Giorno due: niente più fiori.
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Aveva tanto da fare Claire quel giorno: ricontrollare tutti i negativi delle foto, spedirle a Miami per quel lavoro che tanto amava, scannerizzarle sul computer per poterle modificare e chiedere per l'ennesima volta a Rachel e Kim di fare da modelle. Girava per casa come una trottola impazzita e quando ebbe finalmente finito tutto, si preparò, prese la borsa e uscì, diretta verso casa di Emily dove si stava tenendo un insolito rituale: fare colazione, come tutti i giorni, assieme a componenti del branco e famiglia. Non ne aveva tanta voglia soprattutto perché sapeva che ci sarebbe stato quell'idiota di Quil.
Si sentiva osservata, da quando aveva gli stalker alle calcagna?
« Buongiorno principessa! »
Trillò quell'idiota da strapazzo al suo orecchio.
Ormai Claire non si spaventata più, Quil aveva l'assurda capacità di comparire all'improvviso e ovunque come la madonna di Fatima.
« Giorno »
Riprese a camminare, lui la raggiunse con mezzo passo.
« Ho una cosa per te. »
Disse parandosi davanti a lei e mostrandole una macchina polaroid, abbellita con un ciuffetto di fiorellini di campo gialli.
« Odio il giallo e sono allergica ai fiori, Ateara. »