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Autore: ViTed98    16/12/2015    0 recensioni
Rumpel e Belle sono presi da una piccola lite matrimoniale, quando vengono sorpresi da una luce accecante che cambierà per sempre le loro vite.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Moe French/Maurice, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'unico posto che mi venne in mente fu il negozio di mio padre. Non sapevo come l'avrebbe presa, sarebbe stato felice di quella mia scelta ? lui le aveva sempre rispettate, beh quasi sempre, l'unica cosa che avrei dovuto fare adesso era solo vedere la sua reazione, scoprire se mi avesse aiutata in quel momento. Quando mi ritrovai davanti alla porta del negozio tentennai, guardavo quella porta rossa osservavo ogni minimo dettaglio, vi era un piccolo buco vicino a quei vetrini, la maniglia doveva essere lucidata, ogni cosa in quella porta attirava la mia attenzione. Dovevo ritardare i tempi, anche se sapevo che prima o poi sarei dovuta entrare per forza, respirai un paio di volte profondamente per infondermi coraggio, 'dai Belle ce la puoi fare', misi la mano sulla maniglia ed entrai. Mio padre era intento a leggere qualcosa in un grosso libro con le pagine ingiallite e inizialmente non si accorse di me, quando alzò la testa mi sorrise illuminandosi e quasi correndo si avvicinò per abbracciarmi, si fermò di scatto quando notò la piccola presenza che in quel momento sonnecchiava tranquillamente tra le mie braccia, guardò lui poi me poi di nuovo lui e lo indicò 
- è una storia lunga papà, ho bisogno del tuo aiuto - 

Gli spiegai tutto, della piccola e stupida discussione che io e Rumpel avevamo avuto, della luce dorata e dell' improvvisa comparsa del bambino e della mia decisone..
- quindi posso venire da te ?-
Mio padre crucciò la fronte alzandosi dalla sedia, iniziando a camminare avanti e indietro, all'interno del piccolo negozio pensieroso, non c'era molto spazio dove camminare, tra i vasi pieni di fiori che ingombravano il passaggio, messi un po' dappertutto, ma quando doveva prendere una decisione importante faceva sempre così, le mani dietro la schiena, la fronte corrugata, gli occhi persi da qualche parte, per un attimo rividi il vecchio re con il suo lungo mantello e la corona rosse addosso, in un secondo mi ritrovai bambina tra le braccia di mia madre a guardare quell' uomo che stava prendendo la decisione giusta per il nostro popolo. I suoi occhi si incastrarono nei miei, così simili ma così diversi, i suoi più saggi, i miei più ingenui, i suoi più duri i miei più dolci, come potevano quei due cristalli essere diversi fra loro ma allo stesso tempo così simili? Parlò, portando le mani davanti e sfregandole tra loro, aveva preso la sua decisione ma non ne era sicuro, quel movimento lo conoscevo piuttosto bene. 
- figlia mia, certo che puoi venire, ma sappi che crescere un bambino non è una cosa semplice - 
Corsi ad abbracciarlo stando attenta sempre a non far male al bambino, mio padre mi abbracciò a sua volta e mi accarezzò i capelli, mi sentii piccola in quell'abbraccio. 
- grazie papà, davvero, grazie- 
- Di nulla figliola, ora dimmi che nome avevi pensato per questo piccolo ?- 
effettivamente non ci avevo ancora riflettuto, nello scappare da quella voce, che tanto amavo, che gridava il mio nome non ci avevo pensato, scossi la testa guardai mio padre che stava osservando il piccolo con una strana luce negli occhi, sorrisi e gli misi il bambino tra le braccia. 
Guardai mio padre per una buona mezz'ora andare avanti ed indietro per il negozio canticchiando una canzoncina al piccolo, che si era risvegliato dal riposino, guardava l'uomo con stupore allungando il braccino verso il suo viso, sorrisi a quella scena avvicinandomi poi a loro e rivolgendomi a mio padre 
- Papà, lo so che sei contento di avere un nipotino ma credo sia meglio andare a comprare qualche cosa per vestirlo e nutrirlo non credi ?- 

 

Insieme ci dirigemmo a l'unico negozio di storybrooke per neonati. Non era un posticino tanto male, dappertutto si trovavano cosine per neonati, tra ciucci, tutine e giochini vari. Non credevo sarei mai entrata così presto in un negozio del genere, mi diressi verso la sezione delle tutine, erano tutte così piccole e adorabili, di varie forme e colori, di tutte le taglie, l'occhio mi cadde su una in particolare a forma di koala, non vi dico che fu amore a prima vista, cucite sul cappuccio le orecchiette, nei piedini le unghie, quella dovevo assolutamente prenderla, comprai altre tutine alternando quelle mono colore, altre ancora con svariati disegni. Mi guardai attorno cercando mio padre, ma di lui nessuna traccia, lo cercai per tutto il negozio inutilmente, presi il telefono e lo chiamai, chiuse la chiamata, sbuffai, presi alcuni capellini è un giubbottino per proteggerlo quel freddo dicembre che ogni volta affliggeva il Maine, poi mi diressi verso la sezione igiene, presi il sapone, e alcuni pacchi di pannolini, le salviette. Qualcuno mi toccò la spalla voltandosi vidi mio padre con uno strano sorriso sul volto, mi prese le cose e le mise sul carrellino 
-eccoti finalmente, ti abbiamo cercato per tutto il negozio, vero piccolino ? - 
L'occhiata che gli mandai lo fece ridacchiare, mi passò il bambino profondamente addormentato 
- ah io dove ero finita ? Non tu con il mio bambino- 
Guardai il bambino e sorrisi quando fece una faccia strana, portò il piccolo labbruccio di fuori e arricciò il nasino corrugando la fronte, mi piegai verso di lui per lasciarvi un bacio sulla fronte. 
-Stavamo vedendo una cosa - 
Riportai la mia attenzione sull'uomo che mi aveva donato la vita che in quel momento ridacchiava compiaciuto 
- cosa ?- 
Non mi risposte ma sorrise tranquillamente, mi chiese se avevo terminato gli acquisti ed annuii, per comprare il latte in polvere saremmo andati al supermercato della città. Mi avvicinai al bancone per pagare, la cassiera appena mi vide fece una faccia alquanto strana, di tutta fretta mise le cose che stavo comprando in una busta, mi disse il prezzo balbettando, chi sa per quale assurda ragione si stava comportando così, poi capii, essere la moglie di Rumpel non ti faceva vedere bene dalla società, pagai gli acquisti ed uscì da quel negozio pensierosa, ero andata via da poche ore e già mi mancava, mi sentivo come in apnea, stavo facendo bene ? 

 

La casa di mio padre era molto più piccola rispetto alla villa in cui avevo vissuto fino a quella mattina, aveva due piani, in quello inferiore si trovavano due stanze, una cucina piuttosto piccola, al centro c'era un tavolo rotondo con quattro sedie, nella stanza accanto si trovava un salottino, nel mezzo della stanza un piccolo divano rovinato, davanti una televisione piuttosto vecchiotta, incastrata nel muro una piccola libreria stra piena di libri ti tutti i generi e dimensioni. Al piano superiore si trovavano tre stanze, la camera da letto di mio padre, un bagno e la stanza degli ospiti che da quel momento sarebbe stata mia. Entrata in quella casa la prima cosa che feci fu vestire il bambino con quella adorabile tutina da koala, non un'azione semplice, si girava di qua e di là, muovendo i piedini e le manine, facendo degli urletti acuti, riuscì ad infilargli il pannolino appena in tempo, dato che decise di augurarlo immediatamente, mi guardò con una faccina strana come se mi stesse prendendo in giro,con quegli occhietti blu scuro, sospirai togliendogli il pannolino e infilandogliene uno nuovo. 
- allora piccolino, ci dobbiamo mettere d'accordo io e te- 
Gli feci il solletico sul pancino, che lo fece ridacchiare, mi abbassai a baciagli la parte che avevo solleticato, mise le sue piccole manine sulle mie guancia, salendo poi verso il naso e la bocca sfiorandola con un dito, tutto concentrato facendo dei versetti, gli baciai la manina dolcemente. 
- Belle ? Devo uscire un attimo, riesci a cavartela da sola ? - 
Mi voltai verso mio padre che mi portò bruscamente alla realtà, con la mano sulla porta si apprestava ad uscire tutto imbacuccato, annuii sorridendogli 
- ci vediamo più tardi, fai ciao al nonno piccolo - 
Presi delicatamente una manina del piccolo e gli feci salutare Moe, mio padre sorrise e uscì di casa. Feci vedere la tutina 
- che dici la mettiamo ? -
Un urletto di assenso venne subito dopo, gli misi prima una manina poi l'altra, tentai di prendergli un piedino ma decise di muoverli ridacchiando 
- oh tu mi darai filo da torcere piccoletto, ma sappi che io non mi arrendo facilmente - 
Riuscii a prenderne uno infilandolo nella tutina, gli misi anche l'altro più facilmente e chiusi i bottoncini, lo presi in braccio trionfante 
- visto che ho vinto io ? -
Gli bacia la fronte dolcemente iniziando a camminare cullandolo 
- dobbiamo scegliere il nome - 
Gli toccai il nasino sorridendo, catturò il mio indice nella sua piccola mano osservandolo attentamente alternando alcuni piccoli versetti e urletti. Camminai dal salotto alla cucina pensando ad un nome, mossi leggermente l'indice facendolo ridacchiare 
- Stefan ? No,no... Lucas uhmm non so, non mi convince - 
Guardai il piccolo intento ad osservare il mio dito, le sopracciglia inclinate la boccuccia leggermente tirata 
- Vorrei ci fosse Rumpel, sicuramente lui avrebbe un nome - 
Avevo lasciato Rumpel al negozio senza girarmi al suo richiamo, lo avevo lasciato per quel bambino. Scossi la testa concentrandomi suo nome, faceva male, troppo male.
- un nome, un nome, piccolo aiutami su - 
Mi guardò con i suoi occhietti vispi facendo un piccolo sorriso sdentato, lentamente un sorriso si fece spazzino sul mio viso, non seppi perché ma in quel momento solo un nome mi sembrava perfetto. 
- Charlie ? Ti piace ? - 
Fece un urletto come per approvare quel nome. 
-Charlie Gold o French ? -

 

 

 

 

 

Angolo Autrice 
Flameo Everybody, come state ? 
io alla grande e oggi sono tornata con un nuovo capitolo. 
Spero vi piaccia e se volte lasciare una recienzione mi fareste tanto tanto contenta detto questo alla prossima :3 
Flameo <3 

  
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