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Autore: Little_Lotte    11/10/2015    11 recensioni
Dite la verità: Quante volte vi siete ritrovati a fare la corte ad una donna tanto bella quanto difficile, che nonostante i vostri continui tentativi di far colpo continua a guardarvi dall'alto in basso, con aria di sufficienza?
Vi siete mai chiesti se esistono delle tecniche affidabili per conquistare una donna?
Beh, il nostro Julian Solo - ex dio Nettuno - è qui per spiegarcelo.
Lui, assieme ai Cavalieri di Athena.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Poseidon Julian Solo, Saori Kido, Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NOTE PRIMA DELLA LETTURA: Nel primo capitolo avevo dimenticato di puntualizzare alcune ovvietà, dunque - onde evitare fraintendimenti - ci terrei a chiarificare alcune cose prima di postare il secondo capitolo: Essendo una fic parodia che non tiene affatto conto della continuity della serie, tutti i cavalieri d'oro saranno presenti nella storia e tutti verranno presi affettuosamente in giro; vero che alcuni personaggi rientrano nelle mie grazie più di altri, ma prometto che saranno tutti equamente sfottuti! :D
Detto questo, buona lettura :)


La mia prima meta, ovviamente, è la Casa dell'Ariete.

Non conosco molto bene il suo custode, il Grande Mu, ma ho sentito dire che si tratta di un tipo piuttosto mite e pacifico, il che mi rende molto più tranquillo all'idea di presentarmi al suo cospetto e domandare aiuto (considerando il fatto che Nettuno ha cercato di farmi distruggere la terra intera e far fuori la dea Athena, dubito fortemente che i Cavalieri saranno particolarmente ben disposti ad accogliermi in casa loro).

Il Cavaliere mi accoglie con un enorme sorriso, anche se non più fare a meno di scrutarmi attentamente e con fare circospetto.

<< Voi siete Julian Solo, giusto? >> domanda lui, in tono freddo e tagliente << Incarnazione del dio Nettuno. >>

<< Ex incarnazione. >> ci tengo a precisare << Sono mesi che il Cosmo del dio Nettuno non alberga più dentro al mio corpo ed io sono molto cambiato da allora. Non sono venuto qui per dichiarare guerra, ma per domandare il tuo aiuto, Cavaliere. >>

Mu mi guarda con aria piuttosto confusa: << Il mio aiuto? >>

<< Sì, esattamente. >> confermo << Si tratta di una faccenda molto delicata e solo voi Cavalieri di Athena potete aiutarmi. >>

L'espressione del Cavaliere di Ariete muta di colpo, mostrando un certo compiacimento di fronte alle mie parole. Bene, a quanto pare ai servitori di Athena piace moltissimo aiutare il prossimo... me lo ricorderò nel caso dovesse servirmi nuovamente, in futuro.

<< Un Cavaliere di Athena non nega mai il proprio aiuto al prossimo. >> afferma fieramente Mu, gonfiando il petto con orgoglio << Che cosa posso fare per voi, Lord Julian? >>

Uh, Lord Julian... Come suona bene! Chissà, magari potrei convincere anche tutti i miei domestici a chiamarmi in questo mod... Adesso smettila, Solo! Stai perdendo tempo, non è per questo motivo che sei venuto fino a qui.

<< Sì, ehm... Ecco, io... Io... >> per tutti i numi, è molto più difficile di quanto pensassi << Beh, io... Voglio conquistare il cuore di Lady Saori. >>

<< Come, prego? >>

Mu mi guarda con occhi e bocca spalancati, praticamente sconvolto dalla mia dichiarazione; mi fissa come se fossi completamente impazzito e mi chiedo che cosa possa esservi di tanto bizzarro nelle parole che ho appena pronunciato.

<< Vorrei essere sicuro di aver capito bene. >> dice ancora << Voi state cercando di fare colpo sulla dea Athena? >>

<< Sì, beh... Diciamo che io punterei più che altro alla donna, Saori. >> rispondo << Mi rendo conto che la dea non è particolarmente propensa all'idea di innamorarsi, ma essendo Milady in parte donna credo che potrei anche riuscirci, se giocassi bene le mie carte. >>

Mu continua a fissarmi confusamente.

Vorrei tanto capire che cosa c'è di strano nel voler conquistare una donna... Rispetto a quando volevo farla annegare, direi che ho fatto passi da gigante!

<< Insomma, vuoi aiutarmi oppure no? >> domando in tono annoiato, guardando il Cavaliere di Ariete con una certa impazienza.

Lui sospira profondamente, prima di rispondere: << E sia, vi darò una mano! Ripensandoci, non sarebbe poi così terribile se Athena si trovasse un fidanzato; magari, se avesse un po' meno tempo libero, la smetterebbe di torturare noi poveri Cavalieri con assurde e pericolosissime missioni lontano da casa. >>

<< Evviva, fantastico! >> bene, finalmente si comincia a ragionare << Sappi che per me è una vera fortuna poter fare affidamento sul tuo aiuto; non ho la minima idea di come muovermi, quella fanciulla è davvero impossibile! >>

<< Eh, sì... Dillo a me. >> Mu risponde al mio commento con una smorfia << Non è una donna facile, questo è bene che tu lo sappia sin da adesso. >>

Faccio una smorfia.

Certo, come se non me ne fossi mai accorto!

<< Sono pronto a sopportare qualsiasi cosa. >> rispondo con fermezza << Però ho bisogno di un aiuto, non so più come muovermi per riuscire a piacerle almeno un pochino! Voi Cavalieri la conoscete meglio di me, deve pur esserci qualcosa che le piace! >>

Mu si morde il labbro inferiore con aria concentrata e si siede a gambe accavallate davanti a me, assumendo la tipica posa pensierosa delle antiche statue greche.

Non so perché, ma questa cosa mi da tremendamente fastidio.

<< Dunque, la dea Athena è donna per una buona parte – come avete giustamente fatto notare – e come tutte le donne, anche lei adora un certo genere di frivolezze. >> risponde infine Mu, dopo aver accuratamente meditato << Come, per esempio... I vestiti. >>

Vestiti?

Credo che l'arietino abbia finalmente catturato il mio interesse.

<< Sì... Vestiti. >> ripeto fra me e me << E' una buona idea. Un'ottima idea, in effetti! Magari se le comprassi qualcosa di nuovo, la smetterebbe di indossare quell'orribile vestito da bambola di porcellana. Non che le stia male, è solo che... Sì, beh... Il vestito in sé è una vera oscenità. >>

<< Sì, beh... Lasciamo perdere questi dettagli, io vi ho semplicemente dato il mio consiglio. >> mi interrompe Mu, piuttosto stizzito.

Potrebbe anche togliersela, quell'aria di sufficienza.

In fin dei conti, io ho dovuto sopportare il suo silenzioso teatrino del pensatore e non mi sono neanche lamentato.

Comunque sia, l'idea di Mu mi sembra talmente geniale che non posso fare altro che accoglierla con entusiasmo.

<< Ti ringrazio infinitamente, Mu, adesso credo di sapere come muovermi. >> rispondo << Adesso, se vuoi scusarmi, devo andare a fare alcune spese. Ci vediamo presto, Mu... Grazie ancora per i consigli. >>

<< Sì... Buona fortuna, Lord Julian. >>

Mu non fa in tempo a finire la sua frase che io me ne sono già andato; del resto, non era certo per fare conversazione che mi ero recato alla Prima Casa.

Adesso non posso perdere tempo, una nuova missione mi aspetta: trovare un vestito da favola per la signorina Saori Kido.

*

Bene, mi trovo qui ai Grandi Magazzini e non so che cosa diamine fare.

Come faccio a capire qual è il vestito adatto alla signorina Kido? Non so neanche come si veste una semplice donna, come diavolo faccio a sapere come potrebbe vestirsi una dea?

Mi guardo nervosamente intorno, in cerca di una commessa che possa darmi una mano; fortunatamente la trovo piuttosto in fretta, una bella ragazza formosa, con lunghi capelli rossi e due grandi occhi azzurri.

<< Buon pomeriggio, signore... Posso aiutarla? >> mi chiede e io non ci penso su una seconda volta.

<< Sì, io... Avrei bisogno di acquistare un abito per una donna. >> rispondo << E' un regalo e lei... Lei è una persona molto speciale. >>

<< Oh, sì... Capisco. >> fa lei, sorridendo << E aveva già una qualche idea in mente? >>

Niente, zero, τίποτα*... Buio totale.

<< Sì, beh... Qualcosa. >> rispondo << Diciamo che preferirei comunque avere un parere femminile. >>

<< Certo, nessun problema. >> rilancia la commessa << Qui abbiamo un sacco di splendidi completi, posso mostrarglieli tutti quanti. Che taglia porta la signorina? >>

Oh, beh... Ottima domanda.

Credo di non aver mai accertato la questione, ho sempre ammirato lo splendido corpo di Miss Kido senza farmi troppe domande al riguardo.

Osservo molto attentamente la commessa, per farmi un'idea: in effetti, non mi sembra poi così diversa da Lady Saori.

<< La stessa che ha lei, signorina. >> rispondo a colpo sicuro.

La commessa mi rivolge un bel sorrisone smagliante: << Benissimo, allora non avremo troppi problemi a trovare qualcosa. Prego, mi segua. >>

Fantastico, adesso si comincia a ragionare.

Io e la commessa vaghiamo per circa due ore fra i vari reparti del negozio, prima di trovare uno splendido vestito di colore azzurro, che cade morbidamente lungo i fianchi ed ha una leggera scollatura che lascia intravedere una punta di decoltè (Miss Kido è una bellezza rara, ma si veste come una suora... Scoprire un po' più di pelle, di tanto in tanto, potrebbe non farle male).

Insomma, con un abito come quello, il successo è assicurato.

Con il mio nuovo acquisto mi dirigo allegramente verso casa della signorina Kido, certo del mio trionfo. Naturalmente la signorina si nega per diversi minuti (che altezzosa... Eppure deve essere per questo che mi piace così tanto) e quando finalmente si presenta sulla soglia, io non posso fare a meno di rivolgerle uno dei miei migliori e più seducenti sorrisi.

<< Buonasera, Milady! >>

Lei solleva entrambe le sopracciglia e mi guarda di traverso, con aria di sufficienza.

Qualcosa mi fa pensare che non sia particolarmente felice di vedermi.

<< Julian, che cosa ci fai qui? >> domanda lei, in tono stizzito << Non mi risulta che tu sia stato invitato. >>

Uuuh, la signorina fa la preziosa!

Bene, so io come farla ammorbidire.

<< Milady, le ho portato un presente. >> rispondo, mostrandole la confezione.

Il volto di Saori s'illumina di colpo.

<< Un regalo? Per me? >>

Non posso fare a meno di sorridere compiaciuto; a quanto pare, come tutte le donne, la signorina Kido non è affatto immune alla curiosità.

<< Sì, appositamente per lei. >> le dico, con un sorriso entusiasta << Allora, non è curiosa di sapere cosa c'è dentro? >>

<< Sì, certo! >> mi risponde entusiasta, strappandomi praticamente il pacco dalle mani.

Non che la cosa mi dispiaccia, vederla così felice mi riempie il cuore di gioia.

In silenzio osservo Milady mentre straccia la carta, apre la scatola e da essa estrae il vestito; lo scruta con molta attenzione e a me sembra proprio che lo trovi di suo gusto.

Sembra.

La sua espressione muta di colpo, come se vi fosse qualcosa che non va; ed io ho un grande terrore di scoprire il perché.

<< Ehm.. Milady? Va tutto bene? >> domando allarmato.

<< No. >> ringhia lei, lanciandomi un'occhiata assassina << Questo.Vestito.E'.Troppo.Largo. >>

Oh, no... A quanto pare ho fatto un piccolo errore di calcolo: Saori mi sventola il vestito davanti ed in effetti, guardandolo bene, è davvero molto più largo rispetto alle sue misure.

Eppure alla commessa stava così bene... Devo aver sbagliato qualcosa.

<< Aspettate... Come sarebbe a dire largo, io... >>

<< Tu pensi che io sia grassa? >> mi interrompe lei, con uno sguardo che da solo sarebbe capace di incenerire l'intera Grecia << E' così che mi vedi, Julian? >>

<< Sì... Cioè no... Cioè... >>

Oh, no... Sento che la sto perdendo, devo fare qualcosa.

<< Non siete voi, Saori... E' stata la commessa che... >>

<< SPARISCI SUBITO DALLA MIA VISTA, RAZZA DI CAFONE! >>

Corro via prima che Saori riesca a colpirmi in pieno con la scatola regalo che le avevo donato (e riesco a salvarmi per un pelo, la ragazza ha una mira niente male!) e me la svigno il più lontano possibile.

Dannazione... Sono stato un vero idiota! Come ho fatto a non rendermi conto che la commessa del negozio era molto più in carne di Milady? Certo, il fatto che quest'ultima indossi solitamente abiti da bambola che la fanno apparire più o meno come una mongolfiera (molto affascinante, certo, ma pur sempre una mongolfiera) non aiuta affatto.

Stupido, stupido Julian... Sei caduto su una vera e propria sciocchezza! Adesso sarà molto più difficile fare colpo su Saori.

Beh, non sono disposto ad arrendermi: Dovrò solo... Beh, cambiare strategia.

E sperare che Mu dell'Ariete abbia qualche nuovo buon consiglio da dare.

*

<< Che cosa? Come sarebbe a dire che avete sbagliato? Che cosa c'era di tanto difficile nello scegliere un vestito? >>

Appena fatto ritorno nella Prima Casa, il Cavalieri di Ariete non perde un solo istante di tempo per rimproverarmi il mio insuccesso.

Come se poi la colpa fosse completamente mia.

<< E' stato un piccolo errore di percorso, sarebbe potuto capitare a chiunque. >> gli rispondo stizzito << E naturalmente non basterà una prima sconfitta per farmi rinunciare, io vincerò questa battaglia a qualunque costo! >>

Mu alza gli occhi al cielo e sospira esasperato.

<< Bene, ma dovremo chiedere aiuto a qualcuno. >> dice << Noi due non saremo mai in grado di farcela da soli, ci occorrono ulteriori rinforzi. >>

Io lo fisso curiosamente: << E quindi? >>

Lui sospira nuovamente, poi mi guarda e con un insolita inflessione drammatica dichiara: << E quindi andiamo a trovare il custode della seconda casa: Aldebaran del Toro. >>




N.d.A:   * Significa  "niente" in greco; non so, mi piace pensare che Julian ogni tanto possa uscirsene con qualche frase in greco, visto che per un po' Nettuno ha fatto parte di lui.

Allora... Questo capitolo dovrebbe essere una valida spiegazione di come intendo strutturare questa storia: Julian corre da un Cavaliere, il cavaliere lo consiglia e lui tenta di applicare il suggerimento per far colpo su Saori.
Il primo approccio è andato male... Ma Julian non è certo il tipo che si arrende, lo avete visto anche voi!

E adesso, arriva il momento di Aldone. :D


A presto :3

 

  
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