IL TEMPO NON ASPETTA GLI UMANI (O I
VULCANIANI)
Diario del Capitano:
‘Siamo diretti al pianeta in cui ha sede l'entità
nota come il Guardiano del
Sempre. Ci è arrivata la notizia che i Romulani sono stati
individuati sul
pianeta, mentre tentavano di usare il potere del Guardiano per i loro
scopi.
Naturalmente, ci sono stati molti di questi rapporti, e il risultato
è stato
che erano solo notizie infondate. Comunque, la Flotta Stellare ha
ragione di
credere che questa sia qualcosa di più serio e dovremo
incontrarci con il capo
della squadra d’esplorazione che si trova sul
pianeta.’
Kirk spense il registratore e si sedette di nuovo.
"Quanto manca per arrivare al pianeta, Sig. Chekov? "
"Arriveremo tra un'ora, Capitano".
"Molto bene. Sig. Sulu, quando arriviamo si metta in un'orbita
standard, e
poi mi contatti. Sig. Spock, a lei il comando. Io sarò nei
miei alloggi."
"Sì, Signore" risposero gli interpellati mentre lui lasciava
il
ponte.
Nel turboascensore, Kirk fece un sospiro del sollievo. Avere a che fare
con il
famigerato Guardiano del Sempre lo lasciava più teso ed
eccitato di una molla.
Il tempo era una cosa rischiosa con cui giocare, aggiungi i Romulani
nella
miscela, nonostante il trattato di pace, e chi sa quello che sarebbe
successo.
Ora che erano quasi arrivati, Kirk era pronto a qualunque cosa,
piuttosto che
stare lì seduto a preoccuparsi.
Al piano sopra i suoi alloggi, l'ascensore improvvisamente si
fermò e le luci
si spensero.
"Dannazione!" mormorò, prendendo nota di dire a Scotty di
fare un controllo
totale di tutti gli ascensori, e colpì il pulsante
d’emergenza. Nel 23° secolo
si rompevano troppo spesso.
Prima che potesse fare qualsiasi cosa, sentì un grande colpo
in testa. Cadde
sulle ginocchia, l'oscurità lo inghiottì, e il
Capitano James T. Kirk perse
conoscenza.
* * * * * * * * * * * * * * *
Diario del Capitano:
'I recenti rapporti militari hanno scoperto una possibile base Romulana
su un
pianeta disabitato nel sistema Merculan,
un area precedentemente inesplorata del Quadrante Alfa. L'Enterprise
è stata
spedita là per far seguito a questi rapporti e se possibile,
scoprire i piani
dei Romulani. Dobbiamo catturare ogni Romulano che troviamo e
riportarli
indietro per interrogarli, con la speranza che questo cambi le sorti
della
guerra.'
Il Capitano Kirk sospirò
e si
strofinò gli occhi. Era stato un giorno lungo, e la guerra
con i Romulani sembrava
andasse sempre peggio. Sperava che
questo girasse le cose a loro favore. Era così stanco di
tutto questo
combattere.
"Quanto manca per arrivare Sig. Chekov?"
"Arriveremo tra un'ora,
Capitano".
"Molto bene. Sig. Sulu, quando arriviamo si metta in un'orbita
standard, e
poi mi contatti. Sig. Wilson", continuò, rivolgendosi al suo
Primo
Ufficiale Inglese, "A lei il comando. Io sarò nei miei
alloggi."
"Sì, Signore" risposero gli interpellati mentre lui lasciava
il
ponte.
Al piano sopra i suoi alloggi, l'ascensore improvvisamente si
fermò e le luci
si spensero.
"Dannazione!" mormorò,
prendendo nota di dire a Scotty di fare un controllo totale di tutti
gli
ascensori, e colpì il pulsante d’emergenza. Nel
23° secolo si rompevano troppo
spesso.
Prima che potesse fare qualsiasi cosa, sentì un grande colpo
in testa. Cadde
sulle ginocchia, l'oscurità
lo
inghiottì, e il Capitano James T. Kirk perse conoscenza.
* * * * * * * * * * * * * * * *
*
"Si sta riprendendo",
fu la prima cosa che Kirk sentì quando si
svegliò. Sedendosi, comprese di
trovarsi in
infermeria, e la testa gli
faceva male.
"Bones", lo salutò, notando che il Dott. McCoy stava in
piedi di fronte
a lui.
"Tranquillo, Jim", rispose il dottore.
"Cos’è
successo? Mi sento come se
fossi stato investito da una navetta!"
"Bene, Scotty ha trovato le porte del turboascensore
aperte e lei stava lì svenuto. Non ho trovato
nessun segno di ferita, così le ho dato uno stimolante.
Ricorda quello che è
accaduto? "
"Sì. Avevo appena lasciato il ponte, e mi stavo dirigendo ai
miei alloggi
per riposarmi un po’ prima
di incontrare
qualche Romulano. Poi il turboascensore si è fermato e ho
preso un gran colpo in
testa, credo di aver perso conoscenza."
"Strano eppure e non c'è nessun segno di ferite... "
commentò il Sig.
Spock che stava dall'altro lato di Kirk e quindi fuori del suo campo
visivo.
Kirk si girò verso lui, e spalancò la bocca
scioccato.
"Cosa un..?!" farfugliò. " Un Romulano!!" esclamò
e
continuò. "Cosa ci fa sulla mia nave, con addosso
un'uniforme della Flotta
Stellare?!"
Spock, sollevando le sopracciglia scambiò un'occhiata con
uno sconcertato
McCoy.
"Jim... " cominciò McCoy, ma Spock l'interruppe.
"Capitano, sono, Spock, il suo Primo Ufficiale. E sono un Vulcaniano
non
un Romulano."
"Cosa diavolo è un Vulcaniano?! Se questo è una
trucco romulano, bene ma
lei non saprà niente da me", questo era tutto quello che
Kirk poteva fare.
"Tranquillo Jim. Sono io, McCoy. Nessuno le farà male.
Troveremo una
soluzione a tutto questo."
In quel momento i tre furono interrotti dal Tenente Uhura.
"Capitano, ci sta chiamando il capo della squadra di ricerca
giù sul
pianeta... "
Spock e McCoy si scambiarono un'altra occhiata.
"La prenderò io, Tenente. Per favore la passi nell'ufficio
del Dr McCoy
".
"Ricevuto, Sig. Spock."
"Dottore, devo parlare al Dr Robertson... "
"Lei vada avanti, Spock, io voglio, ehm, continuare qui."
Spock annuì e scomparve nell'ufficio
dell’infermeria.
"Bones, cosa sta accadendo? Cos’è un Vulcaniano, e
da quando quella ‘cosa’
con le orecchie a punta è
il mio Primo
Ufficiale. Dove è Peter? "
"Peter? "
"Sì, il Comandante Peter Wilson, il mio Primo Ufficiale."
"Jim, non so cos’è accaduto, ma quello
è Spock, è lui il suo Primo
Ufficiale, lo è sempre stato. Io non conosco nessun Peter
Wilson. E come
sarebbe, cos’è un Vulcaniano? Cosa significa, come
fai a non ricordarsi cos’è
un Vulcaniano?!"
"Non lo so Bones, davvero non lo so. O ho battuto la testa
più duramente
di quello che pensavamo, o c’è qualche cosa di
terribilmente sbagliato."
"Bene, i Vulcaniani vengono dal pianeta Vulcano, il quinto pianeta nel
sistema di Eridani... "
"Ma quel pianeta fu distrutto più di 5000 anni fa. Ora
è disabitato."
"No, che non lo è", sospirò McCoy. "Guardi,
faremmo meglio ad
aspettare finché non torna Spock, lui è
più abile di me a dedurre le cose.
Solo... si fidi di lui"
Mentre McCoy andava a vedere se Spock avesse finito, Kirk rimase
lì confuso.
Non capiva quello che gli era successo. Un minuto prima era nel
turboascensore,
poi era svenuto, ora era in qualche genere di universo parallelo dove
lui era
lo stesso ma le cose intorno a lui erano cambiate!
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
* * * *
"Capitano, come si sente? " chiese
una
voce poco familiare mentre si risvegliava.
"Gli dia un minuto", intervenne una voce più familiare,
mentre Kirk
iniziava ad guardasi intorno. Gli
sembrava di essere nell’infermeria.
"Bones?" chiese, mentre si concentrava seriamente sul familiare tono
di voce.
"Sono qui, Jim. Si sieda lentamente." Kirk lo fece, strofinandosi la
testa.
"Ohh, cosa è successo? Mi sento come se fossi stato
investito da una
navetta!"
"Tranquillo, Jim. L’abbiamo trovata svenuto nel
turboascensore dopo che
Scotty è riuscito ad aprire le porte."
"Sì, maledetti ascensori."
“Comunque non ci sono segni di ferite.”
"Cos’è successo, Jim? Cosa ricorda?" chiese la
prima voce. Kirk si
girò verso di essa. Aveva un'inflessione lievemente inglese
ed apparteneva ad
un uomo alto con capelli corti e biondi ed occhi di un colore
indefinito. L’uomo
indossava la divisa da comandante.
"Comandante? " chiese Kirk stupito, "scusi, ma io la conosco?
È
stato trasferito qui di recente?"
Il Comandante Peter Wilson scambiò un'occhiata confusa con
McCoy.
"Jim, questo è Peter Wilson, il suo Primo Ufficiale."
"Uh-uh. Il mio Primo Ufficiale è Spock."
"Spock? Chi è Spock? "
"Lei lo sa, il computer con le orecchie a punta e il sangue verde con
cui
ama discutere tutto il tempo."
"'Computer con le orecchie a punta?' Mi dispiace Jim, ma non la seguo.
Sono più preoccupato del perché non riesce a
ricordare Peter. Lui è stato con
noi fin dal primo giorno."
"Forse un’amnesia? " suggerì Wilson.
"Potrebbe essere, ma se è così perché
si ricorda di me? E lui? E cosa
stava facendo prima di svenire? Anche in un’amnesia
provvisoria i pazienti di
solito non dimenticano una sola persona."
" Jim, ricorda che stava sull’ascensore, la missione, il
pianeta?"
"Sì. I rapporti sui Romulani che armeggiavano di nuovo
intorno al Guardiano
del Sempre. Noi ci stiamo dirigendo
verso il pianeta... "
"In quale sistema? " lo interruppe Wilson.
"Sistema Merculan."
"Il quarto pianeta del sistema Merculan, ecco dove siamo."
"Sì, ma cos’è il Guardiano del Sempre?"
"Cos’è il...?! " farfugliò Kirk.
"Bones, deve ricordarlo. Permette i viaggi nel tempo. Lo scoprimmo
circa
un anno fa quando
lei si iniettò
accidentalmente quella sostanza ed io e Spock fummo costretti a
inseguirla
sulla superficie. Lei attraversò il Guardiano e finimmo
indietro nel 1930...
"
"Mi ricordo di quell’incidente Jim, ma tu e Peter mi fermaste
prima che
arrivassi giù sul pianeta. Dopo di questo lasciammo il
sistema a causa di
uarichiesta d’aiuto urgente dalla USS Explorer."
"E non esplorammo mai quel
pianeta",
finì Wilson.
"Allora perché io lo ricordo così bene?
Perché mi ricordo Edith, e il 1930
- le macchine, le case, Spock che costruisce quel comunicatore
primitivo e
finalmente la troviamo."
"Ancora con 'Spock'. Chi è? "
"Ve l’ho detto, lui è il mio Primo Ufficiale. Ed
è mio amico. Lui mi ha
salvato la vita più volte di quelle che riesco a contare, ed
anche a lei,
Bones."
"Vorrei sapere di cosa stai parlando Jim. Prima lo hai definito
‘computer
con le orecchie a punta’. Gli unici che conosco con le
orecchie a punta sono i Romulani,
ed a meno che abbiamo improvvisamente legato col nemico... "
"Nemico? "
"Per favore non mi dire che hai dimenticato la Guerra!"
"Guerra? Che guerra?"
"Dannazione, lo sapevo!"
"La guerra con i Romulani quelli contro cui stiamo combattendo da
oltre100
anni."
Kirk impallidì
visibilmente. "100 anni! Mio
Dio! ".
"Davvero non lo sai ? E non mi conosce? " chiese Wilson, piuttosto
scioccato.
"No, mi dispiace, ma io non la conosco.”.
"Abbiamo servito insieme sull’Enterprise per oltre 3 anni.
Prima ancora
eravamo stati insieme nella battaglia di Vefernius 5. Siamo stati amici
e
colleghi negli ultimi 10 anni, fin dalla scuola militare. E’
stato in seguito
delle sue azioni su Vefernius 5 che è stato promosso
capitano, e mi hai
richiesto come tuo Primo Ufficiale.
" 'Scuola militare', non l'Accademia? "
"Che Accademia? "
"L’Accademia della Flotta Stellare."
"L’Accademia della Flotta Stellare? Vuol dire la nuova
accademia che hanno
aperto 2 anni fa."
"Due anni! "
"Sì. Perché, nei suoi ricordi da quanto tempo
esiste? "
“ Da circa 80 anni."
"Hmm, sarebbe stato possibile, suppongo, se non ci fosse stata la
necessità di convogliare tutte le risorse alla guerra."
"Io non sono mai andato ad una scuola militare. Io sono andato
all’Accademia
della Flotta Stellare dove si
dava
importanza all’esplorazione pacifica almeno quanto alla
difesa. Non ho mai
combattuto su Vefernius 5, e non sono mai stato in guerra con i
Romulani.
Ammetto, che per quanto mi riguarda non mi fiderei mai di loro, ma i
nostri
popoli non sono mai stati apertamente in guerra."
"Mio Dio! " bisbigliò Wilson.
"E, mi dispiace Peter, io non l’ho mai incontrata. Il mio
Primo Ufficiale
è un Vulcaniano di nome
Spock."
"Cos’è un Vulcaniano?!"
"Vengono dal quinto pianeta del
sistema di
Vulcano. Sono lontanamente imparentati con i Romulani ma molto
più amichevoli.
E’ stato grazie al primo contatto con loro che la Flotta
Stellare è nata."
"Si è scoperto che Vulcano fu distrutto completamente da
armi nucleari
circa 5000 anni fa La
Flotta
Stellare è
nata a causa della minaccia
di un attacco romulano," rispose Wilson, sospirando.
"Penso di dovermi sedere,” continuò il Comandante.
Kirk capiva il giovane.
Tentò di immaginare cosa
avrebbe provato se un giorno Spock o Bones gli avessero detto che non
si
ricordavano di lui.
"Jim, cosa sta accadendo in nome di Dio? Tutto quello che Peter le ha
detto è la verità! Lei gli hai salvato la vita su
Vefernius 5. E così hai avuto
il suo comando qui!"
"Vorrei ricordarmelo, Bones. Mi dica, sto diventando pazzo?
Perché non riesco
a ricordare?"
"Non mi sembra pazzo, per quanto vorrei poterle dare una facile
risposta .
Sono confuso quanto lei. Non è che lei non ricordi, ma
ricorda cose diverse da
noi."
"Ma perché. È qualche tipo di trucco elaborato?"
"Non trovo nessuna
traccia di droghe nel
sistema e la scansione cranica di base non mostra cambiamenti nei tuoi modelli mentali."
"Allora cos’è, maledizione!? Questi ricordi
sembrano così veri!"
"Forse lo sono, per lei. È come se avesse ricordi
alternativi ai nostri.
Alcune cose sono le stesse, lei ricorda chi e cosa sono, la nave, la
missione,
tutto giusto, ma altre cose sono lievemente diverse."
"Le cose principali sono che non conosco sono: la guerra, e Peter
Wilson."
"E noi non conosciamo i Vulcaniani, e Spock."
"Perché Vulcano fu distrutto, e i Romulani attaccarono... ".
Prima che potessero continuare, la nave fu scossa violentemente.
"Cos’è stato?!" chiese McCoy.
"Dobbiamo essere sotto attacco", rispose Wilson.
"Wilson ad Uhura. Cosa succede, tenente?"
"Sono i Romulani, Comandante. Si sono appena disoccultati a dritta. Lei
ed
il Capitano siete richiesti sul ponte."
"Sto arrivando, tenente."
"Un attacco romulano?" chiese Kirk. Wilson gli diede appena
un'occhiata diretta.
"C’è bisogno di noi sul Ponte, Capitano."
"Penso che forse è meglio che lei resti qui, Jim. Non credo
che sia in
condizioni di combattere."
"Io sto bene... "
"Secondo me Bones ha ragione. Io sarò sul Ponte. Mi faccia
sapere se ci
sono altre notizie."
Con
questo il Comandante
Peter Wilson lasciò l’infermeria.
"Accidenti", commentò Kirk, non per la prima, e lui ne era
sicuro,
neanche per l'ultima volta quel giorno.
"Lei sta davvero ferendo il ragazzo, Jim" commentò McCoy,
non in modo
scortese, mentre i colpi continuavano a scuotere la nave.
"Lo so, ma non posso mentirgli. Posso mentire? È questo
quello che sono?
La mia vita è stata tutta una menzogna? Ma sembra
così vero."
"Nella mia esperienza, il Capitano Kirk ha sempre avuto fiducia nei
suoi
istinti, che normalmente risultano giusti. Se lei sente che qui
c’è qualcosa di
più che inganni o allucinazioni suppongo che sia
così."
"Forse ha ragione. Abbiamo visto abbastanza cose strane da non fermarci
sempre alla soluzione più facile."
"Questo è vero. Ora, perché non va un po' a
riposarsi, vedrò se hanno
bisogno di me sul ponte."
"Ok, se ha bisogno di me, io sarò qui, credo. Grazie Bones."
"A più tardi, Jim."
Kirk fu lasciato solo. Pensieri di Spock, Edith, il Guardiano, la
guerra, e
ricordi alternativi giravano nel suo cervello. Lui era sicuro che la
risposta
era là, se solo avesse potuto trovarla!
Sospirando, McCoy entrò nel suo ufficio. Anche se aveva
cercato di sollevare il
morale dell’amico, era
preoccupato per
Kirk. Desiderava davvero che ci fosse qualche bella spiegazione esotica
per
tutta la faccenda, ma sapeva anche che qualche volta la risposta
più ovvia era
la verità, comunque dolorosa. Tuttavia era disposto a
sperare, per il bene di
Jim, e perché un Capitano
Kirk illuso e
paranoico sarebbe stato assolutamente inutile a chiunque in questa
terribile,
infinita guerra.
* * * * * * * * * * * **
"Come sta Dottore? " chiese Spock
dopo
aver finito di parlare con il capo della squadra di ricerca.
"Fisicamente, sta bene. Ma questa cosa che non la riconosce, mi
preoccupa,
Spock. C'è qualche cosa che non va, e le mie budella mi
stanno dicendo che
c’entrano i Romulani."
"Bene, Dottore, per quanto mi spiaccia essere d’accordo con
le sue
'budella’ come dice lei, ma logicamente, sono propenso a
essere d'accordo con
lei. Un’insolita perdita di memoria come questa non accade
per un semplice
svenimento. Inoltre dobbiamo ancora scoprire la ragione di quello
svenimento.
Abbiamo avuto notizie che i Romulani stanno
provocando problemi in questo sistema, sembra probabile
che ci possono
essere loro dietro a questo incidente. Tuttavia, abbiamo bisogno di
prove,
prima di poter fare qualsiasi cosa. Dall’esperienza passata
sappiamo che il
coinvolgimento col Guardiano del Sempre porta spesso a 'insoliti'
risultati."
" 'Insoliti risultati'? Se i Romulani stanno interferendo con il
Guardiano, con il tempo, potremmo essere tutti in un grande guaio... "
"Si calmi, Dottore. Non abbiamo ancora nessuna prova che questo sia il
caso... "
"Oh, naturalmente che lo è! In ogni modo,
c’è un'altra cosa, Spock.
Secondo Jim, lui è in guerra con i Romulani, e Vulcano fu
distrutto 5000 anni
fa... "
"Ma come? Non c'è nessun sintomo di controllo della mente e
influenze di
qualche genere?"
"No, curiosamente tutto funziona bene. Lui è Jim, ma un Jim
leggermente
diverso!"
McCoy rise. Spock lo guardava
pensieroso.
"Cosa c’è?"
"Lei può aver indovinato."
"Cosa vuol dire che quello non è davvero Jim".
"No, Dottore. Lo ha appena detto lei. Quello è Jim, ma
è un pò diversa.
Solo un piccolo cambiamento, come se avesse avuto una vita leggermente
diversa... "
"Ricordi diversi. Come Vulcano che è stato distrutto ed i
Romulani che
sono in guerra con la Flotta Stellare."
"È possibile che, se la Federazione non avesse avuto le
risorse e le
esperienze con altre forme di vita aliene dategli dal Primo Contatto
con i
Vulcaniani, i Romulani sarebbero riusciti a portare avanti quel primo
attacco
fino ad una guerra su vasta scala."
"Un Primo Contatto che non è mai esistito perché
Vulcano è stato distrutto
migliaia di anni prima... "
"Effettivamente è tutto molto logico, e molto intelligente."
" 'Intelligente!' Quei Romulani ci avrebbero potuti distruggere tutti,
e
lei li loda."
"Solo perché non approvo i risultati, questo non vuol dire
che non possa
apprezzarne i mezzi. Comun- que, resta una domanda. Se i Romulani sono
davvero
riusciti nella loro missione di utilizzare il potere del Guardiano,
perché solo
Jim ha questi nuovi ricordi, questa nuova storia?"
"E’ sicuro che sia questo che è successo?"
"Nelle attuali circostanze, non posso onestamente vedere altre logiche
alternative."
"Forse se lei unisse la sua mente con quella di Jim...?"
"È improbabile che lui sia disposto a tentare. Richiede
grande fiducia da
parte di un umano. Comunque, possiamo provare dottore."
"Jim, come si sente? "
"Mi sento bene, Bones. Solo confuso. Non c’è
niente di sbagliato in me...
"
"Non abbiamo detto che c'era, Capitano. Infatti, siamo venuti ad una
possibile spiegazione della causa della sua confusione."
"Vuol dire che crede di sapere cosa è successo?!"
"E’ possibile."
"È sempre così?" chiese Kirk a McCoy, curioso su Spock malgrado lui fosse
lì.
"Così Come?"
"Così... così preciso! "
"Si! "
"Oh. Allora, cosa succede? "
"Noi crediamo che possa avere qualcosa a che fare con i Romulani ed il
Guardiano del Sempre... "
“Bene, naturalmente dovevano essere i Romulani!"
"Si calmi, Jim. Spock sta soltanto tentando di aiutarla. Lui pensa che
se,
come ha detto, non c’è mai stata vita su Vulcano,
senza il Primo Contatto con i
Vulcaniani, la Terra sarebbe potuta entrare in guerra con i Romulani.
Arriviamo
alla differenza tra quello che lei ricorda e quello che io ricordo. Dai
nostri
precedenti contatti con il Guardiano, sembra molto probabile, che i
Romulani
siano riusciti in qualche modo a viaggiare indietro nel tempo e a
cambiare la
storia così che Vulcano è stato distrutto."
"Viaggi nel tempo?! Ma questo è impossibile!"
"Non con il Guardiano del Sempre."
"Il cosa? "
"È un portale attraverso il tempo e lo spazio. Attraverso di
lui, una
volta, abbiamo viaggiato indietro nella Terra del 1930."
"E lei pensa che i Romulani abbiano usato questo portale per viaggiare
nel
tempo e cambiare il futuro?!"
"Sì."
"Quindi perché sono il solo che ricorda questo cambiamento?"
"Questo è il problema. Jim, ci può essere un
modo. Potrebbe fare una
fusione mentale con Spock."
" 'Fusione mentale’? Come funziona, e perché non
piace il suo suono?"
"È perfettamente sicuro, Jim. È una tecnica
Vulcaniana, per unire le
menti."
"Quindi lei frugherà nella mia mente?! No, in nessun modo!
La mia mente è
privata!"
"Jim, si calmi. Spock non andrà dove lei non vuole, ma
potrebbe fare luce
su questo. Per favore abbia fiducia in lui. Lo ha fatto molte volte."
"No, io non l’ho mai fatto! O, se l’ho fatto, non
me lo ricordo."
"Capitano, per favore. Jim. Anche se lei non mi conosce, io la conosco.
Ho
unito la mia mente con lei molte volte. Voglio solamente aiutarla, ma
non posso
costringerla a farlo."
"Lei... Lei non può? "
"No"
"Bene, OK. Cosa devo fare?"
"Solo aprire la sua mente. Io farò il resto."
Spock mise le punte delle dita sul volto di Kirk, e lentamente
cominciò la fusione.
Muovendosi attraverso l'area familiare dell'infanzia di Kirk
poté vedere
leggere differenze. Lo spettro della guerra era sempre là.
Il padre di Kirk
aveva combattuto e suo fratello era morto in combattimento. C'erano
state meno
risorse disponibili e libertà per questo Jim Kirk rispetto a
quello che lui
conosceva come suo amico. Vide immagini di una familiare, eppure
leggermente
differente nave stellare Enterprise, partecipare coraggiosamente alle
battaglie,
un amico e rispettato Primo Ufficiale di nome Peter Wilson. Non vide
tracce di
falsità, di alterazioni mentali causate da droghe o peggio.
Kirk non solo
credeva che quello che sapeva fosse vero, ma per lui era vero.
Nel frattempo, Kirk vide Vulcano ed un popolo di cui non aveva mai
immaginato
l’esistenza, vide il loro stile di vita tranquillo e logico.
Fu stupito di
trovare immagini di una nave stellare Enterprise la cui
missione era principalmente dedicata alla
pacifica esplorazione. E, più stupefacente di tutto vide un
Capitano identico a
lui ed un'amicizia con un Primo Ufficiale vulcaniano. Poi vide i
ricordi di
Spock sul Guardiano e come lui pensasse che il tempo era cambiato,
ancora una
volta. Era così reale, eppure irreale, e lui sapeva che era
come sarebbe potuto
essere.
Spock approfondì il contatto, oltre al familiare ed
accessibile, raggiunse gli
angoli più oscuri della mente di Kirk, sperando di trovare
delle risposte. Kirk
glielo permise, fidandosi di quest’uomo che sarebbe potuto
essere suo amico.
In una zona grigia di cui Kirk neanche sapeva l’esistenza,
Spock trovò ricordi incosci,
dello svenimento di
Kirk nel
turboascensore. C’era una sensazione di fluttuare e di caduta
libera, Kirk che,
in qualche modo lasciava il tempo e lo spazio, poi vi rientrava, la
mente
cosciente senza nessun ricordo di quello che era successo e per
proteggersi.
Era incredibile, eppure, date le circostanze, totalmente credibile.
Uscendo dalla fusione mentale, Spock guardò Kirk quasi con
stupore, per quanto
si possa dire di un Vulcaniano che sia stupito. Aveva una nuova
ammirazione per
questo Jim Kirk di cui aveva visto la sofferenza.
"Allora ha funzionato?" chiese McCoy. Spock annuì, piuttosto
incerto
da dove cominciare. Kirk rimase silenzioso, ancora piuttosto scioccato
da
quello che avevano scoperto.
"È il Guardiano, e i Romulani, ma il loro viaggio nel tempo
non ha
funzionato completamente come avevano progettato. Sembra che su un
piano abbia
funzionato ma sull’altro
no. Crede nelle
dimensioni parallele, Dottore?"
"Non lo so. Ho sentito discussioni sulla loro esistenza. Ma cosa a che
fare con questo?"
"Tutto. Pensi che per ogni azione che noi facciamo, appare una
diramazione
nel flusso temporale. Su una diramazione, noi eseguiamo l'azione, o
prendiamo
una particolare decisione. Su un’altra,
c’è l’alternativa. Facciamo
un’azione
diversa, prendiamo una decisione diversa. I Romulani non sono riusciti
a
cambiare questo presente attraverso le loro azioni nel passato. Non so
come o
perché. Invece, sembra che abbiano creato un universo
parallelo dove hanno
avuto successo e dove la Federazione sta combattendo una guerra lunga
secoli
contro i Romulani... "
"Vuol dire che io non sono reale?!"
"No, lei è molto reale. Appartiene ad un universo
alternativo, ma quell’universo
è tanto vero, almeno per lei, come è vero questo."
"Allora, come sono venuto qui?"
"Questo non lo so, posso solo pensare che forse il Guardiano
può
saperlo."
"Aspetti, aspetti, aspetti" li interruppe McCoy. "Questa è
pazzia. Lei pensa che se Jim ha iniziato a
ricordare cose strane questo vuol dire che viene
è da un universo
diverso?! Ma come? Questo è Jim, il nostro amico. Non ha
senso."
"Al contrario, Dottore, ha perfettamente senso. Usare la logica non
vuol
dire dover eliminare l'insolito. Se è la cosa più
logica, allora per quanto
sembri impossibile, è probabile che sia qualcosa di vero.
Questo è davvero Jim
Kirk, ma non il nostro Jim Kirk."
"Così diciamo che sia vero, cosa facciamo ora?"
"Suppongo che Jim si sia in qualche modo scambiato con la sua
controparte.
Lui non appartiene a questo posto. Dobbiamo scoprire come a fatto e
come
riportarlo al suo mondo, ed il nostro Capitano al nostro."
"Oh, naturalmente. Facile!"
"Suggerisco di chiederlo al Guardiano."
"C’è un problema", suggerì Kirk, dopo
essere finalmente uscito fuori
della sua trance.
"Aspetti. Jim, lei ci crede a questo?"
"Curiosamente, sì, ci credo. Tutto è stato strano
fin dal turboascensore,
come se la realtà non fosse quella giusta. Questo sembra
aver senso, e quello
che ho visto nella fusione mentale lo conferma."
"Così, qual è il problema."
"La mia controparte. Non c'è Spock sulla mia nave con cui
avere una
fusione mentale, e per quanta fiducia io abbia in Bones e Peter, non
penso che
loro risolveranno questo problema da soli. Presumibil- mente, qualunque
cosa io
faccia per tornare indietro, l'altro Jim Kirk dovrebbe fare lo stesso."
"Entrambi stavate facendo la stessa cosa nello stesso tempo. Dobbiamo
avere fiducia che se noi possiamo trovare un modo per riportarla
indietro,
l'altro Kirk troverà inconsciamente anche lui la sua strada."
"Questo non mi sembra molto logico, Spock."
"Qualche volta, Dottore, anche la logica deve arrendersi allo spirito
umano."
"Quindi, lei vuole andare a vedere il Guardiano?"
Spock e Kirk annuirono appena.
Presa la decisione, i tre uomini stavano per lasciare la stanza, ed
ancora una
volta furono interrotti.
"Il Capitano e il Sig. Spock sul Ponte. Siamo sotto attacco" li
avvisò Uhura.
In quel momento la nave fu scossa con forza da alcuni colpi.
Spock fece un cenno con la testa a
Kirk.
"Da chi, Tenente?" chiese Kirk.
"Romulani, Signore!"
Con
McCoy
che li seguiva, Spock e Kirk si precipitarono sul Ponte.
"Questa non può essere una coincidenza, Capitano"
commentò Spock
quando giunsero alle loro postazioni.
"Sono d'accordo. Tenti di contattarli, per favore, Tenente" rispose
Kirk. Lui poteva non conoscere questo universo ma conosceva i Romulani.
* * * * * * * * * * * * * *
“Che ne dice del
Guardiano? " chiese Kirk
ancora in infermeria. Lui non poteva scrollarsi da dosso la sensazione
che il
Guardiano avrebbe fornito delle risposte. Non poteva essere una
coincidenza che
quest’incidente fosse accaduto qui, quando erano andati ad
indagare sui Romulani,
come aveva fatto questa, piuttosto
differente, Enterprise. Attualmente si stavano nascondendo dai Romulani
sull'altro lato del pianeta.
"Ehm, viaggi nel tempo?!" chiese McCoy.
"Io so che non sono matto, ed ho già visto gli effetti del
Guardiano.
Stavamo investigando su delle voci che i Romulani lo stavano usando per
i loro
scopi, e non è la prima volta che hanno tentato di viaggiare
nel tempo. Cosa
succederebbe se ci fossero riusciti?"
"Questo è impossibile."
"No, davvero, ha senso. È molto logico", rispose Wilson,
facendo
reagire di scatto Kirk per assicurarsi che Spock non fosse
improvvisamente
riapparso.
"Cosa c’è?" chiese Wilson, consapevole della
strana occhiata di Kirk.
"Niente. Solo... mi ha ricordato qualcuno."
"Se i Romulani hanno fatto qualcosa al tempo... "
"Loro avrebbero potuto fare qualcosa che ha provocato la distruzione di
Vulcano. Tutto è collegato a questo. Io sono esattamente lo
stesso, a parte gli
eventi che derivano da questo."
"Allora, perché solo lei ha ricordi diversi?"
"Non lo so. È come se lei ricordasse le cose come sono dopo
il
cambiamento, mentre io ancora ricordo come erano... "
"Quindi, siamo gli unici che sono cambiati?"
"Non lo so. Penso che dobbiamo parlare con il Guardiano."
Dopo aver preso questa decisione i
tre uomini
lasciarono la stanza, McCoy ancora
preoccupato per Kirk, Wilson ancora diffidente, ma sapendo
di dover arrivare
in fondo a tutto questo. Lui sperava solo che i Romulani non li
trovassero
prima.
* * * * * * * * * * * *
"Sullo
schermo,
Signore" annunciò Uhura quando finalmente ebbe contattato i
Romulani.
"Qui è il Capitano Kirk della USS Enterprise, lei ha invaso
il territorio
della Federazione," disse Kirk. Stava tentando disperatamente di
ricordarsi che non erano in guerra e non doveva dirgli che erano carne
morta.
Le informazioni acquisite dalla fusione mentale lo aiutarono.
"Non vedo nessuna rivendicazione territoriale precedente", rispose il
Comandante romulano.
Improvvisamente Kirk si rese conto di conoscere quel Romulano, almeno
nell’altro universo. Lui lo aveva ucciso. Comprese di avere
il vantaggio di
sapere come questo romulano pensava e combatteva.
"R'Til. Forse ha bisogno di un
controllo alla vista."
"Cosa?! Come mi conosce, Umano?"
“Diciamo solo che ho... sentito delle sue imprese", rispose
Kirk, tentando
di non rabbrividire all’idea di essere così
educato con un Romulano.
"In ogni modo, temo che questo pianeta sia protetto dalla Federazione,
così vorrebbe farmi sapere cosa sta facendo qui? "
"Solamente delle osservazioni planetarie. Non abbiamo mappato
completamente
questo sistema, e stiamo eseguendo delle scansioni."
Kirk era, a dir poco, scettico.
"E allora perché ci stava sparando?"
"Ah, un nostro errore, abbiamo creduto che lei stesse per sparare su di
noi."
Anche Spock sollevò le sopracciglia a quella logica.
"Uh-huh", rispose Kirk senza compromettersi.
"Ora se lei fosse così gentile, noi siamo ansiosi di tornare
alle nostre
osservazioni. Credo che questo sia il motivo per cui lei è
qui? "
"Naturalmente."
Il Romulano annuì, e spense il collegamento.
"Non vogliono che dubitiamo delle loro azioni sul pianeta",
osservò
Spock, piuttosto inutilmente.
"Conosco R'Til, lui non si interesserebbe mai di osservazioni
planetarie,
neanche in un universo alternativo" iniziò Kirk, ignorando
gli sguardi
strani di Uhura, Chekov e Sulu.
"Se scendiamo sul pianeta possiamo fermarli, e parlare con il
Guardiano."
Kirk, li riassicurò che non sarebbero stati attaccati subito
in nessun caso,
tutti furono rapidamente
d'accordo.
Mentre i Romulani erano convinti di averli ingannati con la loro falsa
storia,
loro avrebbero potuto affrontarli.
* * * * * * * * * * * * *
Sul pianeta la luce tremolò e tre persone apparvero sulla
superficie.
Il Guardiano si svegliò, sentendo un disturbo nel flusso
temporale.
Tirando fuori il suo tricorder, Spock indicò la direzione
dei Romulani. Si
trovavano al di là del Guardiano e stavano effettuando dei
test su di esso;
erano in cinque.
"Sembra che malgrado l’originale uso del Guardiano stiano
ancora tentando
di capire precisamente come funziona".
"Wow, e lei ha viaggiato attraverso quella cosa?" domandò
Kirk, dando
la sua prima occhiata al Guardiano.
"Si, e non lo dimenticherò mai," confermò McCoy.
"Se riusciamo far allontanare i Romulani dal portale, posso avere
l'opportunità di parlare al Guardiano."
"Ah,
bene, io potrei
fare di nuovo la mia piccola scena da pazzo!"
"Hmm... in effetti... " mormorò Kirk.
"Oh, no."
"Oh, sì. Venga, è una distrazione."
"Oh, al diavolo, andiamo allora. Dovrà giocare anche lei,
Jim, non c'è
modo di fare questo da solo. Possiamo non essere in guerra con i
Romulani ma
loro non sono il mio popolo preferito."
Detto questo i due si avvicinarono ai Romulani mentre Spock si teneva
nascosto.
* * * * * * * * * * * * *
"Romulani a ore cinque,"
sussurrò
Wilson mentre si avvicinavano al Guardiano. C'erano cinque Romulani.
"Sembra che stiano tentando di scoprire esattamente come funziona",
commentò Kirk.
"Ah, quella feccia non merita di saperlo".
"Non lasci che la rabbia la domini, Wilson. Si concentri sulla
missione", disse in tono brusco Kirk, e Wilson fu piuttosto stupito di
come facilmente lui pensò ad ubbidire. Aveva pensato a
questo Kirk come a
qualcuno di diverso, non facente parte del loro equipaggio o della
Flotta
Stellare. Ad un certo punto nell'ultima mezz’ora questo era
cambiato e ora
vedeva che nonostante le differenze, questo era ancora il Capitano
James T.
Kirk.
"Sì, Signore."
"Questa cosa è davvero
un portale del tempo?
Sembra un vecchio pilastro di pietra, " disse McCoy, stupito.
"Certo che lo è. Forse se possiamo distrarre i Romulani
riesco a parlare
con lui. Ci ho viaggiato attraverso e dovrebbe riconoscermi."
"Ok, ha l’aria di essere un piano."
"Ed io so esattamente come distrarli", sogghignò Wilson,
tirando
fuori il suo phaser.
"Wilson, io... " iniziò Kirk.
"Con tutto il rispetto signore, noi siamo ancora in guerra e questo
è
davvero un buon momento per ottenere preziose informazioni e
prigionieri.
Kirk scrollò le spalle, e diede a Wilson il permesso di
agire. L’uomo aveva
ragione questo non era il suo mondo. Questi uomini coraggiosi stavano
ancora
combattendo una guerra e potevano aiutarsi l'un l'altro, allora tutto
sarebbe
andato per il meglio. Sentì un improvvisa fitta di nostalgia
per la sua nave ed
il suo equipaggio, e sperò che questo piano improvvisato
funzionasse.
* * * * * * * * * * * *
"Guardi, McCoy, io non mi preoccupo
di
quello che dice, pensa o sa, io sono il Capitano ed i miei ordini sono
validi!
" iniziò Kirk. Combattendo contro la doppiezza romulana si
era trasformato
in una persona subdola a sua volta. McCoy lo guardò per un
micro secondo
sbalordito ma poi afferrò cosa stava facendo Kirk.
"No, mi lasci in pace, io devo andarci! Lei non sa
cos’è!"
"È un pezzo di pietra, McCoy, ora venga torniamo alla nave!"
"Mai! E può prendere questo come le mie dimissioni! Questo
è molto più
importante. Non è solo una pietra, è la Pietra di
Aratham. Non comprende quanto
è importante!"
"McCoy, non lo faccia o le sparerò. Torni indietro, noi
possiamo
aiutarla."
Ormai la loro animata discussione aveva avuto l’effetto
desiderato, ed entrambi
i Romulani erano incuriositi da quello che McCoy stava dicendo sul
Guardiano, e
dai problemi che 'il grande Capitano Kirk' stava avendo con il suo
equipaggio.
"Capitano Kirk, sta avendo problemi con il suo equipaggio?"
domandò
il Comandante romulano. Kirk si girò a guardarlo, come se
fosse sorpreso che
lui fosse là, ed imbarazzato per essere stato visto in
quella situazione.
"R'Til, è ancora qui?"
"Sì, abbiamo degli studi da finire. Anche lei sembra."
"No, per quanto mi riguarda. Comunque, il mio Ufficiale Medico qui
è
convinto che c'è qualche cosa di importante in quel
monumento di pietra. Ho
tentato di dirgli che era solo un pezzo di roccia, e se lui non
obbedisce ai
miei ordini ci saranno dei guai", finì alzando il tono della
voce e
guardando verso McCoy.
Lui guardò di nuovo verso
R'Til con una breve risata ed un sorriso beffardo come per dire '
stupidi
esseri inferiori’, da un comandante all’altro.
Intanto McCoy si stava dirigendo
verso il Guardiano.
"McCoy, se non andiamo via ora risalirò
senza di lei!" gridò Kirk,
correndo
dietro a McCoy, lasciando R'Til che li guardava ancora divertito.
"Faccia quello che vuole Jim", rispose McCoy, godendosi il suo ruolo.
Lui ora era accanto all'altro Romulano che stava in piedi di fronte al
Guardiano. Fecero un passo indietro, incerti di quello che stava accadendo.
"Per favore, ignoratelo", gli disse Kirk, lanciandogli uno dei suoi
sorrisi più affascinanti.
I Romulani scrollarono le spalle e si spostarono.
Improvvisamente McCoy tirò fuori il suo phaser, puntandolo
apparentemente
contro Kirk. Kirk si girò su se stesso, come per togliersi
dalla traiettoria e
sparò con il suo phaser su R'Til che era dietro di lui. Lo
sparo di McCoy mancò
il suo comandante e prese due dei restanti quattro Romulani,
esattamente come
aveva progettato. I Romulani, ancora leggermente scioccati, non ebbero
scampo
con Kirk mentre si girava e sparava su di loro. Subito tutti furono
troppo
storditi per sapere
cosa stava
accadendo. In quel momento, Spock si avvicinò uscendo
dell’ombra distante ed i
tre avanzarono trovandosi di fronte al Guardiano.
* * * * * * * * * * * * * *
"Ehi voi, allontanatevi quella
è Proprietà
della Federazione ", gridò Wilson, sparando e lanciandosi
sui Romulani. Questi
si girarono immediatamente ed estrassero le armi. Evitando il loro
fuoco,
Wilson corse verso
di loro, Kirk e McCoy lo
seguirono da vicino.
"Io sono il Capitano James T. Kirk della nave stellare Enterprise e voi
potete considerarvi prigionieri di guerra", annunciò Kirk,
puntando il
phaser contro il Comandante romulano.
"Io sono il Comandante R'Tok, e non mi arrenderò senza
combattere",
dichiarò questi, mentre sparava a Kirk. Intanto McCoy stava tentando di giungere
di fronte al
Guardiano, mentre i Romulani erano distratti. Kirk si gettò
a terra per evitare
il colpo e sparò ad un Romulano che si stava avvicinando a
Wilson. Il
Comandante lo ringraziò con un cenno della testa e rispose
al fuoco di un altro
Romulano, e l'episodio si trasformò in una sparatoria.
Con tre Romulani a terra, Kirk notò che Wilson era
improvvisamente in pericolo.
"Wilson, stia giù!" gridò, vedendo R'Tok che
mirava al Primo
Ufficiale. Wilson si girò, ma era in ritardo. Gridando, Kirk
sparò furiosamente
a R'Tok mentre McCoy usciva in qualche modo dall’ombra per
mettere fuori
combattimento l’ultimo superstite della squadra di R'Tok.
Improvvisamente tutto
fu tranquillo. Tutti i Romulani erano storditi,
ma Peter Wilson era caduto. Kirk non sapeva cosa provava
per il Primo
Ufficiale ma aveva iniziato a rispettarlo.
"Jim, sta facendo qualcosa... "
"Bones, presto" lo interruppe Kirk.
"Cosa c’è? " chiese, fermandosi poi
notò Wilson. Lui controllò il
giovane con un'occhiata cupa sul viso.
"E’ morto Jim".
"Maledetti!"
"Bastardi! Non avrei mai pensato che finisse così! "
"Jim, è la guerra, Peter sapeva cosa stava rischiando... "
"Bones, questa non era la guerra. Questo è stato colpa mia,
era una mia
idea."
"Lei non può incolparsi. Peter ha voluto farlo, lei era
ancora il suo
Capitano."
"Non lasciamo che sia morto invano, Bones. Deve riuscire a far finire
questa guerra. C'è un altro modo. Ci deve essere, anche
senza i Vulcaniani. Il
suo Capitano potrebbe capirlo anche lui ora. Ne approfitti,"
dichiarò Kirk
con un bagliore deciso negli occhi.
"Farò quello che posso, Jim", rispose McCoy, non
c’era davvero
nient’altro che potesse dire.
"Ora, il Guardiano...? "
"Sì, si è illuminato quando mi sono avvicinato."
Tornarono indietro e si misero di fronte al grande portale.
"Guardiano, ci conosci? Noi abbiamo viaggiato con te tempo fa,"
cominciò Kirk.
"Uno lo conosco, tu hai davvero viaggiato attraverso il portale.
L'altro è
conosciuto ma non è noto. Una differente versione.
C'è un disturbo nel flusso
temporale e non tutti sono dove dovrebbero essere. Si deve riparare
prima che
sia troppo tardi.
Entrambi gli uomini ansarono sorpresi. Quindi, era vero. Il flusso
temporale
era stato alterato.
"Puoi riparare il flusso temporale?"
"Posso, ma quello che non appartiene a questo tempo, quello chiamato
Kirk,
deve tornare al suo tempo, come deve fare l'altro."
"L'altro Kirk? "
"Esatto."
"Come può accadere ? Avremo successo? " chiese McCoy.
"Può essere, se entrambi torneranno nello stesso momento, e
presto. Io
aprirò il portale."
"E se non è nello stesso momento? "
"Allora entrambi si perderanno nel flusso temporale."
"È troppo pericoloso! " esclamò McCoy.
"Lo è. Ma lei ha sentito quello che ha detto, se non lo
faccio allora sarà
troppo tardi.
"Ma...? "
"Si fidi di me. E si fidi del suo Capitano, del suo amico. Lui
avrà
trovato un modo, lo sento. Dopo tutto, lui è me."
"Ok, suppongo di non avere nessuna alternativa. Buon fortuna."
“Grazie. Addio."
Con quello, James Kirk
entrò nel portale del
tempo, e scomparve.
* * * * * * * * * * * *
"Guardiano, ci conosci? Noi abbiamo
viaggiato con te tempo fa," iniziò Spock.
"Due li conosco, infatti, voi avete viaggiato attraverso il portale.
L'altro è conosciuto ma non è noto. Una
differente versione. C'è un disturbo
nel flusso temporale e non tutti sono dove dovrebbero essere. Si deve
riparare
prima che sia troppo tardi. "
Due dei tre uomini ansarono sorpresi. L’altro
sollevò un sopracciglio. Quindi,
era vero. Il flusso temporale era stato alterato.
"Puoi riparare il flusso temporale?"
"Posso, ma quello che non appartiene a questo tempo, quello chiamato
Kirk,
deve tornare al suo tempo, come deve l'altro."
"L'altro Kirk?"
"Esatto."
"Come può accadere ? Avremo successo? " chiese McCoy.
"Può essere, se entrambi torneranno nello stesso momento, e
velocemente.
Io aprirò il portale."
"E se non è nello stesso momento?"
"Allora entrambi si perderanno nel flusso temporale."
"È troppo pericoloso!" esclamò McCoy
"Lo è. Ma lei ha sentito
quello che ha
detto. Se non lo faccio allora sarà troppo tardi.
"Ma...? "
"Si fidi di me. E si fidi del suo Capitano, del suo amico. Lui
avrà
trovato un modo, lo sento. Dopo tutto, lui è me."
"È logico che l'altro Kirk faccia così." Kirk
sorrise.
“Grazie per aver avuto fiducia in me, Spock. Mi
mancherà."
"Si ricordi di quello che ha imparato qui, Jim. La guerra
può finire e lei
può farlo accadere. Ne parli con la sua versione di McCoy ed
il suo Primo
Ufficiale."
Kirk annuì, pensieroso. Forse poteva esserci un modo, in
qualche distante
futuro.
“Grazie. Addio." Con quello, James Kirk entrò nel
portale del tempo, e
scomparì.
* * * * * * * * * * * * *
Un lampo illuminò il
cielo sopra il Guardiano poi
si sentì il tuono. Improvvisamente, come si erano scatenati
gli elementi
rapidamente furono di nuovo tranquilli. Se McCoy fosse stato un
po’ propenso
l’avrebbe considerata quasi un'esperienza religiosa.
Guardando il Guardiano,
lui vide un ultimo baglio- re mentre una singola figura usciva dal
Guardiano.
Allora il Guardiano fu di nuovo immobile, e tutto fu come era stato.
McCoy si avvicinò all’amico, ancora ignaro del
corpo di Peter Wilson che
giaceva alcuni metri dietro a lui e al gruppo di Romulani ancora
storditi.
"Jim? "
Kirk sorrise.
"Ha funzionato? " chiesero entrambi gli uomini.
"Peter è qui? " chiese Kirk.
"Jim, sei tornato! Vero? Ricordi di essere stato alla Scuola Militare
con
Peter? "
"Ogni minuto", rispose Kirk con un sogghigno.
"Jim, io... Peter è... lui... lui è morto, Jim! "
"No!"
"Mi dispiace, sono stati i Romulani, stavamo tentando di arrivare al
Guardiano."
"Maledetti! "
"Questo non può continuare, Jim, finirà mai tutto
questo spargimento di
sangue? "
"Lo so, Bones, lo so. Sono appena stato su un’Enterprise dove
la missione
primaria è la pace e
dove c'è un alieno
dalle orecchie a punta che sarei contento di chiamare amico."
"Spock? "
"Sì, lui te lo ha detto allora? "
"Possiamo farlo diventare vero per
noi.
Dobbiamo!"
Detto questo i due amici tornarono alla loro nave, rattristati ma in
qualche
modo pieni di speranza.
* * * * * * * * * * * *
Un lampo illuminò il
cielo sopra il Guardiano poi
si sentì il tuono. Improvvisamente, come si erano scatenati
gli elementi
rapidamente furono di nuovo tranquilli. Se McCoy fosse
stato un po’ propenso, l’avrebbe considerata
un’esperienza quasi religiosa.
Guardando il Guardiano, vide un ultimo bagliore mentre una singola
figura usciva
dal Guardiano. Allora il Guardiano fu di nuovo immobile, e tutto fu
come era
stato.
"Jim? " chiese Spock, mentre si avvicinava al suo Capitano.
"Spock? Mi sei mancato amico mio." Gli sembrava di essere stato via
da una vita intera.
"Jim, ha funzionato!"
"Sì, Bones, ha funzionato. L'altro Kirk ha superato il
portale? "
"Sì... "
"E’ tornato ad un mondo in guerra ed a un Primo Ufficiale, ed
amico,
morto."
"Cosa? "
"Il Comandante Peter Wilson è stato ucciso dai Romulani,
mentre tentava di
riportarmi a casa."
"Jim, mi dispiace... "
"È tutto OK, Bones. Lo so che lui non era il mio Primo
Ufficiale, ma... ma
sarebbe potuto esserlo così facilmente! Non sappiamo quanto
siamo fortunati,
Bones!"
"Penso che lo siamo ora, Jim. Non sprechiamo quella conoscenza."
"Hai ragione. Siamo pronti per tornare alla nave? "
I suoi due amici annuirono, rattristati ma pieni di speranza e
gratitudine.
"Kirk ad Enterprise? Tre da portare su."