"Leonardo....
....svegliati"
Sbatto le palpebre mettendo a fuoco la figura dinnanzi a me, anzi, LE figure-
Shredder. Splinter. Donnie. Mikey. Raph.
I-i miei fratelli....sono per terra in una pozza scarlatta di sangue, i loro corpi sono martoriati, squartati. Pezzi di organi giaciono intorno a loro, risaltando quella scena...macabra. 
Splinter è disteso in terra, morto anche lui, Shredder si china su di lui e con le sue lame inizia a farlo a pezzetti, squarciando il suo umile corpo in tutti i modi più disgustosi possibili. Gioisce vedendo la mia faccia sconvolta e i miei occhi lucidi, si alza e lecca le lame della sua arma in un modo così...pazzo, c'è pazzia nel suo occhio corvino, la pazzia con cui mi guarda mi provoca un brivido lungo la schiena. 
Indietreggio fino a prendere la mia katana, che fino a poco tempo fa era a un paio di passi da me, stringo l'elsa e punto la katana contro Shredder. Lui si prepara con le sue lame, attacco per primo ma l'attacco non va a segno, purtroppo.
Lui cerca di colpirmi ma io faccio un salto mortale all'indietro e schivo l'affondo, atterrando per sbaglio su qualcosa di molliccio e bagnato, guardo sotto il mio piede e vedo una mano di color verde bottiglia....la mano di Raph. 
Non ho parole in questo momento per descrivere il mio disgusto verso Shredder, arrivare perfino a squartare il corpo del nemico non ha alcun onore nè umanità.
Cerco di attaccare di nuovo ma lui schiva emi colpisce il fianco con le lame, sbalzandomi indietro, metto una mano sul fianco e quando la guardo è rossa.
Si avvicina a me guardandomi dritto negli occhi, nei suoi leggo pazzia, odio, rabbia, rancore, crudeltà e malvagità; un sorriso macabro si allarga sul suo volto, alza in alto le lame, pronto a colpire, io aspetto il colpo.
Ormai sono in trappola, accasciato a terra, senza armi, senza i miei fratelli, senza mio padre, senza niente e nessuno, immerso nel buio totale con il mio peggior nemico. Ho deluso tutti....la mia famiglia, i miei amici, me stesso per primo, chiedo inutilmente perdono, sperando che qualcuno mi capisca, capisca che non riesco a tenere la maschera del leader, che non posso fare sempre da supporto a qualcuno, che a volte ho anch'io bisogno di un aiuto, che anch'io fallisco...
Alzo lo sguardo verso lui, implorando pietà, ma lui mi ignora bellamente, attaccando.
Sento la lama gelida trapassarmi il petto, non fa molto male, da solo fastidio.
Il mio corpo cade al suolo con un tonfo, lui estrae le lame e inizia a farmi a pezzettini, ridendo di me.
Io sono, o meglio, ero Leonardo Hamato, primogenito della famiglia Hamato, fratello maggiore di Raphael Hamato, Donatello Hamato e Michelangelo Hamato; figlio di Hamato Yoshi. Oggi, 31 ottobre, la famiglia Hamato si spense.



Angolo dell'Autrice
Salve a tutti! Vi auguro di passare un Buon Halloween! Spero che la fic vi sia piaciuta e...niente, ci vediamo alla prossima storia.
Baci,
I LOVE RAPH