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Autore: Little_Lotte    03/12/2015    9 recensioni
L'Espresso per Hogwarts era in ritardo.
Seiya ne era assolutamente certo, perché sua sorella Seika non faceva altro che camminare avanti e indietro, sbuffando e bubbolando per esprimere tutto il suo disappunto.
"Non è possibile che sia in ritardo! Non è mai in ritardo, cosa può essere successo?"
"Tesoro, cerca di stare tranquilla! Può capitare, di tanto in tanto! Pensa che una volta accadde quando io ero una studentessa, partimmo con un ritardo di trenta minuti."
[Vi siete mai chiesti che cosa accadrebbe se i nostri amati Cavalieri si muovessero in un mondo completamente differente? Ad esempio, il magico mondo di Harry Potter! Beh, io ho provato ad immaginarlo... ]
Genere: Commedia, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti.

Prima di lasciarvi alla lettura di questa one shot, direi che sono doverose alcune spiegazioni: La suddetta storia, altro non è che una sorta di capitolo introduttivo di una long story che sto preparando; questa one shot vuole essere una specie di “esperimento”, dunque se alcune cose dovessero essere solamente accennate e non completamente approfondite, sappiate che è solamente per stuzzicare la curiosità dei lettori. :D

Come avrete capito, questa storia si svolge nel mondo di Harry Potter, ma con alcune differenze che vorrei sottolineare sin dal principio: nel mio immaginario, il Mondo Magico e il Mondo Babbano convivono abbastanza pacificamente ed è abbastanza frequente che maghi o streghe si innamorino di persone del tutto prive di poteri magici. La scuola di Hogwarts non si trova in Inghilterra, ma in un luogo indefinito del mondo magico, ed accoglie al suo interno i futuri maghi di tutto il mondo (scelta necessaria, poiché i personaggi di Saint Seiya provengono da troppe differenti parti del globo terrestre); per facilitare la comunicazione, tutti quanti imparano una sorta di “linguaggio magico universale”, comprensibile da qualsiasi mago del mondo.

Prima di lasciarvi alla lettura, vorrei puntualizzare due ultime cose:

1- I cognomi dei personaggi sono stati completamente inventati, alcuni di loro sono ispirati alle costellazioni che li guidano ed altri sono stati scelti sulla base di alcune loro caratteristiche particolari; a fine capitolo, lascerò un breve specchietto con le traduzioni. :)
2- Ho scelto di utilizzare i colori degli occhi e dei capelli dell'anime, poiché li preferisco rispetto a quelli del manga. Ho pensato che, essendo tutti maghi, l'avere i capelli verdi o viola potrebbe non essere poi così strano. XD

Bene, adesso ho finito di tediarvi... E se siete ancora decisi ad andare avanti, buona lettura. <3
 


L'Espresso per Hogwarts era in ritardo.

Seiya ne era assolutamente certo, perché sua sorella Seika non faceva altro che camminare avanti e indietro, sbuffando e bubbolando per esprimere tutto il suo disappunto.

<< Non è possibile che sia in ritardo! Non è mai in ritardo, cosa può essere successo? >>

<< Tesoro, cerca di stare tranquilla! Può capitare, di tanto in tanto! Pensa che una volta accadde quando io ero una studentessa, partimmo con un ritardo di trenta minuti. >>

Quelle di sua madre volevano essere parole di conforto, eppure Seika non riusciva proprio a calmarsi.

Seiya, da parte sua, continuava a guardarsi intorno curiosamente, non troppo disturbato da quel ritardo; era il suo primo anno ad Hogwarts e non stava più nella pelle dall'emozione.

Il giorno in cui Seika, più grande di lui di un anno, era stata informata della sua ammissione ad Hogwarts, il povero Seiya si era ingelosito a tal punto da trascorrere l'intera serata rinchiuso in camera, e fu solo quando suo padre gli spiegò che di lì ad un anno anche lui avrebbe ricevuto la sua lettera, che si decise finalmente ad uscire.

Da allora trascorse ogni singolo giorno ad attendere quella lettera e quando, finalmente, essa arrivò, la gioia fu tanta da non riuscire neanche a trovare le parole.

Del resto, si trattava della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove venivano ammessi solamente i migliori futuri maghi di tutto il mondo; considerato che sia lui che Seika erano per metà semplici umani, non poteva che dirsi un risultato eccellente.

Nessuno sapeva con certezza in quale parte del Regno Magico si trovasse la scuola, ma tutti erano a conoscenza del fatto che il solo mezzo per raggiungerla era uno splendido treno espresso in partenza da King Cross, a Londra.

<< Uffa, mamma... Sono così agitata! >> continuò a mugolare Seika, in tono lamentoso << Non ce la faccio più ad aspettare. >>

<< Tesoro, rilassati. >> le rispose sua madre << Guarda tuo fratello, lui è così tranquillo. >>

In realtà Seiya era tutt'altro che tranquillo, ma la sua mente era talmente iper eccitata che la sua voce non riusciva in alcun modo ad esprimere il proprio entusiasmo. La stazione era gremita di persone, molte delle quali sembravano essere nella sua stessa, identica condizione.

Seiya scorse tra la folla un paio di ragazzi alti che ridevano sguaiatamente (entrambi con indosso una sciarpa di colore rosso e giallo), una coppia di innamorati che si scambiavano tenere effusioni ed una ragazzina con i capelli scuri che coccolava dolcemente un coniglietto di colore bianco e dal pelo folto.

Seiya ebbe un sussulto improvviso.

<< Mamma! Dove hanno portato Fulmine? >>

La donna gli sorrise dolcemente, con fare rassicurante.

<< E' nella carrozza speciale, insieme agli altri animali di grosse dimensioni. >> rispose << Non preoccuparti per lui, starà bene. >>

Seiya sbuffò.

<< Avrei preferito tenerlo con me, come fa Seika con il suo scoiattolo. >> disse << Mi sentirei molto più sicuro. >>

<< E' un pastore tedesco, Seiya. >> osservò sua madre << Anche se è un cucciolo, non puoi tenerlo con te nel vagone degli studenti. >>

Seiya sospirò tristemente, con fare rassegnato.

<< Uffa, non è giusto. >> bofonchiò << In fin dei conti Fulmine non è poi così grande. >>

<< Beh, abbastanza da mangiare Eddie in un sol boccone. >> rilanciò Seika, carezzando il piccolo scoiattolo giapponese appollaiato sulla sua spalla.

Seiya ignorò le provocazioni di sua sorella, continuando a guardarsi intorno.

C'erano moltissimi ragazzini della sua età su quel binario ed egli non poté fare a meno di domandarsi con quali di loro sarebbe riuscito a fare amicizia; sapeva di essere un ragazzino particolarmente allegro e socievole, ma Seika lo aveva avvertito riguardo alle inevitabili rivalità che nascono all'interno della Scuola, rivalità dovute al fatto che tutti gli studenti, al momento stesso del loro arrivo, vengono smistati in quattro Casate differenti.

Seika aveva anche spiegato a Seiya che ognuna delle quattro Casate si distingue dalle altre in base alle caratteristiche degli studenti che appartengono ad essa: la Casa di Grifondoro ospitava gli audaci, i coraggiosi ed i nobili di cuore; quella di Corvonero i sapienti e gli amanti della conoscenza;quella di Tassorosso le persone più leali, pazienti e generose; la Casa di Serpeverde, infine, era nota da secoli per ospitare al suo interno i ragazzi più astuti ed ambiziosi.

Seika era stata smistata a Grifondoro l'anno precedente, così come sua madre molti anni prima, dunque tutti in famiglia si aspettavano che anche Seiya fosse assegnato alla medesima casa.

<< Sarebbe davvero fantastico appartenere alla stessa casa! >> aveva detto Seika, con acceso entusiasmo << I Grifondoro sono fantastici, siamo tutti molto affiatati ed abbiamo un forte spirito di squadra. Inoltre, il nostro Prefetto Aiolos è semplicemente affascinante, e pensa che l'anno scorso è stato persino eletto Caposcuola! >>

In effetti, pensava Seiya, sarebbe stato davvero forte.

<< Allora, ci vorrà ancora molto? >> domandò nuovamente Seika, sempre più spazientita << Sto davvero iniziando a... >>

<< Si avvisano i gentili passeggeri che l'Espresso per Hogwarts partirà fra cinque minuti, con un ritardo di circa venti minuti dovuto al necessario sgombero della tratta ferroviaria in aperta campagna, a causa della nidificazione di una famiglia di Ippogrifi. Non preoccupatevi, le creature sono state spostate dai binari e nessuno, durante l'operazione, si è fatto alcun male. >>

Seika sorrise ampiamente.

<< Fantastico, era ora! >> esclamò con entusiasmo << Ora posso andare a cercare le mie amiche. Ciao mamma, non ti scriverò non appena saremo arrivati. >>

<< Oh... Ciao tesoro, fai buon viaggio. >>

<< Hey, io non vengo con te? >> domandò con voce fioca.

Seika lo guardò con aria semi-disgustata.

<< Ehm... Seiya, fratellino... Sai quanto ti voglio bene, ma le mie amiche mi stanno aspettando! >> farfugliò << Avremo tutto l'anno per stare insieme, ora perché non cerchi di socializzare con qualche altro nuovo arrivato? Sai, le migliori amicizie ad Hogwarts nascono proprio durante il viaggio su questo Espresso. >>

Seiya sbuffò con disappunto, salvo poi mormorare un flebile e rassegnato: << D'accordo, Seika. >>

Poi si voltò verso sua madre e la salutò affettuosamente, prima di salire finalmente sul treno.

<< Wow, dunque è così che appare questo treno da dentro? Caspita, è bellissimo! >>

Non vi era più alcun posto, dentro al suo cuore, per la tristezza e la malinconia, e poco importava adesso se sua sorella lo aveva letteralmente abbandonato a se stesso.

La sua avventura ad Hogwarts era ufficialmente iniziata ed egli era certo che sarebbe stata l'esperienza più bella ed entusiasmante di tutta la sua vita.

*

Seiya dovette camminare a lungo, prima di trovare uno scompartimento che gli andasse a genio; la maggior parte di essi era già pieno e quelli che non lo erano, erano in parte occupati da alcuni personaggi dall'aria sinistra con i quali Seiya non aveva alcuna intenzione di socializzare.

Il ragazzino era ormai sul punto di rassegnarsi al fatto di dover percorrere l'intero tragitto in piedi, quando finalmente lo trovò: uno scompartimento praticamente deserto, fatta eccezione per un ragazzo dai lunghi capelli neri che guardava fuori dal finestrino con aria assorta e pensierosa.

Di fianco al suo sedile, inoltre, vi era una gabbia di medie dimensioni con dentro un grazioso gufetto di colore marrone, dall'aspetto placido e mansueto.

Seiya sorrise.

Era decisamente quello il tipo di persona con cui voleva fare amicizia.

<< Hey, scusami... Posso sedermi qui con te? >> azzardò il ragazzino, entrando nello scompartimento con fare un po' troppo sfacciato << Sai, il treno è tutto pieno. >>

L'altro gli sorrise cortesemente.

<< Prego, accomodati. >> rispose << Mi fa piacere fare il viaggio con qualcuno, temevo che sarei rimasto da solo per tutto il tempo. >>

Seiya ampliò il proprio sorriso e si sedette di fronte a lui.

<< Già, a chi lo dici! >> esclamò << Comunque io mi chiamo Seiya, molto piacere. >>

Porse immediatamente la mano all'altro ragazzino, che subito la strinse e sorrise a sua volta.

<< Shiryu. >> disse << Lieto di fare la tua conoscenza. >>

<< Vieni dalla Cina, Shiryu? >> domandò Seiya, incuriosito << Lo si direbbe, a giudicare dai tuoi lineamenti. >>

Shiryu sorrise ampiamente: << Sì, esattamente. Tu invece sei giapponese, dico bene? >>

<< Colpevole! >> ridacchiò Seiya << Mio padre e mia madre hanno cresciuto me e mia sorella a Tokio, fra i Babbani. Mio padre non è un mago e non se l'è mai sentita di abbandonare il suo mondo per trasferirsi in quello magico; in effetti, immagino che sia molto più semplice per un mago abituarsi a vivere fra i Babbani, piuttosto che il contrario. >>

<< Dunque tu hai sempre vissuto lontano dalla magia? >> domandò Shiryu, sinceramente stupito da quella rivelazione.

Seiya scosse il capo.

<< No, non completamente. >> disse << Mamma era certa che Seika ed io avremmo seguito le sue stesse orme e così ci ha insegnato alcune cose; in primo luogo, in linguaggio dei maghi, così che fossimo in grado di comunicare con i nostri compagni una volta arrivati qui ad Hogwarts. >>

Shiryu sorrise.

<< In effetti, non sarebbe stato possibile comunicare se tu non avessi imparato il linguaggio dei maghi. >> osservò divertito.

Seiya ridacchiò sommessamente.

Quel tipo, Shiryu, era davvero in gamba! Con il tempo – ne era certo – sarebbero diventati ottimi amici.

<< Oh, quasi dimenticavo! >> esclamò ad un tratto Shiryu, posando una mano sulla gabbia che teneva di fianco << Questo qui è il mio gufo, Anacleto. I miei genitori me lo hanno regalato per celebrare la mia ammissione ad Hogwarts. >>

<< Oh, è davvero bello! >> commentò briosamente Seiya << Io invece possiedo un pastore tedesco, il suo nome è Fulmine e... >>

Le sue parole vennero interrotte dal rumore della porta dello scompartimento che si apriva. I due si voltarono di scatto, piuttosto incuriositi dai due ragazzini appena comparsi sulla soglia.

<< Scusate... >> disse il primo, più alto dell'altro, con lunghi capelli biondi e due enormi occhi di colore azzurro; trasportava con sé un ingombrante gabbia con dentro una magnifica civetta di colore bianco << … Vi dispiacerebbe se ci sedessimo qui con voi? Non riusciamo a trovare altri posti. >>

<< Sì, è tutto strapieno. >> fece eco il secondo (o era una ragazza? Seiya e Shiryu avevano qualche seria difficoltà a capirlo), capelli ed occhi della stessa tonalità di verde ed uno sguardo di timida e sincera dolcezza << Per favore, prometto che non vi recheremo alcun disturbo. >>

Seiya li guardò entrambi con aria sorridente.

<< Certo, sedetevi pure. >> rispose << Questi posti sono a vostra disposizione... Non è vero, Shiryu? >>

<< Sì, naturalmente. >> confermò il secondo << Su, sedetevi... Non potete certo farvi tutto il viaggio in piedi! >>

I nuovi arrivati sorrisero con aria di riconoscenza.

<< Grazie mille! >> trillò il/la ragazzo/a dai capelli verdi << Ci avete salvato la vita, l'idea di dover fare il viaggio tutto da solo mi avrebbe ucciso. >>

Oh, dunque è un lui.” pensò Seiya fra sé e sé “Beh, buono a sapersi.”

<< E' stata una vera fortuna trovare questi posti, non è vero, Hyoga? >>

Il biondo fece spallucce.

<< Sarei sopravvissuto comunque. >> rispose << Io sono abituato a stare da solo, l'ho fatto più che altro per te. >>

<< Oh... Voi vi conoscevate già da prima? >>domandò Shiryu.

Hyoga scosse il capo.

<< Niente affatto. >> rispose << Ho trovato questo ragazzetto mentre vagava in stazione con aria sperduta, lui mi ha chiesto aiuto ed io non ho saputo dirgli di no. Aveva un'aria talmente afflitta, lasciarlo lì da solo sarebbe stato come prendere a calci un cucciolo! >>

<< Beh, avevo perso mio fratello. >> fece eco l'altro, per legittimarsi << Lui è al terzo anno e mi ha abbandonato non appena ha visto arrivare i suoi amici. Gran bel fratello che mi ritrovo. >>

Seiya sorrise.

<< Ti capisco, anche mia sorella frequenta Hogwarts e mi ha abbandonato per le sue amiche. >> rilanciò << A quanto pare dovremo cavarcela da soli. >>

Il ragazzino dagli occhi verdi sorrise ampiamente.

<< Beh, speriamo proprio di farcela! >> esclamò << Oh, a proposito... Io mi chiamo Shun, molto piacere. >>

Il volto di Seiya s'illuminò di colpo.

<< Shun? Sei giapponese? >>

Shun annuì.

<< Fantastico, anche io! >> cinguettò Seiya << Il mio nome è Seiya, piacere di conoscerti! Lui invece è Shiryu e viene dalla Cina. >>

Shiryu simulò un inchino per salutare i due nuovi arrivati.

<< Lui è Hyoga. >> disse Shun, sorridendo ampiamente ed indicando il ragazzo dai capelli biondi << E' un tipo un po' musone e non parla molto, ma credo che sotto sotto sia molto gentile. >>

Hyoga non disse niente e si limitò a scrollare le spalle, mentre Seiya continuava a fissarlo curiosamente.

<< Hyoga? >> ripeté << Non è un nome giapponese? >>

<< Sì, è il nome che mi hanno dato in orfanotrofio. >> rispose in tono piatto << Sono cresciuto nell'Orfanotrofio di Sant'Eufemio, a Kyoto; a quanto pare è un luogo fondato nel mondo Babbano apposta per accogliere tutti quei poveri orfani maghi abbandonati dai propri genitori, un po' come è accaduto a me. Non so niente della mia famiglia, se non che mia madre era russa e mio padre giapponese; il cognome che porto è proprio quello di mia madre, era scritto in un biglietto che ha lasciato nella mia cesta quando sono stato abbandonato. >>

<< Oh! >> Shun lo guardò con occhi lucidi di commozione << Dunque tu non hai mai... >>

<< Conosciuto i miei genitori, già. >> lo interruppe Hyoga << E' una cosa con la quale ho imparato a convivere, per cui vi chiederei di smetterla di fare domande. Sapete, non amo particolarmente parlare di me e delle mie faccende private... Sono un tipo parecchio riservato. Ma se vi impegnerete a rispettare queste poche regole, magari potremmo davvero essere amici. >>

Seiya, Shun e Shiryu si scambiarono un rapido sguardo silenzioso.

<< Beh... Avete già una qualche idea su quale potrebbe essere la vostra Casata? >> domandò ad un tratto Seiya, tentando di sviare << Mia sorella Seika è a Grifondoro ed anche mia madre, molti anni fa, è stata smistata lì. Spero tanto di finirvi anche io, in fin dei conti i membri della stessa famiglia non dovrebbero ritrovarsi delle medesime Case? >>

<< Non è detto. >> gli rispose Shiryu << Mia madre e sua sorella erano entrambe streghe e vennero assegnate a due Case differenti. Credo che lo smistamento avvenga in base alle caratteristiche del singolo individuo, la familiarità non c'entra niente. >>

Seiya si adombrò velocemente.

<< Oh, accidenti! >> bubbolò tristemente << Non è giusto, in questo caso potrei anche finire a Serpeverde! >>

<< Beh, i Serpeverde non sono poi così terribili. >> gli rispose gentilmente Shun << Non tutti, almeno. Mio fratello Ikki, per esempio, è molto buono e di animo gentile, eppure è un Serpeverde! Certo, di tanto in tanto tende ad essere un po' troppo arrogante, ma è anche la persona più generosa che io conosca e sono davvero molto affezionato a lui. >>

Seiya lo guardò dolcemente, con espressione intenerita.

<< Ti capisco, anche io sono molto legato a mia sorella. >> disse << In effetti, mi sentirei davvero perso senza di lei. >>

<< Io non sono ancora sicuro di aver capito bene questa faccenda delle casate. >> echeggiò ad un tratto Hyoga, ritornando all'argomento principale << Non ho avuto molto tempo per abituarmi alla magia, ho scoperto le mie vere origini solamente poche settimane fa! Il tipo che è venuto a prendermi – mi pare si chiamasse Docrates, o qualcosa di simile – mi ha solo accompagnato a prendere gli strumenti per la scuola, non ha mai parlato di Casate o altro. Mi sento terribilmente fuori posto, ho come la sensazione che sarà una pessima esperienza! >>

<< Oh, no... Non devi neanche pensarlo, Hyoga! >> gli rispose immediatamente Shun, guardandolo intensamente negli occhi << Non dovrai affrontare tutto da solo, ci saremo noi con te! E poi, non devi sentirti così fuori luogo: accade spesso che maghi brillanti si nascondano in qualche orfanotrofio, mio fratello mi ha raccontato di averne conosciuto uno proprio durante il suo primo anno ad Hogwarts! Di solito vengono prelevati dal guardiacaccia – Docrates, come hai detto tu stesso – ed accompagnati a comprare tutto il necessario per la scuola, poi il resto lo imparano in classe, come tutti gli altri. Non devi preoccuparti, Hyoga, qui siamo tutti allo stesso livello. >>

<< Già, posso confermarlo. >> echeggiò Shiryu, facendo una specie di smorfia << Da quanto ho ricevuto la mia lettera ho passato giorni e giorni a tentare di fare un incantesimo serio, ma non ci sono mai riuscito! E' proprio vero che nessuno, a questo mondo, nasce imparato. >>

Hyoga, per la prima volta da quanto era entrato dentro a quello scompartimento, si ritrovò finalmente a sorridere – cosa che non passò inosservata agli occhi di Shun, il quale non poté fare a meno di sorridere a sua volta, profondamente intenerito.

<< Beh, cercate di non allargarvi troppo. >> rispose con fare imbarazzato il biondo, cercando di mostrarsi un po' più duro di quanto non riuscisse a sembrare << Intanto pensiamo a passare il tempo durante questo viaggio e poi vedremo. >>

<< Oh, sì... Mi è sembrato di aver visto una signora con un carrello dei dolci! >> rispose immediatamente Seiya, ritrovando il proprio entusiasmo << Io adoro le Cioccorane e le Api Frizzole, mia madre se le fa sempre spedire dal Mondo Magico. Secondo voi fra quanto arriverà la sign... >>

<< Salve a tutti, ragazzi... Gradite qualcosa dal carrello? >>

I volti dei quattro ragazzini s'illuminarono di colpo.

<< Wow... Sto già sviluppando delle doti da sensitivo, fantastico! >> squittì gioiosamente Seiya, fiondandosi dalla gentile signora appena piombata dentro allo scompartimento << Per favore, mi dia tre confezioni di Api Frizzole e due di Cioccorane... Anzi, no, facciamo tre e tre! Devo riuscire ad ampliare la mia collezione di figurine! Oh, e già che ci siamo potrei anche prendere... >>

Shiryu incominciò a ridere sotto i baffi, mentre Hyoga osservava Seiya con una sgradevole espressione di sufficienza.

<< Non starà un tantino esagerando? >> chiese il biondo << Gli verrà il mal di pancia prima ancora di arrivare a scuola. >>

<< Eddai, lascialo fare! >> gli rispose Shun, ridacchiando divertito << E' così entusiasta, non rovinargli la festa. >>

Hyoga replicò una smorfia.

<< Oh, in che cosa mi sono cacciato? >> gemette << Spero solo che non finirò per pentirmene. >>

Shun rise nuovamente, mentre Seiya faceva ritorno al proprio posto, distribuendo dolcetti ai suoi compagni.

Sospirò felicemente.

Chissà, pensò fra sé, forse non era stato poi così terribile essere abbandonato da suo fratello nel bel mezzo della stazione; forse, tutto sommato, quello sarebbe stato davvero l'inizio di una grande avventura.

Forse, in mezzo a tutti quei ragazzini scalmanati e così diversi da lui, sarebbe davvero riuscito a trovare un vero amico.

*

Il viaggio in treno fu più lungo del previsto ed una volta arrivati ad Hogwarts, il crepuscolo era ormai calato da un pezzo. La stazione era piuttosto lontana dalla Scuola e pensare di raggiungerla a piedi era decisamente fuori discussione.

<< Come faremo ad arrivare? >> domandò curiosamente Seiya, guardandosi intorno << Mia sorella Seika ha detto che gli studenti del primo anno prendono un mezzo diverso dagli altri e visto che tutti quanti stanno salendo su quelle enormi carrozze, noi come faremo a... >>

<< Primo anno! Primo anno, da questa parte! >>

Seiya e i suoi nuovi amici si voltarono in direzione della voce cavernosa che risuonò alle loro spalle, appartenente ad un grosso uomo che indossava una lunga tonaca di colore scuro, il cui cappuccio celava quasi del tutto il volto.

Non abbastanza, comunque, da non permettere a Hyoga di riconoscerlo.

<< Oh, sei tu Docrates. >> mormorò senza scomporsi troppo << Sarai dunque tu a guidarci fino al Castello? >>

<< Sì, esattamente. >> rispose l'uomo, per poi ripetere nuovamente a gran voce << Su, primo anno! Venite dietro a me, seguitemi e cercate di non restare indietro. E non preoccupatevi per i vostri animali, verranno tutti portati al sicuro dentro al Castello, insieme al resto dei bagagli. >>

Tutti gli studenti del primo anno recuperarono i propri bagagli e seguirono il guardiacaccia, guardandosi intorno con un'espressione a metà fra lo spaventato e l'incuriosito.

<< Mi auguro solo che Edvige stia bene. >> mormorò mestamente Hyoga << Tengo davvero molto a lei, mi è stata regalata dalla direttrice dell'orfanotrofio per celebrare la mia ammissione a questa scuola. >>

<< Oh, vedrai che starà benissimo. >> lo rassicuro Shun, con voce morbida << Ikki mi ha detto che gli animali vengono trattati benissimo, Hogwarts è un luogo sicuro e confortevole sotto qualunque aspetto! >>

<< Mi auguro che sia sicuro anche il modo in cui ci arriveremo. >> mugugnò Seiya, non potendo fare a meno di allarmarsi nel momento in cui Docrates si fermò di fronte ad un enorme, vastissimo lago dall'aspetto cupo ed inquietante << N-non ditemi che dobbiamo davvero attraversare questo lago. >>

<< Su, adesso salite su queste imbarcazioni a gruppi di quattro! >> esclamò Docrates, facendo nuovamente la voce grossa << Mi raccomando, state tranquilli e non muovetevi troppo: Le bestie che vivono nel lago non sono particolarmente mansuete e fareste bene a non farle agitare. >>

<< B-bestie? >> Shun impallidì << I-Ikki non aveva mai parlato di bestie che vivono nel lago. In effetti, non mi aveva neanche parlato del lago. >>

<< Allora vedi di stare fermo e di non fare troppo rumore. >> lo freddò immediatamente Hyoga, fingendo di non avere alcuna paura << Non preoccuparti, vedrai che arriveremo in un batter d'occhio. >>

Shun sospirò profondamente, per farsi coraggio.

Poi, insieme a Seiya, Shiryu e Hyoga, salì sopra un'imbarcazione che magicamente incominciò a muoversi e a farsi strada lungo quelle acque oscure, fino a raggiungere – in pochissimo tempo, proprio come aveva predetto Hyoga – la riva opposta, dinnanzi alla quale si poteva scorgere l'immenso ed elegante castello nel quale aveva sede la prestigiosissima scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Tutti gli studenti, nessuno escluso, su abbandonarono ad un lunghissimo “Ooh” di stupore.

<< Incredibile! >> esclamò una ragazzina in prima fila, bionda e con il volto ricoperto di lentiggini << Hilda aveva ragione, è davvero bellissima! >>

<< Pazzesco, non mi sai mai immaginato un castello di un tale splendore. >> commentò un altro ragazzino << E' ancora più bella di quanto appare nei libri. >>

<< Wow. >> fu tutto ciò che riuscì a dire Seiya.

Era talmente estasiato da quella visione, che ancora una volta le parole sembrarono mozzarglisi in gola.

<< Forza, scendete dalle vostre imbarcazioni e seguitemi. >> disse ancora Docrates, facendo cenno ai ragazzi di andargli dietro << Su, sbrigatevi o rischierete di fare tardi. >>

Tutti i giovani studenti obbedirono agli ordini del guardiacaccia e lo seguirono fino all'ingresso della scuola, sul quale si soffermarono per appena pochi secondi, giusto il tempo di dare un'ennesima occhiata in giro; poi, quando Docrates diede loro il nuovo ordine, si inoltrarono fin dentro all'ingresso.

<< Accidenti, dentro è ancora più bello che da fuori! >> esclamò la ragazzina bionda con le lentiggini, ammaliata dagli innumerevoli quadri alle pareti, dagli immensi corridoi e dagli affreschi colorati che decoravano i soffitti << Incredibile, mi sembra quasi di sognare! >>

<< Su, non è questo il momento di sognare! >> la zittì Docrates << Il vicepreside, il professor Hu, vi sta aspettando. >>

<< Oh, deve essere di nazionalità cinese. >> commentò sottovoce Shiryu << Dal cognome lo si direbbe. >>

<< Il professor Dohko Hu è il nostro vicepreside ed è anche professore di Storia della Magia. >> proseguì Docrates << Sarà lui a spiegarvi come funzionano le cose, qui ad Hogwarts. Coraggio, proseguiamo. >>

Gli studenti si misero nuovamente in marcia, ma questa volta il percorso fu davvero breve; si fermarono tutti dopo pochi metri, di fronte ad una lunghissima scalinata, sulla quale stava in piedi un minuscolo ometto vestito con una lunga tunica color petrolio, gli occhi nervi vispi e la pelle rugosa e raggrinzita.

Il vice preside Hu, indubbiamente.

<< Buonasera a tutti, ragazzi, e benvenuti ad Hogwarts. >> disse l'ometto, con un tono di voce squillante e, al tempo stesso, morbido e pacato << Sono molto lieto di accogliervi qui, questa sera, in quella che per i prossimi anni sarà la vostra nuova Casa. Molti di voi vengono da famiglie appartenenti al Mondo Magico e non sono certamente estranee a questa realtà, altri di voi invece hanno da poco scoperto di essere dei maghi, ed indubbiamente si accingono ad affrontare questa nuova esperienza con un po' di timore. In ogni caso, non dovete in alcun modo temere: come ho già detto, questa scuola sarà per voi come una seconda casa, e tutti quanti faremo in modo di farvi sentire sereni e a vostro agio. In primo luogo, attraverso la Cerimonia di Smistamento. >>

<< Ecco, appunto. >> mormorò nervosamente Seiya << Ho paura di scoprire come andranno avanti le cose. >>

<< Come alcuni di voi sapranno, tutti gli studenti di questa scuola vengono divisi in quattro casate differenti. >> proseguì Dohko << Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ogni Casa è come una vera e propria squadra e gli studenti che ne fanno parte sviluppano fra di loro un vero e proprio spirito di fratellanza e solidarietà... Senza dimenticare, ovviamente, una certa rivalità nei confronti delle altre Case. Gli studenti, infatti, hanno la possibilità di far perdere o guadagnare punti alle rispettive case attraverso i propri successi o le proprie sconfitte, ed alla fine dell'anno scolastico, la Casata che avrà ottenuto il punteggio più alto vincerà la tanto ambita Coppa delle Case. >>

<< Lo scorso anno sono stati i Serpeverde a vincere. >> comunicò Shun, a bassa voce << Ikki non ha fatto che vantarsene e festeggiare per settimane, indossava la sua sciarpa verde e grigia persino in pieno agosto. >>

<< Adesso però bando alle ciance, immagino che siate stanchi di sentirmi parlare! Su, adesso seguitemi dentro la Sala Grande: lì si terrà la cerimonia dello smistamento e, subito dopo, il tradizionale banchetto di benvenuto. >>

<< Oh, sì... Finalmente sento parlare di cibo! >> esclamò allegramente Seiya << Ci voleva, quelle Api Frizzole mi hanno aperto una voragine nello stomaco e adesso non ci vedo più dalla fame. >>

Insieme agli altri studenti si diresse oltre le porte spalancate della Sala Grande, interamente addobbata a festa, dentro alla quale erano state disposte quattro lunghe tavolate di legno, una per ogni Casa della scuola; di fronte ad esse, era stata apparecchiata una quinta tavola alla quale sedevano diversi uomini e donne in età adulta, tutti intenti a parlottare fra di loro.

I professori, pensò immediatamente Seiya.

Il professor Hu fece cenno ai ragazzi di restare fermi e questi si arrestarono di colpo, sotto gli sguardi attendi ed incuriositi degli altri studenti; molti di loro (compresi Seika ed Ikki) riconobbero fra i nuovi arrivati i propri fratelli o sorelle e dovettero trattenersi faticosamente dal salutarmi con affetto ed entusiasmo.

Seiya e Shun sorrisero imbarazzati, mentre Dohko raggiungeva la tavola dei professori ed andava a rivolgersi ad un uomo dall'età più o meno indefinita, i cui lunghi capelli blu arrivavano fin sotto la cinta della sua tunica.

Seiya non poté fare a meno di sussultare nel momento in cui i suoi occhi grigi si posarono sui nuovi studenti.

<< Benvenuti ad Hogwarts. >> disse l'uomo, con voce piena e corposa << Sono lieto di rivedere i nostri vecchi studenti ed ancor più di accogliere i nuovi arrivati. Sbaglio o siete molti di più, rispetto all'anno scorso? >>

Il preside ridacchiò sommessamente.

<< In ogni caso, lasciate che mi presenti. >> aggiunse << Io sono il professor Saga Didymo, preside di questa scuola... So di sembrare molto giovane, ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Immagino che siate tutti molto affamati e stanchi dal vostro viaggio, ma prima di dare inizio al banchetto, dovremmo procedere alla Cerimonia di Smistamento. Professor Hu? >>

<< Sì, naturalmente. >> Dohko tirò fuori da chissà dove un vecchio cappello logoro e lo posò sopra ad uno sgabello di legno, posizionato proprio nel centro della sala << Miei cari studenti, voglio presentarvi il Cappello Parlante: sarà lui ad occuparsi del vostro smistamento, grazie ad alcune sue... Beh, doti speciali. Prima di dare inizio alla cerimonia, lascerei a lui la parola. >>

<< La parola al cappello? >> domandò Seiya, ma prima che potesse venire assalito da ulteriori dubbi, il Cappello Parlante aprì la bocca ed incominciò a cantare.

 

Forse Pensate che non sono bello
ma giudicate da quel che vedete

io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronta gli altri son zeri.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi ed ascoltate
qual è la casa in cui rimanere.
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fin
i ed onori!
Venite dunque senza paure
E mettetemi in capo all'istante
Con me sarete in mano sicure
Perché io sono un cappello parlante!*

 

Alla fine della canzone, tutti esplosero in uno scrosciante applauso, poi il professor Hu srotolò davanti ai propri occhi una lunghissima pergamena e ricominciò a parlare.

<< Quando sentirete il vostro nome, dovrete sedervi su questo sgabello. >> spiegò << Io poserò il Cappello Parlante sulla vostra testa e sarà lui ad assegnarvi alla vostra Casa. >>

<< Sembra facile. >> commentò Seiya, guardando Shiryu con aria sollevata << Ed io che temevo di dover superare un test di abilità o roba simile. >>

Shiryu sghignazzò sotto i baffi, mentre Alain Elodie veniva assegnata alla Casa di Serpeverde.

Chameleon June e Hidora Ichi furono assegnati a Tassorosso e dopo aver smistato un certo Iron Jack fra i Serpeverde, la voce di Dohko chiamò a gran voce il nome di Kido Saori.

L'intero uditorio piombò nel silenzio più assoluto.

<< Hey, che sta succedendo? >> domandò curiosamente Seiya, con un filo di voce << Perché sono ammutoliti tutti quanti? >>

<< La famiglia Kido è estremamente importante qui nel Mondo Magico. >> spiegò Shun << Il nonno di Saori è famoso per aver fondato l'orfanotrofio nel quale è cresciuto Hyoga ed in generale la famiglia Kido è molto ricca e benestante, così come le famiglie Polaris e Unterwelt. Scommetto che ci sarà da divertirsi, adesso che tutte le rampolle di queste tre famiglie frequenteranno Hogwarts. >>

In effetti, Seiya non poté fare a meno di notare che mentre Saori – una ragazzina graziosa e minuta, con capelli a caschetto di colore viola – si avvicinava al cappello parlante, dai tavoli di Corvonero e Serpeverde si alzarono in piedi due ragazze, entrambe dall'aspetto estremamente curato ed intente a fissare la nuova arrivata con una sgradevole espressione di sufficienza.

<< Visto? Quella più alta, con i capelli neri e la carnagione olivastra è Pandora Unterwelt, mentre quella con i capelli argentei e la pelle più chiara è Hilda Polaris. Tutti conoscono le loro famiglie e non è certo un mistero che fra di loro non corra affatto buon sangue! Immagino che anche la signorina Kido entrerà ben presto in competizione con le altre due. >>

Seiya fece una smorfia ed alzò gli occhi al cielo, mentre il Cappello Parlante assegnava la signorina Kido alla Casata di Corvonero.

<< No, no... Non ci credo, non una Kido nella mia stessa casa! >> gemette Hilda, accasciandosi sulla propria seggiola e simulando uno svenimento.

Siegfried, un giovane Corvonero seduto al suo fianco, accorse in suo soccorso, mentre il Cappello Parlante smistava Kuma Gechi fra i Grifondoro.

Poi, il professor Hu chiamò il nome di Shun.

<< Kyodai Shun. >>

Shun sospirò per farsi coraggio e s'incamminò lentamente verso Dohko, innervosito da tutte quelle persone che lo guardavano curiosamente; poi, una volta sedutosi sullo sgabello, aspettò semplicemente che il Cappello Parlante venisse posizionato sulla sua testa.

<< Dunque, vediamo... >> mormorò il Cappello << … Direi che non ci vuole certo un genio per capire dove collocarti... >>

Shun trattenne il respiro.

<< TASSOROSSO! >>

La tavola dei Tassorosso scoppiò in un applauso fragoroso, mentre Shun tirava un lungo e profondo sospiro di sollievo. In cuor suo aveva sempre sperato di finire in quella Casa, ma aveva preferito tacere, per scaramanzia.

<< Bravo, fratellino! >> strillò suo fratello Ikki dalla tavola dei Serpeverde, un ragazzo con i capelli scuri e gli occhi blu << Sono fiero di te, anche se non saremo compagni di Casata. Bravissimo! >>

Shun arrossì felicemente ed andò a sedersi di fianco alla ragazza bionda smistata poco prima di lui.

<< Ciao, io sono June. >> disse lei, sorridendo cortesemente << Piacere di conoscerti. >>

<< S-Shun. >> balbettò lui, sorridendo di rimando.

<< Ti troverai benissimo con noi, Shun. >> disse un ragazzo dai capelli rossicci che frequentava il secondo anno, di nome Mime << Siamo tutti felicissimo di averti qui. >>

Il sorriso sul volto di Shun si ampliò ulteriormente ed il cuore gli si riempì di gioia.

Adesso sì, che sentiva di essere veramente al proprio posto.

Nel frattempo, il Cappello Parlante aveva già chiamato altri due studenti – entrambi assegnati a Grifondoro – ed era arrivato anche per Hyoga il momento di farsi smistare.

<< Lebed Hyoga. >>

Il ragazzo si accomodò in silenzio, sul volto un'espressione indecifrabile; non sembrava troppo entusiasta, ma neppure agitato.

Era semplicemente calmo, come sempre.

<< CORVONERO! >> gridò il Cappello Parlante, senza pensarci troppo su.

Hyoga raggiunse i suoi nuovi compagni senza troppo entusiasmo, sedendosi accanto ad un ragazzo dai capelli verdi, che lo accolse calorosamente.

<< Ciao, mi chiamo Isaac! >> esclamò allegramente << Ben arrivato. >>

Hyoga si lasciò andare ad un sorriso sincero.

In fin dei conti, quella era casa sua adesso... Quale ragione avrebbe mai potuto avere, per non essere felice?

Dopo Hyoga, fu il turno di Lille Havfrue Tethys – anche lei assegnata a Corvonero – e poi ancora di Shiryu, il quale creò non pochi problemi al Cappello Parlante, nella sua decisione.

<< Dunque... E' difficile da dire... Hai tanta pazienza e sei certamente molto leale... Ma sei anche coraggioso... E tanta è la tua voglia di conoscere ed imparare... Forse sarebbe meglio... CORVONERO! >>

Il tavolo di Corvonero gioì nuovamente per l'ennesimo acquisto (il terzo di fila) e Shiryu andò a sedersi di fronte a Hyoga, ben lieto di avere come compagno di Casata una persona a lui già nota.

In seguito fu il turno di tre Serpeverde (Luxor, Megres e Mizar) e di un Grifondoro (Hagen), per poi passare ancora una volta ad una ragazza, Ofiuco Shaina.

Seiya osservò curiosamente quella ragazzina dall'aria così stranamente familiare e proprio in quel momento si ricordo di averla già vista in stazione, intenta a coccolare un grazioso cucciolo di coniglietto nano.

Continuò a fissarla con attenzione: somigliava leggermente a Shun, per colore di occhi e di capelli, ma io sguardo era molto più deciso ed arrogante; aveva tutta l'aria di una persona con la quale Seiya non avrebbe mai voluto litigare, neanche per baglio.

La ragazza venne smistata fra i Serpeverde e sembrò essere particolarmente soddisfatta del risultato raggiunto. La giovane Freya Polaris (Seiya dedusse che doveva trattarsi della sorella minore di Hilda, anche se a prima vista sembrava essere molto più alla mano e meno schizzinosa delle altre rampolle di buona famiglia) fu assegnata a Grifondoro, così come i due ragazzi Nachi e Ban, mentre Roodbars Leda e Seiren Sorrento finivano rispettivamente a Serpeverde e a Corvonero.

<< Accidenti, ma quanto ci vuole ancora? >> sbadigliò Seiya, stiracchiandosi sfacciatamente << Non ce la faccio più a... >>

<< Yuki Seiya! >>

Il ragazzo uscì dal proprio torpore e raggiunse velocemente Dohko, rischiando persino di inciampare lungo la via.

<< Scusate, chiedo perdono... Questo pavimento è piuttosto scivoloso, dovreste fare qualcosa al riguardo! >>

Tutti gli studenti scoppiarono a ridere e anche Dohko, nonostante il suo tentativo di restare serio, non poté trattenersi dall'esprimere visivamente il proprio divertimento.

<< Su, Seiya... accomodati e stai buono. >>

Seiya fece segno di sì con la testa e si accomodò sullo sgabello, mentre Dohko afferrava il capello e lo posava adagio sul suo capo.

<< GRIFONDORO! >> strillò il capello, nel momento esatto in cui sfiorò i capelli del ragazzo.

Un boato si levò dalla tavola dei Grifondoro (come sempre i più chiassosi) e proprio in quel momento Seika si alzò in piedi ed iniziò ad urlare a perdifiato: << E' mio fratello! Quello laggiù è mio fratello! >>

Seiya si diresse gongolando al tavolo dei Grifondoro, dove venne accolto da sua sorella Seika e da un'intera folla di studenti entusiasti ed esaltati.

<< Fratellino, sapevo che saresti stato dei nostri! >> trillò gioiosamente Seika << Non avevo alcun dubbio al riguardo, non è vero ragazzi? >>

<< Oh, sì. >> fece eco una ragazzina dai capelli ramati e gli occhi castani, stranamente somigliante a Seika ; frequentava il terzo anno ed il suo nome era Marin << Tua sorella è incredibilmente orgogliosa di te, Seiya, sapessi quante volte ti abbiamo sentito nominare nell'ultimo anno! >>

<< Già, posso confermarlo. >> fece eco un ragazzo alla sua sinistra, anche lui del terzo anno, di nome Aiolia << Sei molto più famoso di quanto tu possa pensare, Seiya. >>

<< E aspetta che ti conosca Aiolos! >> disse ancora Seika, sempre più eccitata << Te ne ho parlato, ricordi? E' il nostro prefetto ed è anche il fratello maggiore di Aiolia. >>

<< Sì, questo sarà il suo ultimo anno. >> aggiunse Aiolia << Il suo più grande sogno è poter fare ritorno qui ad Hogwarts come insegnante e spero proprio che ci riesca, magari prima ancora che io mi sia diplomato. >>

Seiya sorrise con entusiasmo; si sentiva come travolto dalla giovialità e dalla chiassosa esuberanza dei suoi compagni di Casata, era praticamente bel bel mezzo di un fiume in piena e non si era mai sentito tanto felice e divertito in tutta la sua vita.

Probabilmente aveva ragione Seika, forse era davvero quello il suo posto.

Certo, un po' gli dispiaceva di non potersi trovare nella stessa Casata di Shiryu, Hyoga e Shun, ma era certo che sarebbero riusciti comunque a mantenere ottimi rapporti, nonostante l'inevitabile rivalità che pian piano sarebbe sbocciata fra di loro.

In fin dei conti, Hogwarts era magica anche per questo.

<< Bene, adesso che la Cerimonia di Smistamento è conclusa... >> disse Dohko, dopo che anche l'ultimo studente (Yunikon Jabu) veniva smistato a Grifondoro << … Possiamo dare inizio al banchetto. Prima, però, lascio la parola al preside per il suo tradizionale discorso di benvenuto. >>

Il preside, a quel punto, si alzò in piedi e rivolse agli studenti il più caloroso dei suoi sorrisi.

<< Sarò breve, poiché non voglio annoiarvi. Anche quest'anno Hogwarts sarà la vostra accogliente casa e noi saremo tutti molto lieti di avervi, ancora una volta, qui con noi; vi trovate in questa scuola perché siete i più promettenti maghi di tutto il mondo e noi siamo qui per insegnarvi tutto ciò che sappiamo sulle arti magiche. Ricordate che non si finisce mai di imparare, dunque queste mie parole non sono rivolte solamente ai nuovi arrivati ma a tutti quanti, ultimo anno compreso. >>

Gli studenti ridacchiarono sommessamente.

<< Adesso credo che sia arrivato il momento di cenare, a giudicare dalle occhiatacce che il professor Death Mask mi sta lanciando, direi proprio che il mio discorso è durato a sufficienza. >>

<< Lo puoi ben dire, preside. >> fece eco un uomo seduto di fianco a Dohko, dall'aria tenebrosa e l'aspetto piuttosto trasandato.

Saga rise: << Va bene, allora possiamo dare inizio alla danze! το συμπόσιο αρχίζει. >>

<< Come? Che cosa ha detto? >> domandò confusamente Seiya, guardandosi intorno << Sta bene, oppure è completamente fuori di testa? >>

<< Beh, diciamo che non è esattamente la persona più sana di mente che conosco. >> gli rispose Aiolia, con una scrollata di spalle << Ma ha comunque un suo perché. Gradisci delle patate, Seiya? >>

<< Uh? Che cosa? >>

Seiya abbassò lo sguardo e per poco non gli si mozzò il fiato in gola: L'intera tavola – così come tutte le altre - era adesso stracolma di vassoi e vivande di nazionalità diverse, ognuna più invitante dell'altra.

<< Ti conviene sbrigarti, altrimenti non resterà più niente per te. >>

Seiya non se lo lasciò ripetere una seconda volta e si fiondò sulle pietanze, ridendo di gusto e sentendosi avvolgere da una piacevole sensazione di benessere e soddisfazione. Anche i suoi amici – Shiryu e Hyoga al tavolo di Corvonero, Shun a quello di Tassorosso – avevano già dato inizio al banchetto e tutti i nuovi arrivati sembravano essersi già perfettamente acclimatati all'interno della propria Casata.

Il professor Hu, dall'alto della sua poltrona, osservò felicemente i suoi studenti e sorrise ampiamente.

<< Il nuovo anno è ufficialmente iniziato, preside. >> commentò allegramente.

Saga sorrise a sua volta, rivolgendo ai ragazzi uno sguardo sereno e pienamente soddisfatto.

<< Eh, sì. >> rispose << E se le previsioni non mi ingannano, sarà un anno davvero indimenticabile. >>







N.d.A:  * La canzone è tratta dal primo volume della saga di Harry Potter, “Harry Potter e la Pietra Filosofale”

Di seguito, riporto le traduzioni di alcuni cognomi scelti per i personaggi (fatta eccezione per quelli che, come avrete notato, derivano direttamente dall'anime):

  • SEIYA E SEIKA YUKI: Il cognome significa “coraggio” in giapponese (e mi sembrava assai azzeccato, visto i due personaggi :D).

  • LEDA ROODBARS: Il cognome significa “scorfano” in inglese, e non ditemi che non è perfetto per lui. u.u

  • PANDORA UNTERWELT: Il cognome significa “Oltretomba” in tedesco (come sono spiritosa, sì).

  • IKKI E SHUN KYODAI: Il cognome significa “fratello” in giapponese (w la fantasia).

  • SHIRYU LONG QI: Il cognome significa “Dragone” in cinese.

  • HYOGA LEBED: Il cognome significa “Cigno” in russo.

  • SORRENTO SEIREN/ TETHYS LILLE HAVFRUE: “Sirenetta”, rispettivamente in austriaco ed in danese.

  • DOHKO HU: Il cognome significa “Tigre” in cinese.

  • SAGA DYDUMO: Il cognome significa “Gemelli” in greco.


Se siete arrivati fino a qui, vi ringrazio.
Se avete dubbi o qualsiasi genere di domande, potete contattarmi, io vi risponderò molto volentieri. Come ho già detto, questa one shot lascia volutamente in sospeso alcune cose, in quanto preludio di una futura long fic.
Spero che vi sia piaciuta e chissà.. Magari ci sentiremo presto. :)

Un abbraccio a tutti ed un enorme GRAZIE alla magnifica Andromaca14, che non solo mi sopporta e mi supporta, ma ha contribuito notevolmente a creare questo universo SaintSeiya/Harry Potter... L'avventura è iniziata! :D

  
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