« Quel bastardo, quell'animale, quel dannato, quel...» inveiva William Graham, assaltando la propria ciotola di cereali e nel contempo cercando di non farsi rubare il contenuto dall'enormità di cani che possedeva.
« La mia bambina! La mia piccola, dolce, adorata, carinissima, che-forse-cominciava-a-sviluppare-un-complesso-di-Elettra-per-me-o-per-Hannibal-o-per-entrambi bambina! Quel dannato me l'ha portata via! Ci volessero degli anni, lo troverò, e lo scannerò come un maiale, dannato Hannibal Lecter! La mia piccola e dolce Abigail, me l'hai portata via! »
« Ehm... Papà, veramente sarei qui...» Tentò Abigail, alzando lo sguardo dai propri pancakes per posarlo sull'ex professore.
« Zitta, illusione-troppo-realistica, sto compiangendo la mia Abigail.»
Ed Abigail Hobbs desiderò che l'altro non l'avesse adottata.