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Autore: LilyOok_    02/11/2015    7 recensioni
2929 T.E. - Ered Lûin.
Emyrin è una giovane cameriera dai capelli ribelli color carota.
In una serata come le altre, si presentano alla locanda della vecchia Dhelia Thorin, Fili e Kili e...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kili, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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27.Capitolo ventisette 
 
Ered Lûin – 11 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“Ci siamo quasi, mia cara ragazza. È questioni di giorni, oramai, perciò il mio consiglio è quello di rimanere a letto, tranquilla e a riposo, e cercare di essere il meno nervosa possibile ma anzi, più rilassata che puoi.” Disse Glorin “Vedete,” Si rivolse poi anche a Dìs, Lirys e Hirina “il bambino sta sicuramente subendo lo stress che prova sua madre. Dato che siamo vicinissimi al parto – come ho già detto, questioni di giorni – Emyrin non deve più affaticarsi o simile, poiché potrebbe risentirne.”
 
E così fece Emy.
Trascorse le sue giornate a letto, alzandosi a mala pena per andare in bagno.
Lirys le stava accanto ogni minuti e le teneva compagnia riuscendo anche a farla ridere.
Hirina aveva chiuso la bottega delle spezie per un po’, trasferendosi anche lei a casa di Dìs per stare vicina alla rossa. Voleva essere assolutamente presente nel momento della nascita del piccolo.
Dìs, dal canto suo, non riusciva più a dormire; passava le notti in camera di Emyrin a vegliarla per paura che potesse succedere qualcosa a lei o al suo nipotino.
L’attesa stava facendo fremere tutti, anche chi era lontano miglia e miglia.
 
 
Erebor – 13 Yavannië 2015, Terza Era.
 
“Kili, siediti, per favore. Mi stai facendo venire il mal di testa. Non ti ci mettere anche tu per piacere.” Disse Fili, in tono infastidito.
Allora Kili si sedette, ma tempo due minuti ed era già in piedi di nuovo.
“Che giorno è oggi?” Chiese, per almeno la quinta volta in due ore.
“Sempre il 13 di settembre
*. Vuoi dirci che ti prende, ragazzo?” Gloin alzò gli occhi al cielo e poi incrociò le braccia al petto scrutandolo con curiosa insistenza mentre il giovane contava qualcosa sulle punte delle dita.
“Ne sono passati nove, non c’è dubbio!” Esclamò infine, mettendosi le mani nei capelli.
“Nove cosa? Non ci sto capendo nulla.” Borbottò il Nano fulvo, sbuffando esasperato.
“Nove mesi, citrullo.” Lo rimbeccò Dwalin, scuotendo la testa.
“E se fosse già nato? Magari proprio ieri, o in questo momento... O potrebbe succedere tra una settimana o due...” Kili si sedette di nuovo accanto al fratello, rialzandosi tre secondi dopo.
Menato? Chi è stato menato?” In quel momento entrò Oin, che con il suo corno acustico ancora un po’ acciaccato non aveva capito una parola giusta di quel che il ragazzo aveva detto.
“No, no, che hai capito, Oin! Ha detto nato, nato!” Gridò Bofur, gesticolando di cullare un bimbo al petto.
“Ah... stai parlando di tuo figlio, giovanotto?” Rise il vecchio Nano sordo, dando una pacca su una spalla del papà-in-attesa.
Quello annuì. Ricominciando poi a camminare avanti e indietro.
 
Nel frattempo, Fili non faceva altro che pensare a Lirys, senza riuscire a ricordarsi la sfumatura dei suoi occhi.
 
 
Quando arrivò la notte, di nuovo di Thorin non vi era l’ombra.
Era sparito già da un po’ di giorni, ignorando le richieste di passare del tempo con loro dei suoi nipoti, di Balin e perfino di Dwalin.
Dava ascolto solo allo Hobbit, qualche volta.
 
Avevano addirittura innalzato un muro quando Uomini ed Elfi erano andati alle porte della Montagna per negoziare.
Ma essi non avevano desistito.
Quel girono tornarono con un nuovo piano per convincere Thorin a gettare la spugna e cedere quel che aveva promesso loro... ma  non avevano idea di come sarebbero degenerate le cose.
 
Il Re sotto la Montagna scoprì con sorpresa che la sua tanto agoniata Arkengemma era nelle mani nemiche.
Si infervorò a tal punto che scagliò una freccia ai piedi del Re Silvano Thranduil, minacciando una guerra.
Infine, quando il povero Hobbit uscì allo scoperto, rivelando che era stato proprio lui a dar loro il Gioiello del Re, Thorin uscì completamente di testa e tentò di gettarlo giù dalla barriera che avevano costruito.
Solo il miracoloso intervento di Gandalf – spuntato da non si sa dove, non si sa quando, ma il quale aveva il pregio di arrivare sempre nel momento giusto – riuscì a salvare Bilbo Baggins, che con la coda fra le gambe e un gran peso sul cuore lasciò la Compagnia.
 
L’ambasciata a quel punto fece per ritirarsi, concludendo che ormai non vi era più nulla da fare: Thorin aveva contratto la Malattia del Tesoro che scorreva nelle vene della sua famiglia e solo una guerra poteva essere l’esito della loro insistenza.
Cosa che in realtà si erano preparati ad affrontare.
All’improvviso, però, il suono di un corno in lontananza attirò l’attenzione di tutti e all’orizzonte comparvero le schiere nere degli Orchi, capitanate da Azog il Profanatore.
 
Nel frattempo, tra le mura di Erebor erano tutti sconvolti dagli ultimi avvenimenti.
Tentarono di parlare con il loro Re, tentarono di farlo ragionare, ma non ci fu verso.
All’esterno, le grida della battaglia arrivavano attutite dalla barriera di roccia.
Urla grottesche, ruggiti di Mannari e gridi di lotta di Uomini ed Elfi.
Da lontano giunse anche il suono di un Corno Nanico
**, che riconobbero come quello di Dàin dei Colli Ferrosi.
Erano giunti lì su richiesta del Nano e ora stavano combattendo, morendo per lui, mentr’egli se ne stava rintanato nella Sala del Tesoro a fissare il vuoto.
 
Alla fine, Fili e Kili passarono tutta la notte a discutere con lo zio finché qualcosa non scattò nel suo animo, ritrovando la lucidità alle prime luci dell’alba.
 
 
Ered Lûin – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“Lirys, ti spiacerebbe aiutarmi?”
Era l’alba del quattordicesimo giorno del mese.
Emyrin aveva assolutamente necessità di alzarsi da quel letto, così chiese una mano all’amica che non si rifiutò di aiutarla.
Non appena fece un passo, però, percepì le gambe bagnarsi si e sbraitò contro se stessa in preda alla vergogna: “Ecco! Ci mancava solo che me la facessi addosso, adesso. Accidenti, non ne posso più!”
Lirys le alzò di corsa la gonna e osservò il pavimento.
“Sai, Emy, non credo sia quel che pensi tu. Mi sa che ti si sono rotte le acque...” Considerò, guardandola in volto.
“Cosa?!”
 
 
Erebor – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
La felicità esplose tra la Compagnia quando Thorin porse le sue scuse.
Il momento di ilarità, però, scomparve quando l’ennesimo grido straziato arrivò da oltre il muro.
“Amici, fratelli, so che non ho il diritto di chiedervelo ma... mi seguireste un’ultima volta
***?”
 
 
Ered Lûin – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“Servono acqua calda e asciugamani puliti, presto!” Dìs, agitatissima, correva da una parte all’altra di casa mentre Hirina cercava di tranquillizzare Emyrin; avevano mandato Lirys a chiamare Glorin, ma egli sembrava non essere in casa.
Che avesse avuto qualche altro caso di cui occuparsi? Chi poteva saperlo... l’unica cosa certa era che avrebbero dovuto cavarsela da sole.
 
 
Erebor – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
Uno di fianco all'altro, i Nani si erano schierati nelle loro armature dorate, pronti ad uscire non appena il muro fosse andato in frantumi.
Kili e Fili, di fianco a Thorin, erano concentrati sul clangore di spade che veniva dall'esterno, sulle grida di lotta che si levavano dagli eserciti che si stavano scontrando.
Il moro fece un respiro profondo. In quel momento pregò i Valar per la loro vittoria ma sopratutto, pregò Mahal di dargli la possibilità di rivedere la sua dolce Emy.
E fu in quel momento, quando Bombur suonò il Corno e la roccia si sgretolò, che davanti ai suoi occhi balenò il suo sorriso luminoso.
 
 
Ered Lûin – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“Emyrin, devi mantenere la calma.” Disse Hirina, prendendole la mano.
“La calma? Come faccio a mantenere la calma? Ho paura!” Gridò la giovane, con una smorfia sul volto.
“Avanti, Emyrin, vedrai che andrà tutto bene. Porta ancora un po’ di pazienza.” Intervenne Lirys, mentre le asciugava le prime lacrime.
‘Kili... dove sei?’
 
 
Erebor – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
I nemici erano tantissimi e ferocissimi.
Kili era ricoperto di schizzi di sangue nero dalla testa ai piedi.
Spalla a spalla con il fratello, si proteggevano a vicenda.
Potevano contare l’uno sull’altro, così come era sempre stato e come sarebbe stato sempre.
 
 
Ered Lûin – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“Fai respiri profondi, Emy, respiri profondi e spingi.”
“Dìs, non ce la faccio...” Piagnucolò lei, la fronte imperlata di sudore e il volto contratto dal dolore.
“Non è vero! Ce la fai! Ce l’hai fatta fino ad ora e non ti permetterò di arrenderti proprio adesso, Capito, signorina?!”
Emyrin gridò e spinse, spinse più che poté.
Si rese conto in quei momenti che non era pronta per ciò che l’aspettava.
Pensò di nuovo a lui e lo maledisse per non essere accanto.
 
 
Erebor – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“Thorin!” Gridarono all’unisono i fratelli, quando il Nano venne ferito.
Cercarono di farsi strada tra gli Orchi, ma raggiungerlo sembrava impossibile.
“Fili” Gridò il moro, parando un colpo alla sua destra. “vai, ti copro io.” Gli disse, indicando con un cenno del capo Thorin che si teneva un fianco mentre tentava di contrastare la forza dell’Orco Pallido.
A quel punto era tutto nelle sue mani.
 
 
Ered Lûin – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“Ci siamo quasi! Ancora un piccolo sforzo! Avanti!” Dìs incitava Emyrin, mentre afferrava la testa del bambino.
“Dai, Emy, ci siamo!” Le disse Lirys, sorridendole.
La giovane gridò, stritolando la mano della signora Hirina, utilizzando tutte le forze che le restavano per dare le ultime spinte.
 
 
Erebor – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
“No!” Il grido di Kili si disperse tra gli altri.
Thorin era caduto a terra privo di sensi e Fili era appena stato colpito alla gamba e a stento si reggeva in piedi.
Fece per correre in loro soccorso; non poteva più restare a guardare mentre i suoi parenti venivano uccisi!
Si mosse veloce, facendosi largo tra un paio di fila, ma poi avvertì un forte colpo alla testa e un dolore lancinante lo pervase.
Divenne tutto nero e non si accorse nemmeno di essere riverso a terra, fra il sangue e il fango.
Non vide né sentì più nulla.
 
 
Ered Lûin – 14 Yavannië 2941, Terza Era.
 
Il pianto del bambino arrivò lontano alle orecchie della neo-mamma, che non aveva neppure più le forze per socchiudere le palpebre.
“Emy, ce l’hai fatta, tesoro.” Le disse Hirina, accarezzandole la fronte sudata.
Lei annuì impercettibilmente.
Dìs avvicinò il fagotto al suo petto.
“È una bambina.” Disse solo, sorridendo alla sua nipotina.
“Emy, hai sentito? È una femmina, avevamo ragione noi tutte e tu ti... sbagliavi.” Lirys sussurrò l’ultima parola, guardando l’amica con gli occhi sgranati.
“Emyrin?”
Silenzio.
“Emy, tesoro, stai bene?” Anche Hirina cambiò totalmente espressione quando vide che la giovane non accennava a rispondere.
Silenzio.
“Dìs?” Lirys si voltò verso la Nana.
Lei non disse niente.
Calde lacrime scorrevano silenziose sulle sue guance.





*YAVANNIË SIGNIFICA SETTEMBRE IN QUENYA. NON HO TROVATO UN CAPPERINO SU INTERNET DI COME SI DICONO I MESI IN NANICO, QUINDI HO SCRITTO SETTEMBRE E PERCIO' VI IMPLORO, PRENDETELO COME FOSSE LINGUA CORRENTE XD

**NON SO ESATTAMENTE SE QUELLO CHE SUONANO I NANI è UN CORNO PARTICOLARE, MA QUI HO VOLUTO SPECIFICARLO IN MODO TALE CHE SI RICONOSCESSE A CHI APPARTENGA(?).

***FRASE TRATTA DAL FILM (non ricordo se le parole sono quelle ma il concetto è #OneLastTime e tante lacrime a non finire)





























-Angolino autrice-

Eccomi qui.
Sono tornata portando con me devastazione e morte e sofferenza e spero qualche lacrimuccia.
Spero vi sia piaciuto più delp recedente, che era tipo il peggiore della storia ma vabbè XD
E Spero non mene vogliate ma, ragazze/i, la terza parte si chiamava MORTE per un motivo...
Anyway, avete letto bene, CHIAMAVA, perché questo è l'ultimo capitolo di MORTE.
Questo, mie care lettrici e cari lettori - io metto avanti le ragazze perché non so nemmeno se ci sono i ragazzi che mi seguono - che il prossimo capitolo sarà l'EPILOGO.
Eh già...
Non dirò nulla, ma voglio fare tutto per bene nella nota di quest'ultimo.
Lunica cosa che vi posso dire è che vi adoro e boh..
Non saprei.
GRAZIE, con il cuore!

Aspetto i vostri pareri,
un bacione!

Juls


Ps: non mi ricordo se ve l'avevo mostrata ma...
 Ecco a voi Emyrin! (immaginatela con gli occhi castani, mi raccomando u.u)



 
   
 
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