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Autore: Istry    17/02/2009    30 recensioni
Una amicizia che cresce e si consolida con gli anni, i primi amici, le prime feste, i primi compleanni tra amici, le prime cotte e i primi amore. Racconterò la crescita di due comunissimi bambini, la loro adolescenza e la loro maturità , attraverso episodi di vita quotidiana, cercherò di descrivere l'evoluzione dei sentimenti e dell'amore. La nascita di amori impossibili e di relazioni "illecite"...il risveglio che ognuno di noi ha avuto durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza/pubertà, per concludersi nell'età adulta. Una amicizia che diventa amore ed episodi che ti sconvolgono la vita....
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Sabaku no Gaara , Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Vi chiedo scusa per il ritardo, ma è un periodo pazzesco..... grazie e tutti per i vostri meravigliosi commenti, soprattutto a Stacy.... le critiche costruttive mi possono dare sempre una mano. Grazie.
Inoltre volevo mandare un bacio a tutti quelli che hanno recensito la prima volta. Grazie tante.
Vi comunico che ho scritto per la prima volta due fic brevi, molto molto leggere e dalla trama molto semplice. Ma ho piacere che leggiate anche voi, sperando di non deludervi visto che le fic brevi non sono assolutamente il mio forte.
Una la dovevo pubblicare per San Valentino, ma non ce l'ho fatta, spero che mi perdonerete.... spero di postarle il prima possibile. Ora vi lascio.... buona lettura.

Capodanno 2° parte








-Ma è impazzito?- sussurrò Kiba incredulo.
Naruto constatò che l’unico a non essere  sorpreso da  quel casino era Sasuke e un tarlo gli si insediò nella mente.
-Teme, non è che per caso Itachi…- ma non fece in tempo a formulare la domanda che ottenne la risposta dal diretto interessato, che incurante dagli sguardi basiti che i presenti continuavano a rivolgergli, afferrò il polso di Gaara ed iniziò a trascinarlo verso di loro.
La mancanza di reazione di quest’ultimo suggerì che fosse ancora in stato di Shock.
Quando finalmente arrivarono da loro Itachi allungò un mano e Sasuke, senza dire niente gli mise sul palmo un mazzo di chiavi.
A quel punto Gaara si era totalmente ripreso e con uno strattone riuscì a liberarsi dalla morsa che lo teneva prigioniero.
-Si può sapere a che gioco stai giocando?- domandò ad Itachi cercando di mantenere un po’ di controllo.
Il ragazzo, in risposta, si grattò la testa e sbuffando lo guardò con sufficienza, cosa che fece spazientire ancora di più il rosso.
-Si può sapere che cosa ti è saltato in testa? Che diavolo ci fai qui? Che cos’è tutta questa sceneggiata? Ti avverto che mi stai veramente facen..-
Gaara non riuscì a finire la frase, perché Itachi gliela soffocò con le sue labbra.
 Il moro lo aveva avvolto con un braccio  e con l’altra mano gli teneva premuta la testa contro la sua. Naruto potè vedere i capelli color fuoco accarezzare le mani diafane che lo tenevano fermo con violenza e possesso.
Gaara cercò di fare inizialmente resistenza ma poi capitolò.
Naruto arrossì come un bambino, non aveva mai visto un bacio così passionale in vita sua. Pareva dovessero divorarsi a vicenda, Itachi sembrava volesse fondersi con quel corpo che teneva tra le braccia.
Tutti i presenti erano rimasti senza fiato e senza parole.
Quando si staccarono Gaara si limitò ad ansimare in cerca d’aria, mentre Itachi, dopo essersi leccato le labbra con gusto, si voltò verso Sasuke e gli disse
-Che nessuno osi venire di sopra-
-Non ti preoccupare, le camere da letto sono tutte chiuse a chiave, compresa la tua-
A quelle parole Sasuke venne fulminato dal rosso che mormorò un –Bastardo- a denti stretti.
Sasuke si limitò a sorridergli trionfante.
-Questa me la paghi- gli ringhiò il rosso
-E’ questa la tua gratitudine dopo quello che ho fatto? Infondo è così che doveva andare, no?-
-Io ti ammazzo-
Itachi, stanco di quello scambio di battute iniziò a trascinare il ragazzo.
-Forza andiamo, dobbiamo parlare-
Gaara si arrese, non aveva la minima speranza di uscire vincitore in un scontro di forza con lui e ormai avevano già dato troppo spettacolo per invogliarlo a fare una nuova scenata. Quindi preferì seguirlo….

°°°°SaSuNaRu°°°°

-Sono senza parole… non avrei mai immaginato che Itachi provasse qualche cosa per Gaara. Non si sono mai nemmeno rivolti la parola…- disse sconvolto Kiba.
-Sasuke, da quanto sapevi questa cosa?- chiese Naruto sospettoso
-Da un po’- disse guardandolo di sbieco
-E perché non ce l’hai detto?- chiese Ino agitatissima
-Perché non erano fatti miei- poi con un piccolo sorriso si rivolse al biondo –Non avete idea di quante cose io sappia-
Naruto provò un brivido lungo la schiena e il suo istinto venne messo in allarme, ma non volle darci troppo credito.
-Naruto, non pensi che sia ora che ti vada a mettere in costume? E’ tutta la sera che stai piantonato lì con il cappotto-
Naruto guardò Kiba scocciato, non aveva nessuna voglia di mettersi in costume.
-Dai muoviti che ci si diverte un sacco- disse Ino spruzzandolo con l’acqua facendolo sobbalzare all’indietro.
-Ma sei scema? Hai idea di quanto mi è costato questo cappotto? E tu me lo bagni?-
-Quante storie… dai, vatti a cambiare. Altrimenti, ti garantisco, che il tuo cappotto non sopravviverà a questa sera-
Naruto storse il naso e spostò lo sguardo su Sasuke
-Dove posso cambiarmi?- domandò rassegnato.
-Vieni, ti accompagno- disse il moro iniziando ad avviarsi verso la dependance
-Guarda che non ce n’è bisogno, conosco questa casa come le mie tasche. E’ sufficiente che mi dici la stanza-
Sasuke lo guardò divertito per sventolare un altro paio di chiavi
-E’ tutto chiuso-
-Ma dove cavolo le tieni quelle stramaledette chiavi?- disse sorpreso notando l’altro solo con i boxer del costume.
-Dai dobe… muoviti-
-Dammi le chiavi che mi arrangio-
-Figurati se te le do… come minimo rischi di perderle-
Il biondo si limitò a sbuffare scocciato per chiudere lì la conversazione.

°°°°SaSuNaRu°°°°

-Tanta scena e poi mi hai fatto cambiare in cambiare in camera tua- sparò il biondo scocciato uscendo dalla stanza di Sasuke con indosso solo i boxer neri con degli eleganti tribali rossi –Lo sapevo anche io dove era-
Il biondo uscì chiudendosi la porta alle spalle. Sasuke, per le sue manie d’indipendenza, all’età di 12 anni aveva preteso un piccolo “angolo” solo per lui e i suoi gli avevano costruito una dependance dove vi si era praticamente trasferito. La cosa gli era sempre sembrata esagerata e ridicola, ma, conoscendolo, per nulla sorprendente.
Sasuke se ne stava di fronte alla porta appoggiato alla parete e continuava a guardarlo.
-Avresti potuto darmi le chiavi invece di stare qui a perdere tempo-
Ma Sasuke non parve nemmeno ascoltarlo, limitandosi solo a guardarlo.
-Perché mi stai guardando così?-
Vide quegli occhi neri percorrerlo partendo dai piedi e salendo, fino a che non incontrarono i suoi.
-Allora?- domandò imbarazzato
Un ghignò si formò sul volto del moro.
-Stavo pensando che stai molto meglio così che vestito-
Naruto non riuscì ad evitare di arrossire e scocciato iniziò a camminare verso la piscina sbottando un –Teme- arrabbiato.

°°°°SaSuNaRu°°°°

Naruto era senza parole. Erano le due della mattina e in tre ore che era in piscina non aveva visto un SOLO SECONDO Sasuke privo di qualche oca addosso.
Era una cosa impressionante.
Come era arrivato le ragazze con striminziti bikini gli si erano gettate addosso come degli sciacalli, come se non avessero mai visto un uomo in vita loro. Sembravano delle disperate affamate di sesso e, il fatto di essere imbarazzanti non le turbava nemmeno.
L’unica donna tranquilla della piscina era Ino che continuava a nuotare tranquilla interrompendosi solo per pungolare Shikamaru, che annoiato continuava a sbuffare.
Da questo Naruto ne dedusse che probabilmente l’amica non covasse tutto questo interesse per Sasuke come si pensava, probabilmente aveva già un'altra persona nel cuore.
A quel pensiero Naruto non riuscì a trattenere un dolce sorriso.
-Woooow… guardate quella. E’ ASSOLUTAMENTE LA MIGLIORE- esultò Kiba indicando Sasuke alle prese con una ragazza non solo bellissima, ma anche con delle curve pazzesche.
-Devo dire che con quelle tette rischia di soffocarlo- biascicò Shikamaru irritando Ino che fulminò la ragazza.
-Ma hai visto che fisico? E’ perfetta…- continuò Kiba totalmente rapito.
-Voi uomini siete tutti uguali, basta che una sfoggi due cocomeri e non capite più niente- sbottò Ino irritata.
-Ma guardala..- disse Kiba indicandola con una mano.
I ragazzi rimasero di sale quando videro la ragazza voltarsi, mostrando il sedere totalmente al vento.
-impressionante- continuò Kiba incredulo.
-Notevole- sparò Shikamaru, mantenendo la sua imperturbabilità.
Sul volto di Ino si formò una smorfia
-Spero che stiate scherzando… è indecente. Ha solo un filo interdentale in mezzo alle chiappe e un triangolo “copri il meno possibile” sulla sua quinta abbondante. Quella non è una ragazza è una pornodiva-
La videro mettersi a cavalcioni sulle gambe di Sasuke, per poi premergli il seno sul torace.
-Quella sciaquetta è indecente. Vado a prendermi da bere..- disse Ino issandosi dalla piscina con fare irritato.
-Aaaaaah l’invidia femminile è una brutta bestia- sentenziò Shikamaru ricevendo una ciabatta proiettile dietro alla testa.
-Che male- disse il moro massaggiandosi la parte lesa, per ritornare a guardare la ragazza prosperosa –Comunque non è il mio tipo-
-Si, come no- sparò sarcastico Kiba.
-Ti garantisco che non lo è…- disse voltandosi istintivamente indietro a vedere dove fosse finite Ino e Kiba sorrise.
-In effetti Ino è una bellissima ragazza, dovresti sentire gli apprezzamenti che le rivolgono i ragazzi a scuola-
-Che cosa centra Ino ora…?- sparò serio Shikamaru.
-Va beh continua a fare finta di nulla. Poi quando te la soffieranno da sotto al naso non venirti a lamentare da me-
-Vado a casa-
A quella voce Shikamaru e Kiba si voltarono verso Naruto e lo trovarono bianco come un cencio.
-Perché?- chiese Kiba sorpreso.
Shikamaru, essendo decisamente più intuitivo sorrise.
-Ormai dovresti essere abituato. Le ragazze perdono la testa davanti a Sasuke e non è nel suo stile non considerarle-
-Lo so ma…- sussurrò il biondo continuando a guardare i due nelle loro effusioni erotiche.
-Capisco che ti possa dare fastidio per via di Sakura, ma infondo sono fatti suoi no? Se fosse stata qui quelle tizie non gli girerebbero attorno- A questa frase Kiba si guadagnò uno sguardo sorpreso di Naruto e uno compassionevole di Shikamaru.
-Sakura?- domandò confuse il biondo.
-Si.. non sei arrabbiato perché in un certo senso la stà tradendo?-
Naruto assunse un’aria pensierosa per qualche secondo per poi scuotere la testa e pronunciare un –Si- poco convinto –Beh, vado a prendere i vestiti e me ne vado. Ciao-
I ragazzi non provarono nemmeno a fermarlo, dalla sua faccia scura ne dedussero che non sarebbe servito a nulla.
-Non dovrebbe prendersela così. Infondo non sono fatti suoi, no?-
Shikamaru sospirò con rassegnazione.
-Kiba, come al solito non hai capito niente-

°°°°SasuNaru°°°°

La festa proseguì senza particolari cambiamenti, se non fosse stato per un potente acquazzone che si abattè su di loro costringendoli a rifugiarsi in casa. Ormai erano le 2,30 della mattina.
I ragazzi continuarono a chiacchierare tra di loro, fino a che non videro un Sasuke piuttosto incazzato passargli di fronte.
-Ma che gli prende? Fino a due secondi fa era tutto gongolante-
-Finalmente se n’è accorto- disse Shikamaru sorseggiando la sua birra.
-Di che cosa?- chiese Kiba incuriosito.
-Che l’unica persona che voleva che fosse alla sua festa non c’è-
-Intendi Sakura?- chiese la ragazza.
Shikamaru rimase in silenzio per qualche istante  per poi sospirare
-Si….Sakura-
Sussultarono quando, dopo un quarto d’ora, sentirono suonare all’ingresso, videro Sasuke andare svogliatamente alla porta.
-Magari è la polizia che gli è venuta a dire che stiamo facendo troppo casino- sghignazzò Kiba- voglio proprio vedere il signor “gelo tutto ciò che mi urta” come la prenderà. Rovinargli poi la sua festa del secolo… non oso pensare la reazione-
E senza aspettare oltre si fiondò all’inseguimento dell’amico.
Quando lo raggiunse Sasuke lo guardò scocciato
-Perché sei qui?-
-Per non perdermi qualche cosa di epico-
Il moro scosse la testa e aprì l’ingresso gelando sul posto, mentre sul viso di Kiba comparve un’espressione delusa.
-Scusate ragazzi, non ho le chiavi e i miei sono fuori casa-
Un Naruto, completamente zuppo come un pulcino era davanti all’ingresso, con il volto lievemente rosso e il respiro affannato.
Sasuke lo afferrò per un braccio e  lo trascinò dentro, premendogli una mano sulla fronte.
-Dobe hai la febbre. Mi spieghi perché non sei tornato subito qui invece di prenderti tutto questo tifone?-
Naruto lo guardò con aria assente e confusa.
-Ho provato ad aspettare i miei per un po’, ma non vedendoli arrivare ho pensato di tornare indietro. Non hanno nemmeno il cellulare e quindi non sapevo come rintracciarli. Mi dispiace…-
La sua passività e l’essere così mansueto erano un chiaro segno di quanto non stesse bene.
-Naru-chan penso che non ti renda nemmeno conto di dove sei- disse Kiba con dolcezza –E’ meglio che tu venga a casa mia, hai bisogno di riposarti e di cambiarti d’abito-
Naruto non ebbe nemmeno la forza di annuire, il suo corpo si limitava a tremare per il freddo.
Sasuke, che era rimasto in silenzio durante quello scambio di battute, guardò Kiba e gli disse
-Naruto questa notte dormirà qui-
Kiba lo guardò sorpreso
-Sasuke, Naruto a bisogno di riposare e in questa baraonda non ci riuscirà mai. Tu pensa alla tua festa, di lui me ne occupò io-
Velocemente Kiba si girò e fece per andare a prendere la giacca ma Sasuke non fu dello stesso avviso. Infatti, dopo aver trascinato Naruto in salotto davanti al camino acceso era salito sulla tavola e aveva battuto le mani per attirare l’attenzione dei presenti. Quando il silenzio divenne sovrano e l’attenzione fu catalizzata su di lui disse
-La festa è finita, tornatevene a casa…-
Un silenzio incredulo cadde tra i presenti e un sommesso borbottio si levò nella sala.
Anche Naruto, per quanto stesse male, rimase sorpreso da quella sparata.
-Avete tre minuti di tempo per uscire da casa mia dopo di ciò vi lancerò contro i cani da guardia-
Tutti s’irrigidirono, dal volto di Sasuke si capiva perfettamente che non stava scherzando. Tra proteste e mugugni la folla iniziò a dileguarsi. La ragazza prosperosa, più restia degli altri ad andarsene gli si avvicinò e gli si attaccò ad un braccio.
-Immagino che questo non valga anche per me, vero?-
Sasuke la guardò con sufficienza per poi liberarsi dalla sua presa.  
-Vedi di levarti dalle palle- la ragazza, oltraggiata, se ne andò adirata.
-Sasuke, sei sicuro di voler concludere così la festa per cui hai lavorato dei mesi?- chiese Ino avvicinandosi all’amico.
Sasuke si limitò ad annuire per poi passare un braccio intorno al torace di Naruto ed aiutarlo ad alzarsi.
-Sasuke non devi…- disse debolmente il biondo.
-Dobe, taci-
-Hai bisogno di una mano?- Chiese Kiba preoccupato, notando come Naruto non fosse in grado di sostenersi con le proprie forze.
-No, me la cavo da solo.- gli rispose tranquillamente facendo sorridere Shikamaru.
-Bene, allora lo affidiamo a te. Se dovessimo sentire i suoi genitori li avvertiremo che è qui- disse il moro avvolgendosi nella sciarpa e dirigersi verso l’uscita.
-Sai Sasuke? Sicuramente questa festa passerà alla storia… soprattutto per come hai congedato gli invitati- disse Kiba per poi scoppiare a ridere.
Sasuke gli sorrise e li salutò.

Continua...

  
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