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Autore: Emma Fantasy Wilkerson    09/11/2015    1 recensioni
"Caro Tommy..."
Newt si trova da solo all'interno della Berga mentre gli amici sono a Denver, ed è costretto a prendere una dura decisione. Prima però, vuole lasciare una lettera agli altri per spiegare il motivo della sua imminente scomparsa. Quasi senza rendersene conto, si ritrova invece a scrivere a Thomas.
Genere: Angst, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Newt, Newt/Thomas
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Words unsaid.


 

Newt stava avendo una pessima giornata all’interno della Berga, da solo. I suoi amici erano a Denver: l’avevano lasciato il giorno prima dicendo che sarebbero tornati presto, perché lui non poteva andare con loro. Perché loro erano Muni e lui uno Spaccato.
Infatti, l’Eruzione lo stava mangiando vivo. Poteva sentire la rabbia che era riuscito a tenere a bada durante tutti quegli anni nel Labirinto, uscire finalmente allo scoperto. Voleva prendere una pistola e porre fine alla sua vita, così che la testa avesse smesso di far male, ma non ci riusciva. Era un codardo, lo era sempre stato.
Dal momento in cui aveva tentato di uccidersi nel Labirinto, saltando giù dalle mura.  Non era come Minho o Thomas o persino Frypan. Quando loro avevano continuato a combattere, lui aveva pensato che ogni speranza era vana. E anche se adesso sapeva di dover morire comunque, non riusciva a fare l’unica cosa che il suo cervello gli suggeriva di fare.
Quindi, ovviamente, prese un’altra decisione: non voleva che i suoi amici lo guardassero mentre attraversava l’inferno, e non voleva fare loro del male.
Prese un pezzo di carta e cominciò a scrivere, lasciando che le sue emozioni e i suoi pensieri fluissero liberi.
 
Ehi ragazzi,
 
Si fermò, realizzando di non voler scrivere a tutti. Quindi cancellò le sue parole e ricominciò daccapo.
 
Caro Tommy,
Se stai leggendo questo, allora probabilmente saprai che me ne sono andato. Non mi aspetto che tu capisca, non sei uno Spaccato. Sei coraggioso e altruista, e so che vuoi credere che una cura sia possibile. Ma io non sono te. Non mi è rimasta nessuna speranza, Tommy. Non sono nemmeno sicuro che ne avessi un po’ quando siamo usciti dal Labirinto.
Ti starai chiedendo perché sto scrivendo a te.
Non penso che Minho sia pronto ad accettare il fatto che debba morire. Probabilmente darà di matto quando scoprirà cosa ho fatto. Quella faccia di caspio... mi mancherà un sacco. Fortunatamente non durerà a lungo, visto che l’Eruzione sta cercando in tutti i modi di far si che vi odi.
Per questo sto scrivendo ora, quando riesco ancora a pensare con la mia testa.
Mi mancherai anche tu, Tommy.
Non ricordo cosa è successo prima del Labirinto, ma so che sei sempre stato un punto fermo per me. Mi facevi sentire come se tutto fosse possibile anche se non ci credevo, ed ero pronto a seguirti ovunque. Ero pronto a difenderti, a prendere una pallottola al posto tuo.
A questo proposito...
Mi hai davvero spaventato a morte quando sei caduto a terra, nella Zona Bruciata, quando quella testa di caspio ti ha sparato. Pensavo che fossi morto, cacchio. Per una volta ero riconoscente alla C.A.T.T.I.V.O. per essere venuta a salvarti. Non so come avrei reagito se tu fossi...
Non potevo sopportare di vedere morire un altro dei miei amici.
Prima Alby, poi Chuck... forse è meglio che me ne vada ora, invece di continuare a combattere per niente.
So che farà male. Sto cercando di non pensare al fatto che ti sto lasciando, che non vedrò più la tua cacchio di faccia. Quegli occhi in cui mi perdo ogni volta che li guardo.
Perché sì, Tommy. Come hai potuto essere così cieco? Ti amo. Ti ho sempre amato. Forse anche da prima che le prove iniziassero perché un sentimento del genere non nasce dal nulla. Ho sempre saputo, dal momento in cui sei comparso, che non saresti stato solo un semplice amico per me.
Ma poi è venuta Teresa.
Voglio che tu sappia che non la odio. Magari è una cacchio di idiota, ma non è cattiva. Qualunque cosa abbia fatto, so che l’ha fatto perché ti ama, e posso capire. Avrei agito allo stesso modo, per te.
Tommy, promettimi che la perdonerai. E perdona me, perché ho finalmente ammesso i miei sentimenti e ti sto lasciando senza darti altre spiegazioni.
Ricorda solo di leggere la lettera che ti ho dato.
Per favore, è importante.
So che non sarà facile, ma non riesco a farcela da solo. Ho bisogno del tuo aiuto.
Non avercela con me... è meglio così.
So che mi troverai.
 
Newt.
 
Scrisse l’ultima parola e sospirò.
-Che cacchio sto facendo?- disse non appena ebbe finito di rileggere tutto daccapo, accartocciando il foglio per poi lanciarlo dall’altra parte della stanza.
Riprese la penna e ricominciò a scrivere, questa volta più velocemente e senza pensarci troppo.
Alla fine, cinque brevi frasi erano scritte sul foglio.
Lanciò loro un ultimo sguardo prima di spegnere la Berga, aprire le porte e camminare verso la città, dove era sicuro che avrebbero riconosciuto i segni dell’Eruzione.
 
Sono riusciti a entrare. Mi stanno portando a vivere con gli altri Spaccati.
È meglio così.
Grazie per essere stati miei amici. Addio.
   
 
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