Quel
ramo del lago di Como, che volge a mezzogio-
NikkyP
– Oh, 'spetta un attimo Manzoni-chan, senza offesa ma così è una
noia, ricominciamo io e Camy...
Era
il 7 novembre 1628 quando don Abbondio, no scusate, don Grell
passeggiava lungo le sponde del lago di Como pensando al cardinale
William T. Spears per il quale provava un amore proibito dalla stessa
religione che professava.
I passi erano lenti e moderati nelle sue
scarpe scarlatte ricoperte dalle vesti del medesimo colore dei suoi
lunghi capelli tinti di sangue.
Camminava per quelle strade,
ritornando a casa da quella passeggiata prolungatasi sino alla sera,
quando, pochi attimi dopo ad aver aperto il breviario che portava
sempre con sé, come gli occhiali che solitamente indossava, svoltò
l'angolo fermandosi ad osservare il tabernacolo: tra anime e fiamme di
tale raffigurazione del purgatorio, vide una cosa che non s'aspettava
di vedere e che non avrebbe dovuto vedere.
Due donne a bloccargli
ogni via di fuga si erano fermate ad esaminarlo: la più alta era
poggiata al muretto di mattoni dove vi era l'effigie , con le braccia
incrociate al petto piuttosto piatto e l'occhio azzurro non coperto
dai capelli ramati era volto alla figura del rosso. L'altra, la più
minuta e bassa dei tre, scrutava con occhi verdi da strega il viso
pallido del don con le mani appoggiate ai fianchi, spostando di tanto
in tanto le lunghe ciocche di capelli neri dietro l'orecchio.
Dalla
loro pettinatura, dai vestiti dai quali pendevano ogni tipo di armi,
sia bianche che non, dal loro portamento, dal luogo in cui si
trovavano, si poteva benissimo alludere che le due erano dei
bravi.
NikkyP
– In teoria dovrei mettere il femminile, ma poi stona dire “le
brave”... che poi, non sono brave eh, i bravi sono, come dire,
degli scagnozzi... all'epoca qua (Lombardia) ce n'erano un po'.
Don
Grell, non appena si accorse del ruolo delle ragazze, fremette
qualche secondo spaventato dell'idea che le due avessero scoperto il
suo amore segreto verso il cardinale Wiru-kun (come lo chiamava nelle
sue fantasie perverse). Si guardò intorno cercando una possibile via
di fuga, ma le
brave
bambine (?) si erano poste in modo tale da non farlo scappare.
-
Signor curato, - disse la minuta porgendogli gli occhi zaffiro in
faccia.
- Che vuoi mocciosetta? - rispose subito Grell guardandola
dall'alto cercando di intimorirla inutilmente.
- Lei ha
intenzione, - continuò la ramata con fare minaccioso per fargli
abbassare la cresta – Lei ha intenzione di far sposare Ciel
Phantomhive ed Elizabeth Middleford! Ma nessuno li shippa! È contro
la legge.
- Eh, che ci posso fare – disse il rosso sospirando di
sollievo – che c'entro io se le autrici non hanno voluto fare una
CielxDoll o una CielxSullivan!
NikkyP
– ehm, io avrei voluto la CielxDoll...
Camy
– e io una Sulliciel, ma: ehi, che ti aspettavi? *schepps style*
NikkyP
– quindi zitti e continuate porco mattaku!
-
Di conseguenza – continuò Sullivan sussurrando a don Grell –
questa ship non s'ha da fare, né domani, né mai.
- Le ultime
parole famose – replicò il rosso limandosi le unghie appena
smaltate – signore mie, mettetevi nei miei panni. Se la cosa
dipendesse da me legalizzerei le ship yaoi...
- Orsù, -
interruppe la corvina – questo è quello che il nostro signore ci
ha imposto di fare.
Lo sguardo del curato s'illuminò tramutando i
suoi occhi verdi e gialli in due cuori palpitanti color passione:
forse avrebbe potuto confessare il proprio amore al cardinale senza
il rischio di venire ucciso da quest'ultimo col proprio
togli-ragnatele!
NikkyP
– sì, la sua falce per me è un togli-ragnatele u.u
-
Voi siete nella ragione totale, sono pienamente d'accordo con voi: lo
yaoi dev'essere legale qualsiasi ship sia, ma le het sono legali
ovunque al contrario delle yaoi, di conseguenza devo celebrare il
matrimonio fra i due.
- Ma ,- intervenne Doll che era rimasta in
silenzio fino ad ora - ma il matrimonio non si può fare o... Porco
Alois!... - bestemmiò – te ne pentirai amaramente, perché non
avrai tempo, e … Porco Crodo!... - bestemmiò nuovamente.
Camy
– date una medaglia a quella donna!
-
Zitta Doll, - la riprese l'altra – il signor curato ha un debole
per gli uomini di bell'aspetto come Claude e quindi direi di evitare
di utilizzarlo come mezzo di sfogo, Alois invece non lo caga nessuno,
quindi usa pure il suo nome. Siete d'accordo?
I tre annuirono
contemporaneamente, riprendendo poi il discorso.
- Signor curato,
il nostro illustre signor don Rodrigo? No... come si chiama...
-
Don Sebastian. - intervenne l'altra – è lui che ci ha ordinato di
impedire il matrimonio.
Questo nome fu, nella mente di Grell, come
un forte lampo a ciel sereno, facendo accrescere in egli sia il
terrore che l'eccitazione carnale: don Sebastian che gli chiedeva un
favore?!
NikkyP
– guardalo come si eccita!
Camy
– arrapato-chan
-
Zitte autrici! Quello sì che è un omaccione! - si atteggiò un poco
con fare da fangirl – Cosa indosserò appena si congratulerà con
me? Che smalto metto, quello della Kiko? Oddio! Le scarpe
poi!
NikkyP
– Grell, ripigliati e rifai la battuta! Non voglio fare
straordinari mattaku!
-
Cosa mi potete consigliare per far realizzare la richiesta del vostro
illustrissimo don Sebastian? - si contenne il rosso.
- E a noi lo
chiedi?! - sbottò Sullivan – Noi ti abbiamo detto cosa devi fare,
al resto ci pensi te! È già tanto che siamo venute ad avvisarti...
- Va bene, ho capito... - sbuffò l'uomo aggiustandosi gli
occhiali che gli erano scivolati lungo il naso privo di gobba solita
a chi li indossa.
- Benissimo, e buona notte, messere, - disse
Doll incamminandosi con l'amica e rivale di ship verso il castello
del loro severo padrone dagli occhi scarlatti.
Don Grell sospirò
per qualche istante immaginando don Sebastian ringraziarlo di aver
impedito il matrimonio dei due giovani, magari attraverso una notte
di mera passione... si morse le labbra coi denti affilati pensando a
scene totalmente opposte alla castità, cercando di placare con tali
fantasie l'istinto carnale che era solito accompagnarlo ogni qual
volta il suo sguardo volgeva ad un uomo di bell'aspetto.
Scosse un
poco la testa facendo agitare di poco la folta chioma rossa,
ritornando alla realtà: delle due brave
non
vi era più alcuna traccia, era rimasto solo il ricordo di
quest'ultime e dell'incarico che gli aveva assegnato da parte del
loro don.
Per il curato, nonostante l'enfasi iniziale, era una
situazione piuttosto pericolosa e questo lo sapeva bene: contraddire
agli ordini di don Sebastian portava solo ad una via, ovvero la
morte.
Egli deglutì ora nervoso, cercando la via per tornare a
casa, in ansia, voltandosi più volte alle spalle assicurandosi che
nessuno lo seguisse per tutto il tragitto, sperando e pregando con
tutto il cuore che ad aspettarlo ci fosse uno dei suoi più fidati
amici: il perpetuo Ronald.
- Ronald! Ronald! - urlò Grell non
appena rientrato.
- Signor curato, le ho detto di chiamarmi Ronny!
- rispose quest'ultimo intento a sistemare la tavola per la
“cena”.
Ronald, cioè, Ronny era, non dico servo sennò quello
mi ammazza col tosaerba (che nemmeno esiste in quell'epoca),
l'aiutante di Grell: aiutante molto affezionato al proprio senpai,
che sapeva obbedire alle sue assurde richieste così come sapeva
tenerlo a bada.
- Alza le chiappe e vieni qui!
- Vengo, -
rispose il biondo posando i vari smalti che aveva in mano sul tavolo,
ma non ebbe il tempo di uscire dalla stanza che il rosso ne varcò
velocemente la soglia.
- Misericordia! Cos'ha senpai?
Il
sorriso del curato si tramutò presto in un'espressione seria: se
l'avesse detto a Ronny egli l'avrebbe senza dubbio aiutato, ma
probabilmente anche lui avrebbe voluto una ricompensa da don
Sebastian... no, tutto tranne quello, don Sebastian doveva premiare
solo don Grell, perché nessuno shippa Sebastian e Ronny!
-
Niente, niente... - concluse.
- Come niente?
- Oh santo
shinigami!
NikkyP
– Cit. la zia NikkyP
-
Quando dico niente è niente! - sbottò.
- Eddai Grell! Parla! Che
è, ti hanno ingravidato?
Camy
- Ronny sei un grande!
Il
rosso placò i pensieri per qualche istante, immaginando aria
sognante l'assurda e impossibile teoria dell'amico, ritornando poi a
ragionare "decentemente".
- Ma porco Druitt, stai zitto
perpetuo e passami il fard! - agitò la mano in direzione del tavolo
mentre si sedeva su una poltrona scarlatta poco distante.
Camy
– ...*si toglie gli occhiali con aria solenne* FATELO SANTO,
SUBITO!
- E mi continui a dire che non hai
niente... sembri mestruato peggio di Ciel! - disse Ronald prendendo
il piccolo contenitore firmato KIKO, fermandosi poco prima di
consegnarglielo.
NikkyP - pubblicità
occulta, parte 2 o.O
-
Dammi qua! Dammi qua!- disse don Grell, prendendo il fard, con mano
un po tremante, truccandosi poi in fretta, come se fosse una
medicina.
- Senpai, ti devo minacciare? Vuoi che ti compri smalti
e trucchi di sottomarca?
Don Grell impallidì sotto lo sguardo
divertito di Ronald, il quale conosceva troppo bene l'amico e sapeva
fin troppo bene come fargli sputare il rospo.
- Se vuoi che te lo
dica, non spifferare niente alle cortigiane e alle tue amiche del
sabato sera... ne va- ne va la vita!
- La vita? - domandò Ronny
osservando lo sguardo serio dell'altro.
- La vita.
Camy
– *suona pianoforte* TAN TAN TAN TAAAAN
-
Grell, sai bene che io ho sempre la bocca cucita, ciò che non devo
rivelare resta un segreto fra noi.
- Bravo, come quando hai
urlato in piazza...
Il perpetuo ridacchiò tappando la bocca
dell'altro - Eddai signor curato... io ti voglio bene!
Il rosso
guardò il biondo dalla cute nera attentamente: era noto ad ambedue
che tra di loro il vero perpetuo era don Grell, non vedeva l'ora di
vantarsi con l aiutante anche se sapeva bene che quest'ultimo non
avrebbe tenuto la bocca chiusa... che fare?
NikkyP - tanto glielo dirai lo stesso u.u
- Oh santo shinigami!
NikkyP - Grell, i diritti d'autore...
-
Senpai, sai che posso aiutarti... ti ricordo che ora il cardinale
William ti considera... prima eri un caso disperato di "notice
me senpai"... -si avvicinò maliziosamente.
- Vuoi tacere?
-
Io taccio subito; ma sai benissimo che ho contribuito a molte, troppe
tue richieste e ai tuoi oscuri desideri.
Il curato si alzò di
scatto dirigendosi verso la propria stanza, fermandosi d'un tratto
alla soglia: di certo non gli avrebbe detto ogni singolo particolare
come gli sarebbe piaciuto fare, ma l'enfasi lo spinse a rivelare il
tutto a grandi linee.
- Un eccelso ed illustre signore m'ha
imposto una richiesta - le iridi che trasmettevano sia serietà che
eccitazione si fusero con quelle divertite e interessate di Ronald -
Santo Shinigami! - concluse chiudendosi la porta alle spalle.
-
Bene bene bene... - il perpetuo sorrise uscendo dal salotto e poi di
casa guardando le taverne illuminarsi e la gente dirigersi lentamente
ad essa - la notte è ancora giovane e... - entrò nel suo solito
locale dicendo a gran voce - No Ronny No Party!★
NikkyP
- Scusate ma dovevo xD
Note
delle autrici :3
Hola gentaglia!
Siamo la Zia NikkyP e Shinicami-sama, le due folli che hanno ideato e
scritto questa.... ehm... questa “”cosa”” ^u^'
come ci è
venuta in mente la ff? Semplice! Le ore di italiano aiutano molto :3
(chissene frega se siamo in terza e facciamo Dante-senpai, noi
restiamo in seconda con Manzoni-chan! :D).
Direi che questa si può
considerare una parodia de 'i promessi sposi' in stile yaoi.. solo
che nemmeno sappiamo se fare una SabeCiel o una Grelliam o robe
simili, quindi oh, se vi piace vi piace, sennò cambiate fiction XD,
o come dice la Camy, o vi piace o vi piace u.u
Bé, che dire... ci
sentiamo la prossima volta, pensiamo di aggiornare una volta a
settimana.
Diteci se vi piace l'idea o meno così sappiamo se
dobbiamo scrivere questa ff o ascoltare Dante-senpai...
Alla
prossima, recensite/avvisateci se continuare o meno plisu ;-;
NikkyP
e Shinicami-sama