Gaston sta per morire e pensa alla sua
vita, a quello che è stato e a quello che non ha mai potuto avere...
Le ferite
procurate dalla caduta mi bruciano incessantemente. Chissà perché i cattivi
finiscono sempre così, cadendo nel vuoto. E tutti pensano che siano morti, ma
forse non lo sono. Io ad esempio respiro ancora, ancora per
poco.
Ho passato la mia
esistenza banalmente, a far baldoria; pensando che avrei avuto tanto tempo a
disposizione per essere buono, per trovare un senso
alla mia vita; ma adesso che le forze mi abbandonano mi accorgo che è tutto
troppo breve, che avrei dovuto essere serio e leale dall’inizio, così forse mi
avresti amato.
Belle... ora almeno
tu sei felice, con la tua amata Bestia che poi tanto bestia
non è. Lui ha un cuore buono, malgrado l’aspetto ripugnante; lui è capace di
amarti per quella che sei. Mentre io.... Be, la vera
bestia sono io, che passavo le giornate a ubriacarmi, che ti ricattavo per
convincerti a diventare mia moglie.
Eppure ti amavo
davvero, adoravo i tuoi occhi nocciola e il tuo sorriso innocente, la tua
espressione trasognata mentre leggevi un libro e la tua risata tintinnante che
solo pochi avevano l’onore di sentire, amavo tutto di
te. Se ti avessi detto queste cose forse...no, non dico che mi avresti amato, perché l’amore non
dipende dalla volontà ;ma forse mi avresti stimato un po’ di più, perché mi
sarei accontentato anche di questo, del tuo rispetto, della tua ammirazione.
La mia vanità, la
mia presunzione sono stati i miei più grandi peccati, cara Belle, e ora vorrei
scusarmi di questo, ma non ne avrò l’occasione. La vita non dà mai una seconda
occasione. Lo capisco solo ora, che non ho più il tempo per sfruttare questa
grande verità.
E spero che ti
ricorderai di me, che ti ricorderai dell’uomo arrogante che ha abitato la tua gioventù; del
presuntuoso ragazzo che mangiava due dozzine di uova ogni dì...
Adesso un dolore
lacerante mi vuole portare all’altro mondo e anche se il mio corpo cerca di
attaccarsi tenacemente a quel briciolo di vita che mi è rimasto, la mia mente
vuole morire, consolata da una dolce, amareggiata speranza: che se esiste un
qualcosa, una vita, un paradiso, un universo dopo questo mondo, ci rincontreremo, per amarci, come questa vita non ci ha
lasciato fare. Addio, mia Belle.