25/10/2015
1 recensioni• Titolo: Cappelli da cowboy
• Fandom: Supernatural
• Tipologia di storia: One-shot
• Generi: Introspettivo/Commedia/Parodia
• Avvertimenti: Spoiler (per chi non ha visto la decima stagione)
• Note: nessuna
• Coppie: nessuna
• Personaggi: Dean, Crowley
• Introduzione: Metatron è in galera, Dean ha lasciato Sam e Cas e passa le serate a ubriacarsi e cantare al karaoke nel locale di Crowley ed insieme a quest'ultimo. Il Re dell'Inferno è confuso da questa strana amicizia che sta crescendo e sviluppandosi tra lui e il Winchester e si domanda se ci sia effettivamente un legame o no, e se Dean pensi la stessa cosa.
• Note: La storia partecipa al contest "With the Beatles" indetto da Frandra sul forum di EFP, la canzone che ho scelto è "If I Fell".
Il testo parla di un uomo che ha subito una grossa delusione d'amore ed ha paura ad amare nuovamente, perciò vuole essere certo che la nuova donna non lo ferisca e lo ami di più di quella che lo ha lasciato e si domanda cosa succederebbe se si innamorasse di lei, perché non vuole essere ferito ancora. Inoltre spera che la ex pianga nel vederlo con un'altra.
In questo caso, non essendo Dean e Crowley amanti, ho giocato un po' con il testo, quindi il Crowley che leggerete pensa all'amore inteso come affetto famigliare, vorrebbe, in un certo senso, far parte della famiglia allargata dei Winchester, come Cas o Charlie, vendicandosi idealmente della madre che non lo ha mai amato, ma ha dei dubbi e non vuole confessare a Dean che ormai prova, a modo suo, un attaccamento verso lui, Sam e Cas.
Spero di aver centrato il mio obbiettivo e non aver scritto una marea di s*******e.
Cappelli da Cowboy
'Sai Dean, io ci credo in questa cosa chiamata amicizia'
Questa sciocca frase affiora spesso sulle labbra di Crowley da un po' di giorni, ma fortunatamente non se l'è mai fatta sfuggire, mantenendo l'aplomb che lo ha sempre contraddistinto.
Mai avrebbe immaginato, cinque anni fa, di ritrovarsi a pensare una simile cosa per un Winchester, mai avrebbe pensato di poter sentire nuovamente quel piccolo desiderio infantile, spento da secoli, in fondo al suo rattrappito e dimenticato cuore.
Certo, cuore e Crowley nella stessa frase suonano come un tremendo paradosso, non credi, Fergus? Ma se parliamo di Dean o Sam Winchester, il suddetto paradosso è di casa, perciò non stona più di tanto vedere un demone avere sentimenti che differiscano dal classico percorso di malizia, odio, avidità e blah blah blah.
Torniamo a noi, dove eravamo rimasti? Ah giusto, Metatron ha ucciso Dean, lui non è morto sul serio e forse un nuovo demone sta per aggiungersi alle schiere dell'Inferno, e non stiamo parlando di uno qualunque, ma di un Winchester!
Questo, ovviamente, ammesso che Moose non trovi la cura e, da quello che si sente vociferare nei corridoi infernali, pare la stia cercando disperatamente, perché Squirrel è suo fratello e lui non lo abbandonerà.
E forse è questo il punto, ciò che nel fondo del "cuore" di Crowley si agita piano, in una protesta silenziosa ma percettibile: l'invidia di quel legame fraterno che trascende tutto, anche la morte, e che Morte stesso trova buffo al punto da prenderli in considerazione, lui che in miliardi di anni ha rivolto attenzione a ben pochi.*
Crowley ha provato quel tipo di amore una volta, quell'affetto particolare che solo una famiglia trasmette, Rowena l'ha amato poco, in maniera distorta e piuttosto diluita, ma nel vedere i ragazzi e Bobby, o Castiel, o Kevin, ha immaginato come sarebbe potuto essere, ed un po' lo vorrebbe anche lui, ma non potrà mai ottenerlo.
A volte penso che il sangue umano gli abbia fritto il cervello, anzi, non lo penso, ho le prove!
O meglio, una prova sola: Gavin! L'odiato figlio abbandonato e dimenticato per secoli, lasciato a morire in un naufragio, salvo poi salvarlo in un attacco di coscienza (o pazzia? o forse amore?) e donargli un altro futuro.
Adesso Crowley se ne sta immobile di fronte ad una vetrina ed osserva due cappelli da cowboy esposti all'interno del negozio; vorrebbe comprarli (o è meglio dire rubarli?) e regalarne uno a Dean, non sa bene perché, ma quando li ha visti ha pensato che sarebbe stato buffo metterli e bere Scotch insieme.
Perché, in fondo, lui ci crede a questa cosa chiamata amicizia.
Ma non sa se anche Dean la pensa così.
Perciò rimane lì, come uno stoccafisso, a chiedersi se sia il caso di rivelare al Winchester quello che pensa, o se sia meglio mantenere il segreto per l'eternità, per paura di essere "respinto".
Ed ha ben ragione nel chiederselo, se la sua stessa madre ha preferito lasciarlo e andarsene, perché mai qualcun altro dovrebbe volerlo in famiglia?
Ma è del vecchio o del nuovo Dean che si parla? Ma sì, Fergus, quello corrotto dal Marchio di Caino, che passa tutte le sere al karaoke, beve troppo, fa lo stronzo con le ragazze; questo Dean sembra più bendisposto a diventare amichevole, allora perché non provarci? Su dai!
Cosa ci sarebbe da perdere? Beh, nulla...o forse un piccolo pezzo d'orgoglio. E questo spaventa il nostro Crowley, perché nella vecchia Scozia, quando sua madre andò via, il Re bambino rimase a chiedersi cosa avesse di sbagliato, cosa non soddisfacesse la madre al punto da spingerla a lasciarlo solo.
A vederlo ora non si direbbe, ma una parte di lui non ha mai superato la cosa e quando scoprirà dell'esistenza di Oscar, la vecchia ferita pruderà fastidiosamente, perché lei è capace di amare, ma non di amare lui.
Non sa che Rowena incrocerà di nuovo la sua strada, perciò tentenna davanti a quei cappelli, pensando che il suo orgoglio non potrebbe reggere un secondo rifiuto di questo tipo.
Se invece sapesse che lei verserà lacrime a causa della sua strana amicizia con i Winchester, abbandonerebbe dubbi e riflessioni e penserebbe solo a quale tipo di Scotch offrire al suo amigo quella sera. Brinderebbero, pensando a lei che trascina i bagagli per strada, bandita e affranta.
Ma Crowley per ora non lo sa e nemmeno se lo immagina, però crede in questa cosa chiamata amicizia perché sa che è qualcosa di più del fare affari insieme.
Conscio di ciò, abbassa la maniglia ed entra nel negozio.
Questa sciocca frase affiora spesso sulle labbra di Crowley da un po' di giorni, ma fortunatamente non se l'è mai fatta sfuggire, mantenendo l'aplomb che lo ha sempre contraddistinto.
Mai avrebbe immaginato, cinque anni fa, di ritrovarsi a pensare una simile cosa per un Winchester, mai avrebbe pensato di poter sentire nuovamente quel piccolo desiderio infantile, spento da secoli, in fondo al suo rattrappito e dimenticato cuore.
Certo, cuore e Crowley nella stessa frase suonano come un tremendo paradosso, non credi, Fergus? Ma se parliamo di Dean o Sam Winchester, il suddetto paradosso è di casa, perciò non stona più di tanto vedere un demone avere sentimenti che differiscano dal classico percorso di malizia, odio, avidità e blah blah blah.
Torniamo a noi, dove eravamo rimasti? Ah giusto, Metatron ha ucciso Dean, lui non è morto sul serio e forse un nuovo demone sta per aggiungersi alle schiere dell'Inferno, e non stiamo parlando di uno qualunque, ma di un Winchester!
Questo, ovviamente, ammesso che Moose non trovi la cura e, da quello che si sente vociferare nei corridoi infernali, pare la stia cercando disperatamente, perché Squirrel è suo fratello e lui non lo abbandonerà.
E forse è questo il punto, ciò che nel fondo del "cuore" di Crowley si agita piano, in una protesta silenziosa ma percettibile: l'invidia di quel legame fraterno che trascende tutto, anche la morte, e che Morte stesso trova buffo al punto da prenderli in considerazione, lui che in miliardi di anni ha rivolto attenzione a ben pochi.*
Crowley ha provato quel tipo di amore una volta, quell'affetto particolare che solo una famiglia trasmette, Rowena l'ha amato poco, in maniera distorta e piuttosto diluita, ma nel vedere i ragazzi e Bobby, o Castiel, o Kevin, ha immaginato come sarebbe potuto essere, ed un po' lo vorrebbe anche lui, ma non potrà mai ottenerlo.
A volte penso che il sangue umano gli abbia fritto il cervello, anzi, non lo penso, ho le prove!
O meglio, una prova sola: Gavin! L'odiato figlio abbandonato e dimenticato per secoli, lasciato a morire in un naufragio, salvo poi salvarlo in un attacco di coscienza (o pazzia? o forse amore?) e donargli un altro futuro.
Adesso Crowley se ne sta immobile di fronte ad una vetrina ed osserva due cappelli da cowboy esposti all'interno del negozio; vorrebbe comprarli (o è meglio dire rubarli?) e regalarne uno a Dean, non sa bene perché, ma quando li ha visti ha pensato che sarebbe stato buffo metterli e bere Scotch insieme.
Perché, in fondo, lui ci crede a questa cosa chiamata amicizia.
Ma non sa se anche Dean la pensa così.
Perciò rimane lì, come uno stoccafisso, a chiedersi se sia il caso di rivelare al Winchester quello che pensa, o se sia meglio mantenere il segreto per l'eternità, per paura di essere "respinto".
Ed ha ben ragione nel chiederselo, se la sua stessa madre ha preferito lasciarlo e andarsene, perché mai qualcun altro dovrebbe volerlo in famiglia?
Ma è del vecchio o del nuovo Dean che si parla? Ma sì, Fergus, quello corrotto dal Marchio di Caino, che passa tutte le sere al karaoke, beve troppo, fa lo stronzo con le ragazze; questo Dean sembra più bendisposto a diventare amichevole, allora perché non provarci? Su dai!
Cosa ci sarebbe da perdere? Beh, nulla...o forse un piccolo pezzo d'orgoglio. E questo spaventa il nostro Crowley, perché nella vecchia Scozia, quando sua madre andò via, il Re bambino rimase a chiedersi cosa avesse di sbagliato, cosa non soddisfacesse la madre al punto da spingerla a lasciarlo solo.
A vederlo ora non si direbbe, ma una parte di lui non ha mai superato la cosa e quando scoprirà dell'esistenza di Oscar, la vecchia ferita pruderà fastidiosamente, perché lei è capace di amare, ma non di amare lui.
Non sa che Rowena incrocerà di nuovo la sua strada, perciò tentenna davanti a quei cappelli, pensando che il suo orgoglio non potrebbe reggere un secondo rifiuto di questo tipo.
Se invece sapesse che lei verserà lacrime a causa della sua strana amicizia con i Winchester, abbandonerebbe dubbi e riflessioni e penserebbe solo a quale tipo di Scotch offrire al suo amigo quella sera. Brinderebbero, pensando a lei che trascina i bagagli per strada, bandita e affranta.
Ma Crowley per ora non lo sa e nemmeno se lo immagina, però crede in questa cosa chiamata amicizia perché sa che è qualcosa di più del fare affari insieme.
Conscio di ciò, abbassa la maniglia ed entra nel negozio.
If I love you too oh please
Don't hurt my pride like her
Cos I couldn't stand the pain
And I would be sad if our new love was in vain
So I hope you see that I
Would love to love you
And that she will cry
When she learns we are two
Cos I couldn't stand the pain
And I would be sad if our new love was in vain
Don't hurt my pride like her
Cos I couldn't stand the pain
And I would be sad if our new love was in vain
So I hope you see that I
Would love to love you
And that she will cry
When she learns we are two
Cos I couldn't stand the pain
And I would be sad if our new love was in vain
Fine
* Non sono certa di quanto affermo su Morte, prendetelo come licenza poetica.