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Autore: InuMilla    03/03/2009    7 recensioni
D'accordo, mettiamo le cose in chiaro una volta per tutte. Jacob è stato con me da quando sono nata (sebbene non abbia mai capito come mai, dato che lui è un licantropo, nemico principale dei vampiri.), è stato il mio fratellone, il mio migliore amico, persino una specie di tata super-apprensiva, se vogliamo, e mi sono sempre trovata benissimo con lui. A mio agio. Fa parte della mia vita, perchè è parte della mia famiglia. E allora come mai il mio cuore impazzisce ogni volta che è nelle vicinanze?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ I would
this moment
to be burnt into
story.














" Sorridi, Nessie!"
Un altro flash mi fa sobbalzare e mi lascia gli occhi offuscati da tante macchioline colorate
Ora non fraintendetemi: adoro mia zia Alice, ma che bisogno c'è di distruggermi la retina con tutte queste foto??
Va bene, cresco in fretta, molto più in fretta dei normali ragazzi, quindi capisco l'esigenza di riempire gli album con un numero di immagini tale da coprire un arco di vita abbastanza ampio, ma vi assicuro che i bambini normali non hanno tutte le foto che ho io. Sono messa peggio di una modella nel pieno della sua carriera, e non sto esagerando.

Sento zia Alice che si muove velocemente intorno a me, alla ricerca di un' altra angolazione. Sento il clic del pulsantino, ma nessun flash mi illumina.
" Oh, no!" esclama lei, irritata " Batteria scarica! Cavolo!"
Ho mai espresso il mio amore per le esauribili batterie al litio delle macchinette digitali di nuova generazione?
No? Strano.
Mi intima di non muovermi e sfreccia fuori dalla stanza, sicuramente alla ricerca di un altro di quegli infernali apparecchi.
Non vorrei essere troppo pessimista, ma credo che zia Alice sia capace di rispolverare anche i dimenticati rullini, all'evenienza.

Meglio scappare, si.
Chiudo il libro di geometria con uno scatto, lo afferro di malagrazia e scatto attraverso la porta, più velocemente di quanto un essere umano avrebbe fatto.
Tanto sono a casa Cullen. Qui posso fare quello che voglio.
Prendo una bella rincorsa e volo su per le scale, alla volta della mia camera. Si, mi chiuderò dentro.
Questo non fermerà la zia Alice, no, ma almeno mi farà guadagnare tempo. Getto il mio libro sul letto. La mia camera è l'unica ad esserene fornita, qui a casa Cullen. Nessun altro membro ne ha bisogno.
Io sono unica in questa casa. Come lo sono pressappoco per il resto del mondo.

Lo specchio del mio armadio mi rimanda la mia immagine. L'immagine di una ragazza alta, magra, pallidissima,con lunghi capelli ramati che scendono in morbidi boccoli fin quasi alla vita e profondi occhi color cioccolato. Qualcuno mi ha detto che sono incredibilmente bella.

I miei tratti rimandano ad entrambe le mie famiglie. Il pallore, il colore dei capelli, la velocità e la bellezza richiamano Edward, mio padre, un vampiro. Gli occhi, così diversi da quelli dei vampiri di casa Cullen, sono quelli che aveva mia madre,Bella, prima di essere trasformata, quando era ancora umana, quando mi ha messa alla luce e sono l'unico tratto che mi accomuna alla mia famiglia umana, nonno Charlie, nonna Renée...
Fortunatamente, grazie alle persone che mi sono attorno e che mi amano, ho sempre visto questo mio "essere un ibrido" come una cosa assolutamente positiva. Soprattutto zia Rosalie non fa che idolatrare l'unicità della mia situazione.

E questo mi riporta a zia Alice che sta tornando alla carica. Posso quasi sentire i suoi passi felpati su per le scale...
Un rumore attira la nostra attenzione, la mia e quella di zia Alice. E' il rombo di una moto che si sta avvicinando.
Conosco troppo bene questo rumore per farmi ingannare.
Jacob sta arrivando. Sta venendo a prendermi. Oggi dovevamo uscire! E io non sono ancora pronta!

Per i baffi di Dracula!
Analizzo di nuovo il rumore della moto. Arriverà tra circa quaranta secondi.
Che fortuna, ho giusto il tempo di prepararmi.
Afferro il primo pantalone che mi capita sotto tiro, ma per la maglia metto particolare attenzione.
Prendo una maglietta azzurro cielo, allegra e leggera. La sua preferita. E anche la mia.
Mi fiondo in bagno e inizio subito a vestirmi. Questi sono i momenti in cui ringrazio di non aver ereditato la fantomatica goffagine che aveva caratterizzato mia madre prima che diventasse un vampiro.
Mi guardo allo specchio. Ho i capelli tutti arruffati, ma non c'è tempo per sistemarli: un colpo al campanello mi informa che lui è arrivato.
Improvvisamente, sento il cuore saltare un battito.

D'accordo, mettiamo le cose in chiaro una volta per tutte. Jacob è stato con me da quando sono nata (sebbene non abbia mai capito come mai, dato che lui è un licantropo, nemico principale dei vampiri.), è stato il mio fratellone, il mio migliore amico, persino una specie di tata super-apprensiva, se vogliamo, e mi sono sempre trovata benissimo con lui. A mio agio.
Fa parte della mia vita, perchè è parte della mia famiglia.
E allora come mai il mio cuore impazzisce ogni volta che è nelle vicinanze?
Non era mai capitato prima di adesso, è una cosa nuova! Non so come interpretarla ancora.

E questi sono i momenti in cui rimpiango di non essere una comune umana, con una crescita normale.
"Nessie!"
E' lui! Per i baffi di Dracula!
Mi sistemo i capelli alla bell'e meglio. Sto andando decisamente in ansia, quasi entro in iperventilazione, prima di ricordarmi che in realtà non ce n'è alcun bisogno.
E' Jacob. Jabob, Ness! Il tuo Jake! Che bisogno c'è di farsi prendere dall'ansia?
"Nessie? Ma cosa stai facendo?"
Prendo un respiro profondo ed esco dalla mia camera, prima che sia lui a decidere di raggiungermi. Non voglio farmi trovare in questo stato.

Mi stampo in faccia il mio miglior sorriso, ma lo sforzo diventa inutile quando lo vedo. Mi riesce naturale rispondere a quel sorriso così ampio, così acceso, così mio.
Mi aspetta a braccia aperte. Volo giù per le scale e mi ci fiondo, lasciandomi avvolgere dal suo calore.
"Perchè ci hai messo tanto?" domanda, divertito.
" Mi facevo bella." rispondo, beffarda. Spero la prenda come una battuta.
" Non ne hai alcun bisogno." sussurra, accarezzandomi una guancia.
Ed eccolo di nuovo, il mio cuore che salta un battito. Cos'è, sto per avere un infarto? Eppure non bevo, non fumo...
Forse devo farmi controllare da nonno Carlisle, si.

Ridacchia e mi lascia andare.
"Allora, pronta per la famosa uscita?" domanda, allegro. Sta blaterando di questa uscita da mesi, mesi, e non mi ha voluto dire perchè è così importante.
" Non è la prima." gli faccio notare, infatti.
" Ma sarà speciale."
Lentamente, mi volto verso mio padre, che ci sta guardando con espressione assorta.

Lui sa cos'ha in mente Jacob. E dalla sua faccia ne arguisco che la cosa non gli va esattamente a genio. Ma , del resto, sono abbastanza poche le cose che gli piacciono, di quelle che riguardano me e Jacob insieme.
"La riporto a casa prima delle dieci, come al solito."
Edward annuisce e Jacob mi trascina fuori, tutto contento.

Sale sulla sua moto e mi porge un casco.
Ah si, divertente, Jacob. Tu dai il casco a me.
Evidentemente ha afferrato il senso della mia espressione scettica perchè sorride.
"Le sai anche tu le condizioni di tuo padre. Prendilo e sali."
Mi infilo il casco, sbuffando, e mi siedo dietro di lui, poggiando le mani sulle sue spalle. Lui le prende e se le allaccia attorno alla vita con un gesto esasperato.

Ridacchio. Questo è il teatrino che facciamo ogni volta che mi porta in moto. Dice che mi devo tenere bene, sennò cado.
Divertente, si.
Appoggio il capo contro la sua schiena e chiudo gli occhi. Adoro andare in moto con lui. Adoro l'aria fredda sul viso, i capelli che svolazzano sulla mia schiena, il suo profumo fresco che mi avvolge ma, soprattutto, adoro sentire il suo cuore che batte velocissimo...

Ad un tratto si ferma ed io apro gli occhi. Non mi abituerò mai alla vista di La Push Beach di notte. La sabbia è così bianca da sembrare un foglio di carta, in contrasto fortissimo con il blu scuro e impenetrabile del mare che, calmo, accarezza la spiaggia con onde lente e calme, come se la stesse coccolando. Il confine tra cielo e mare è invisibile e sarebbe del tutto impercettibile, se non fosse per le stelle, milioni di puntini luminosi che si stendono sconfinati sopra le nostre teste.

Papà le definisce " piccoli spiragli dai quali possiamo ammirare frammenti di Paradiso". Mi ero sempre chiesta da quale libro avesse preso questa frase, ma ora riesco solo a pensare a quanto abbia ragione.
Il tutto è dominato da una Luna piena magnifica, che brilla lassù come la più bella delle perle, illuminando questo piccolo angolo di terra con la sua luce bianca.

Jacob mi affianca e io mi volto verso di lui.
Mentre io ammiravo la splendida spiaggia a mezzaluna, lui guardava me. Come se mi ritenesse più bella di tutto quello che Madre Natura potesse mettergli sotto il naso. Lo intuisco dal suo sguardo.
...tutto questo non ha senso! Non per la mia testa, almeno.

In realtà , da qualche parte dentro me, so che ha senso, eccome.
E questa parte si trova più o meno all'altezza del petto, leggermente a sinistra, dove sembra che stia per scoppiare una bomba ad orologeria.
Chissà se anche lui sente questo martellare assordante.
"A cosa stai pensando?" domanda, piegando la testa di lato.

Gli poso leggera una mano sulla guancia. Di solito, quando mi fanno questa domanda, preferisco non spiegare. Mostrare mi riesce molto più semplice.
Vedo quello che vede lui. La Push Beach, il cielo, le stelle. Gli spiego che il mio cuore sembra essere impazzito, e non capisco perchè. Ed infine, il suo stesso viso che appare così, da solo, senza che io lo voglia.
Sorride, intenerito.

Stringe la mano che tengo sulla sua guancia e se la porta all'altezza del petto con un gesto goffo.
Si, anche il suo cuore sembra intenzionato a sgusciare fuori dalla scatola toracica.
Mentre gli lancio un'occhiata incuriosita la sua mano si poggia sulla mia guancia.

Dolcemente, con uno di quegli sguardi che riserva solo a me, dolci come il miele, si china e cattura le mie labbra con un bacio.
E allora sembra tutto così naturale, così ovvio, così come il mare che lambisce la sabbia, come la luna che illumina il cielo...
Io e lui siamo naturalmente fatti l'uno per l'altra, nel modo più assoluto e semplice.

La cosa buffa è che io l'ho capito solo adesso, nel preciso istante in cui i nostri cuori hanno iniziato a battere all'unisono, con lo stesso ritmo martellante.

L'ho capito solo adesso con la testa, ma il mio cuore lo sa già da un bel po'.
Sorrido contro le sue labbra.
Ora come ora, vorrei solo rimanere qui per sempre. Se solo ci fosse un modo per imprimere questo momento a fuoco nella storia...
" Che cariini! Non muovetevi e non dite cheese!"
Ed un flash illumina la notte.
















♥ Angolino dell'autrice.
Salve a tutti. Sono specie mesi che non posto più niente. Ho il blocco dello pseudo-scrittore. xD
Questa piccola one shot è nata in un flash d'ispirazione in una sera in cui mi sentivo particolarmente romantica (e chi mi conosce sa bene che questo non succede tanto spesso °ç°) e in cui non avevo niente di meglio da fare se non girovagare come un'anima in pena sui siti di Twilight xD.
Siate buoni con questa piccola pseudo-scrittrice e lasciatele un commentino, bello o brutto che sia, non  importa e sarete sicuri di averla fatta felice *O*
...per chi se lo sta chiedendo: si, alla fine è Alice che scatta la foto xD.
Bacioni ^_______^
   
 
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