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Autore: Elenie87    20/10/2015    8 recensioni
A seguito della scomparsa della Sfera dei Quattro Spiriti, Kagome non è più riuscita a riattraversare il pozzo. Inuyasha e la ragazza vivranno le loro vite separate e moriranno nelle rispettive epoche. E se il destino avesse ancora un'ultima carta da giocare? Se il loro amore fosse soppravvisuto al tempo? Le loro anime si reincarneranno nel futuro, e con loro ci saranno anche Sango e Miroku. Riusciranno Inuyasha e Kagome ad incontrarsi? Riusciranno a ricordarsi del loro passato? Tutto dipenderà da un unico elemento: l'amore. Ed un pizzico di mistero.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte! Questo è il penultimo capitolo, quello che seguirà sarà l'epilogo. Ho due cosette da dire, ma lo farò alla fine se avrete la pazienza di leggerle :)... ci leggiamo sotto! Buona lettura!



CAPITOLO 18 - L'ALTRA META' DEL MIO CUORE - seconda parte



Il pomeriggio passò in fretta. Inuyasha l'aveva prima portata a mangiare un boccone veloce, per poi iniziare una lunga passeggiata per la città. Avevano chiacchierato del più e del meno, raccontandosi delle rispettive vite. Era strano dover parlare di loro stessi. Infondo, nella loro vecchia vita sapevano tutto l'uno dell'altro, mentre ora, dovevano ricominciare tutto da capo. Come due ragazzi normali.
Ed era bello, ammise Kagome, poter scoprire quelle emozioni. La sua prima uscita con un ragazzo per la quale provava davvero qualcosa. Beh, molto più di "qualcosa".
Inuyasha si fermò di fronte l'ingresso di un grattacielo e le sorrise.
"Com'è bello..", si trovò nuovamente a pensare arrossendo. Avrebbe mai finito di farle questo effetto?
-Vieni- la incalzò lui, riafferrando la sua mano.
Entrarono nella hall ed il ragazzo la condusse poi in uno degli ascensori.
-Ma Inuyasha, non c'è più nessuno qui- constatò, notando che tutte le persone stavano uscendo.
Il ragazzo ghignò.
-Gli uffici stanno chiudendo, saremo soli-
Diventò rossa in un nano secondo, mentre le porte dell'ascensore si chiudevano, ed osservò il contatore dei piani iniziare a salire un pò troppo lentamente per i suoi gusti.
1....2....3....4....
Deglutì. Ma perchè finiva sempre in quelle situazioni imbarazzanti. L'abitacolo le sembrava talmente stretto. Solo loro due dentro due metri quadri di spazio. Era solo una sensazione o si soffocava dal caldo?
Due forti braccia l'avvolsero, facendola sussultare, mentre una vampata di calore le fece schizzare il cuore in orbita.
9...10...11...12...13...
-I-Inuyasha...- balbettò.
Con il viso appoggiato al suo petto poteva sentire il cuore del ragazzo. Si stupì nel sentirlo battere così veloce. Forse anche lui provava... quello che provava lei, in quell'istante? Quella confusione totale, mista ad un folle desiderio di sentirti persa... completamente persa in lui, in quegli occhi neri come la notte che ora...si stavano avvicinando.
19...20...21...22...23...24...
Un centimetro, forse due. Tutto il suo mondo si trovava a millimetri di distanza.
"Ti prego, baciami..", pensò, ormai in preda a quelle emozioni che la stavano inghiottendo.
Poteva esplodere una bomba atomica, poteva abbattersi un uragano, non gliene sarebbe importato niente.
Voleva Inuyasha. Voleva sentire il suo sapore, il suo profumo. Voleva scoprire cosa fosse il calore di un bacio dato all'uomo che amava.
35...36....37...38...39...
Le mani di Inuyasha la strinsero più forte a lui; il suo corpo aderiva contro il suo petto, su cui posò una mano, mentre l'altra istintivamente finì dietro il suo capo per dargli l'ultima spinta per quel bacio che non arrivava.
40....41....42....43....44...
Le loro labbra si sfiorarono e fu come se una scossa elettrica li attraversasse, facendoli sussultare.
50.....DIIIN.
Le porte dell'ascensore si aprirono ma rimasero fermi ad osservarsi.
Le labbra a malapena si toccavano, le mani immobili dove si trovavano.
Si udiva solo il suono del loro respiro irregolare.
Inuyasha si scostò appoggiando la fronte alla sua.
Le parve di sentire un'imprecazione sussurrata, ma pronunciata troppo sommessamente per capire esattamente cosa avesse detto. Quanto a lei... in quel momento si sarebbe potuta sciogliere, tanto era il calore che sentiva in corpo.
-Andiamo, Kagome, o ci perderemo lo spettacolo-
La voce del ragazzo, che si era ormai spostato la risvegliò, e come un automa lo seguì.
 
Quando arrivarono sulla terrazza, Inuyasha ringraziò l'aria fresca che sferzava il suo viso.
Stava per morire di crepacuore la dentro.
"Dio, devo essere impazzito"
Aveva perso completamente la testa. Non appena le porte dell'ascensore si erano chiuse, l'unico messaggio che il suo cervello era stato in grado di mandare era di baciarla.
E ci era andato vicino... dannatamente vicino. Le loro labbra si erano sfiorate a mala pena... e santissimi Kami, se quello era l'effetto che gli faceva un contatto così minimo, cosa avrebbe provato quando...
-Che meraviglia, Inuyasha!- disse Kagome, osservando con occhi spalancati dallo stupore la vista da lassù.
Il tramonto era iniziato, e lo spettacolo era unico.
Sotto di loro si estendeva tutta Tokyo, mentre il cielo si colorava di decine di tonalità di giallo, arancione e rosso.
Non disse nulla, limitandosi ad osservarla mentre ammaliata guardava la città, ed i raggi del sole giocavano col suo volto rendendola, ai suoi occhi, bella come un angelo.
Si volse anche lui, ed insieme attesero che il sole calasse completamente, sino a quando si intravidero le prime stelle.
-Ti piace Kagome?-
Lei annuì, con l'espressione di una bambina che aveva di fronte il paese dei balocchi.
-E' incredibile, davvero-
-Questo è il grattacielo dove ha sede la mia società- ammise con orgoglio.
-Cosa?!- disse la ragazza incredula. -Davvero?-
Lui fece segno di sì con la testa.
-Ci tenevo a portarti qui. E poi la vista è fantastica- disse scrollando le spalle.
-Grazie Inuyasha- sussurrò lei.
Ricambiò quel sorriso.
-Di niente, ragazzina-
Kagome sbuffò.
-Che fai, ricominci?-
Scoppiò a ridere.
-Andiamo, è ora di cena. Ti porto a mangiare un boccone-
 
La ragazza sospirò, poi lo seguì di nuovo nell'ascensore.
L'imbarazzo per quanto accaduto prima, questa volta, li tenne a debita distanza, e nessuno dei due fiatò sin quando le porte non si riaprirono al piano terra.
Inuyasha la accompagnò in una pizzeria lì vicino, dove vi era ancora qualche tavolo libero, e presero posto. Il cameriere portò loro i menù.
-Uhm... non so proprio cosa scegliere. Tu vieni spesso qui, Inuyasha?- chiese lei.
-Sì, e la pizza è fantastica. Se sei in dubbio, prendi una margherita e non sbaglierai mai-
Lei sorrise ringraziandolo.
-Allora vada per la margherita!-
Il cameriere tornò e prese le ordinazioni: una margherita, una wurstel e patatine e due coca cola medie.
-Kagome....- esordì Inuyasha guardando fuori dalla vetrina del ristorante - ricordi la proposta di lavoro che mi è stata fatta?-
La ragazza si irrigidì immediatamente.
-S-Sì... la tua occasione.. di andare a New York per espandere il tuo marchio all'estero-
Inuyasha annuì.
-Beh, ho preso la mia decisione-
Kagome guardò il piatto, stringendo le mani a pugno sulle ginocchia.
-Capisco- sussurrò.
Il ragazzo alzò un sopracciglio.
-E che cosa hai capito? Non ti ho ancora detto la mia scelta-
-Beh, non c'è bisogno che tu lo faccia. E' ovvio che accetterai. E' un'occasione unica ed irripetibile, saresti un'idiota a non approfittarne- disse con voce più acuta di quanto avesse voluto, ma tremolante invece che decisa.
-Allora sono un idiota- commentò lui, facendo spallucce.
Kagome sbattè le palpebre più volte, osservandolo scandalizzata.
-Come?-
-Sei diventata sorda? Ho detto che sono un idiota- ripetè con voce più irosa.
La ragazza restò qualche secondo in silenzio, cercando di capire se avesse ben inteso il senso delle sue parole. Poi finalmente trovò la forza per dare voce ai suoi pensieri.
-Hai rifiutato?- chiese in un bisbiglio.
Inuyasha si passò le mani dietro la nuca intrecciandole.
-Mi pare ovvio, stupida. Preferivi forse che me ne andassi per un anno lasciandoti qui ad aspettarmi? O forse, non hai atteso abbastanza il momento in cui noi due potessimo stare insieme?- concluse la frase con un ghigno.
Kagome arrossì e fissò il piatto, mentre gli occhi le si inumidirono.
-Sei uno stupido- mormorò.
-Ma davvero? Io ti dico che non parto e tu mi dai dello stupido! Ingrata ragazzina!-
-Scemo!-
-Acida!-
-A cuccia!- replicò d'istinto. Ma quando si rese conto che il consueto tonfo non arrivò, alzò lo sguardo e si trovò a fissare due occhi neri che la guardavano ironici.
Gonfiò le guance e si voltò di lato offesa, incrociando le braccia.
Sentì Inuyasha ridere piano, e nell'udire quel suono, complice la situazione ridicola, non potè che lasciar scemare via l'imbarazzo e la rabbia ed unirsi anche lei nella risata.
Infondo anche quei bisticci inutili le erano mancati quanto lui.
 
-Beh, eccoci qui- disse Kagome, fermandosi di fronte il portone della palazzina.
-Già- rispose lui, osservandola di sbieco.
La vide torturarsi un labbro, e guardare per terra, come se attendesse qualcosa.
-Kagome.... ecco... se ti va possiamo vederci... anche domani- azzardò.
La ragazza annuì, illuminandosi e lui le sorrise di rimando.
-Ok, allora a domani, Kagome-
Fece per voltarsi quando vide gli occhi della ragazza spegnersi all'improvviso.
"Ma che cos'ha ora, quella dannata?"
Perchè doveva sempre mandarlo così in confusione?
-A domani, Inuyasha- sussurrò, poi senza attendere oltre gli sbattè il portone in faccia e corse via.
-Ma che ..!?-
Cosa cavolo aveva adesso?  In cosa aveva sbagliato? Insomma, avevano passato una bella giornata, l'aveva portata sul grattacielo a vedere il tramonto, erano andati a cena... perchè mai era così.. non trovava il termine... forse...delusa?  Ma da cosa, santissimi Kami! Si era persino controllato in certi momenti in cui qualsiasi uomo ne avrebbe approfittato, come nell'ascensore o sulla terrazza. Sarebbe stato perfetto, romantico... ed invece si era fermato per non forzare la mano.
Un pensiero fugace e proibito si infiltrò nella sua mente.
E se invece lei.... desiderasse che lo facesse? 
"Dannazione!"
Gli venne in mente la voce di Miroku che lo minacciava di strozzarlo se non avesse sistemato le cose con Kagome oggi stesso.
Sbuffò spazientito e guardò in alto. Al secondo piano, la camera di Kagome si era illuminata, segno che era appena entrata. Osservò il tubo della grondaia che saliva e passava proprio affianco alla finestra.
Si diede mentalmente dell'idiota mentre iniziò ad avvicinarsi al muro.
"Perchè diavolo mi vengono certe idee, non sono più un mezzo demone, maledizione!...Se non ci resto secco oggi...."
 
Kagome entrò in camera e si appoggiò con la schiena alla porta.
Kami, era stata una giornata intensa. Meravigliosa, sì. Eppure....
C'era quella nota stonata, nella sua mente, che la imbarazzava terribilmente.
Si nascose il viso con le mani, arrossendo. Cavolo, ma perchè non l'aveva baciata? Forse non lo desiderava quanto lei? Già, perchè lei si era resa conto di desiderare davvero Inuyasha... e la cosa la spaventava come non mai.
Cosa c'era di male nel provare desiderio per la persona che si amava? Nulla! Insomma, per esempio, sapeva per certo che Sango e Miroku avessero rapporti di un "certo tipo". E non lo reputava affatto strano! Si amavano, si desideravano e facevano l'amore. Punto. Nulla di più normale di ciò che accade tra due persone che si vogliono bene.
Eppure immaginare se stessa con Inuyasha, anche solo baciarlo, gli sembrava così... assurdo! Fuori da ogni logica! E questo perchè la vecchia Kagome era solo una ragazzina quando aveva incontrato il mezzo demone, certe pulsioni erano ancora quasi completamente nascoste. Il massimo che si era pensata ad immaginare era un bacio. Ma ora.... voleva baciarlo, per la miseria, ma sentiva anche un'altro desiderio, e molto più "da donna", più maturo. Lei voleva essere sua. Voleva essere parte di lui. Quando lo aveva vicino ogni suo senso partiva in orbita: lo guardava e gli pareva un Dio da quanto lo trovasse bello, il suo profumo la paralizzava, la sua voce la stregava e quando lo toccava, santi Kami...! I pensieri partivano a razzo su lidi a luci rosse. Ma lui.. niente, nisba! Si tirava indietro! Quasi si sentiva una pervertita.
Come diavolo aveva fatto a passare da "20 anni vergine" a "20 anni ed assatanata"?!
Scosse la testa con forza e si tolse i vestiti, indossando una leggera vestaglia trasparente, che usava in queste prime serate calde di primavera.
Si voltò per spegnere la luce e mettersi a letto quando...
Toc-Toc
Sussultò voltandosi verso la fonte di quel rumore: la finestra. E quando mise a fuoco la scena, gli occhi li uscirono fuori dalle orbite mentre soffocò un urlo tra i denti.
Si fiondò alla finestra aprendola.
-Ma come cavolo ti salta in mente, sei impazzito?!- chiese quasi urlando.
La mano del ragazzo si posò sulla sua bocca tappandogliela.
-Cretina! Non urlare, o vuoi farmi scoprire da tutto il palazzo? Fammi entrare!- rispose Inuyasha, mezzo penzolante dalla finestra.
 
Il ragazzo entrò con un agile balzo e posò gli occhi su Kagome.
Stava per partire con una serie di imprecazioni contro la ragazza, quando il respiro gli si bloccò in gola.
Ma cos'era una persecuzione? I Kami stavano cercando di mettere alla prova la sua forza nel resistere alle tentazioni? Non poteva essere altrimenti, visto che si trovava di fronte la donna che amava, con indosso una vestaglia semi trasparente che non lasciava nulla all'immaginazione. Dietro la veste, si intravedeva chiaramente un reggiseno bianco contenere i suoi seni perfetti e sodi, la pancia piatta, due gambe snelle mozzafiato ed un paio di mutandine anch'esse bianche.
Deglutì, facendo violenza su stesso per spostare gli occhi sul viso di Kagome.
-Si può sapere cosa fai qui?- chiese lei, adirata. -Ti è andato di volta il cervello ad arrampicarti sin quassù? Potevi romperti l'osso del collo!-
-Tsk! Quante storie, lo facevo sempre quando ero un mezzo demone, e non mi pare che ne avessi da ridire- replicò secco.
-Allora avevi i tuoi poteri da mezzo demone, ora sei un semplice umano, testa di rapa! Potevi farti male sul serio!- continuò lei.
Stava iniziando ad innervosirsi. Si era quasi ammazzato per dirle qualcosa di importante, e lei era partita in una spatafiata senza freni.
-Kagome...- provò a interromperla.
-E poi? Avrei dovuto soccorrerti pregando Dio che tu fossi tutto intero-
-Kagome...- riprovò, mentre la voce diventava un ringhio sommesso, mentre il piede destro iniziò a tamburellare per terra.
-Te lo saresti meritato! Scemo come sei... sì, sei un cretino che non usa mai il cervello-
Forse fu la voce di Kagome che non la piantava con quella storia melodrammatica su una sua possibile morte, o forse fu che non ne poteva più di aspettare, o forse fu il suo ex lato demoniaco che emerse.
Ma si gettò su Kagome, facendola cadere indietro sul letto, bloccandola per le spalle con le sue mani.
-Vuoi star zitta una buona volta ed ascoltarmi, dannazione!- sbottò a pochi centimetri dal suo volto.
Vide la ragazza ammutolire e sgranare gli occhi, colmi di stupore.
-Scu-scusa Inuyasha.... mi ero solo... preoccupata.. per te- balbettò arrossendo.
Eccola di nuovo, la sua Kagome. La solita piccola, innocente creatura, completamente inconsapevole della sua bellezza.
-Tu ti preoccupi sempre troppo e per sciocchezze- bisbigliò ad un fiato dalle sue labbra.
La vide imporporarsi ed agitarsi di nuovo, cercando di sottrarsi alla sua presa, che non mancò di stringere per evitare potesse sottrarsi alla posizione.
-Non sono affatto sciocchezze, io ci tengo alla tua incolumità, razza di scemo!- rispose secca, ma ancora con quelle splendide gote color pesca.
Rise, semplicemente. Cos'altro doveva fare? Era salito sin lassù per trovare un modo, uno qualsiasi, per suggellare quel maledetto risveglio delle loro anime in modo chiaro, e non era ancora riuscito a spiccicare mezza parola. Quella donna era in grado di mandare a monte i piani di qualsiasi essere vivente.
-Se solo stessi zitta per cinque minuti forse riuscirei a dirti ciò che devo- sussurrò piano.
Ma quanto la guardò negli occhi ogni parola sembrò superflua, perdendosi in essi.
Il suo cervello comandò il movimento prima che la sua mente potesse impedirglielo. Annullò la distanza tra le loro labbra e finalmente si incontrarono. Un contatto, semplice, casto, puro.
Il paradiso. Si, doveva essere così. Il sapore di Kagome era qualcosa di incredibile, quanto la morbidezza delle sue labbra. Si gusto per un lungo istante quel contatto, dolce come il miele, mentre avvertì un sospiro fuggire dalle labbra della ragazza.
Con riluttanza, si staccò per osservarla e la trovò con gli occhi sgranati, colmi di sorpresa.
"Dannazione! Mi sta guardando come se.... sono un idiota!"
Fece per allontanarsi quando sentì le mani di Kagome trattenerlo per la maglietta.
Nello stesso istante udì un singhiozzo.
-Ka-Kagome... perchè piangi? Io.. mi dispiace, ho agito di impulso...non avrei-
-Inuyasha... stupido... non piango perchè sono arrabbiata... sono solo... felice...temevo...temevo che tu non... volessi baciarmi- bisbigliò, stringendo più forte la presa sulla maglietta, attirandolo verso di lei.
-Tu pensavi che io... non volessi baciarti? Kagome... hai idea di cosa...di cosa mi si agita dentro quando tu... mi sei così vicino?- chiese col cuore in gola.
Sentì la ragazza muovere la testa in senso negativo.
Sospirò, e le fece alzare il viso per poterla guardare.
Quando i loro occhi si incontrarono nuovamente credette di morire. Gli occhi di Kagome brillavano come il cielo notturno, vi leggeva dentro amore. Nient'altro che amore, e persino lui, che era restio in questo argomento, poteva cogliere perfettamente quel sentimento.
-Kagome io...puoi stare tranquilla che io..tu... insomma sei... bellissima- concluse arrossendo.
Seguì un attimo di silenzio, dove lei lo osservò. Poi i suoi occhi si inumidirono e la sentì sussurrare.
-Ti amo-
Il cuore battè un tonfo nel petto. Forse aveva capito male.
-Cosa.. cosa hai detto?-
Lei avvampò, nascondendo il viso nel suo petto, abbracciandolo.
-Ho ...ho detto che... ti amo, Inuyasha- ripetè, con la voce rotta dalla commozione.
Con un grugnito la sdraiò sotto di lui, affondando il visto nell'incavo del suo collo, assaporando il profumo dei suoi capelli e della sua pelle così vicina.
-Kagome ... sai che non sono bravo con i sentimenti. Sono cambiate molte cose in questa vita, tranne una. Sono sempre.. restio nel dire a parole.. quello che ho dentro. Non so se riuscirò mai a ripetere.. a dire ciò che tu ora hai confessato a me con tanta spontaneità. Ma so per certo, che non sono rinato dopo seicento anni se non avessi voluto riavere con me, con tutto me stesso, l'altra metà del mio cuore-
Dopo che Inuyasha disse quelle parole, pensò che se anche ora fosse morta non le sarebbe importato. Quello del ragazzo, non era un ti amo, era probabilmente mille volte di più. Lui, Inuyasha, si era esposto a dire qualcosa che mai si sarebbe aspettata di udire.
Alzò una mano e gli accarezzò il volto. Lui di istinto si alzò, riportandosi sopra di lei, e si guardarono negli occhi.
Amore. In quelle pozze scure, nere, profonde come gli abissi, poteva finalmente leggere l'amore che provava per lei.
Una lacrima scese dai suoi occhi, che lui non lasciò cadere, frenandola con un dito.
Rimasero qualche secondo a scrutarsi, come a voler recuperare vite intere perdute, poi finalmente la bocca di Inuyasha tornò a cercare la sua.
Un brivido le attraversò la schiena, quando le labbra del ragazzo trovarono le sue, carezzandole dolcemente, lentamente, come a non volersi perdere nemmeno un istante di quel momento.
Quando la lingua di Inuyasha, accarezzò il suo labbro inferiore, istintivamente schiuse la bocca permettendogli di incontrare la sua, e dolcemente si cercarono, si trovarono, mentre il respiro diventava pian piano irregolare.
La mano calda di Inuyasha, scese ad accarezzarle le braccia, il ventre, provocandogli brividi sconosciuti, sensazioni mai provate, ma che le innescavano il fuoco nelle vene.
La mano salì, lenta, sino a sfiorarle il seno, ed istintivamente tremò per quel contatto inaspettato, sussultando.
Inuyasha si fermò di colpo, rendendosi conto di stare varcando il confine.
-Scusa, Kagome, io...è meglio che vada...- affermò deciso, allontanandosi da lei.
Ma la ragazza lo trattenne, sostenendo il suo sguardo con fermezza.
-Non voglio che tu te ne vada- bisbigliò timida.
Il ragazzo arrossì.
-Ka-Kagome .. non posso rimanerti accanto in questo stato... io...- balbettò distogliendo lo sguardo.
-Io... non voglio che tu... ti trattenga... e-ecco io.. vorrei... fare l'amore con.. con te...se tu.. lo vuoi...- mormorò.
Dopo aver pronunciato quelle parole si nascose il viso nelle mani, iniziando a scuotere la testa.
-Oddio, scusa scusa, cancella quello che ho detto, sono una stupida, io..!-
Le braccia forti di Inuyasha, la strinsero al suo petto, mentre le sue labbra fecero tacere le sue parole sconclusionate.
-Stupida! Kagome... tu non hai idea di quanto io desidero... che tu mi appartenga... ma non voglio spaventarti... non voglio metterti fretta... Posso aspettare-
Per tutta risposta lei lo strinse a sè ancora più forte.
-Non potrei mai avere paura di te, Inuyasha. Io mi fido di te- dopo aver pronunciato quelle parole, lo fissò dritto nelle iridi scure.
Le loro labbra si riunirono di nuovo, questa volta decise a voler sfogare ogni desiderio sedato in quel bacio.
Amore, lontananza, dolore, passione. In ogni bacio era racchiuso un sentimento che per troppo tempo era rimasto imprigionato nei loro cuori.
Con pazienza, Inuyasha tolse la veste di Kagome ed ammirò il suo corpo, beandosi di tanta bellezza.
La ragazza arrossì, facendo cenno di volersi coprire con la coperta, ma Inuyasha bloccò quel gesto. La sua mano si posò sul suo collo, e lentamente scese ad accarezzarle le spalle, l'incavo dei seni, poi più giù verso l'ombelico.
Si protese su di lei e con la bocca le bacio il mento, poi scese piano, prima sul collo, alternando baci a piccoli morsi, mentre il respiro di Kagome si fece accelerato, poi si fermò vicino ai seni.
-Kagome..?- mormorò, in una muta richiesta.
Lei annuì, con le gote in fiamme, ed in pochi secondi il reggiseno finì dall'altro capo del letto.
Il ragazzo rimase per un istante ammaliato da quella visione, poi le sorrise rassicurandola.
Tornò a darle dei piccoli baci nella pelle intorno al seno, e finalmente la sua bocca si chiuse su un capezzolo, facendo gemere Kagome di piacere, che strinse nei pugni le lenzuola, inarcando la schiena per approfondire quel contatto.
Quel suono fu una dolce agonia per Inuyasha, che sentì chiaramente il suo membro pulsare.
Si sentiva impazzire, la desiderava con ogni fibra del suo essere, ma non voleva spaventarla nè metterle fretta. Voleva si adattasse pian piano a quelle sensazioni e le accettasse ad una ad una prima di arrivare al momento finale.
Dal seno fece partire una scia di baci, scendendo verso l'ultimo indumento, mentre con la mano iniziò ad accarezzare la pelle intorno alle mutandine, sino ad insinuare un dito ed iniziando a sfilargliele lentamente.
-Kagome?- chiese nuovamente, con voce roca, dandole ancora la possibilità di fermarsi.
Ma lei lo guardò ancora sorridendo, e con il respiro accelerato pronunciò un altro "sì".
Le mutandine scivolarono via e lui si mise sulle ginocchia ammirandola in tutta la sua nudità.
Voleva dirle quanto fosse bella, ma le parole le morirono in gola e dalla sua bocca uscì solo un sospiro.
-Dio, Kagome...-
Lei gli sorrise nuovamente, e capì che aveva compreso quello che gli si agitava dentro.
Rendendosi conto di essere ancora vestito, con agilità di spogliò liberandosi degli indumenti e si posizionò sopra Kagome, che lo guardava come fosse una visione celestiale. Ciò lo riempì di orgoglio, oltre che contribuì ad annebbiargli ulteriormente i sensi.
Mio dio, cosa ci poteva essere di più bello? Pelle contro pelle, Lui e Lei, finalmente abbracciati, pronti a donarsi l'un l'altro.
Un gemito sfuggì al suo controllo quando Kagome si mosse leggermente sotto di lui, strusciandosi.
-Ehi, hai intenzione di sedurmi, ragazzina?- mormorò rauco.
Kagome arrossì.
-Ti.. ti piace?- chiese intimorita.
-Tutto ciò che fai, Kagome, non può che piacermi- rispose, tornando ad impossessarsi delle sue labbra.
Con la mano scese lentamente, accarezzandole prima la pancia, poi più giù, sino a raggiungere la sua intimità.
La sentì irrigidirsi per un istante, e poi rilassarsi sotto il tuo tocco. Udì dei piccoli gemiti dalle sue labbra, che lo mandarono dritto all'inferno dei sensi. Inserì un dito nella sua intimità, e la sentì spingere contro la sua mano istintivamente. Era pronta, pronta per lui, per unirsi finalmente con ogni fibra del suo essere e diventare una cosa sola.
Si posizionò tra le sue gambe, portando il suo membro all'altezza della sua piccola apertura.
-Kagome?- chiese un'ultima volta. Poi non ci sarebbe più stato alcun punto per tornare indietro.
Lei sorrise ancora, e gli carezzo il volto, poi il petto, ripetendo quel lieve struscio sul suo corpo, che gli fece stringere i pugni dal piacere.
Si chinò su di lei, insinuando la lingua nella sua bocca, travolgendola in un bacio pieno di promesse.
Con una lieve spinta entrò in lei, gemendo sulle sue labbra dal piacere immenso che lo colse, sentendola così stretta ma umida, pronta ad accoglierlo.
La sentì irrigidirsi per un istante, ed aspettò che lei gli facesse comprendere di voler continuare.
Dopo qualche istante Kagome gli posò un bacio sulla spalla e mosse il bacino.
-Kagome- mormorò roco, iniziando di nuovo ad immergersi in lei.
-Inuyasha- sussurrò stringendolo a sè, perdendosi in quel piacere immenso che lui le stava donando.
Per minuti nella stanza si udirono solo sussurri di due amanti innamorati, che si stavano regalando l'uno con l'altro corpo e anima.
-Sei mia- ringhiò Inuyasha, affondando con una spinta più forte nella sua intimità, facendola sussultare dal piacere intenso, mentre con le unghie gli artigliò la schiena.
Poi con un ultimo gemito, Inuyasha venne in lei, trascinando con sè Kagome nel paradiso dei sensi.
Rimasero per lunghi istanti abbracciati senza che nessuno dei due riuscisse a dire nulla.
-Inuyasha?- bisbigliò Kagome.
-Mh?- mormorò lui, mettendosi di lato e stringendola a sè.
-Sei pentito?-
Una risata roca si propagò per la stanza.
Kagome gli diede un piccolo pugno sul petto.
-Non prendermi in giro stupido! Insomma.. io.. per me era la prima volta.. non so sè sono stata... all'altezza..-
-Scema. Non dire sciocchezze- borbottò, posandole un bacio sulla fronte.
Lei sospirò accoccolandosi meglio tra le sue braccia.
-Come mai sospiri?- le chiese.
Lei rise sommessamente.
-Come un tempo non ti sfugge mai nulla- commentò, posando una mano sul suo petto nudo e facendogli una lieve carezza. -Era un sospiro di felicità Inuyasha. Non avrei mai creduto di... beh... poter avere ...te.. un giorno- concluse arrossendo.
Lui le sorrise, posandole un bacio sul naso.
-Adesso mi hai. Ed io ho te- disse semplicemente. Poi il suo sguardo iniziò a brillare di malizia -Piuttosto....- cominciò, facendola ruotare e posizionandosi nuovamente sopra di lei.- Sei pronta?-
Kagome lo guardò interrogativamente.
-Per cosa?- chiese stupita da quel cambio repentino di argomento.
Inuyasha alzò un sopracciglio.
-Ma bisogna sempre spiegarti tutto, donna? A passare il resto della tua vita con me, mi pare ovvio-



***
Eccomi! Che dire.... Dato il capitolo la storia è passata a rating arancio. Mi sono lanciata in questa parte osè...Vi prego di perdonarmi se il capitolo non vi è piaciuto. Non ho mai descritto scene d'amore così.. è la prima volta quindi se ha fatto schifo, ditemelo che provvederò a toglierle la parte sostituiendo con una frase che faccia capire che i due fanno l'amore ^^'' Sono imbarazzatissima!^^' Insomma, spero di non avervi deluso, di aver mantenuto i personaggi nel loro contesto e con il loro carattere, facendoli unire in un modo che non fosse troppo sdolcinato, esagerato o simile. Spero di aver reso i loro sentimenti ed emozoni, di due ragazzi che sono ormai adulti e provano sentimenti intensi e maturi rispetto quelli di due adolescenti.
Il prossimo capitolo sarà l'epilogo. Premetto che non so dirvi bene quando lo posterò perchè purtroppo da questo pomeriggio verrò ricoverata in ospedale per dei controlli. E quando tornerò a casa... spero.. provvederò a scrivere il prima possibile.
Nel frattempo.. grazie di cuore a tutte per il vostro sostegno, i vosti commenti meravigliosi e a tutti i nuovi che hanno inserito la storia tra le preferite e le seguite. GRAZIE.

A presto! Manu

 
 
 
  
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