Capitolo 6: Una
famiglia
Finalmente
dopo un inseguimento che durò diversi minuti, riuscii a trovare Naruto su di un ramo di una grossa quercia che sorgeva al centro del villaggio. Era appallottolato, con le ginocchia al petto
e la testa su di esse. Sembrava molto abbattuto.
Speravo
che parlandoci sarei riuscito a strappargli un sorriso. In fondo quel ragazzo
era conosciuto per la sua vivacità.
Saltai sul ramo e mi misi davanti a lui. Non
mi diede nemmeno il tempo di aprire bocca, che espresse il desiderio di
rimanere da solo.
Bhe
più che un desiderio sembrava un ordine, ma non era così semplice cacciarmi
via. Se io mi mettevo in testa una cosa, la portavo a termine.
Per
quell’aspetto non eravamo diversi io e lui.
“
Voglio solo parlarti, Naruto!” gli dissi calmo
“Se
sei venuto qui per farmi la predica, sprechi il tuo tempo. Sasuke
si meritava di essere preso a pugni…anche di peggio
se la vuoi sapere tutta! Se non fossi intervenuto avrei continuato senza
indugi!” dissi alterato.
“Non
sono qui per farti la paternale. Sasuke ha spagliato
nei tuoi confronti e quindi capisco che tu abbia reagito di conseguenza.
Probabilmente anch’io avrei agito come te, ma non sto dicendo che sia giusto
fare ricorso alla violenza! Che sia chiaro!” dovetti precisarlo. Col carattere che si ritrovava, era capace di
attaccar brighe con chiunque lo avesse offeso.
Naruto
non reagiva. Sospirai.
“Dimentica
le parole di Sasuke, non sei stato un errore!” dissi
semplicemente, ma così riuscii a farlo muovere dalla sua posizione.
“Eh?”
disse
Mi
sedetti vicino a lui e continuai a parlare “Si, io e tua madre non avevamo
ancora deciso di avere figli, ma quando abbiamo scoperto che saremmo diventati
genitori, ne eravamo entusiasti. Anche spaventati certo, ma non è assolutamente
vero che non ti volevamo…questo devi togliertelo
dalla testa!” gli dissi sincero.
“Davvero?”
mi porse questa domanda con gli occhi che gli luccicavano.
Annuii
“Allora
perché quando abbiamo saputo che eravamo parenti, tu hai cominciato a essere
più freddo nei miei confronti?” chiese a testa bassa “Pensavo che non mi
volessi!”
“bhe ovviamente hai frainteso. Il fatto è che non sapevo
cosa dovevo fare. Essere ninja non ti prepara a certe situazioni e poi potrei
dire la stessa cosa io di te!”gli ricordai
Lo
osservai un po’ poi continua “Mi dispiace, avrei dovuto agire diversamente, lo
so. Ma dovevo abituarmi all’idea e soprattutto non sapevo come comportarmi nei
tuoi confronti!” gli dissi
“anche
io ero nelle tue stesse condizioni. Avevo paura di essere un disastro come
figlio e di deluderti!
Mi
lasciarono sorprese queste sue ultime parole.
“Naruto, tu non mi hai mai deluso e non potrai mai. E se
continui su questa strada non potrai che rendermi fiero di te!”
Naruto
mi sorrise e mi ringrazio. Lo guardai sorpreso, non ne capivo la ragione.
“Per
quello che mi hai detto! almeno adesso so che non sono un peso per te! E poi
grazie anche di essere rimasto al mio capezzale per i due giorni in cui sono
stato male! Una volta tanto al mio risveglio non ho trovato la casa deserta!
Non ero solo!” fece una piccola pausa “Sai? È stato…piacevole,
potrei anche abituarmici! Però vorrei sapere…perché mi hai detto di essere arrivato a casa mia
alle nove di stamattina? Non volevi che sapessi della tua presenza li accanto a
me?” mi chiese
Sorrisi
“ti ho detto che ero li dalle nove, ma non di quale giorno! Il resto l’hai
fatto tutto tu!”
Naruto
mi sorrise.
Tornai
a essere serio
“Naruto!” lo costrinsi a guardarmi “dove hai preso il
ciondolo che era sul tuo comodino?”
Il
ragazzo tirò fuori dalla tasca un collanina “Questa dici? L’ho sempre avuta. Lo
tenuta perché pensavo che fosse di un mio parente! Mi aiutava a sentire meno
solo qualche volta! Mi bastava stringerla e mi sentivo…diciamo
protetto! Non me ne separerei per niente al mondo!”
Lo
guardai dolcemente.
“Probabilmente
stavi bene, perché sentivi la presenza di tua madre accanto a te!”
Mi
guardò stralunato “Quello apparteneva a tua madre! Glielo regalai il giorno in
cui le ho proposto di sposarmi…ma quel giorno non è
mai arrivato!” dissi abbassando la testa.
“Mi
racconti qualcosa di lei? Per favore! Vorrei avere almeno un’idea di che
persona era!” mi chiese supplichevole.
Quella
domanda mi rese felice e io lo avrei accontentato.
“Il
suo nome era Hikari! (Hikari
= Luce) Nome azzeccato dato che era la luce dei miei occhi! Era una persona
solare, molto gentile con il prossimo. Raramente si arrabbiava, tranne col
sottoscritto. Spesso la facevo disperare e lei per vendicarsi mi riempiva di
botte! La cosa più bella era la sua voce. Era melodiosa e quando cantava…bhe non saprei descriverti l’emozione che mi dava!”
Naruto
mi ascoltava con interesse. Una cosa mai successa prima d’ora.
“Mi
piacerebbe sentirla almeno una volta o almeno vedere com’è. Hai una sua fotografia?”
mi chiese speranzoso.
Indicai
il ciondolo “Lì dentro dovrebbe esserci!”
“Non
posso aprirlo, non ho la chiave! Anche se mi chiedo se esista una chiave così
piccola! Che bisogno c’era di mettere una serratura a un ciondolo?”
Sorrisi
e frugai nella mia tasca. Per un attimo temetti di averla persa, ma per fortuna
trovai la piccola chiave che in tutti quegli anni avevo conservato.
“Oh
l’avevi tu!”
Mi
grattai la testa “Bhe quando le regalai il ciondolo,
mi dimenticai di consegnarle anche la chiave! Eh eh!”
Naruto
mi guardo con una gocciolona sulla testa.
“Come
ha fatto allora a metterci dentro la sua fotografia?
“Diciamo
che era brava a trafficare con le forcine che portava fra i capelli. Tornava
utile davanti a una porta chiusa quando capitava in una missione!”
“Era
anche lei un ninja? Pensavo di no, dato che hai detto che non sarebbe stata
molto d’accordo se avessi scelto questa strada!” mi ricordò le parole che avevo
pronunciato durante la missione.
“quando
ci siamo conosciuti eravamo in guerra e ha visto molti ragazzi della tua età
morire per una lotta senza senso. Non voleva vederti fare la stessa fine!”
“Capisco!”
Lo
guardai e vidi che era un po’ incerto nell’aprire il ciondolo, come se avesse
paura.
“Avanti
aprilo, mica ti morde!”
Naruto
obbedì. Rimase a lungo a fissare la foto, nella quale c’ero anch’io. Lo vidi
asciugarsi una lacrima che era riuscita sfuggire al suo controllo.
“Era
molto bella!”
“Avevo
ragione che ti somigliava vero? Stessi occhi e stessi capelli! Hai ereditato da
lei anche gran parte del tuo carattere!” gli dissi pensando a com’era.
“Da
te? Ho preso qualcosa?”
Ci
pensai su “Il fascino, la cocciutaggine e l’orgoglio!” gli dissi sorridendo.
Indicando
la mia foto mi chiese
“Non
è possibile, anche qui hai la maschera. Ma almeno lei conosceva il tuo vero
volto?” mi chiese divertito
“Che
razza di domande, certo!” mi affrettai a dire.
“E
io? ora avrò l’onore di sapere come sei?”
Non
dovetti pensarci nemmeno un secondo “No!” poi mi alzai
Naruto
mise il broncio “Uffaaaaaa! Ma così come faccio a
essere sicuro che non sei brutto?”
“Hai
la mia garanzia. Sono un uomo moooolto affascinante!”
gli feci l’occhiolino.
Restammo
in silenzio. Poi Naruto se ne uscì con una frase che
per poco non mi faceva perdere l’equilibrio dal ramo su cui mi trovavo.
“Ti
voglio bene…papà!”
E
bhe, non ero abituato a sentirmi chiamare così, ma
non suonava male come parola. Dovevo solo farci l’abitudine.
gli
scompigliai i capelli. Scendemmo a terra dopodiché gli proposi di trasferirsi a
casa mia. Era piuttosto grande. Ci stava benissimo e la fortuna voleva che
avessi anche un letto in più e una stanza praticamente vuota. A Naruto gli si
illuminarono gli occhi e abbracciandomi mi buttò a terra.
“Lo
prendo per un si! Andiamo, ti offro una ciotola di ramen!”
Naruto
dalla felicità comincio a saltare di qua e di là, facendomi pensare che forse
avevo esagerato.
Mi
accorsi di una presenza che ci osservava.
“Senti,
perché non chiedi a Sakura di uscire dal suo nascondiglio e di unirsi a noi per
pranzo?”
Il
ragazzo non se lo fece ripetere due volte e la ragazza con entusiasmo accettò
l’invito.
All’ennesima
volta che Naruto mi chiamò papà, Sakura si mise a
ridere. Anche per lei era buffo sentire chiamare in quel modo il suo sensei. Ma come lei stessa disse, non c’era niente di male
dato che ora io e Naruto eravamo una famiglia.
Fine 6° capitolo. Siamo quasi
alla fine ormai. Un po’ mi dispiace, ma tutte le storie hanno un termina.
Spero che il capitolo vi sia
piaciuto.
Fatemi sapere.
Grazie a Iaco
e neji4ever per le loro recensioni
Ciao a presto
Neko^^