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Autore: Angels4ever    05/11/2015    3 recensioni
Si lasciò stringere perché la sorpresa nello scorgere un luccichio dispiaciuto negli occhi della Ex Evil Queen era stata più forte del dolore.
Rimasero così per interminabili istanti, rimasero avvinghiate, l'una la salvezza dell'altra in quello sfacelo di disperazione.
(Spoiler 5x12)
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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MY HOME 

 
Emma camminava per le vie desolate di Storybrooke, lanciando a destra e a manca occhiate di rammarico e disappunto; gli abitanti della piccola cittadina si stavano rialzando dolorosamente, fissando con dolore e sofferenza la torre dell'orologio crollare giù a picco, l'ultima superstite di quella carneficina. 
<< Attenzione! >> urlò qualcuno alle sue spalle, una voce vagamente famigliare,  ma ella cercò di attutire qualsiasi suono, chiudendosi all'interno di pensieri e sensazioni inaccessibili.
Egoisticamente, con il cuore che batteva all'impazzata e gli occhi lucidi di lacrime e di dolore, fissò un punto all'orizzonte, fermandosi di colpo al centro della strada.
Non si rese conto di essere completamente sporca di polvere e fuliggine, di avere i capelli in disordine, cotonati e privi di vita; la città era completamente spenta. Ormai albergava solo la disperazione ed il dolore di chi aveva perso tutto. 
Le famiglie cercavano di ricongiungersi, Robin cercava tra le macerie il piccolo Roland, sua madre teneva stretto al petto un Neal piangente, proteggendolo come meglio poteva e cercando di riscaldarlo, per combattere il freddo e l'oscurità della notte.
Tuttavia, desiderava solo che la smettessero. Che smettessero di urlare, di piangere, di dimenarsi...perché quella che aveva nuovamente perso tutto era solamente lei. 
Una sensazione di Deja vù le si attanagliò alla bocca dello stomaco. Cadde bocconi, in ginocchio, sull'asfalto bollente e sdrucciolevole. 
Calde lacrime cominciarono a rigarle il volto, prima lentamente, una alla volta, poi dimenandosi come un fiume in piena, incontrollabili, piccole e lucenti.
Due braccia decise la afferrarono da dietro, cercando di sospingerla al riparo. Ma era inutile, da lì sembrava non avere alcuna intenzione di andarsene. Era come inchiodata. 
Si sentiva pesante, e stanca, e spaesata. Avrebbe voluto poter tornare indietro nel tempo, di nuovo, e lasciare che l'Oscurità prendesse Regina e non lei. Per la prima volta si pentì di essere stata troppo buona. 
Era egoista? 
Forse. 
Come poteva convivere con un peso tanto grande? Come poteva far finta di niente...dopo aver ferito tutto le persone che più amava? Come poteva continuare a vivere, mentre il suo maggiolino, la sua casa, il suo mezzo...bruciava davanti ai suoi occhi?
<< Emma...sei ferita. >> 
Non era una domanda, ma una banale constatazione; la Salvatrice, dal ruolo finalmente ripristinato, stava sanguinando. 
Non in maniera copiosa nè accentuata, ma le sue nocche, poggiate sulle gambe, erano visibilmente graffiate, lasciando vedere del sangue ragrumato in cima, come se avesse pestato qualcuno; e in un certo senso era così.
Solo quando Regina glielo fece notare, si ricordò di altri punti doloranti per tutto il corpo, ed un'emicrania che sembrava attentare alla sua vita. 
Quei fastidi erano il nulla, se paragonati al dolore lancinate che Emma stava provando proprio lì, al centro del petto, come se un pugnale l'attraversasse perforandola da parte a parte.
<< Emma... >> mormorò Regina, cercando di sorreggerla al meglio: << E' soltanto un'auto...ne compreremo un'altra... >>
La bionda le lanciò un'occhiata torva, facendola quasi indietreggiare. Cosa poteva saperne lei? 
Quella macchina era tutto ciò che le restava di Neal. Era la sua casa, il suo rifugio, la sua ancora. Ne aveva bisogno. Ne aveva bisogno per ricordarsi di aver avuto un passato, di essersi sentita sola un tempo, ma di aver avuto qualcuno in grado di salvarla: un principe, un principe anti convenzionale che non somigliava al suo papà. Un principe non biondo, e non dagli occhi azzurri. Un principe che non si era presentato su un cavallo bianco, ma su un maggiolino giallo e rumoroso, un pezzo di storia che aveva assistito allo sbocciare di un grande amore, al concepimento di un figlio. 
E alla fine.
 Alla fine di ogni certezza. 
Lo vedeva lì, ora, bruciare con impeto, con il fuoco rispecchiato negli occhi di tutti i presenti. E avrebbe desiderato essere stata lì dentro, per cessare di esistere con l'unica parte supersite di Neal.
Emma si lasciò stringere da Regina, che mostrò premura ed un lato materno che mai, nemmeno con Henry, le aveva visto adottare. 
Si lasciò stringere perché aveva bisogno di un appiglio.
Si lasciò stringere perché si sentiva di nuovo diciottenne, e di nuovo sola.
Si lasciò stringere perché la sorpresa nello scorgere un luccichio dispiaciuto negli occhi della Ex Evil Queen era stata più forte del dolore. 
Rimasero così per interminabili istanti, rimasero avvinghiate, l'una la salvezza dell'altra in quello sfacelo di disperazione. 




Angolo Autrice:
Le foto spoiler della 5x12 mi hanno distrutta. Davvero. Il maggiolino distrutto NO.  Così ho scritto questa breve ff senza molte pretese, che rappresenta perfettamente il mio stato d'animo.
Alla prossima.

Angels4ever
  
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