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Autore: Lady_Pendragon    25/11/2015    1 recensioni
Ormai erano passati mesi, ma ogni giorno pareva lo stesso, tutti erano imbevuti di una grande sofferenza e una terribile malinconia, un mix che spense del tutto la luce negli occhi blu del blogger.
I ricordi vorticavano come una tempesta nella sua mente, e soprattutto nei suoi incubi.
Continuava a vedere quell'uomo cadere dal tetto, dinnanzi ai suoi occhi, e con esso crollava anche il biondo, ogni qual volta che riviveva quel momento.
A tutto ciò, si sommava uno dei suoi rimpianti più grandi: quello di non avergli /mai/ confessato i suoi sentimenti.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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║ J o h n & S h e r l o c k ║ + 2 x 1 3 ║ M i s s i n g m o m e n t ║


━I just wanted you to know. . .
 




Come ogni giorno, dopo quel terribile accaduto che era sulla bocca di tutti - ma sul cuore di una persona soltanto - John Watson si recò al cimitero, laddove vi era la lapide del suo migliore amico.
Tutto, ogni minima cosa, era cambiata da quando Sherlock Holmes non faceva più parte della sua vita.
Ormai erano passati mesi, ma ogni giorno pareva lo stesso, tutti erano imbevuti di una grande sofferenza e una terribile malinconia, un mix che spense del tutto la luce negli occhi blu del blogger.
I ricordi vorticavano come una tempesta nella sua mente, e soprattutto nei suoi incubi.
Continuava a vedere quell'uomo cadere dal tetto, dinnanzi ai suoi occhi, e con esso crollava anche il biondo, ogni qual volta che riviveva quel momento.

A tutto ciò, si sommava uno dei suoi rimpianti più grandi: quello di non avergli /mai/ confessato i suoi sentimenti.
Il loro era stato un addio forzato ed inaspettato, mai avrebbe pensato di vederlo morire così, da un giorno all'altro.
Ogni mattina si alzava con l'obbiettivo di confessargli qualcosa, ma poi lo vedeva così preso dai suoi casi, e finiva sempre nello stesso medesimo modo; ovvero che si lasciava coinvolgere e restavano solo loro due contro il mondo intero.
E ora . . . ora avrebbe dato di tutto per tornare indietro e passare anche solo un briciolo del suo tempo nuovamente con quell'uomo che gli aveva cambiato la vita, e dirgli tutto ciò che non gli aveva mai detto.

Non che gli mancasse il coraggio, insomma John Watson era /molto/ coraggioso, e l'aveva dimostrato molte volte, ad esempio sparando a quel tassista senza neanche pensarci su due volte.
Aveva semplicemente paura della reazione dell'altro.
Il moro gli aveva detto più volte che si riteneva sposato con il suo lavoro, e che le relazioni non gli interessavano minimamente, tanto meno l'amore, da lui considerato uno svantaggio, un errore umano.
Ma per John era tutto così diverso . . . per lui l'amore era parte integrante della vita, per lui l'amore era . . . Sherlock.
Ci aveva messo un po' a rendersene conto, e ci impiegò il doppio del tempo ad ammettere a sé stesso che ciò che provava per il suo coinquilino andava ben oltre la semplice amicizia.
Peccato che il tempo gli fu nemico, e che glielo portò via prima che il blogger riuscisse a confidarlo al diretto interessato.

Per questo, ora si ritrovava dinnanzi a quella lapide nera, con le iridi blu contornate da profonde occhiaie e le mani serrate in due pugni lungo i fianchi.
Si era ripromesso di dirglielo, dopo quell'ultimo incubo della notte precedente.
E così, iniziò a sospirare, cercando di trattenere le lacrime che a distanza di tempo ancora cadevano senza sosta.

« C'è . . . c'è una cosa che devo dirti, Sherlock. Non è semplice, e vorrei tanto che tu. . . tu mi potessi guardare negli occhi, nell'ascoltarmi. Ma ciò non è possibile, quindi. . . » La voce si spezzò per un secondo, e con essa scese la prima lacrima, che solcò con estrema lentezza il viso stanco e segnato dal dolore del blogger.
John prese un sospiro, e socchiudendo appena gli occhi, riprese a parlare.
« Vorrei solo che tu sapessi . . che ciò che provo, e che provavo per te, Sherlock, va ben oltre l'amicizia. Il mondo è un posto orribile, lo sappiamo entrambi, ma tu. . . tu sei qualcosa di magnifico per me, lo sei sempre stato.
Fin dal primo giorno.
Ti amo, Sherlock. » Esclamò John in un mormorio, lasciandosi sopraffare dal pianto che come ogni volta non tardò ad arrivare.
Chiuse gli occhi, lasciando che altre lacrime caddero da essi, e con la mano andò a sfiorare quella lapide fredda e marmorea, lasciandovi sopra una flebile carezza.
Il cuore del blogger parve esplodere in quel momento, e si chiese se davvero, in un modo o nell'altro, il moro lo stesse ascoltando da qualche parte, nel cielo.

↠Song: The World is Ugly, My Chemical Romace 【https://www.youtube.com/watch?v=oTdEppLplr8

   
 
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