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Autore: obi_wan kenobi    26/11/2015    2 recensioni
[Tratto dal testo]
"Perché?"
"Perché il cielo in rovina è il nostro legame [...]"
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Distruggimi ora, mi alzerò sempre

 
“Perché?”
Labbra tremanti.
“Perché il cielo in rovina è il nostro legame(*), perché stavolta il destino si è perso nelle sue stesse trame spezzando il filo che legava te e quest’epoca, perché, dannazione, questo non è il tuo posto”
Ambre spente, fisse…
“Il mio posto è dove io voglio stare”
…In diamanti roventi.
Ma non è forse l’ambra, rovente ed il diamante, spento? Eppure fondendosi in quell’intenso scambio di sguardi in atto, un incastro imperfetto così tremendamente giusto, entrambi avevano come condiviso e fatto propria la sensazione convenzionalmente attribuita all’altro.
“Non importa”
“Importa eccome; indipendentemente da ciò che tu ritieni opportuno, io ho un dovere da compiere”
“Sbagli, ed è questo il punto. Non sei più necessaria, Kagome”
Un sussurro e un cuore che si spezza; certezze che vacillano e si disperdono nel vento.
“Cosa…cosa intendi dire?”
“Esattamente ciò che hai sentito, ma non dirmi che…credevi fosse per quello?” Era di scherno, quel tono di voce così fastidiosamente ironico? “Pensavi veramente che tutta quest’apprensione nei tuoi confronti fosse dovuta ad un blando gesto d’amore?” Era sprezzo, quello di cui era stata volutamente intrisa quell’ultima parola? –Quasi come se al concetto d’amore fosse stata tutto d’un tratto attribuita un’idea viscosa ed informe, tremendamente scontata e sbagliata-
“E dimmi, Kagome, da quanto ritieni di essere tanto importante?” Era rabbia, quella nota stonata ed acidula che spiccava nell’intersecarsi dei sentimenti racchiusi in quelle gemme ambrate, intaccandone l’armonia perfetta ed avviluppandole in una sorta di coltre, così come d’inverno le nuvole oscurano il sole?
“Tsk, come se ci fosse davvero bisogno di spedirti giù per un pozzo per proteggerti! Potrei tranquillamente proteggerti anche in quest’epoca, come d’altra parte ho fatto finora” Ed è per te, questa rabbia?
“Con l’unica differenza che adesso non ne avrei più motivo”
Sei stata quindi tu a portare l’inverno in quegli occhi?
“Una volta mi servivi, eccome se mi servivi, piccola. Per i frammenti. E servivi a quest’epoca. Per riportare equilibrio. Ma ora, ora che la sfera è finalmente completa, ora che Kikyo è nuovamente tra noi, ora che questo mondo confusionario ha infine ritrovato l’ordine tanto agognato, tu –ironia della sorte-, l’ago della bilancia, hai esaurito il tuo compito. La tua permanenza qui è lungi dall’essere utile e, al contrario, non farebbe altro che distruggere ciò che tu stessa hai contribuito a creare. Il tuo egoismo è tale da indurti a sacrificare tutto questo pur di esaudire un infantile capriccio?”
E ti crolla tutto, non solo le certezze, ma l’intero mondo, addosso.
“M-ma io…io ho…te” sussurri. Ti sta soffocando, questo dolore, che avverti dilaniarti il petto con forza immane. E hai bisogno di una verità, di qualcosa a cui aggrapparti per non sprofondare.
Hai bisogno di illuderti... “E io ho Kikyo” …Ma non ti è concesso.
Ti è stato strappato tutto, anche la possibilità di sperare.
“Va via”
È un ordine a cui non hai la forza di opporti, non ora che stai morendo dentro.
Sorridi mesta quando realizzi, che l’unica persona alla quale avresti voluto dare tutto, è la stessa che ha deciso di toglierti tutto. Che grandissima stronza la vita.
“Ora.”
Eppure in quel distendersi impercettibile di labbra ti accorgi di aver ritrovato qualcosa. Un barlume di coscienza sopito nella confusione della tua anima lacerata. Si, perché tu, sorriderai. Sorridi adesso, che i tuoi occhi piangono, e continuerai a farlo. Non è per Inuyasha. Non è neanche per te stessa. Questo è il tuo sorriso rivolto alla vita. È il tuo modo di rinfacciarle tutto ciò che sei, perché tutto ciò che sei, lo sei per causa sua. È il tuo personale paragonarla alla morte. È il tuo rammentarle una natura peggiore della morte stessa. Perché Inuyasha era la tua vita, ed è stato la tua morte. E se nella vita hai trovato morte, allora forse in quella realtà così assurda e caotica –così maledettamente tua-, in quella morte, potrai rifarti una vita.
E allora fallo.
Sorridi Kagome, che stai sanguinando.


Angolino dell’autrice -tra virgolette-
(*) la frase è tratta dalla traduzione della 18esima opening di Naruto Shippuden
In tempi ormai immemori tentai di cimentarmi nella stesura di qualche fan fiction, ma come in pochissimi di voi ricorderanno ancora, la cosa non andò a buon fine: tra la mancanza di tempo e di ispirazione, l’ansia da prestazione e la confusione che da sempre regna sovrana nella mia testa, lasciai presto perdere. Non ho mai abbandonato la scrittura e dubito che mai ci riuscirò, perché è un qualcosa di -per me- troppo importante, ma, prima che riesca nuovamente a trovare la “forza” di rimettermi in gioco, dovrà passare ancora un po’ di tempo.
In questi due anni di quasi totale assenza dal fandom e da EFP in generale sono cambiata e quelle quattro cose che avevo buttato giù “all’epoca” mi sono venute sempre più in odio, al punto da lasciarle in una cartella sperduta del computer giusto per il gusto di avere un ricordo. A questo pezzo, che risale a più di un anno e mezzo fa, sono però particolarmente affezionata e boh, semplicemente, ho deciso di pubblicarlo per rispetto (?) a lui e a me stessa. L’ho lasciato esattamente come l’ho ritrovato –non avrebbe avuto senso altrimenti-, per cui perdonate i possibili orrori presenti.
È una flashfic travestita da one-shot e il contesto è (what if?) come indefinito, sfumato (?) –o almeno a me continua a dare questa sensazione xD-, forse perché in origine doveva rientrare in un qualche capitolo mai scritto; è angst -e Inuyasha è uno stronzo- e il finale è mezzo chiuso (?) mezzo aperto -nel senso che c’è, ma è volontamente tranciato, e siete liberi di scegliere voi cosa vederci dopo- per la stessa identica ragione sopracitata. 
Il ritmo è volutamente così calzante e scandito, per rendere più concreto l'alternarsi delle parole di Inuyasha ai pensieri di Kagome. Non ho assolutamente idea di quanto ciò mi sia riuscito, dal momento che il tutto lascia abbastanza a desiderare, ma, ripeto, ci tenevo a pubblicarla così come l'avevo lasciata, con errori e punteggiature mancate e tutto.
Ah, e il titolo sinceramente, non so quanto possa c’entrarci, sempre per lo stesso motivo: era stato concepito in un disegno più grande. Detto questo, vi auguro una buona lettura ed una dolce notte
Baci,
Obi
  
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