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Autore: alaskha    24/11/2015    2 recensioni
Il fatto è che Vicky non vorrebbe darci tanto peso, ma non ce la fa, e si sente stupida. Non tanto perchè ci sta ancora pensando perchè dai, poteva morire e chi è che non rischierebbe l'infarto? Ma a Vicky non importa nulla, lei riesce solo a ricordarsi dell'azzurro così vivo di quegli occhi che l'avevano guardata dal vetro della macchina. E la cosa che la indispettisce di più è il fatto che quel ragazzo, non lo rivedrà mai più. Ma non perchè le piaccia o gli voglia spaccare la faccia, cioè sì, un po’ le piacerebbe, ma a Victoria spaventa come le persone riescano ad infiltrarsi nella vita o nei pensieri altrui, senza mai entrarci sul serio.
 
“Allora posso associare queste tette ad un nome?" dice con quel sorriso strafottente.
"Non so, potresti essere un serial killer, uno stalker, uno psicopatico scappato da un manicomio”
"Dovrai fidarti della mia parola, sono solo Harry"
"Ok solo Harry, io sono Charlie." Dice Erin.
"È un piacere Charlie."
"Erin! - urla una voce dall'altro lato del negozio - Lolita, non hai idea della felpa che ho trovato. È.." Zayn si interrompe, non appena nota con chi la sua amica stesse parlando.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.
 
 

Victoria pensa che sì, forse questa è la volta buona che riuscirà ad arrabbiarsi sul serio con Erin, se non abbassa subito quel dannatissimo volume. La verità è che Erin Lopez ha sempre esercitato uno strano fascino, sulla sua migliore amica. Victoria James non sa perché e non ha nemmeno voglia di spiegarselo, ma d'altronde è sempre stata così: capelli corti alla Kylie Jenner quando, a detta sua, sembrava ancora una persona vagamente normale, occhi azzurri vispi e tanta, forse troppa, pazienza. O almeno in quel momento.
Vic sbuffa per l'ennesima volta, ma non ce la fa proprio più, e allora chiude il suo libro di letteratura contemporanea con uno scatto e pattina con i suoi calzini natalizi fino alla sala. 
Davanti a sé trova esattamente ciò che pensava: Erin è sdraiata sul divano, a testa in giù, e "All the small things" risuona per tutta la casa, dal loro stereo vintage. 
"Erin! - urla la bionda, esasperata - sto studiando, cazzo, mica sto facendo le parole crociate!"
Erin apre prima un occhio, poi l'altro, cercando di non scoppiare a ridere in faccia alla sua migliore amica, già abbastanza infuriata.
"Datti una calmata, d'accordo Vic? - fa la Lopez, pacata come sempre - tu hai bisogno di respirare un po’, dopo faccio una telefonata a Zayn e gli chiedo se stasera è libero"
"E perchè non a Thiago?" butta lì la bionda, guardando l'amica di sottecchi.
"Victoria, giuro che ti uccido!"
Perchè Victoria ed Erin si conoscono da ormai sette lunghi anni e, arrivate alla veneranda età di 23, la James non ha nessuna intenzione di lasciar perdere la cotta che ha per il fratello maggiore della sua migliore amica storica. 
"Ma che problema c'è? - urla Victoria, buttandosi sulla sua amica, ancora sdraiata sul divano - diventeremmo sorelle a tutti gli effetti! Non la vuoi una sorella come me?"
"Sì, sto gioendo dentro, davvero Vicky" 
La prende in giro, ridendo, per poi alzarsi e spegnere lo stereo.
"Mio fratello è off limits per te, lo sai bionda, guai a voi - la avvisa, legandosi i lunghi capelli in una coda disordinata - se so che combinate qualcosa, è la fine, per entrambi"
Vic sbuffa, mangiucchiandosi distrattamente un'unghia, seduta a gambe incrociate sul divano del loro piccolo salotto.
Quell'appartamento a Soho è proprio perfetto, per loro.
"Se hai carenza di cazzo puoi sempre scoparti Niall, che ne pensi?"
"Io non ho carenza di cazzo e tu sei proprio una.. - ma Victoria si blocca sul più bello, ricordandosi improvvisamente di qualcosa - Erin, che ore sono?"
Erin consulta il suo iPhone, seduta a terra, con una sigaretta incastrata tra le belle labbra piene.
"Le quattro e mezza, perchè?"
"Porca puttana - fa Victoria, alzandosi di scatto - avevo appuntamento con Niall da Starbucks mezz'ora fa!".





A New York si gela e Victoria non può far altro che sorridere, quando vede le guance rosse di Niall, al caldo di Starbucks, mentre la aspetta seduto al loro solito tavolo. 
Niall Horan e Victoria James si conoscono ormai da due anni, quando lui le aveva chiesto se aveva una penna, seduto affianco a lei a lezione di letteratura latina. Victoria aveva preso a cercarne una nel mondo parallelo che era la sua grande borsa e, dopo aver imprecato sì e no quattro volte, aveva estratto vittoriosa una penna nera dal fondo della sua Michael Kors, regalo di Zayn ed Erin, frutto di tanti sacrifici per rendere un compleanno indimenticabile.
E Niall è bello, è speciale, è l'elemento fondamentale di Victoria, per arrivare a fine giornata. Senza di lui ed i suoi occhi azzurri lei è persa, le serve qualcuno che le faccia da porto sicuro e Niall ci riesce, insieme ad Erin, chiaramente. 
"Sei una rifugiata politica, per caso?"
Vic aggrotta le sopracciglia, confusa, mentre con movimenti lenti si sfila il cappotto e lo appoggia allo schienale della sedia, di fronte a quella di Niall.
"Ma che diavolo dici, Niall?"
È vero che è irlandese, ma le difficoltà linguistiche ormai dovrebbero essere superate da tempo. Eppure Victoria ogni tanto fatica a capirlo.
"Non ti si vedevano neanche gli occhi" spiega, passandosi una mano tra i capelli biondi.
"Ci saranno 2 gradi, là fuori! - si lamenta la bionda - non voglio morire congelata"
Niall ride appena, porgendole un bicchierone fumante.
"Tieni"
"Grazie Horan, sei prezioso!" 
Victoria gli scocca un occhiolino, e Niall scuote la testa, vedendo l'amica sorseggiare avidamente il suo latte al caramello.
È sempre stato il suo preferito, e Niall lo sa bene: la James non fa altro che ordinare latte al caramello tutti i pomeriggi, dalle quattro alle sei, da due anni a questa parte.
"Hanno scritto male il nome" si lamenta poi.
"Fa' un po’ vedere"
Niall scoppia a ridere.
"Eppure sono americana! - s'indigna Victoria - non ho un nome così strano"
"Quando la sessione d'esame sarà finalmente terminata - comincia l'irlandese - giuro che ti prenoto una settimana di vacanza dove ti pare, non ti si regge più, James"
"Carino, grazie" commenta sarcastica.
"Sai che ti adoro ma, dio mio, siamo tutti sotto esame, che bisogno c'è di farsi prendere dall'ansia in questo modo?"
Victoria sbuffa, principalmente perchè non lo sa neanche lei. L'ansia fa parte del suo modo di essere, Victoria è capace di andare in ansia anche quando Erin le chiede di scegliere che gusto di gelato preferisce.
"Che palle, Niall"
"Fai qualcosa di utile - dice poi il biondo - passami gli appunti, New York"
Niall l'ha sempre chiamata così, un soprannome a cui Victoria risponde ovviamente con: "Ti lamenti della mia ansia ma poi te ne approfitti, dico bene Irlanda?"
Niall rotea gli occhi al cielo, perchè la sua migliore amica sa essere una perfezionista fin troppo pungente, quando vuole.
"Stasera ci vieni a bere qualcosa con noi?" lo invita la bionda, sistemandosi gli occhiali sul
naso.
"Ma non devi studiare fino ad imparare a memoria anche i ringraziamenti dell'autore?" la prende in giro, lui. 
"Ritiro l'invito - fa Victoria, aprendo il suo libro - sei troppo stronzo per godere della mia compagnia"
"Va bene, vengo, ma tu prometti di suggerire all'esame scritto di dopodomani, vero?"
E Vic sbuffa, ma non sa dire di no, nemmeno a lui, nemmeno a nessuno. 




È seduto al bancone del bar. Una birra sulla mano esile, discute con un ragazzo accigliato. Muove la gamba nervosa mentre accende una sigaretta e l'avvicina alle labbra carnose.
Butta fuori il fumo e sbatte le lunghe ciglia, Erin non si è neanche accorta di fissarlo da almeno una decina di minuti.
"Ma che guardi? Hai sentito cosa ho detto?" 
Vicky la guarda incuriosita, con quei suoi occhi limpidi, troppo truccati.
Il Black Devil è indubbiamente il locale più “in” di tutto il quartiere. Il pub è pieno di fumo fatto con il ghiaccio secco e le luci colorate si inseguono sulla pista, trasformandola in un paese incantato di blu, verde acido, rosa shocking e oro. 
"Si, si! Ci sono!" Esclama Erin, spostando finalmente lo sguardo dal ragazzo al bancone e riportando gli occhi sui suoi amici. 
"Allora, stasera vieni da me?" Dice Zayn Malik; venticinque anni, migliore amico di Thiago e uno dei ragazzi più belli dell'intera New York. 
"Per favore, - fa Thiago, facendo una smorfia disgustata. - Non organizzate le vostre scopate davanti a me! È mia sorella!" Indica Erin. 
"Non fare lo schizzinoso adesso, come se io non mi fossi mai subita gli orribili flirt tra te e Vicky!" Dice Erin scatenando le risate di tutti. 
"Come posso non provarci con Victoria - sorride malizioso Thiago, guardando la bionda. - È bellissima." Conclude facendole un occhiolino. 
"Cristo! Forza Obama. - Erin si alza dallo sgabello sbuffando e prendendo la mano di Zayn. - Andiamo a ballare!"




Ballano da almeno un'ora e Erin non si sente più i piedi per colpa di quei trampoli che Victoria l’ha costretta a indossare. 
"È arrivato Horan!" Grida Zayn per superare la musica alta, Erin sorride vedendo il biondo con già una birra in mano. 
"Ti eri perso, Niall?" Fa lei, salutandolo con un bacio sulla guancia. 
"In realtà sono arrivato da almeno trenta minuti - esclama ridendo e passando una birra ad Erin. - Sei tu che non mi hai notato. Eri troppo presa ad accoppiarti con Malik!" 
"Per una volta che stavamo solo ballando! - ride lei - Non offenderti lo sai che ti voglio bene! Soprattutto per tenermi lontana Victoria almeno due ore al giorno, sotto esami mette ansia pure a me!" 
I tre, Niall, Erin e Zayn, si avvicinano al bancone. 
"Brad - Zayn saluta il barman - Ci dai altre tre birre?" Chiede sorridendo. Erin si sente gli occhi del ragazzo che fissava qualche minuto prima sui suoi pantaloncini neri. 
"Scusa, me ne fai una anche a me?" 
La voce del ragazzo è roca e graffiata, con un accento inglese. Erin si gira a guardarlo da vicino; occhi verdi, talmente profondi da poter pensare di farci un bagno, dentro, naso dritto, bocca disegnata e pelle liscia appena abbronzata. Accenna un sorriso con quei denti perfetti e la mascella squadrata all'espressione beota della bionda. 
Il barman allunga le quattro birre, sorridendo subito dopo ad Erin. 
"A te la offre la casa" dice. 
"Ma come? A me non la offri? Questa è discriminazione sessuale; la birra e l'amore non hanno sesso amico!" Brontola divertito lo sconosciuto. 
"Direi che dopo anni e anni di lotta per la parità dei sessi credo di poter accettare una birra gratis. Alla fine dei conti cosa avresti fatto tu per maritartela?" Chiede Erin, dando il primo sorso alla bevanda e ignorando i suoi due amici che ridacchiano dietro di lei. 
"E come te la saresti meritata tu? Sculettando fino a qui e mettendo in mostra il seno così scoperto da poter vedere che non porti la biancheria?" Risponde a tono il riccio, con un ghigno provocatorio sulle labbra. 
"Okay adesso stai esagerando testa di.."
Erin, dopo averlo guardato male, interrompe Zayn ed alza un sopracciglio, sbuffando. 
"In realtà, di solito uso biancheria molto ristretta, ma sai accetto senza problemi l'orientamento sessuale di chi mi è accanto, se non apprezzi girati verso il tuo fidanzato che, se posso permettermi, è davvero un gran pezzo di figo!"
L'amico del moro, anche lui con i capelli scuri e gli occhi del medesimo colore, inizia a ridere a crepapelle per la faccia sconvolta del suo compagno, mentre Erin si allontana con gli altri due gridando un "Grazie per la birra, Brad!", tornando poi da suo fratello e la sua migliore amica. 
"Che è successo? Non si è sentito niente da qui, chi era quel figo?"
"Nessuno, ha solo fatto una battuta di cattivo gusto. - le spiega Erin, cercando il telefono nella sua borsetta rossa fuoco. - Bello quanto stronzo!"
"Dai piccoletta! - Zayn le dà un buffetto sulla guancia - Non prendertela per il tuo primo rifiuto in tutta la tua vita! È un coglione!" Conclude, dandole un bacio sulla guancia e abbracciandola da dietro.




Victoria sta mordicchiando la sua cannuccia, mentre guarda Zayn ed Erin farsi gli occhi dolci. Ancora. Ride un po’, finalmente rilassata, con il suo Long Island proprio davanti a lei e Niall al suo fianco.
"Quei due si scopano con gli occhi, dio mio - fa Vicky, rivolta al suo amico biondo - non voglio immaginare cosa succederà dopo"
Niall ridacchia, buttando giù un altro abbondante sorso della sua Guinness. 
"Già, non me ne parlare" s'intromette Thiago.
Il ragazzo è sempre stato geloso ed estremamente protettivo nei confronti della sua sorellina.
"E dai Thiago - continua Victoria, sfoderando il suo sguardo malizioso migliore - arrenditi, ormai è fatta, Erin e Zayn non si diranno mai di no"
"Appunto, piccola, un po’ come me e te? No?"
Vicky arrossisce un po’, 'che Thiago Lopez, chinato verso di lei, con quei suoi occhi ammalianti, l'ha sempre messa un po’ a disagio.
"Ehi, voi due! - li richiama Niall - io esisto, ve lo ricordate?"
"Oh, come potrei dimenticarmi di te, Horan?" 
Victoria si butta sul suo amico, abbracciandolo stretto e: "Ma si può sapere chi era quel figone con i capelli più lunghi dei miei?"
"Un coglione - la liquida Niall - piuttosto, che mi dici di Lucas? Si è fatto sentire oggi?"
Victoria si rabbuia e cerca all'impazzata il rossetto scuro che ha rubato ad Erin qualche ora fa, nella sua inconfondibile pochette nera.
Lucas Carter è l'ex fidanzato di Vicky, o almeno per lei lo è, lui ha ancora qualche problema ad accettarlo. Si sono lasciati quattro mesi fa, dopo essere stati "Lucas Carter e Victoria James, coppia dell'anno 2015". Erin non l'ha mai veramente sopportato, è per questo che non la lascia parlare, rispondendo per prima a Niall.
"Ho sentito male, ragazzi? - s'intromette, tirando Zayn per un braccio - il coglione non voglio neanche sentirlo nominare"
"Beh oggi mi ha mandato un messaggio - si fa largo Victoria tra la cattiveria della sua migliore amica - nulla di che"
"Giuro che a quello gli cambio i connotati, un giorno di questi, Vicky"
Victoria sorride leggermente, mentre Niall scuote appena la testa.
"Dai su, non roviniamoci la serata! - fa poi Vicky, con un sorriso enorme sulle labbra piene e colorate - il prossimo giro lo offre Thiago!"
I ragazzi scoppiano a ridere, ed il maggiore dei Lopez aggrotta le sopracciglia, divertito.
"E va bene - acconsente poi - ma lo faccio solo per te" conclude il tutto con un occhiolino, allontanandosi verso Brad, mentre Erin rotea gli occhi al cielo.
"Dovete proprio?" chiede poi.
"Oh sì, Lopez! - esclama Vic - non ne possiamo proprio fare a meno!"
Erin ride divertita, perchè per questa volta passa, Lucas la sfinisce già abbastanza. Così le si avvicina, scoccandole un bacio sulla guancia.
"Stai bene vero? Sai che Carter morirà presto vero? E sai che succederà per mano mia vero?"
Vicky scoppia a ridere, abbracciando stretta la sua amica.
"Vedi di non finire in prigione, tu, non ce li ho soldi per tirartici fuori"
"Basterà mostrare queste!" urla, indicandosi le tette.
Victoria sta per dirle qualcosa, ma Niall la tira per la manica del suo vestitino nero. 
"Sai cosa? - comincia, l'irlandese - non hai paura che non riuscirai ad innamorarti più, a causa sua?"
"Ma cosa dici, Niall! - urla la bionda, nel suo orecchio - lo sai che io sono già innamorata!"
"Ah sì? E di chi? Del fotomodello messicano che sta corrompendo quel tipo per delle amfetamine di seconda mano?"
Vic ride, nonostante tutto.
"No, coglione - dice scuotendo la testa - sei tu l'unico amore della mia vita, sempre e per sempre!".


 
 
 
 

Mentre Erin torna a ballare con Zayn, tenendo comunque sotto controllo suo fratello e Victoria, 'che si, okay, è la sua migliore amica e, lo giura! la adora, lui resta lo stesso il suo fratellone, l'unica famiglia a lei rimasta e l'unico uomo della sua vita. E non vorrebbe mai che litigassero perché Erin, nella sua vita, ha bisogno sia di Thiago che di Vicky. 
"Ti lascio due secondi Lolita, okay? - le dice Zayn, con quel soprannome che, da quando ha scoperto la sua nazionalità spagnola, non l’abbandona mai. - Voglio ritrovarti qui". 
Erin annuisce sorridendo, continuando a ballare per conto suo, la bottiglia di birra nella mano destra e gli occhi chiusi quando, improvvisamente, sente un fiato nel suo orecchio. 
"Vai a nanna bambina, è tardi per te. - le sussurra il moro di prima - Alla tua comunque." Brinda, facendo sfiorare il suo bicchiere con la bottiglia di birra di Erin. 
Lei spalanca gli occhi e "che stronzo", dice guardandolo uscire da pub.
 
 





 
ciao fiori!
Ci presentiamo: siamo Simona aka alaskha e Giulia aka ilpiercingdiluke.
Allora, come avrete capito, questa è una ff scritta a quattro mani. Si dice così, no? Okay.
scusate ma sono davvero tanto in ansia ahahaha e Giulia lo sa bene, ormai.
Questa storia nasce due notti fa, o meglio due mattine fa, alle cinque, quando nessuna delle due aveva sonno e quindi voglia di dormire. E cosa fare se non iniziare una storia sui nostri cinque disagiati? 
E quindi ecco qui, il titolo della storia: 5 a.m. Noi non ci aspettiamo di certo che sarà il prosismo best seller, l'abbiamo presa alla leggera ma ciò non vuoldire che non ci impegneremo. Promettiamo di impegnarci, per noi e per voi.
e nulla, siamo molto emozionate per questa storia, tipo che Giulia non fa altro che ripetermelo: "So troppo emozionata ahahaah", e io la adoro.
dopo questo infinito monologo vi invito a lasciarci tanti tanti commenti, per farci sapere che ne pensate.
vi amiamo già, un bacione, Giulia e Simona.
p.s: per chi volesse seguirci su twitter, siamo: @piercingdiluke (Giulia), e @COCOCHVANEL (Simona).
p.p.s: qui giù vi lasciamo Erin e Victoria, rispettivamente.

 


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