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Autore: _DeepSound_    22/10/2015    0 recensioni
Ash e i suoi amici sono stati ammessi alla prestigiosa Accademia Pokemon in cui nasceranno nuove amicizie, nuove rivalità e nuovi amori. Ma la vita all'Accademia non sarà tranquilla come pensavano. Charlie, la sorella minore di Ash, ha un'abilità speciale e nasconde un segreto legato alla sua infanzia, un ricordo che l'ha spinta a diventare più forte. Jake, un misterioso allenatore, è a conoscenza dell'abilità della ragazza e la spinge a rivelare i suoi poteri. Anche altri allenatori dell'Accademia hanno delle abilità speciali, anche se in alcuni di loro sono ancora assopite. Quali sono le vere intenzioni di Jake? Cosa si nasconde nel passato del misterioso ragazzo?
Se vi ho incuriosito vi invito a leggere la mia storia :)
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Era passata ormai una settimana dalla battaglia dei leggendari e tra i ricoveri e successive dimissioni di Lucinda, Paul ed i prescelti, le partenze di Rocco, Fiammetta, Delia e il Professor Oak, quella domenica era il primo giorno tranquillo dopo tanto tempo.
Era questo ciò che pensava Iris, stesa sul ramo di una quercia ad osservare le foglie che si muovevano seguendo quella splendida brezza primaverile. Nonostante il piacevole profumo di erba e fiori e l'atmosfera rilassante, la domadraghi non riusciva ad appisolarsi come solitamente faceva.
-Deve piacerti molto stare sugli alberi.- commentò Keith ai piedi dell'albero.
-È molto piacevole e tranquillizzante.- spiegò Iris, abbassando lo sguardo verso il biondo. -Perché non provi anche tu?-
Convinto dalla ragazza, Keith si arrampicò rapidamente sull'albero, stendendosi su un ramo vicino a quello su cui c'era Iris.
-Mi sembra passato un secolo dall'ultima volta che ho oziato senza preoccuparmi di missioni o cose simili.- affermò il biondo mentre si stiracchiava,rischiando di cadere, facendo ridacchiare Iris.
-Dopo tutto quello che è successo questa calma sembra quasi irreale.- sussurrò la ragazza con lo sguardo perso nel vuoto.
-Anche se dici questo dal tuo tono sembra quasi che tu stia affrontando una tempesta.-
-Uh? Cosa intendi?- chiese la domadraghi, voltandosi verso il più grande.
-Per usare frasi fighe non mi sono espresso chiaramente. Anche se ora sia tutto calmo sembri preoccupata per qualcosa, probabilmente alta con i capelli simili al pelo dei Pansage.-
-Diamine, dovrei semplicemente farmene una ragione e rinunciare a lui, invece continuo a provare qualcosa per lui.- esclamò Iris, arruffandosi ulteriormente la sua chioma ribelle.
-Perché dici questo? Potresti piacergli e non saperlo. Io ti consiglierei di usare una tattica infallibile per capire cosa prova per te.- disse Keith, mettendosi seduto sul ramo, voltato verso la ragazza con la pelle olivastra.
-Di che tattica si tratta?- esclamò la domadraghi con entusiasmo, mettendosi in piedi sul ramo.
-Dichiararti.-

 
****

In un enorme ufficio dell'Accademia di Septer City un uomo sulla cinquantina sedeva dietro la scrivania, osservando alcuni studenti convocati da lui.
-Preside come mai ci ha convocato?- esordì Kenny, dicendo ciò che si stavano chiedendo anche gli altri.
-Riguarda le vostre assenze. In casi normali dovrei farvi bocciare, soprattutto voi due.- disse il preside, posando lo sguardo prima su Charlie e poi su Silver. -Ma i vostri casi sono tutto fuorché normali, così, in accordo con alcuni insegnanti, ho deciso di farvi frequentare delle lezioni di recupero pomeridiane.-
-E quanto dovrebbero durare?- chiese Paul.
-Dipende da voi: se riuscirete a superare il primo test durerà solo due settimane, altrimenti dovrete seguirle fino alla fine dell'anno.-
-Che co..?- esclamarono Wendy e Lucinda sconvolte, per poi essere zittite da Gary ed Ash che gli avevano coperto la mano con la bocca.
-Grazie mille per l'opportunità. Non la deluderemo.- concluse Gold facendo un leggero inchino ed uscendo insieme agli altri.
-Buona giornata.- concluse Drew, chiudendosi la porta alle spalle.
Appena fuori dall'ufficio, Gary lanciò un'occhiataccia alla coordinatrice e l'avicoltrice, per poi incominciare a far loro la predica.
-Vi sembra il modo di parlare al preside, soprattutto dopo che ci ha permesso di recuperare le lezioni non seguite?!-
-Ma se non passo al primo esame dovrò rinunciare ai miei pomeriggi liberi.- piagnucolò la ragazza di Duefoglie.
-Basta impegnarsi e l'esame sarà una passeggiata.- esclamò Gold con ottimismo.
-La fai facile tu. Hai una media alta, mentre io raggiungo a stento la sufficienza.- disse Lucinda, sbattendo un piede a terra.
-Dai calmati. Anche la media di Ash non è un granché, ma è rimasto calmo. Vedi?- disse Drew, indicando il corvino, il quale era sbiancato.
-Non ci avevi pensato, giusto?- ipotizzò Charlie guardando suo fratello, il quale annuì lentamente. -Sono sicura che ce la farai, tranquillo.- lo consolò, accarezzandogli la schiena.

 
****

-Stupidissimo Jake e le tue stupidissime suppliche.- borbottò Emy tra i denti, premendo freneticamente il pulsante dell'ascensore. -Ma come ho fatto a farmi convincere?-

"Essendo sola in biblioteca, la rossa fece uscire dalla sua pokéball il suo fidato Chatot e si fiondò subito su una piccola poltroncina posizionata vicino alla finestra con un libro da leggere.
Mentre era presa dalla lettura, il suo pokémon iniziò a beccargli delicatamente la testa per attirare la sua attenzione per poi imitare la suoneria del suo pokégear.

"Rispondi, rispondi." disse il pappagallo appena la sua allenatrice si voltò verso di lui.
-Ho capito, dammi il tempo.- disse Emy mentre frugava nelle tasche della sua tracolla.
Quando trovò il pokégear però aveva già perso la chiamata, così stata per posarlo, ma il suo Chatot non era d'accordo.

"Chi era? Chi era?"
-Non lo so, ma se era importante richiameranno.-
"Chi era? Chi era? Chi era?"
-Continuerai finché non controllo?- chiese la rossa, fissandolo.
"Già."
-Ok, controllo.- disse la rossa, seccata per l'interruzione della lettura e per l'insistenza del pappagallo. -Era Jake.-
Emy continuava a fissare lo schermo, indecisa se richiamare o meno, ma lo squillare del pokégear interruppe i suoi pensieri facendola sobbalzare e rispondere subito.
"Wow, hai risposto subito. Dovevi avere davvero molta voglia di sentirmi." disse Jake divertito dall'altro capo.
-Non farti strane idee. Ho risposto subito perché avevo il pokégear tra le mani per vedere chi avesse disturbato la mia lettura, oltre Chatot ovviamente.- rispose Emy, fulminando con lo sguardo il pappagallo che si era appollaiato su un'altra poltrona, così da essere a distanza di sicurezza. -Comunque cosa vuoi?-
"Mi serve un favore enorme. Mia madre mi ha chiesto di portarle dei pigiami puliti in ospedale, ma in questo momento sono impegnato. Potresti portarglieli tu? Sono in una busta nella mia camera da letto." disse l'albino.
-Ok.-
"Ti devo un favore, grazie Emily." affermò Jake, pronunciando con dolcezza il suo nome, per poi salutarla ed interrompere la chiamata.
Ogni volta che Jake la chiamava col suo nome intero, senza usare abbreviazioni, usava sempre un tono do voce più dolce del solito che riusciva a farle mancare un battito."


-Poteva avvertirmi almeno per messaggio. Dannato.- esclamò irritata, prendendosela col povero pulsante dell'ascensore, smettendo solo quando questo si aprì.

"-Quindi devi incontrare Yuki in ospedale? DA SOLA?- esclamò Charlie con gli occhi sgranati.
-Che problema c'è?- chiese la rossa perplessa, non capendo il motivo della reazione della più piccola.
-Devi stare attenta, perché...-"


Quando la porta dell'ascensore si aprì al suo piano, Emy si risvegliò dai propri pensieri e si diresse al reparto di Medicina Interna, dove chiese ad un'infermiera la stanza di Yuki Shiro.
Più si avvicinava a quella stanza e più sentiva la rabbia scemare, lasciando spazio all'ansia.

"-È probabile che abbia saputo che tu e Jake siete stati insieme, nello stesso appartamento e pensa che...-
-Non stiamo insieme e non abbiamo fatto niente.- la interruppe Emy, col viso più rosso dei suoi capelli.
-Penso che questo lo abbia già capito guardandovi. Ti consiglio di rispondere sinceramente alle sue domande, perché lei non ti darà tregua fin quando non avrai confessato la verità.-"


Quando la porta si aprì, la rossa deglutì nervosamente prima di entrare nella stanza. La prima cosa che attirò l'attenzione era il disordine che regnava sul letto ed il tavolino della stanza, senza contare i panni sporchi lanciati a casaccio nell'armadio.
-Che disordine.- si lasciò sfuggire Emy.
-Lo so, Jake e Piero(1) non fanno che ripetermelo.- disse Yuki ridacchiando.
-Scusi, non volevo offenderla. Ah! Le ho portato i pigiami che Jake mi aveva chiesto. Dove glieli metto?- disse Emy tutto d'un fiato, imbarazzata dalla gaffe ed un po' preoccupata da ciò che le aveva detto l'allevatrice.
-Se parli così rapidamente non capisco ciò che dici. Fai un bel respiro profondo e rilassati.- affermò l'albina gentilmente, alzandosi dalla sedia per far sedere la ragazza e posare gli abiti puliti nell'armadio, mentre buttava con poca delicatezza gli abiti sporchi in una busta. -Conviene che la smetti di pensare a ciò che ti ha detto Charlie altrimenti non riuscirai a calmarti.-
-Cosa, ma co...- cercò di dire la rossa, agitando le mani davanti al viso.
-Si capisce da lontano un miglio che sei in ansia e l'unico motivo per cui potresti esserlo è che qualcuno ti ha detto che volevo interrogarti e non credo che Jake lo abbia fatto.- spiegò l'albina, sedendosi sul letto e indicando il pokégear del figlio sul suo comodino. -Potrei sapere cosa ti ha detto Charlie di me?-
-Ha detto che era meglio rispondere sinceramente alle sue domande perché capisce quando qualcuno mente.- 

"-Ed è una vera impicciona quando si tratta di storie d'amore, soprattutto se riguarda uno dei suoi figli.-"

Ovviamente Emy non parlò dell'ultima affermazione di Charlie.
-Solo questo?- chiese Yuki fissandola con estrema attenzione. -Quindi eri ansiosa perché stai nascondendo qualcosa che mi potrebbe interessare.- ipotizzò con un sorriso mefistofelico.
-Ma cosa va a pensare? Cosa potrei mai nascondere?- cercò di mentire la rossa, ma il suo tono di voce acuto e il suo rossore la tradivano.
-Che carina, hai le orecchie rosse per l'imbarazzo.-
-Allora è un vizio di famiglia commentare le mie orecchie?- urlò Emy completamente rossa, coprendosi le orecchie ed alzandosi di scatto dalla sedia. -Quello stupido di Jake non fa che ripeterlo.-
Dopo qualche istante di completo silenzio, Emily pensò di essere riuscita a lasciarla senza parole, ma quando si rese conto di ciò che aveva detto si sedette nuovamente sulla sedia e si coprì il viso, cercando di nascondere la vergogna mentre si dava mentalmente della stupida.
All'improvviso una carezza sulla sua testa le fece alzare leggermente il viso, facendo incontrare gli occhi verdi di Emy con quelli rossi della filologa che la osservava con dolcezza ed un po' dispiaciuta.
-Forse ho un po' esagerato a metterti in imbarazzo, ma era così divertente.- affermò Yuki sinceramente.
-Ora so da chi ha preso Jake.- borbottò la ragazza.

 
****
 
-E pensare che prima Ash era preoccupatissimo per i corsi extra ed invece ora è già carico. Che sia il potere dell'amore?- esclamò Wendy, per poi voltarsi verso il corvino che correva verso il club di nuoto.
-Beato lui. Io mi sento esausta solo all'idea.- commentò Lucinda con aria sconsolata.
-Dai Lulù, sono sicuro che ce la farai e comunque ti darò una mano anche io nello studio.- affermò Kenny per poi darle un bacio sulla fronte.
-Ragazzi io vado. Avevo promesso a Vera che si saremo incontrate al bar.- esclamò la coordinatrice, per poi baciare a stampo il suo ragazzo. -Buona nuotata.- disse mentre si allontanava.
-Scricciolo voglio anche io le coccole.- dichiarò l'avicoltrice, abbracciando Charlie, ma fu subito separata da lei.
-Perché non le vai a chiedere semplicemente a Gary?- disse l'allenatore di Rupepoli leggermente infastidito.
-Oggi no. È un po' arrabbiato con me.- ammise Wendy allegramente.
-Per essere una che ha litigato col suo ragazzo sei un po' troppo felice.- affermò la corvina, guardando sospettosamente la bionda. -Come mai avete litigato?-
-Se l'è presa perché gli ho fatto un paio di succhiotti, così quando andrà al club di nuoto capiranno che non è più disponibile.- disse l'avicoltrice con uno sguardo sinistro.
Quando si voltò verso la coppietta, Wendy non poté trattenere un ghigno malizioso nel notare l'espressione dell'allenatore.
-A quanto pare c'è qualcuno interessato a marcare il territorio. Non è vero Paul?- esclamò la bionda.
-N-non s-scherzare, n-non è di-divertente.- balbettò Charlie col viso in fiamme ed allontanandosi da loro.
-Però non ha detto di non farglieli.- commentò Paul ghignando.
-Ehi, voi due! Vi volete muovere?- urlò Ash dalla porta del club di nuoto.
Dopo ciò, Wendy e Paul ripresero a camminare per raggiungere Ash e gli altri.
Quando raggiunsero anche loro la palestra, Paul invece di dirigersi verso gli spogliatoi come Kenny e Gary, si sedette sugli spalti vicino alla sua ragazza che aveva le guance un po' rosse, probabilmente per il discorso di prima.
-Ti fa ancora male il braccio?- chiese la corvina, osservando alcuni ragazzi nuotare.
-No, ma è ancora un po' indolenzito ed il medico mi ha detto di non sforzarlo.- spiegò l'allenatore di Rupepoli, massaggiandosi il braccio che aveva contenuto la sfera blu.
-Non vorrei disturbarvi, ma credo che dovreste proprio guardare Ash.- si intromise la bionda, indicando alla loro destra. -Secondo voi dovremmo fare qualcosa?-
Il corvino aveva digrignato i denti e fulminava alcuni ragazzi che fissavano un po' troppo Misty, per poi passare a guardar storto alcuni membri del club che si erano avvicinati un po' troppo a lei.
-Solo una cosa.-
Detto ciò, Charlotte frugò nelle tasche della sua giacca, prendendo il pokégear e fargli un paio di foto per poi posare il telefono.
Notando che l'allevatrice non interveniva, Wendy pensò bene di pizzicare il fianco di Ash per attirare la sua attenzione, così da distogliere la sua mente dai suoi intenti omicidi.
-Non dovresti preoccuparti tanto. Misty non è il tipo da tradirti.- disse l'avicoltrice per farlo calmare.
-E poi sarebbe potuta uscire con loro già da parecchio se avesse voluto dato che molti di loro le si sono dichiarati.-
-Così non lo aiuti Paul.- ringhiò Charlie, dandogli una gomitata sul fianco.
-Infatti non volevo farlo.-
-Non è per quello, io mi fido di Misty, ma detesto che gli altri la guardino in quel modo.- esclamò Ash fra i denti, fissando tutti con astio, per poi calmarsi nel vedere Gary che camminava coprendo la parte finale dell'addome col braccio, mentre con la mano libera si copriva il collo. -Perché Gary cammina in modo ridicolo?-
Nel frattempo Kenny si avvicinava silenziosamente al giovane Oak, per poi spingerlo in acqua con poca delicatezza.
-Kenny ma vaffa...- urlò il più grande appena riemerse, agitando un braccio in aria, mentre con l'altro si teneva alla scala che usò per uscire dalla piscina.
-Oak non stai dimenticando qualcosa?- lo interruppe il coordinatore divertito, indicando il collo e l'ombelico.
A quella domanda Gary rimase per qualche secondo paralizzato, per poi arrossire quando si rese conto che si era dimenticato i coprire i succhiotti al collo e vicino al bordo del costume che la sua fidanzata le aveva fatto.
Capendo che lo aveva buttato in acqua proprio con l'intento di metterlo in imbarazzo per i succhiotti, Gary afferrò Kenny per un braccio e lo spinse verso la piscina, ma vedendo che non vi era caduto dentro ce lo buttò con un calcio nel sedere.
-Cavolo, l'altro succhiotto non si vede.- disse Wendy dispiaciuta. -E pensare che mi ero impegnata così tanto per farglielo. Ehi Charlie, indovina dov'è l'altro succhiotto?-
-Non lo so e non voglio saperlo.- urlò la corvina verso l'amica, completamente rossa per l'imbarazzo.
-Dai, è facile da capire scricciolo. Se vuoi ti dico in che momento gliel'ho fatto così...- le sussurrò maliziosamente l'avicoltrice all'orecchio, facendo arrossire maggiormente l'altra.
-E smettila!- la interruppe Charlie, allontanandosi dalla compagna. -E soprattutto finiscila di chiamarmi scricciolo!!-
Mentre le due ragazze discutevano, l'attenzione di Ash si era spostata su un paio di ragazzi poco distanti da loro che parlavano a voce un po' troppo alta.
-Williams è davvero una figa.- disse uno di loro con un sorrisetto malizioso.
-Ci credo che sa nuotare così bene. Con due galleggianti come quelli è impossibile affondare.- esclamò l'altro, facendo ridacchiare il compagno.
-Ora non ne posso più!- urlò il corvino, alzandosi di scatto dal suo posto ed avvinandosi alla ramata seduta su una panca, intenta ad asciugarsi i capelli con un telo.
Prima che la ragazza potesse proferire parola, l'allenatore la baciò intensamente, sotto lo sguardo sbalordito di tutti, mentre qualcuno tra la folla fece un fischio d'apprezzamento.
-Ok, la tecnica di Ash per marcare il territorio è decisamente migliore della mia.- ammise Wendy, alzando le mani verso l'alto in segno di resa.

 
****

Era da un'ora che Chicco era tornato in camera, trovando suo fratello seduto alla scrivania a scrivere e cancellare su un foglio che successivamente buttava nel cestino, e Spighetto non solo continuava tutt'ora a far ciò, ma molto probabilmente non aveva nemmeno notato il suo ritorno.
Quando strappò l'ultimo foglio del blocchetto, il maggiore lo buttò per poi alzarsi per prendere altri fogli, ma quando vide suo fratello in camera sobbalzò, sbattendo con la schiena contro la scrivania.
-Da quando sei rientrato?- esclamò Spighetto massaggiandosi la schiena.
A quella domanda Chicco si alzò la manica della maglia per poi guardare l'orologio.
-Sono qui da un'ora e sette minuti.-
-E perché non hai salutato quando sei entrato?- chiese il verdino.
-L'ho fatto, ma tu eri tanto impegnato da non notarlo.- rispose il minore prendendo un foglio appallottolato dal cestino, leggendo il suo contenuto. -Aspetta, tu stai scrivendo una lettera per dichiararti ad Iris?!-
-Non è una lettera, sto solo preparando ciò che devo dirle.- rispose Spighetto imbarazzato, strappando il foglio dalle mani del fratello per poi buttarlo nell'immondizia.
-No no no no!- esclamò Chicco scuotendo la testa a destra e a manca, per poi buttare le penne in un cassetto della scrivania. -Non ci siamo proprio.-
-E da quando tu saresti un esperto in materia?- chiese il verdino con le braccia incrociate e le sopracciglia inarcate.
-A differenza tua io ho la ragazza e questo mi rende più esperto di te, caro il mio intenditore di classe A.-
Non potendo ribattere, il maggiore preferì evitare una discussione persa in partenza e decise di ascoltare i consigli di suo fratello il quale, come aveva già fatto notare, era più esperto di lui.
-Allora sentiamo, cosa dovrei fare?-
-La prendi da parte e la baci. Semplice.- affermò il rosso alzando le spalle.
-Ti sembra facile? Se faccio così e lei non provasse niente per me rovinerei la nostra amicizia.- disse Spighetto con decisione.
-Sveglia! Lei prova qualcosa per te, quindi non c'è nessun problema.- affermò Chicco, sicuro di ciò che diceva.
-Non mi interessa, io non lo farò. Preferisco prepararmi un discorso da farle.- esclamò il maggiore, sedendosi di nuovo davanti la scrivania per poi aprire il cassetto dove suo fratello aveva gettato le penne, ma quest'ultimo chiuse violentemente il cassetto.
-Non farlo. Puoi preparare anche la dichiarazione più bella del mondo, ma quando dovrai dirle tutto rimarrai bloccato. Non vuoi usare la mia strategia? Bene, ma almeno dille solo ciò che provi, non usare fronzoli inutili.-

 
****

Era da quando si erano riuniti per il pranzo che Lucinda aveva notato qualcosa di strano in alcuni dei suoi compagni.
Ash si guardava attorno, fissando con astio chiunque ragazzo si avvicinasse troppo al loro tavolo o guardasse Misty, anche se solo di sfuggita; Wendy si divertiva a sussurrare qualcosa all'orecchio di Charlie, facendola arrossire e sbraitare, tutto sotto lo sguardo divertito di Paul; Spighetto ed Iris non avevano aperto bocca e tenevano gli occhi fissi sui loro piatti, per poi guardarsi furtivamente cercando di non farlo notare all'altro ed Emy per tutto il tempo aveva la testa fra le nuvole.
-Giuro che mi vendicherò per il brutto scherzo che mi hai fatto oggi, bastardo!-
E come non dimenticarsi di Gary, arrabbiato a morte con Kenny con cui sbraitava ogni momento libero, lanciando qualche sguardo inceneritore alla sua ragazza che lo ignorava bellamente, trovando più divertente infastidire la piccola Ketchum.
Non sapendo su chi incominciare ad indagare, alla fine la coordinatrice decise di interessarsi a ciò che era successo al suo fidanzato.
-Kenny mi spieghi perché Gary ce l'ha tanto con te?-
-Non lo so, io non ho fatto niente.- rispose il coordinatore con finta aria innocente, cercando di trattenere le risate.
-Bugiardo. Ha fatto in modo che tutti vedessero i miei s.- urlò il giovane Oak, per poi zittirsi per qualche istante col viso leggermente rosso. -S...segni.-
-Non è mica colpa mia se Wendy ti ha fatto dei s-s...segni tanto vistosi. Io ti ho soltanto buttato in acqua.- disse Kenny gioiosamente, prendendo in giro il castano, per poi voltarsi verso la bionda. -La prossima volta fagli dei bei graffi sulla schiena.-
-Uhm, credo che per quelli dovrei farmi crescere un po' le unghie.- disse l'avicoltrice osservandosi le mani.
-E tu non starlo a sentire. È stato imbarazzante!-
-Non mi sembrava che ti dispiacesse ieri quan...- esclamò l'avicoltrice con malizia, ma fu zittita da un pezzo di pane ficcatole in bocca con la forza da Charlie.
-Wendy la smetti di cercare di raccontare ciò che voi due fate nel privato?!- borbottò la corvina visibilmente irritata.
-Perché no? A me interessa le cosacce che fate tu e Paul ed ho pensato che potevamo scambiarci racconti piccanti.- rispose la bionda, appoggiando il mento sulle mani intrecciate.
A quell'ultima affermazione Charlotte posò le posate sul suo vassoio, per poi alzarsi dal suo posto col suo pasto per sedersi vicino ad Emy, dall'altra parte del tavolo.
-Cambiando argomento com'è andata con Yuki?- sussurrò la corvina, in modo tale che la sentisse soltanto alla rossa.
-Ha capito...una certa cosa...imbarazzante.- rispose vagamente Emy, per poi guardare di sfuggita Jake che in quel momento chiacchierava con Silver. -Ma a parte questo è stato molto piacevole parlare con lei.-
Parlando di Yuki, la rossa rimase in silenzio per qualche secondo, ricordatasi di una cosa che le aveva detto.
-Silver!-
-Che c'è Emy?- chiese il rosso, interrompendo la discussione con l'albino per voltarsi verso la cugina.
-La signora Petri mi ha detto di darti il suo numero perché vorrebbe parlare con te. Ha detto di dirti che voleva riprendere un discorso che avete già fatto.- disse Emy porgendogli un pezzo di carta con su scritto un numero di cellulare.

 
****

Il sole stava ormai tramontando, tingendo il cielo ed il mare di una tenue sfumatura rossastra, simile al colore delle ali del Volcarona su cui stava volando Fiammetta.
Quando la capopalestra avvistò l'isola su cui si trovava Verdeazzupoli iniziò a mordersi il labbro per sfogare un po' del nervosismo che la stava assalendo.
Appena il pokémon sole atterrò sulla spiaggia dell'isola, Fiammetta sciolse i capelli e si aggiustò il vestito bordeaux che aveva indossato.
Dopo aver fatto rientrare Volcarona nella sua pokéball, Fiammetta si diresse verso la casa situata a nord-ovest, ovvero la casa di Rocco. Notando che non ci fosse nessuno a casa, Fiammetta sospirò affranta e si sedette sul ceppo di un albero ad aspettare il ritorno di Rocco ammirando il sole sparire lentamente in mezzo al mare.
Distolse lo sguardo da quello spettacolo solo quando sentì i passi di qualcuno alle sue spalle. Appena si voltò la capopalestra rimase ammutolita ad osservare la sfumatura rossastra che avevano assunto i capelli di Rocco a causa della luce.
-Fiammetta.- sussurrò l'ex campione, per poi schiarirsi la voce. -Come mai qui?-
Sentendolo parlare, la rossa scosse leggermente la testa per riprendersi e si alzò in piedi, aggiustando la gonna del suo vestito, tirandola leggermente verso il basso, un po' imbarazzata dal suo cambio di look.
-Ecco, io in realtà ero venuta a trovarti.- affermò Fiammetta passandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Allora entriamo.- esclamò l'albino aprendo la porta e tenendogliela.
Prima di chiudersi la porta alle spalle l'albino prese la posta e poggiò le lettere sul mobile vicino all'ingresso, mentre la sua ospite rimase in piedi ad osservare l'ambiente.
-Vuoi darmi la giacca?- chiese Rocco mentre posava il suo cappotto.
-Si, grazie.-
Mentre la capopalestra si sbottonava la giacca, a Rocco cadde l'occhio sulla scollatura del vestito, facendolo deglutire nervosamente, per poi distogliere lo sguardo poco prima che Fiammetta gli porgesse la giacca.
-Perché non ti accomodi mentre io vado a prendere qualcosa. Qualche preferenza?- disse nervosamente l'albino, indicandole il divano.
-Nessuna.- rispose Fiammetta mentre si sedeva sul sofà.
Quando fu in cucina, Rocco bevve un paio di bicchieri d'acqua, cercando di darsi una calmata. Avevano convissuto senza problemi a Septer City ed ora invece stava andando nel panico.
È vero, parte della colpa va sicuramente al look più femminile e provocante della capopalestra che solitamente indossava abiti sportivi, ma ciò che lo mandava in ansia era il suo atteggiamento.
Era imbarazzata come non mai e il suo nervosismo era palpabile. Non era la prima volta che una donna si comportava così con lui, ma non riusciva a credere che Fiammetta volesse provarci con lui.
Non sapendo a cosa credere, Rocco decise che pensarci ulteriormente sarebbe stato inutile, così spense il cervello e decise di agire d'istinto.
Aprì bruscamente la porta che collegava il salone e la cucina, facendo sobbalzare Fiammetta che iniziò a fissarlo con aria confusa.
Quando la donna schiuse le labbra per dire qualcosa, l'albino appoggiò un braccio allo schienale dietro di lei, mentre con la mano libera afferrò la spalla di Fiammetta per attirarla a sé in un bacio lento e sensuale.
Inizialmente la rossa ricambiò il bacio, ma poi lo spinse con delicatezza per allontanarlo, lasciando l'albino senza fiato e nel panico.
-Cosa significa questo per te?- disse la rossa, stringendo la maglia di Rocco per non farlo allontanare. -Se per te non significa niente fermiamoci qui e dimentichiamoci ciò che è successo.-
-Fiammetta.- disse l'albino con fermezza, afferrandole dolcemente il viso ed appoggiando la sua fronte su quella della donna. -Credi davvero che avrei rovinato la nostra amicizia per un bacio?-
-E allora dimmi cosa provi per me.-
-Mi piaci.- ammise Rocco un po' in imbarazzo.
-Anche tu.- 
Felice per la dichiarazione ricevuta, Fiammetta passò le braccia intorno al collo di Rocco per poi baciarlo. Quando l'albino si lasciò andare, la capopalestra lo tirò a sé, facendolo sedere sul divano mentre la capopalestra stava seduta a cavalcioni sulle gambe dell'altro.
-Non ti facevo una persona tanto intraprendente.-
-E non hai ancora visto nulla. Questa notte ti farò bruciare di passione.- sussurrò con malizia Fiammetta per poi mordicchiargli l'orecchio, mentre faceva scendere la cerniera del vestito, per poi farlo scivolare lentamente, scoprendo sempre più pelle.

 
****





(1) Secondo Wikipedia il padre di Rocco Petri è Pierangelo.

Sono una persona davvero cattiva. Mi ci sono voluto DUE DANNATISSIMI MESI per questo aggiornamento e non so quante volte ho scritto e cancellato questo capitolo. Inizialmente volevo ambientarlo in ospedale, ma mi sono scocciata di quella location, così ho deciso di farli tornare finalmente alla vita quotidiana.
Come cavolo ho fatto a far imbarazzare tutta questa gente in un solo capitolo devo ancora capirlo, ma ammetto che mi diverto troppo a mettere i personaggi in difficoltà (come se nessuno se ne fosse accorto XD).
Non so perché, ma la persona che sono riuscita a torturare di meno (o almeno meno di quanto avessi programmato) è Emy. Mi ha fatto talmente tanta tenerezza che non ho avuto la forza per stuzzicarla ancora.
Ammettetelo, ci siete rimasti di merda che io abbia terminato il capitolo con una frase perversa di Fiammetta, senza però raccontare di come abbia fatto bruciare di passione l'ex campione, ma come ho già detto molte altre volte sono una persona cattiva (taanto cattiva), quindi vi lascio a bocca asciutta XD
Ora meglio che la smetto di parlare, altrimenti mi dimentico i ringraziamenti.
Ringrazio Hailstorms e Dark Legend Trainer per aver recensito la storia;
Ringrazio Cristalli26, Drago_senza_artigli ed _En_ per aver inserito la storia tra le preferite;

Ringrazio bunyeseialove99nananime e xmileysoxygen per averla inserita tra le seguite.
Lo ammetto, era da parecchio che non controllavo chi l'avesse seguita tra preferite/seguite/ricordate, quindi mi scuso per aver ringraziato solo ora.
Grazie anche a tutti coloro che leggono ancora la mia storia :)
Un abbraccio

 
   
 
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