse dar loro le spiegazioni.

 

-Forza, Death Scythe, dì loro cosa vogliono sapere?- parlò la Divinità cercando di prendere tempo.

-Cosa?! Kid l'ha chiesto a te!-

 

Il giovane shinigami stava perdendo la pazienza, e neanche Maka era entusiasta di restare sulle spine; soprattutto durante un'emergenza come questa.

 

-Non importa chi di voi parla, l'importante è che lo faccia!- esplose il corvino ricevendo degli sguardi sorpresi dai presenti.

-Va bene. Come avrete già percepito, la lunghezza d'onda della persona che era qui presente poco fa, non era un uovo di kishin qualunque, ma era Ashura.- le armi, e persino Black Star rimasero impietriti.

-Ciò che non capisco è come ha fatto ad entrare a Death City. La sua lunghezza d'onda sparge follia ovunque vada; come hai fatto a non percepirlo?- chiese ancora alterato per le negligenza, se così si poteva chiamare, del padre.

-Per la verità avevo percepito quando era entrato in città. Riesco a percepire le anime di chiunque entri, siccome la mia anima è legata Death City, ma la Shibusen era sotto assedio e non potevo permettere che i miei studenti perdessero la vita contro un nemico contro cui non possono combattere.- spiegò il Dio cercando di non sire qualcosa di sbagliato che poteva far arrabbiare maggiormente il figlio. Ma a quanto pare l'aveva fatto.

 

Kid strinse i pugni e digrignò i denti. -Un nemico contro cui non possono combattere?- ripeté come se quelle parole fossero la scusa più assurda -Padre, tu hai creato questa scuola per fare in modo che le armi e i loro maestri affrontassero questo tipo di nemici. Ognuno dei ragazzi presenti in questa scuola sono qui per proteggere gli altri e, soprattutto, sono al tuo servizio; sotto le tue regole per creare "l'ordine perfetto", ciò a cui tu... io aspiro. Quindi, per favore, non allungare ulteriormente la tua lista di bugie.- concluse cercando di rimanere più calmo possibile, non riuscendoci. 

 

Shinigami sospirò e chiese a Spirit di aiutare la squadra di difesa, poi iniziò a spiegare: -Ok. Non ho voluto che nessuno studente affrontasse Ashura perché, appena l'ho percepita, la sua anima era gigantesca. Inoltre, da come hai potuto constatare tu stesso, nemmeno io e Spirit siamo stati in grado di fermarlo; è troppo potente anche per me. Per questo ho voluto che gli studenti affrontassero le uova di kishin cosicché, se io fossi rimasto sconfitto, tu avresti potuto prendere il mio posto.-

-NO!- sbottò il corvino portandosi le mani alla testa e tapparsi le orecchie. -Non puoi dire questo! Io non posso prendere il tuo posto! Tu sei il Sommo Shinigami, io non sono neanche un Dio della Morte completo.-

-Ma un giorno dovrai farlo...-

-Basta! BASTA!- Kid corse fuori dalla stanza sotto gli occhi stupiti di tutti. Shinigami sospirò e diede una mano a Spirit a soccorrere i feriti.

-Ragazzi, aiutate il Sommo e mio padre con i feriti, io vado a cercare Kid.- esclamò Maka correndo fuori dalla biblioteca senza ascoltare la sua arma che la chiamava.

 

La ragazza corse per i corridoi della Shibusen, aiutandosi percependo il segnale segnale dell'anima di Kid; per fortuna le innumerevoli uova di kishin erano state sconfitte, quindi la situazione si era calmata. Maka continuava a correre, seguendo la traccia e, poco dopo, raggiunse il terrazzo della Shibusen dove, seduto alla base dello spuntone centrale, c'era Kid con le gambe al petto e la testa china poggiata sulle braccia.

 

La meister si avvicinò piano a lui e, poggiandosi alla ringhiera, guardò verso il sole che tramontava.

-Certo che quassù c'è una bella vista.- disse Maka cercando di attaccare bottone, ma Kid non emise alcun suono.

-Kid, posso capire come ti senti, ma la tua reazione è stata un po'... esagerata.- spiegò cercando la parola giusta.

-Non è vero. Tu non puoi capire.- ribatté con un gemito.

Maka si morse il labbro inferiore. -Già, è vero... Non sono uno shinigami, quindi non posso sapere come ti senti in questo momento, ma posso immaginarlo: anch'io alla sola idea di perdere mio padre mi spezza il cuore. Malgrado fosse un donnaiolo di prim'ordine e abbia tradito mia madre innumerevoli volte, ma è pur sempre mio padre.-

Il ragazzo alzò lo sguardo verso la meister. Aveva gli occhi lucidi, come sull'orlo del pianto.

-Già. Il padre è unico. Soprattutto se è l'unico membro della tua famiglia.- mormorò Kid a bassa voce, ma Maka riuscì a sentire e annuì. Subito dopo gli fece cenno di scavalcare la ringhiera e venire dalla sua parte, cosa che il ragazzo fece, mettendosi in parte a lei.

-Non posso immaginare che un giorno dovrò prendere il posto di mio padre. Se non sarò un grado? Se con me al comando Death City, solo dopo il primo attacco, venisse distrutta? Maka, io non credo di poterci riuscire...- la voce gli si fece tremante.

 

Non poteva immaginare di diventare il nuovo Shinigami, prendendo così il posto di suo padre; almeno non all'età di sedici anni!

 

Maka si voltò verso di lui, prendendogli le spalle e guardandolo dritto in viso.

-Tu ce la farai. È normale che tu sia spaventato, ma l'unica persona al mondo in grado di prendere il posto di tuo padre sei tu; non solo perché sei suo figlio, ma perché tu sei il migliore, tu hai sempre seguito le regole di Shinigami alla lettera, e anche se a volte andavi contro esse l'hai fatto per salvare una vita innocente o un tuo amico. E per questo io ti rispetto. Sei la persona adatta a diventare il nuovo Sommo Shinigami.- rispose con gli occhi fissi nei suoi.

 

Kid la fissò stupito; nessuno gli aveva mai risposto in quel modo: con tanta determinazione. Ma lei era Maka e non poteva scegliere miglior persona con cui confidarsi.

 

Il ragazzo si rianimò e rivolse alla meister la stessa espressione che aveva lei. -Hai ragione. Io sono perfetto. Sarò perfetto! Grazie di tutto Maka.- disse l'ultima frase con un sorriso.

 

La bionda restituì il sorriso e poi allargò le braccia. Kid la guardò crucciato.

-Ora avrai bisogno di un abbraccio. Un abbraccio racchiude parole che nessuno, neppure il coraggio è in grado di pronunciare. Io sono qua per abbracciarti ogni volta che hai bisogno.- sorrise a trentadue denti non muovendosi dalla sua posizione.

 

Lo shinigami rimase senza parole per ciò che gli aveva detto e, poco dopo aver pensato, aveva capito che aveva ragione; così l'abbracciò.

 

I due stettero stretti luna nelle braccia dell'altro per vari secondi, finché non sentirono Spirit, con il fiatone, che li chiamava dal lungo corridoio (caratterizzato da scale) che precedeva il terrazzo; quindi si staccarono e rimasero fermi poco distanti dall'altro ad aspettare la Falce della Morte.

 

 

-Quante vittime abbiamo avuto?- domandò Shinigami vedendo il Dottor Stein avvicinarsi allo specchio.

-Per fortuna nessuna. Tutte le uova di kishin sono state sconfitte e le loro anime raccolte, ma abbiamo avuto diversi feriti: il 5% grave ed il restante 95% se la caverà con qualche graffio.-

-Bene. E a quanto ammontano i feriti?-

-Circa 50 tra alunni e insegnanti. Molto meno rispetto a ciò che temevamo.- rispose il dottore sistemandosi gli occhiali sul naso.

 

Shinigami annuì un po' sollevato dalla notizia, ma non poteva sopportare che avesse fallito nel proteggere tutti i presenti nell'istituto.

 

-Sommo Shinigami.- lo chiamò lo scienziato attirando la sua attenzione. -Posso farle una domanda?-

-Certo, chiedo pure.-

-Che cos'ha preso Ashura di tanto importante?-

 

Shinigami stette in silenzio per qualche secondo, voltandosi nello specchio e dando le spalle a Stein. - Ashura ha preso dei volumi importanti: "Seliphem" il libro delle anime; "Demorium" il libro sui demoni; "Bliblios Anamastano" il libro sulla rinascita e "Biblios Athanasia" il libro immortalità.-

 

Stein rimase senza parole.

 

Non capiva come quei libri potessero servire al Kishin.

 

-So quello che vuoi chiedere, e la mia risposta è: quei volumi sono essenziali se Ashura vuole fare ciò che penso. E nelle sue mani sono pericolosi.- spiegò il Dio voltandosi di nuovo verso l'insegnante. -Hai capito ora? Dobbiamo fare il possibile per recuperarli, sennò sarà la fine del mondo che conosciamo.-

 

Stein, preoccupato, annuì indicando che aveva capito.

 

Davvero Ashura era in grado di evocare demoni? Ma quale scopo voleva raggiungere? Queste domande e molte altre riempirono la mente del dottore, ma non riusciva a trovare nessuna spiegazione.

 

-Stein.- lo chiamò Shinigami riportandolo alla realtà, ora di nuovo girato di schiena. -Chiama i ragazzi. Ho una cosa importante da comunicare loro.-

 

Solo dopo che ebbe finito di parlare, Stein si accorse del tono usato dal Dio: era sempre la solita voce buffa e stridula, ma questa volta era contrastata da sentimenti come rabbia, paura e timore. Shinigami temeva per ciò che stava per accadere: stavamo per andare incontro ad una guerra che, molto probabilmente, non avrebbe vinto.

 

 

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Salve ragazzuoli :D

Finalmente ho deciso di pubblicare la storia che stavo programmando dall'età della pietra!

Spero che il prologo vi abbia interessati e che continuiate a leggere ^^

Ma vorrei fare presente una cosa: due mesi fa ho iniziato a leggere Shadowhunters e, solo dopo essere arrivata al 5º libro, mi sono accorta che ci sono alcune peculiarità... ma questo NON È UN CROSSOVER!

Volevo soltanto avvisare, siccome è molto probabile che lo noterete (per chi ha letto i libri) ^^'

Ma "The Black Book - L'era dei demoni" l'ho programmata mesi fa (più precisamente ad Aprile, subito dopo aver finito "La speranza di un frammento)! Mentre Shadowhunters l'ho iniziato a leggere a inizio agosto.

Inoltre, questa fanfiction è presente su Wattpad ;D

Ok, ora la smetto xD

Detto questo, spero che vi sia piaciuto l'inizio e che seguiate la fic ^^

I capitoli verranno aggiornati ogni settimana perché vorrei farli bene(?)

Buona serata a tutti :D

Francy_Kid

  
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