Tenebre Oscure.

In codesta notte sì tanto infausta,
tenebre oscure attanagliano l'animo mio
già straziato da mille sofferenze.

Demoni perigliosi offuscano il mio cuore,
scatenando un uragano di sensazioni
sì tanto contrastanti tra loro:
la paura duella con il coraggio,
l'ira con la pacatezza
e il senso di abbandono con la voglia di vivere.

Mai nella brevità della mia vita
c'è stata sì tanta angoscia.
Il timor mio è che un tale sentimento,
possa uccidere il mio io interiore
lasciando all'esterno solo un involucro vuoto e spento
senza più alcun desiderio di esistere nel mondo.

Questa notte avrà mai fine?
Mi chiedo con così tanta veemenza.
Oh, Morfeo, non mi culli più tra le tue braccia?
Permetti dunque alla maligna insonnia di trionfare?

Sorgi presto o radioso sole
permettendo che il dì ritorni,
fa cessare questa notte
sicchè si possano dissipare anche le tenebre
che imprigionano la mia essenza vitale,
la quale può essere liberata
solo grazie alla tua luce,
facendomi risorgere come l'araba fenice
dalle ceneri celate nel mio cuore ferito.

Potrò mai avere da te in dono la serenità
alla quale tanto anelo?
In vero, solo l'inesorabile scorrere del tempo
potrà dirlo, ahimè!

Non mi resta in fin che attendere
sì tanto speranzosamente
l'avvento di quel dì gaudioso,
sicchè possa finalmente godere
delle grandi gioie della vita
assolutamente cara e preziosa.
Oh tenebre oscure, eclissatevi!
E tu, sole luminoso ridestati nella volta celeste!
Presto non farmi attendere,
perchè solo così il mio animo inquieto
potrà placarsi!