Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: tweetyelena    01/11/2015    0 recensioni
come non si può non commentare e fantasticare sull'ultimo concerto prima della pausa, e di quel fantastico abbraccio Larry.... questa ff racconta di questo attraveso al pov Louis, terribilmente fluff e si conclude con un salto di 10 anni , vi auguro buona lettura e tanta gioia
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hug me
 
31/10/2015

Ero seduto sullo stage un ora prima dell’inizio del concerto, l’ultimo dell’Otra tour, l’ultimo prima della pausa.  C’era un’atmosfera da ultimo giorno di scuola, contenti per la vacanza e la pausa, tutti avevamo bisogno di un po’ di relax ma anche tristi perché si sa quando qualcosa finisce uguale non ritorna più indietro. Guardavo il mio Harry che dopo aver chiacchierato con l’addetto luci, il tecnico del suono e aver salutato e ringraziato perfino il custode dello stadio, dopo aver giocato con Lux, intenta a torturarlo con i suoi innumerevoli “dolcetto o scherzetto?” mentre Lou lo stava truccando. Vedere quella bambina ormai così grandicella faceva apparire chiaro quanto il tempo fosse inesorabilmente passato, visto che ai nostri esordi non era che un ammasso di cellule e geni nella pancia della nostra truccatrice e per poi essere un dolce fagottino che io e Harry coccolavamo fingendo fosse la nostra bambina.
Ora Harry stava parlando con Jeff, il suo nuovo manager, probabilmente per prendere accordi per gli impegni dei prossimi giorni.
Tra di noi avevamo tanto parlato di come sarebbe stato l’ultimo concerto, prima di questa pausa a tempo indeterminato , da ragazzini sognavamo di baciarci davanti a tutti, ma ora avevamo ben compreso il perché tutti gli addetti al lavoro ci avevano consigliato di non farlo. L’omofobia è ancora un tarlo della società e poi il gossip tira molto di più se non hai un compagno fisso da cinque anni.  Anche Jeff aveva caldamente consigliato ad Harry di non fare outing ma di lasciare chiacchierare la sua omosessualità affiancandolo a modelle bellissime e anche a qualche amico. Per quanto riguarda me, beh una notte di follia aveva messo a tacere molte chiacchiere e mi aveva quasi distrutto la vita.
Avevamo deciso che quella sera non avremmo fatto proclami, nessuna allusione, solo il solito abbraccio di gruppo. Harry insisteva per scambiarci almeno un abbraccio, scambiarci il cinque o qualche scherzetto, ma io non volevo nulla di tutto questo , dovevamo tenere nascosta la cosa e così avremmo fatto fino all’ultimo. Ci saremmo concessi solo qualche sguardo ricco di tante parole non dette, forse una battuta ma a microfoni spenti.
Guardandolo non potevo non ricordare quel ragazzino tutto ricci e fossette con la gioia di vivere che saltava fuori dai suoi occhi. Harry era un cucciolo puro e innocente che troppo presto ha conosciuto quanto può puzzare il mondo dei sogni.  Ricordavo il suo primo abbraccio davanti a Simon quando avevano costruito la nostra band e l’avventura aveva avuto inizio.
Tutti i ricordi che avevo con Harry e gli altri tre ragazzi mi stavano già facendo inumidire gli occhi, quando sentii due mani calde che me li coprivano e la sua voce dire : «Cucu indovina chi sono?» sorrisi e sospirai : «Harry!» lui si sedette accanto a me e con il suo sorriso, quello vero che mostrava solo a me brontolò: «Dovevi dire il ragazzo più bello del mondo, ma va bene lo stesso!! » Poi toccandosi le dita disse: «ma queste cosa sono lacrime? Ahahah mi sa che il piccolo Boo Bear piangerà prima di me!» misi il broncio e affermai : «Impossibile è da ieri quando è finito il penultimo show che avevi già gli occhi lucidi e poi io non stavo piangendo … stavo sudando … mi sudavano le palpebre!»  e la sua risata riecheggio in tutto il back stage,  solo quando dicevo le mie scemenze lui rideva così e mi riscaldava il cuore ogni volta.
Poi facendosi serio mi chiese : «Ti ha risposto Zayn?» scossi la testa, purtroppo non aveva neppure risposto al mio invito di venire a fare l’abbraccio di gruppo con noi sul palco perché questa avventura l’avevamo cominciata in cinque e doveva così finire. Harry mi bacio la guancia e sussurrò: «Ci sarà Zayn sta sera, dentro il cuore di ognuno di noi … anche se oggi è lontano lui è sempre qui e ci accompagna in ogni canzone»
Annui asciugando ancora un po’ le palpebre sudate.

***

Un’ora dopo

Dietro le quinte un attimo prima di entrare, non avevo mai visto i ragazzi così Niall si guardava attorno come per impossessarsi di ogni piccolo dettaglio, Liam si controllava maniacalmente i vestiti e Harry stava respirando a fondo con gli occhi chiusi, come faceva sempre prima del concerto ed io mi sentivo come dentro una bolla ferma nel tempo. Harry incrociò lo sguardo con il mio un bacio a fior di labbra prima che l’intro finisse e poi via a saltare sul palco tra le urla di migliaia di  fan
****

Due ore dopo

Eravamo arrivati all’ultima canzone, avevamo deciso fosse “Drag me down”, perché nessuno ci avrebbe mai abissato, la presentazione spettava a Niall e quando con la sua voce stranamente tremante aveva promesso che saremmo tornati presto e che quella era solo l’ultima tappa del tour e non la fine della nostra band, la vista si era fatta sfocata e non so come mi ero trovato in mezzo ad un abbraccio di gruppo sorridendo ripensando all’incredibile strada fatta con i miei compagni di viaggio e al mio compagno di vita. Sciolto l’abbraccio mi asciugai rapidamente gli occhi con il dorso della mano poi incrociai gli occhi verdi e lucidi del mio amore che mi disse: «Stai piangendo?» asciugandosi poi gli occhi con la maglia e io subito risposi : «Stavo asciugando la fronte!» troppo vicino al microfono facendo ridere tutti chi era stato attento alla scena. Prime note e la voce di Harry che attacca , ma non esce forte e sicura come al solito è insolitamente tremante, tra un attimo sarebbe toccato a me, mi dovevo assolutamente concentrare, sistemai meglio l’auricolare, presi fiato appoggiai la mano sullo sterno per controllare il respiro e attaccai “nobody nobody”la voce usci strozzata e gli occhi erano acquosi, mi stavo rendendo conto che era l’ultima canzone dell’ultima data del tour, non la stavo cantando al meglio, forse stavo pure un po’ fuori tempo e non prendevo bene la tonalità, ma sperai che a ciascuna persona presente in quello stadio e anche a tutti chi la canzone l’avesse ascoltata in seguito potesse percepire le mie emozioni perché mi sentivo felice, appagato e forte  ma soprattutto incredibilmente fortunato ad aver potuto vivere tutto questo e ad aver avuto affianco la persona che amo. Sentii cantare Niall e poi la stecca che prese Liam, decisamente questa era la nostra peggior performance canora ma tra le più ricche di emozioni.
Stavano finendo le ultime note della canzone e vidd Niall piangere e ricordai che forse  fosse la seconda volta che lo vedevo commuoversi, l’altra volta  era risalente a quando Simon ci aveva informato di aver creato una band. Liam lo abbracciò subito forte e questo era il primo fuori programma, ma avere accanto Niall commosso non poteva che generare questa  reazione. Poi il mio Harry si buttò subito su Niall, tra loro c’è sempre stato un bel rapporto  e vidi Liam che mi si fece incontro spalancando le braccia e in un attimo ci stringemmo in un caldo abbraccio, il mio caro Liam che ho imparato a conoscere a fondo mentre componevamo canzoni, Liam con cui puoi fare scherzi da deficiente e un attimo dopo trovarti a fare discorsi seri ed esistenziali quasi filosofici, poi mi trovai tra le braccia di Niall  e vidi Liam abbracciare Harry. Troppi fuori programmi, mancava solo il nostro abbraccio, quello che probabilmente avrebbe fatto venire giù l’arena. I miei occhi incrociarono quelli di Harry e in quel momento rividi davanti tutto quello che avevamo combinato di nascosto sul palco, i nostri tocchi, le frasi ambigue dette a mezza voce, gli sguardi e le canzoni dedicate, sentii nelle orecchie tutte le volte che Harry aveva messo un Him o un Lou nelle canzoni, sentii le volte che avevo provato io a farlo con voce incerta, e ripensai ai nostri abbracci e un particolare mi venne in mente, quello alla fine del nostro primo Tour quando ci eravamo promessi un bacio sullo stage all’ultimo concerto prima della fine del contratto con il manager che pensavamo cattivo e invece ci stava solo proteggendo da un mondo di squali, quel bacio non ci sarebbe stato ma un abbraccio fuori programma, tra i tanti fuori programma ci poteva stare e sarebbe stato un bel regalo.
Un bel regalo per noi che alla fine ce l’avevamo fatta, per i nostri compagni di band che ci avevano sempre retto il gioco, per le nostre famiglie e per chi aveva lavorato per noi e soprattutto per tutte le fan che anche esagerando a volte continuavano a supportarci e a “ship in a bullshit” vedendo nei nostri occhi tutto l’amore provato. Così con un cenno del capo comunicai a Harry un “facciamolo” e lui mi si gettò tra le braccia e io lo strinsi forte a tal punto che quasi sussulto per la sorpresa, sentii la sua guancia incresparsi in un sorriso contro la mia e prima di sciogliere l’abbraccio percepii un «grazie amore» e un piccolo bacio sulla guancia. Non mi voltai a guardarlo, perché se avessi incrociato i suoi occhi forse quel bacio ci sarebbe stato.  
 
***
Un’ora dopo

Harry non si staccava da me, non avrebbe partecipato all’after party perché aveva da prendere un volo per Los Angels con Jeff e la sua combriccola per iniziare già la sua parentesi da solista, almeno iniziandoci a lavorare. D’altro canto io già lunedì avrei dovuto affrontare la mia scrivania stracolma di carte per la mia nuova etichetta discografica. Il lavoro l’essere, adulti ci obbligava a vivere così, ma forse solo Harry sentiva quanto avremmo voluto essere ancora ragazzini almeno per una settimana. Tra le lacrime e i baci umidi mi disse:« Non usciranno foto per i prossimi due giorni, così tutti crederanno che ci sia stato anche io ok?» Annui e avrei desiderato con tutto me stesso anche io poterci credere.
Lo salutai con l’ennesimo bacio e dissi: «Coraggio piccolo, ci vediamo a casa!» non c’era bisogno di specificare quale casa, perché casa era il posto dove c’era l’altro fosse stato a Los Angeles, o a Londra o nel Chenshire,  a metà strada tra Doncaster e Holmes Chapel o in qualsiasi camera d’albergo. Annui con un altro bacio e aggiunse : «Tra 6 giorni, ti amo grazie per l’abbraccio!»
Guardai Harry uscire dalla porta e decisi di mandargli subito un messaggio, presi il cellulare e vidi un messaggio da Zayn lo aprii subito:
** ehi Bro! Huge hug ! bell’abbraccio di gruppo, ma il tuo e di Harry mi ha commosso. Questa sera mi avete regalato un gran spettacolo è stato bello rivedervi su quel palco, mi sembrava di essere con voi. Non cercarmi ora tra la folla sono già andato via, sai che non mi piacciono né gli addi né gli arrivederci!**
Le lacrime ormai mi rigavano le guancie e sentii le manine di Lux che premevano sulle mie guancie e la sua vocina da bambina che diceva : «Dolcetto o scherzetto! Facciamo scherzetto? Harry mi ha detto di farti tutti  i miei scherzetti quando lui era già andato via!»
Un sorriso si formò sulle mie labbra e asciugai le lacrime e partecipai alla festa sapendo che l’amore che provavo per Harry “it’s mutual, we have discussed” ieri come oggi e come sarà domani.
 
*********
 
31/10/2025
Erano passati dieci anni dal nostro ultimo concerto e ora eravamo lì pronti a varcare di nuovo la soglia dello stage. Questa volta eravamo tornati in cinque. Harry era quello più allenato, perché nella sua carriera da solita era più volte salito su quello stage, Zayn aveva fatto qualche disco rap , ma come genere è più di nicchia quindi sapevo che gli tremavano un po’ le gambe a trovarsi di nuovo davanti a tutta quella gente, Niall quando ci eravamo trovati per parlare della reunion aveva esordito con “volevo prendermi una vacanza e sono passati dieci anni! Beh avete messo su un po’ di pancetta ma non vi trovo male! Su al lavoro!” mostrandoci come non era cambiato di una virgola, Liam ed io avevamo continuato a lavorare assieme, molti dei miei cantanti avevano canzoni firmate da lui. Io ero li con il con il cuore a mille e le mie mille insicurezze nella testa, tenendo per mano l’uomo della mia vita da una parte e il mio migliore amico dall’altra, sentendo l’orgoglio mio e dei miei amici per aver prodotto interamente il nostro cd e aver organizzato il tour tutto con il solo nome della mia etichetta e come aveva detto Zayn poco prima del concerto : «Ehi Bro, se ci tirano i pomodori e facciamo un flop è tutto colpa di quel nuovo managemet del piffero che ci ritroviamo, ma sai siamo andati a risparmio!»  Oltre all’orgoglio sentivo il peso di ciò che stavamo per fare, come Band e come persone. Soprattutto quella sera non volevo deludere una persona speciale. Avevamo deciso di entrare in scena per mano, per poi scioglierle dopo un inchino.
Luci che si accendo le note dell’intro del nuovo sponsor, un bacio a fior di labbra di Harry le ultime note prima del boato della folla, ci sarà? certo !!  Tra le folla non più solo ragazzine con i brufoli ma donne con affianco alcune ragazzine che saltano come dieci anni fa e alcune signore sulla cinquantina che sorridono come se avessero quindici anni. Cinque passi, l’inchino le mani che si sciolgono ma la mia e di Harry restano legate assieme, Harry non la lascia andare. «È ora di mostrare il nostro amore, siamo grandi ormai!» sussurra. Un boato non fa neanche sentire la base , forse Liam ha sbagliato l’attacco, Niall è commosso e non prende il tempo, Harry canta ma la sua voce non è sicura come sempre Zayn mi sorride. Ora tocca a me. Sistemo l’auricolare prendo il respiro, appoggio la mano sullo sterno per controllare il fiato, mi ricordo ancora come si fa? Certo la mia voce esce sicura nelle note delle nuove canzoni. Forse questa non è la nostra performance più precisa, ma spero che riesca ad arrivare al cuore di ogni fan.
 Poco dopo nel back stage Lux, diventata signorina tiene per mano una bimba di quasi nove anni, vestita da strega, con il gilè azzurro come i suoi occhi e un sorriso furbetto, che ricorda tanto il mio. Appena ci vede molla la mano a Lux e salta in braccio Harry e urla tutta eccitata: «è stato così bello vedervi sul palco assieme! Sei anche più bravo quando Lou canta con te!! Vi voglio tanto bene! Anche se per venire a sentirvi non sono andata alla festa di Halloween!» Si sporge e da un bacio anche a me. Prima di iniziare a fare lo scherzetto a Harry visto che era sprovvisto di caramelle. Una lacrima di commozione mi riga il volto e Lux accanto a me mi sorride e mi dice: «Dolcetto o scherzetto?»
 In quel momento mi sento felice come quando ho iniziato questa strada, come quella sera prima della pausa, come ogni giorno che condivido con l’uomo che amo, con la mia famiglia costruita con lui, con i miei amici di sempre e con i miei bro.
On the road again forever.  
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: tweetyelena