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Autore: Giuly Frost    27/11/2015    5 recensioni
(Pietà, non sapevo che inventarmi per il titolo T.T'')
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[...] Poteri sovrannaturali?
Interessante.
Inizierò a seguire il soggetto.
Forse questa missione sarà anche più divertente del previsto.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uccidere non è difficile.
Basta essere rapidi, scaltri, non farsi notare.
Il Contratto assegnatoci calzava a pennello per questo genere di faccenda.
Era un po noioso, lo ammetto: eliminare una sola giumenta...
Pazienza.
Sono sul tetto del municipio di Ponyville ora, in attesa.
Carrot Top, il soggetto della mia missione, vive in questa città; piccola, il solito mucchio di quattro case oscurato dalla grandezza e l'immensità della Capitale Canterlot, dove quelli che classifico come Schifosamente Ricchi se ne stanno a nuotare nei loro sporchi soldi.
Oh, beh.
Oggi è il giorno del mercato, sarà un po più complicato adocchiare la giumenta in questione.
So che ha il manto arancione chiaro e la criniera che sfuma nello stesso colore, solo più scuro, a boccoli, occhi verde prato e il Cutie Mark rappresentato da un mazzo di tre carote.
Non mi stupirei se tenesse in casa un branco di conigli... 
Con la telecinesi sollevo un piccolo binocolo portandomelo sugli occhi.
Ah già, non mi sono presentata e voi non mi conoscete.
Sono Black Axe, ascia nera, '' matricola '' della Corporazione. Manto nero, criniera corta castana scura, occhi rossi, Cutie mark che rappresenta proprio un'ascia... Macchiata di rosso...
Non esattamente la pony più socievole del mondo.
Sono un'unicorna, ma se siete svegli dovreste averlo capito già dalle mie affermazioni precedenti.
Scorro rapidamente lo sguardo sulla folla di pony e, dopo un paio di minuti, sento un gran trambusto dall'altra parte del municipio. Do un'ultima occhiata al mio lato e poi faccio il giro del tetto, per trovarmi davanti a una strana scena...
Strana, che parolone.
E' una scenetta che si trova ogni giorno in ogni angolo di Equestria.
Carrot Top si è avvicinata al banco delle carote -non ho ancora capito perchè si ostinino a fare un banco per ogni diverso ortaggio-, e sta tentando di parlare con il negoziante che, non appena l'ha vista, ha iniziato a smontare tutto per andarsene.
Il mio soggetto tenta di fermarlo, ma quello le urla contro: lei risponde alzando il tono di voce, e quello le tira contro dei semi, gridando qualcosa tipo '' Ecco la tua robaccia, ora sparisci ''; lei raccoglie i semi con volto cupo, si è resa conto di aver attirato troppo l'attenzione.
Decine di pony le si sono radunati intorno urlando insulti come Megera, Strega, Maledetta.
Strega? E' una pony di terra, non può lanciare incantesimi...
Continuo a osservare la scena inclinando appena la testa.
Uno stallone le tira contro un pomodoro, gridando che se vuole può prendersi pure quello, e la folla l'ha seguito: le lanciano contro ogni tipo di verdura e fiori -se dovete farle male, spiegatemi l'utilità dei fiori perchè non la capisco-, ma non appena iniziano a volare mele un'altra pony di terra dal manto arancione, la criniera bionda legata in una coda, gli occhi verdi prato e il Cutie Mark che rappresenta tre dei tali frutti arriva con un'alicorna violetta, Princess Twilight, a bloccare la confusione
La principessina ero-unicorna-ora-no-sono-figa-solo-io usa quella che ho sentito chiamare come Voce Reale di Canterlot per calmare la confusione creatasi tra i pony, blaterando cose sul rispetto e la tolleranza e roba che non perdo nemmeno tempo ad ascoltare; la mia attenzione torna in superficie quando Miss Perfettina spiega che ormai da troppo tempo questi fenomeni si ripetono e che Carrot Top non ha potrei sovrannaturali o sciocchezze simili.
Poteri sovrannaturali...?
Interessante.
Inizierò a seguire il soggetto.
Forse questa missione sarà anche più divertente del previsto.




Entro nella EvreFree Forest e inizio a camminare.
Proseguo per qualche minuto nel folto degli alberi, superando la tana dei Lupi Del Legno, e raggiungo la mia baracca.
A differenza di quanto potrete pensare, non è il solito baracchino che nasconde un rifugio superfigo e accessoriato.
E' una semplice capanna di legna e pezzi di metallo scovata per caso; dopo averla risistemata e messo un po di filo spinato alle varie entrate, è diventato uno dei miei luoghi preferiti dove stare.
Entro, e il triste panorama di una stanza grande quanto una normale camera da letto, con un materasso lasciato a marcire alla peggio meglio in un angolo, il cuscino e una vecchia coperta, un tavolo, una sedia e un comodino... E una decina di pistole e cartucce buttate in un angolo e coltello sparsi a terra.
Trotterello fino al comodino e apro il cassetto.
Non è semplice attivare il doppiofondo, anzi, è impossibile se non lo faccio io: si attiva solo con la traccia magica.
Accendo la magia e il doppiofondo scatta, rivelando una borsa di pelle.
La apro, prendo il computer, la accendo e digito la password, per poi aprire un nuovo file, '' Carrot Top ''.





Giorno 001

Mi apposto ogni giorno sul tetto del municipio per avere una visuale abbastanza ampia sulla città.
Oggi il mercato era chiuso, ma Carrot Top era comunque in piazza con le borse della spesa e si era avviata a un piccolo caffè.
Lì ha cercato di scambiare qualche parola con un trio di pony di terra, che hanno iniziato a urlare e piangere e svenire non appena l'hanno vista.
Il soggetto si è allontanato tra gli insulti del bar-pony, che le ha lanciato contro persino una sedia gridandole di sparire.
Carrot Top ha quindi fatto dietro-front per casa sua, una normale casa nella periferia di Ponyville, con un giardino un po più grande della norma, in cui ha un orto dove coltiva, come se non fosse ovvio, carote.
Spesso i pony che trottano anche per caso vicino a casa sua si divertono a lasciarci cartacce o bottiglie vuote che il soggetto deve ripulire la sera tardi, quando non passa più nessuno.




Giorno 002

Carrot Top era di nuovo in piazza questa mattina.
Sfortunatamente è entrata dentro un negozio, stavolta, ed non mi è stato possibile registrare cosa sia successo all'interno del locale, ma è stato abbastanza facile intuirlo.
Il soggetto è rimasto nel negozio per qualche minuto, poi è scappata spaventata mentre una pony di terra, probabilmente la proprietaria, le lanciava contro vasetti di vetro vuoti urlando di smetterla di molestare la sua amica, quasi sicuramente l'unicorna acquamarina che è uscita in lacrime qualche secondo dopo.
Carrot Top ha tentato di rispondere che frasi che però risultavano totalmente sconnesse a causa dei balzi che era costretta a fare per evitare le schegge di vetro che le piombavano accanto.
Una le è schizzata fin vicino all'occhio, ma è riuscita ad evitarla abbassando prontamente la testa.
O è una pony di riflessi pronti, o è abituata a queste situazioni.
Dopo ciò si è nuovamente chiusa in casa, uscendo di nuovo solo per ripulire i rifiuti.




Giorno 003 

A quanto pare, Carrot Top si avvia in piazza ogni mattino, cercando di socializzare ogni volta con un pony diverso che puntualmente la caccia insultandola, e poi passa il resto delle giornate tra carote e giardino.
Se non registrerò cambiamenti nella sua routine, passerò all'attacco tra due giorni esatti.




Giorno 004

Nessuna novità.
Carrot Top si è diretta in piazza a tentare di parlare con la pony completamente fuori di testa rosa e fucsia che ha iniziato a ballare e contorcersi su se stessa cantando qualcosa come '' La Maga Malvagia non era Zecora, ma invece se tu ''.
Dopo qualche ricerca ho scoperto che Zecora sarebbe una zebra, conosciuta precedentemente come La Maga Malvagia a causa delle sue strane abitudini, ha poi fatto amicizia con la città.
Nulla di rilevante per la missione, in ogni caso.




Giorno 005

La pazienza è la virtù dei forti e dei furbi.
Oggi una pegasus dalla criniera arcobaleno è arrivata a lanciare una pietra contro Carrot Top, e lei non è riuscita a schivarla, facendosi un grosso livido in testa.
Le vene sul suo collo hanno iniziato a pulsare più forte e ha sbattuto lo zoccolo a terra urlando a tutti di smetterla di insultarla.
Una strana energia bianca si è sprigionata dal punto in cui aveva toccato il terreno buttando tutti a terra: sono stata fortunata a trovare un tetto particolarmente resistente a cui aggrapparmi.
Dopo qualche secondo Carrot Top si è resa conto del suo operato ed è corsa dalla pegasus con la criniera arcobaleno per aiutarla a rialzarsi, ma subito una pony completamente rosa le è andata contro gridandole di allontanarsi e, mentre lei scappava, nemmeno Princess Twilight ha obiettato nulla.






Chiudo il computer.
Non ho altro di significativo da scrivere, il rapporto lo terminerò in un secondo momento.
So già come uccidere Carrot Top.
Prendo un foglio e appunto velocemente qualcosa promettendomi di riportalo poi sul rapporto.

'' Entrare in casa durante la passeggiata mattutina del soggetto.
   Ispezionare rapidamente.
   Trovare un nascondiglio in una stanza frequentata assiduamente dal soggetto.
   Introdursi in un nascondiglio.
   Eliminarla non appena rientrerà in casa. ''


Non voglio far casini, basterà un machete di quelli buoni.
I colpi delle pistole farebbero troppo rumore.
Mi trascino fino al letto e resto a guardare il soffitto fino a un'ora prima che sorga l'alba.


Mi alzo annoiata e scorro lo sguardo sul pavimento sporco.
Sei machete.
Li controllo, due sono inutilizzabili, non uso spesso armi di questo tipo se non per cacciare.
Mhh... Sì, sono l'unica pony carnivora di Equestria se ve lo chiedete. Non cannibale, tranquilli, non mangio pony.
Se vi chiedete com'è possibile non vi darò risposta, sono fattacci miei.
Afferro il mio preferito: impugnatura di legno di quercia, salda, ben maneggiabile anche con uno zoccolo -anche se utilizzerò la magia, meglio essere pronti a eventuali problemi-, lama seghettata e dura, romperebbe facilmente qualche bell'osso.
Sollevo con la magia la bisaccia e vi inserisco il pugnale, poi mi dirigo verso un angolo preciso della città, completamente opposto alla casa di Carrot.
Devo fare un paio di cose prima.


La Carousel Botique ha le porte e le finestre chiuse, tutte le luci spente.
Prendo il machete e, cercando di non fare troppo rumore, rompo il catenaccio della porta introducendomi silenziosa nell'abitazione.
Sia la proprietaria che la sorellina -mi sembra abbia una sorellina, poi può essere anche la figlia, non me ne frega- stanno dormendo.
Bene.
Trotterello fino ai vestiti e ne afferro qualcuno: una gonna lunga e una corta, una maglia e una sciarpa buttati in un angolo: è roba vecchia, della stagione passata credo, '' praticamente più vecchia di ieri ''.
Odio la gente frivola. Questi vestiti servirebbero a certi vagabondi e senzatetto molto più che a gentaglia come questa.
Faccio per filarmela con i vestiti, quando il mio zoccolo avverte qualcosa di soffice sotto di se.
Resto immobile tentando di identificare il pericolo, me quando abbasso lo sguardo vedo solo un rivoltante botolo di pelo bianco, uno di quei cosi che mi fanno schifo chiamati '' gatti ''.
I suoi occhi gialli risplendono nella semi-oscurità della camera:-''Meow?''
-''Shh!''-mimo con le labbra tentando di farlo tacere.
Ovviamente, la palla di pelliccia non mi da retta e miagola più forte, iniziando pure a ringhiare.
Inizio a chiedermi se non sia un cucciolo di pantera bianca -esistono...?- più che un gatto, quando quello mi salta in faccia con gli artigli sguainatie mi attacac all'orecchio destro; devo trattenermi dall'urlare di dolore, ma in compenso atterro il gatto, che ancora ringhia furioso, e faccio per lanciarlo contro il muro, quando sento dei rumori sopra di me.
Una luce si accende:-Rarity... Sei tu?
Accidenti a Luna. E' la puledrina.
Vedo la sua ombra allungarsi sulle scale mentre passa rapida il corridoio. Appena mi vedrà si metterà a urlare.
Mollo il botolo e mi getto fuori dalla porta con un orecchio sanguinante, mugolando qualcosa. Me ne avrà staccato un pezzo, quella bestia della malora.
Le gonne sono rimaste a terra.
Pazienza.


Mi metto rapidamente la maglia, che si rivela un semplice maglione rosa, e la sciarpa turchese.
Va bene che non dovrei essere schizzinosa, ma ho troppa voglia di tornare alla Botique e buttare questa robaccia.
Vorrei sapere chi se la metterebbe mai.
Sbuffo e mi avvicino a un negozietto di oggettini tecnologici.
Non c'è nessuna serranda davanti al vetro, e a primo occhio non noto allarmi.
E' il momento di provare un trucchetto che provo da mesi, ma che non ha mai avuto molto successo.
Attivo la magia e la focalizzo su una macchina fotografica con stampa istantanea, concentrandomi e facendola levitare vicino al vetro.
Il mio corno è avvolto da un secondo fascio di luce grigiastra e, lentamente, la macchina attraversa il vetro.
Sto facendo uno sforzo enorme per questo incantesimo: devo scomporre le molecole dell'oggetto che sto sollevando e ricomporle non appena oltrepassa il vetro, così che gli allarmi e le telecamere, se ce ne sono, non percepiscano minimamente il mio furtarello.
Dopo qualche secondo è fatta, stringo la macchina fotografica tra gli zoccoli. La infilo svelta nella bisaccia e me la filo.
E' ora di giocare alla turista.


Ormai sono le otto del mattino, e io sto facendo finta di arrivare a Ponyville solo in questo momento.
Con un finto depliant, in realtà una rivista trovata sul momento, mi aggiro per la città fingendomi una turista curiosa ma riservata, che non scambia chiacchere con nessuno.
Ovviamente non sono andata lì con il mio vero aspetto; qualche minuto dopo la macchina fotografica, sono tornata alla Botique, dove la puledrina al piano di spora strillava per far svegliare la sorella che non le dava retta perchè '' stava disturbando il suo pisolino di bellezza, e per essere perfette bisogna riposare '', ho trafugato una tintura per criniere dal bagno, delle ciglia finte e decine di trucchi.
E' stato abbastanza semplice colorare la criniera di azzurro e ridipingere il manto di bianco, per non parlare della facilità con cui ho usato le lenti a contatto per cambiare colore degli occhi e uno strano smalto per farmi un nuovo Cutie Mark, ora una collanina di perle.
Ehy, non sono una che ama la moda, ma pur sempre una giumenta. Anch'io da puledrina rompevo le scatole a mia madre per giocare alla parrucchiera, e lei mi insegnava qualcosa sul trucco. Tutto può essere utile un domani.


Sono le nove ormai. Inizio a trotterellare vicino casa di Carrot Top.
Dovrebbe già essere uscita ormai.
Scavalco lo steccato di casa sua e calpesto per sbaglio qualche carota nel tragitto dall'orto alla casa, ma in fondo deve essere abituata ai maltrattamenti alle sue proprietà... E comunque tra poche ore non se ne preoccuperà nemmeno più.
Faccio per forzare la serratura della porta che, stranamente, è già accostata. Ma cosa...
Spingo delicatamente la porta per non farmi troppo vedere nel caso ci fosse qualcuno nella stanza.
Ma effettivamente, per quanto riesco a sbirciare, qualcuno c'è.
Carrot Top è stata legata al suo divano in modo da non potersi muovere, la zampa posteriore destra bloccata da una catena al camino.
-''Che cazzo...?!''
Di colpo, sento odore di bruciato.
Dalla sua posizione Carrot non è in grado di vedermi, così entro nella stanza, una cucina, per vedere se ci sia qualcosa sui fornelli, e infatti della zuppa sta bruciando.
Tiro un sospiro di sollievo e aguzzo l'udito.
Dal piano di sopra sento decine di rumori: vetri rotti, mobili rovesciati, urla, grida, imprecazioni.
Le solite teste di minchia che vogliono fare i ladri ma poi finiscono col combinare un casino.
Meraviglioso.
Apro un cassetto a caso: sono fortunata, è quello delle posate. Prendo silenziosa dei coltelli e le forchette e li spargo casualmente a terra.
Poi prendo una mannaia -in tutte le case ce n'è una, peccato che il machete non servirà a questo punto- e le facci un rapido incantesimo per affilarla.
La sollevo e prendo bene la mira contro Carrot Top.
Tre.
Due.
Uno.
*Zaff*
Il rumore di una lama che attraversa l'aria tagliandola non farà mai lo stesso suono di una lama che si conficca in un cranio.
Sento Carrot ululare di dolore, ma la sofferenza svanisce subito.
L'ho colpita in un punto delicato.
Morta.

Facci per andarmene, quando uno stallone, un pony di terra con un sacco di roba sulle spalle scende le scale quasi ruzzolando.
Cazzo.
Il tizio mi vede subito, poi guarda il cadavere di Carrot:-''Sei stata tu?! Tutta Ponyville darà la colpa a me e alla mia banda, Cadence Puttana!''
Sorpassando quella che chiunque considererebbe una bestemmia, capisco subito che questo tipo è stupido.
Nessuno, a meno che non l'abbia urlato il giorno prima al bar, sa che lui e la sua banda sono lì.
Potremmo svignarcela tutti e andarcene via felici e contenti, ma questo mi balza contro schiumante di rabbia e mi atterra.
-''Lasciami, miseria!''-sibilo mentre questo cerca di colpirmi con il suo grosso zoccolo.
-''Mai, adesso ti faccio vedere io!''
-''Che diavolo fai?! Se mi molli e ti muovi, ci salviamo il culo entrambi!''
-''Sta zitta!''
Non è solo stupido, ma pure pazzo, quasi sicuramente.
Con uno dei miei zoccoli posteriori gli tiro ripetutamente dei calci lì dove a uno stallone fa più male, più volte, finchè lui non si accascia a terra gridando ai suoi di raggiungerlo.
Quando quelli arrivano, è troppo tardi, io sono già nella EverFree Forest, e l'unica possibile descrizione che apparirà sui giornali sarà quella di una turista sconosciuta, dal Cutie Mark rappresentante perle e il manto candido.........







Angolo meeeeeeeeeeee
Eeeeboh.
Boh.
Va bene? Non credo.
Ci sono riuscita? Sì.
*Balla* (....?)
Spero che questa storia possa piacere nonostante a me non sembri granchè ^^''
Spero di non aver infranto alcuna regola e che vada bene... A presto! :D
  
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