Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: Vic 394    29/11/2015    14 recensioni
In cui volano minacce di morte, sarcasmo e un paio di mutande.
-Derek, suo malgrado, scoppiò a ridere. Stiles ne rimase incantato, come tutte le volte; era una cosa piuttosto rara a cui assistere, e lui era fiero di poter essere testimone di un tale momento storico. Ciononostante, Derek rimaneva un bastardo. Un bellissimo bastardo con il senso dell’umorismo più inappropriato di sempre.-
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stiles aveva la certezza matematica che prima o poi avrebbe ucciso Derek.
Non aveva idea del quando - in tempi brevi - o tantomeno del come - nel modo più doloroso possibile - ma avrebbe cancellato Derek Hale e tutti i guai a lui correlati dalla faccia della terra. In fondo, aveva tutte le ragioni per farlo. Derek era la principale causa di tutte le disgrazie a cui Stiles era andato incontro nell’ultimo paio d’anni, e di certo non intendeva lasciargliela passare liscia.
Questo pensava il ragazzo, mentre cercava invano di recuperare la sua dignità, appesa al lampadario del salotto… Sotto forma di un paio di mutande che Derek aveva scaraventato verso l’alto in un momento particolarmente passionale.
Gliel’aveva detto in tutti i modi di non lanciare i vestiti all’indietro mirando al soffitto come in una dannata commedia romantica, ma non c’era stato verso. Derek amava essere teatrale nei momenti meno opportuni.
Come se non bastasse, lo sceriffo sarebbe stato di ritorno a momenti, giusto in tempo per trovare il suo adorato figliolo ancora-minorenne-ma-non-più-così-vergine alle prese con una missione tutt’altro che raccomandabile.
La cosa buffa era che, sulle prime, Stiles non si era accorto di nulla. Dopo aver finito con Derek e aver ritrovato la forza per alzarsi e camminare, il ragazzo era andato a farsi una doccia veloce per poi procurarsi dei vestiti puliti dalla sua stanza, come al solito. Subito dopo aveva lasciato anche a Derek il tempo di darsi una sistemata, come al solito. Alla fine, i due avevano iniziato a ripercorrere la strada dalla porta d’ingresso al divano per raccogliere, strato dopo strato, tutti i vestiti che si erano lasciati alle spalle una volta entrati in casa. Come al solito.
Solo dopo aver recuperato la felpa Stiles si era accorto della mancanza di un pezzo piuttosto importante del puzzle. Pezzo che aveva trovato solo alzando gli occhi al cielo dopo il terzo giro di ricerche disperate in ogni angolo del salone.
Ed eccole lì, le sue mutande di Superman, che sventolavano gloriose dal lampadario come la più imbarazzante delle bandiere mentre Stiles cercava di riappropriarsene.

«Serve una mano?»
Stiles si voltò e vide Derek, completamente rivestito e appoggiato al muro del salotto a braccia conserte, che si godeva la scena cercando con scarsi risultati di mascherare la sua espressione divertita. Chissà se avrebbe riso ancora dopo aver assaggiato la torta allo strozzalupo (ovviamente decorata con bacche di vischio in abbondanza) che Stiles stava pensando di propinargli.
«Serve una scala. Io non ho una scala, Derek. E comunque ti avevo detto di mirare verso il basso.» borbottò il ragazzo, certo che il super udito da lupo mannaro di Derek avesse captato ogni singola, vibrante sfumatura di velenoso sarcasmo.
Derek, suo malgrado, scoppiò a ridere. Stiles ne rimase incantato, come tutte le volte; era una cosa piuttosto rara a cui assistere, e lui era fiero di poter essere testimone di un tale momento storico. Ciononostante, Derek rimaneva un bastardo. Un bellissimo bastardo con il senso dell’umorismo più inappropriato di sempre.
«Ti avverto che se non verrai qui ad aiutarmi nel giro di tre secondi netti mi procurerò del veleno di Kanima dall’ambulatorio di Deaton, te ne farò ingoiare un bel po’ e poi ti lancerò giù dalla mia auto in cor-» l’arringa di Stiles venne bruscamente troncata dall’avvicinamento fulmineo di Derek, che aveva posizionato le sue mani bollenti sui fianchi di Stiles e, senza apparente sforzo, ora lo stava sollevando verso il suo trofeo. In quel momento, il rumore dell’auto dello sceriffo che si fermava nel vialetto riempì le orecchie di Stiles, mandandolo nel panico. Strattonò via le mutande dal lampadario e riuscì miracolosamente a infilarsele in tasca mentre Derek lo lanciava sgraziatamente sul divano, correndo a procurarsi un diversivo, ovvero il telecomando dall’altro lato della stanza.

Quando la serratura della porta d’ingresso scattò, Stiles e Derek erano incredibilmente presi da una partita di baseball che aveva tutta l’aria di essere la replica di una replica. Stiles ricordava perfettamente che la squadra per cui al momento stava mostrando tanto interesse avrebbe clamorosamente perso nel giro di venti minuti.
Lo sceriffo si fermò giusto per un saluto e per assicurarsi che i ragazzi non avessero bisogno di nulla, prima di proseguire il suo cammino verso il letto in un “disperato tentativo di sconfiggere queste maledette occhiaie”. A Stiles parve un miracolo che il padre non si fosse accorto del lampadario pericolosamente oscillante sopra le loro teste.
«Giuro che se la cosa dovesse mai ripetersi ti ucciderò con le mie mani.» sbottò Stiles dopo qualche minuto. Il sorriso di Derek non lasciava spazio a rimpianti.
«Sarebbe valso il rischio.» rispose infatti con un’alzata di spalle.
«Brutto-»
«Stiles.» Derek lo stava fissando intensamente, gli occhi color rubino.
«Stai zitto.» gli ordinò, prima di baciarlo.

Stiles aveva la certezza matematica che prima o poi avrebbe ucciso Derek.
Ma mentre pianificava la sua dipartita poteva sempre goderselo, no?





-----------------------------------------------
Angolo Vic
Dunque, nuovo fandom, nuovo livello di disagio mentale. Tanto con la mia dignità ci ho sempre fatto poco.
Mi sento davvero soddisfatta, era parecchio che non scrivevo una one-shot (che non scrivevo in generale, ammettiamolo), perciò sono contenta di ciò che è uscito. La scena madre mi si è presentata per caso mentre cucinavo - a quanto pare la mia mente viaggia su binari paralleli al resto del corpo - e mi sono divertita davvero tanto a svilupparla, anche se ci è voluto del tempo per riprendere carta e penna in mano dopo mesi.
Spero di non aver sforato troppo il carattere dei personaggi (o meglio di Stiles, Derek ride è OOC per definizione) e la dedico alla mia migliore amica, perché credo che non sopporti più me e le mie storie bizzarre u.u è perché ti voglio bene.
Spero che mi farete sapere che ne pensate, a presto!

Vic

 
   
 
Leggi le 14 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Vic 394