Chichi si coricò su un fianco, sentiva il respiro pesante e regolare del marito risuonare nella stanza. Si morse l’interno della guancia e gli accarezzò le coperte, le dita le tremavano. Osservò il viso di lui illuminato dalla luce della mezzaluna che entrava dalla finestra. Socchiuse gli occhi ed avvertì una fitta al petto.

- Domani affronterai Cell, eppure sei così tranquillo – rifletté. Alzò la mano e sfiorò una delle ciocche larghe quattro dita nere del marito, guardandola ondeggiare.

- E se domani ti perdessi, amore mio? Come farei da sola con Gohan? – si chiese. Ritirò la mano e si stese a faccia in su, stringendo le proprie coperte.

- Ti sei stancato di avere una vita tranquilla, una famiglia e rischi di farmi perdere tutto. Potrei non rivederti più dopo domani - Accavallò le gambe, strofinando con la pianta del piede sul letto. Scostò le proprie coperte e si voltò, mettendosi seduta. Il letto cigolò e la donna si nascose il viso tra le mani. Sgranò gli occhi, sentendo delle braccia avvolgerla da dietro.

“Chichi” sentì la voce del marito. I capelli di lui si tinsero d’oro e il bagliore del supersaiyan illuminò la stanza.

“Perché domani devi andare?” sussurrò con voce roca la mora. Le lacrime le rigarono il viso. Il marito le abbassò la maglia del pigiama scoprendole la spalla e gliela baciò.

“Devo salvare il mondo” mormorò con voce calda. Chichi rabbrividì ai baci di lui e singhiozzò, le lacrime le caddero dal volto.

“E se rimanessi nel nostro mondo? Non potresti essere egoista anche tu, per una volta?” domandò e la voce le tremò. Goku le fece voltare il viso e la baciò.

“Sarò egoista durante questa notte. Perché urca, ti voglio da impazzire e potrebbe essere l’ultima volta” sussurrò roco. Chichi si sfilò la maglia del pigiama e lo abbracciò, nascondendo il viso nel suo petto muscoloso.

“Sappi che nel caso che domani non ti potessi più rivedere, rimarrò ad aspettarti perché niente potrà darmi nemmeno l’ombra della perduta felicità” mormorò. Goku la abbracciò a sua volta, cullandola.