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Autore: Valimitik    03/03/2009    3 recensioni
- Quando crescerai Hinata? Sei sempre la solita bambina solitaria a cui piace la neve-
- La smetto quando tu finisci di insultarmi, tu sei quello sempre uguale, Neji.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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E quando senti che il mondo ti sfugge via?

Ancora una volta passeggiava per la strada che portava al parco, passeggiava lenta mentre i fiocchi argentei scivolavano sul suo vestito, troppo leggero, troppo scuro rispetto al bianco candore del paesaggio intorno. I lisci capelli neri ondeggiavano lentamente sulla schiena, ad ogni suo passo sprofondava sempre più nella neve.
Sembrava non smettere mai. Alzò gli occhi plumbei verso il cielo coperto e li chiuse per un attimo, lasciando che la neve le toccasse le guance. Non era fredda come le era sembrata, forse perché lei lo era di più.
Smise di camminare e si sedette per terra, in mezzo alla neve. Rimase per un attimo immobile e poi si lasciò cadere indietro sulla neve. Durante la caduta i fiocchi si alzarono e le sommersero le braccia.
Rise di quello strano fenomeno e poi incominciò a fissare di nuovo il cielo. Cercava di seguire le complicate giravolte dei fiocchi di neve e, strizzando gli occhi, cercava di capire la trama di ognuno di essi.
Alla fine, stanca li richiuse ma una voce leggiadra si accostò al suo orecchio.
- Giochi ancora con la neve, Hinata?
- Forse…- e una dolce risata le uscì dalle labbra . – solo se giochi anche tu –
E tirando per il colletto il ragazzo lo buttò insieme a lei nella neve. Di nuovo mucchi di neve si alzarono verso l’alto per poi ricadere di nuovo. E Hinata rise di gioia mentre si metteva a sedere per vederlo meglio. Nonostante lei non sentisse freddo i vestiti erano completamente zuppi e i capelli completamente pieni di neve. Scosse la testa dolcemente, continuando a ridere mentre gli occhi cerulei della ragazza brillavano di gioia, e un altro paio di occhi cerulei la guardavano con uno sguardo di rabbia scherzosa e due mani bianche si infilavano tra i capelli dello sfortunato, più sensibile al freddo.
Si alzò sulle mani e guardò verso la ragazzina che si alzava in piedi alzando le mani verso il cielo. Sospirò.
- Quando crescerai Hinata? Sei sempre la solita bambina solitaria a cui piace la neve-
- La smetto quando tu finisci di insultarmi, tu sei quello sempre uguale, Neji.-
E ridendo gli lanciò una palla di neve dritta in faccia.
- Sono stanca voglio andare a casa, vieni con me?-
E gli offrì la mano gelida e bianca quanto la neve stessa.
Era un semplice gesto, solo una mano…
- No.
E girando la testa d’altro lato entrò un dito nella neve.
- Non c’è bisogno che fai così però, era solo una proposta.
L’animo della ragazzina ne era rimasto ferito, lei infondo voleva bene a quel cugino che non faceva altro che insultarla, e voleva bene a tutto il clan che diceva che era il disonore della sua famiglia, voleva loro bene perché infondo, sapeva, avevano tutti un cuore.
Guardò un’ultima volta verso il cielo e poi si incamminò verso casa, continuando ad alzare ogni tanto gli occhi per guardare la neve.
E Neji rimanse lì, in balia del suo dolore. Non gli piaceva insultare la cugina, ma lo faceva sentire più forte. Sapeva che lei gli voleva bene, e che aveva un cuore buono e questo non poteva sopportarlo. Ella aveva ciò che lui non aveva, dei sentimenti.
O forse li aveva anche lui ma non poteva esprimere ciò che sentiva, no non avrebbe mai potuto. Il senso di vittoria sulla cugina se ne era andato non appena aveva visto i suoi occhi perdere la scintilla di gioia che li animava poco prima delle sue parole.
E sentiva che il mondo gli era sfuggito, ogni volta che vedeva scurirsi gli occhi plumbei di sua cugina.
E sentiva che dentro di lui si spegneva qualcosa, perché gli piacevano quei sorrisi, gli piaceva la risata di Hinata e adorava quando quella risata contagiava anche gli occhi splendidi della cugina. Ma tutto ciò non avrebbe mai potuto dirglielo.
Non avrebbe mai potuto dirle che la amava più di se stesso.



Ok, lo so è veramente assurda questa fic, ma quando viene l'ispirazione mi lascio ispirare XD. Questa volta mi aspetto anche commenti orribili ma li accetto tutti quanti, preferisco un brutto commento che uno bello non sentito veramente. E per finire dedico questa fic a due mie carissime amiche: Angelica e Alice (Princess Hina) a cui so che piace Hinata moltissimo. Su angel, bhe nn ci sono veramente parole... è la mia nipotina, la ragazza che mi ha fatto conoscere tutte le altre... lei mi ha fatto entrare in questa grande famiglia perchè così che vedo voi: Angel, Rany, Alice e Barbara. Invece Alice, la mia maestra, bravissima scrittrice, amante come me di twilight è la persona con cui è possibile parlare di filosofia XD Vi amussolo ragazze. Bhe spero che vi piaccia. Un bacio a tutti <3
Prossima fic? Per Rany e Barby ovviamente.
  
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