05/11/2015
3 recensioniSi rifiutava di crederci.
Oh ma andiamo, okay che in passato non era stato del tutto corretto con lei ma, la sua ragazza e quello sfigato?
Era una delle poche cose in comune tra loro, entrambi lo odiavano, perché allora le labbra della propria ragazza erano su quelle di quel nerd?!
Cercò di muoversi per sorpassare la porta della casetta delle carpe assassine, spezzare quel nonsense e pestare per bene lui, magari non aveva ancora capito con chi stesse effettivamente Courtney.
La mente era già oltre la soglia, il pugno sollevato a mezz'aria, l'ira nei propri occhi ed il terrore in quelli dell'occhialuto, il problema era uno ed uno soltanto: il suo corpo si rifiutava di muoversi.
Sgranò gli occhi acquamarina, cercò di voltare il viso ma fu del tutto inutile; il mondo man mano iniziava a sfocarsi e le uniche due figure nitide rimanevano Courtney, Harold ed i loro corpi abbracciati, le labbra unite le une alle altre.
La rabbia fu sostituita presto dal panico, puro e semplice panico.
Non aveva più il controllo del proprio corpo.
Non poteva correre e fare ciò che l'istinto gli suggeriva.
La situazione gli stava sfuggendo via dalle mani come se fosse fumo, come se fosse una bugia.
Provò ad urlare ma le corde vocali non vibrarono, con conseguente mancanza di suono.
Impallidì Duncan, non sapeva più che cosa fare, la testa girava vorticosamente in cerca di un perché.
Courtney ed Harold?
“Svegliati andiamo Dun!” Mani ambrate scuotevano sempre più energicamente un corpo arrotolato tra le coperte dalle quali sbucava solo una cresta verde oramai scolorita.
“E svegliati!” Un sobbalzo e Duncan ritornò con la mente sul pianeta terra, prendendo preziose boccate d'ossigeno e sistemandosi la cresta indietro, visto che alcune ciocche sudate gli si erano appiccicate in fronte ed altre erano arrivate a solleticargli le palpebre.
“Court?” Sgranò gli occhi nuovamente, incredulo. Ma che cosa diavolo gli era successo?
“Ah.”
“Ah cosa, principessa?” Courtney sorrise maliziosa, avvicinandosi e baciandolo a fior di labbra.
“Va bene che gli incubi sono incubi ma almeno ti prego, se proprio devi immaginare che ti tradisco scegli qualcuno di più appetibile.” Sorrise sorniona e fece spallucce, anticipando la domanda del moro di come e perché sapesse determinate cose.
“Parli nel sonno, Marcio.”
M's little nook:
Buonasera a voi, miei cari :3
~M
Ebbene si, nonostante l'impressionante calo che i mesi autunnali come ogni anno vedono su tale sito, a volte l'ispirazione supera la massa di compiti e la pigrizia in poche parole volevo distrarmi e ridere, magari strappando un sorriso anche a voi
Nulla, la flashfic parla da sé, ma visto che sono una precisina lo spiegherò lo stesso :3 in realtà non ho niente da fare e mi va di scrivere ancora un po', bwahahaha
Duncan ha un incubo, in questo pericoloso frangente sogna la propria ragazza -di nuovo- vendicarsi e tradirlo con il proprio nemico.
...
E nulla, mi dileguo prima che iniziate a lanci-*un pomodoro fa una parabola perfetta in aria, mancando di pochi centimetri M*
Scappo!