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Autore: TheManiae    26/12/2015    3 recensioni
Nuova avventura per il mercenario più sadico di Mlp!
Ma stavolta ci sarà anche un'amore malato dietro l'angolo
Leggete e vedrete
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Spike
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era una fredda notte del 20 Dicembre, e mentre la bianca neve copriva i tetti di Ponyville, una figura in mantello correva nelle vie della città.
La figura si correva in silenio, nascondendosi dietro a ogni muro, carretto o altro, nel tentativo di non farsi notare da qualcuno.
Continuando a correre nascondendosi, dopo una decina di minuti giunse davanti a una grossa fabbrica nera, con alti camini dai quali usciva un fumo nero pece, le finestre erano alte e oscurate, e al cancello c'erano due minacciose guardie pegaso in armatura nera .
Quella era la famosa fabbrica dei "Biscotti fatti in casa di nonna Tia", ma era una copertura per qualcosa di ben peggiore.
Quella infatti era la divisione terrena della famosa Rainbow Factory di NuvolaCity, che secondo la gente comune creava arcobaleni attraverso arti segrete, ma la verità è ben peggiore.
Infatti, per creare gli arcobaleni i pegasi usano i colori presi direttamente dai membri della loro razza che falliscono la prova di volo, e dopo averli svuotati del tutto come mele si sbaraavano dei "Rifiuti inutili".
Di recente la Principessa Cadence ha scoperto tutto, ma invece di rivelarlo a tutti ebbe un'idea.
Invece di riempire il tartaro di esseri mostruosi pronti a uscire alla prima possibilità e distruggere tutto, sarebbero stati più utili come colori decorativi nel cielo di Equestria.
A questo punto, La Mann-Corporation vide nella fabbrica un'ottima opportunità.
Loro avrebbero avuto colori a volonta per gli arcobaleni, e la corporazione avrebbe avuto un luogo ideale dove portare i corpi di coloro che dovevano sparire dalla circolazione.
La figura si avvicinò al cancello, e quando le guardie gli puntarono contro le lance si tolse il cappuccio, rivelando un unicorno bianco con criniera verde pallido e occhi rosso sangue.
"Oh, c-ci scusi signor Toshi, e-entri pure" disse la guardia con una nota di terrore nella voce, e per un buon motivo.
Oltre ad essere uno dei mercenari più famosi di Equestria, tutti sapevano che Itami Toshi era esperto prima di tutto nel far soffrire le sue vittime in modo atroce, e poi di ucciderle.
Il suo stesso nome, derivato dal linguaggio dei pony del Katai, significa Dolore e Morte,  gli fu affibiato alla sua prima uccisione dal suo misterioso maestro, Lord Vect.
Itami entrò con passo lento nella fabbrica, attraversando i lunghi corridoi a quadri neri e bianchi per giungere infine nell'ufficio del direttore della D.T.R.F. (Divisione Terra Rainbow Factory)
L'ufficio, al contrario del resto della fabbrica, era completamente bianco decorato con gemme azzurre, i mobili erano slanciati e eleganti, in fondo stava una grossa finestra dal vetro violaceo chiaro, e al centro della stanza, intenta a scrivere su un foglio di carta, stava la direttrice Rarity.
La direttrice era un'unicorno dal manto bianco puro, una criniera viola acceso, tre gemme azzurre come cutiemark e occhi come zaffiri splendenti.
Appena lei lo vide, gli comparve un sorriso sollevato.
"Itami, da quanto tempo" disse la direttrice dolcemente, scendendo dalla sua poltrona marrone scuro e tendendo uno zoccolo in avanti, che l'altro prese e baciò.
"Oh caro, mi mancava qualcuno che conoscesse le buone maniere, ihihih" ridacchiò lei.
"Bando agli indugi Rarity, so che vi serve aiuto per un trasporto" disse Itami col suo tono serio e apatico, causando uno sbuffo spazientito da parte dell'altra.
"Tu non ti diverti mai, vabbe, come vuoi" disse l'unicorna sedendosi e prendendo una busta gialla, che lanciò sulla scrivania.
Aprendola, Itami vide le foto di un pony terra dal manto rosso fuoco, con la criniera corta giallo scuro, un paio di occhialoni tondi e una serie di documenti come cutiemark.
"Lui è Dirty Business, il nostro principale affarista con altre società e vostro simpatizzante, e ci serve che lo scorti fino alla Biblioteca Hufflepuff, dove dei nostri infiltrati lo scorteranno alla sua destinazione" disse Rarity, mentre l'altro analizzava le foto.
"Il trasporto avverrà il 22 Dicembre, e per allora voglio mi serve che studi il percorso più sicuro per condurlo fino alla Biblioteca, posso fidarmi?" chiese l'unicorna.
Itami si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta portando con se la busta.
"Non preoccuparti, quel pony non subirà nemmeno un graffio" disse lui, ma mentre usciva fu fermato dall'altra.
"Aspetta, ho un'altra cosa per te" disse cercando nella scrivania, ma dopo alcuni secondi smise.
"BRING! VIENI SUBITO QUI!" urlò Rarity infuriata, e dopo nemmeno tre secondi dalla porta entrò una pony terra dal manto verde scuro e la criniera nera, ma la cosa che subito Itamo notò furono il fianco e la testa.
Il cutiemark era stato cancellato grattando via la pelle, e rimaneva solo un'orrenda cicatrice deforme, mentre sulla fronte si poteva vedere la base di un corno tagliato via.
"Dov'è il pacchetto rosso?" disse Rarity con tono serio, e l'altra iniziò a tremare come una foglia.
"L-l'ho messo nell'armadio i-in alto" disse la pony tremando.
L'altra la fissò per alcuni secondi, poi si alzò e da un'armadio alla sua destra tirò fuori una piccola scatola rossa.
"Tieni, è per te" disse porgendo la scatola all'unicorno.
"Ora scusami, devo occuparmi di questa pony deficente" disse in tono sadico, tirando fuori da un'armadio un manganello nero.
Mentre itami trottava nel corridoio sentì le urla e i pianti della pony e le risate folli di Rarity, anche quando raggiunse la porta, e sorrise.
Adorava le giumente sadiche che si divertivano a torturare gli altri.

 
 
 
Dopo alcuni minuti raggiunse la sua base nella parte nord della città, e subito iniziò a controllare cartine e mappe della città.
La fabbrica stava nella parte settentrionale di Ponyville, mentre la biblioteca Hufflepluff stava nella parte Occidentale della città.
Il percorso più breve attraversava Viale del tiranno, il posto più malfamato della città, pieno di ubriaconi, ladri, stupratori e malati di mente.
Avrebbero dovuto aggirarlo, ma non di troppo, poichè più tempo ci mettevano a raggiungere la destinazione, più alte erano le probabilità di essere scoperti dalle guardie e attaccati.
Dopo alcune ore di calcoli e tracciamenti, finalmente Itami realizzò il percorso più breve e sicuro possibile per lui e per Dirty.
Il punto era sempre lo stesso però, avrebbero avuto fortuna?
Itami non era mai stato il tipo da affidare le cose alla fortuna, e quindi ovviamente si preparò per ogni cosa che sarebbe potuta accadere durante il tragitto.
Si diresse nella stanza delle armi e armature, e ne uscì portando un mucchio di roba che sistemò sul tavolo.
C'era un'armatura nera di chitina che serviva come armatura leggera contro armi di piccolo taglio, come coltelli e bastoni, armi generalmente usate dai pony della malavita, ma funzionava abbastanza anche contro spade corte o simili.
Poi c'era una specie di strana pistola nera dai bordi affilati, e una specie di piccola lama fatta d'osso, che delicatamente e con la massima attenzione ripose nel fodero.
Infine, c'era una lunga frusta bianco latte con coperta di spuntoni ricurvi neri ricoperti di una sostanza violacea.
Oramai era tutto pronto, restava solo da aspettare.
 
 
 
Il 22 Dicembre, esattamente alle ore 21.00, Itami si trovava davanti alla fabbrica, coperto da un lungo mantello marrone chiaro, fermo e immobile come una statua mentre l'abito si muoveva nel freddo vento notturno.
Dopo alcuni minuti, dalle porte uscirono due guardie in nero, e in mezzo a loro stava Dirty visibilmente teso, con un filo di sudore che gli colava dalla fronte.
"Ah, tu devi essere Itami, piacere" disse lui alzando lo zoccolo, ma l'altro mormorò un "Stammi dietro" e si girò ignorandolo e avanzando.
Dopo un'attimo di esitazione, il pony lo seguì di corsa, squittendo di non lasciarlo li.
Le guardie lo videro sparire dietro una casa, per poi iniziare a ridacchiare.
"Scommetto tre monete che morirà prima di arrivare a destinazione" disse una.
"Io scommetto che lo uccidera lui, per l'esasperazione" disse l'altra, e le due iniziarono a ridere.
Intanto, i due si erano incamminati attraverso le vie innevate della città, ma l'unicorno stava avendo seri problemi a trattenersi dal picchiare l'altro.
Era da quando erano partiti che Dirty continuava a parlare, parlare parlare, parlare, oramai Itami aveva raggiunto il suo limite.
"E così, mentre quei tre litigavano io-" "STA ZITTO!" gli urlò l'unicorno in faccia, facendolo saltare dietro dalla paura.
"Vuoi capire che è una missione furtiva??? Sta zitto e piantala di parlare a vanvera, o giuro che ti porterò alla biblioteca a pezzi!"
Il pony annuì tremando, e i due proseguirono in silenzio.
"C'è qualcuno laggiù?" disse una voce alle loro spalle, e i due videro avvicininarsi 3 guardie notturne.
"Fantastico, Corri presto!" disse l'unicorno pallido, e i due iniziarono una folle corsa tra i vicoli della città, inseguiti dai tre che li avevano visti.
I due scapparono per alcuni minuti, ma quando furono a un passo dal seminarli Dirty fece di testa sua, infilandosi in un vicolo cieco.
"Vieni idiota, andiamocene!" disse Itami cercando di portarlo via, ma trovarono la strada sbarrata dalle tre guardie che avevano le lance in zoccolo puntate contro i due.
"Alt! Ora venite con noi, dovrete spiegarci perché siete scappati" disse la guardia al centro, e le tre iniziarono ad avvicinarsi.
L'unicorno pallido li fissò accigliato, ma poi sorrise di gusto e si tolse il cappuccio.
"Bene, era da molti contratti che non mi capitava di poter uccidere qualcuno, grazie di essere venuti" disse togliendosi il mantello, rivelando l'armatura leggera in chitina, la pistola e il pugnale osseo sui fianchi,la frusta sulla schiena e uno strano ciondolo al collo, nero a forma di lama ricurva con uno zaffiro nel pomello.
Alzandosi su due zampe, prese la frusta e la fece schioccare in aria, fissandoli sadicamente.
"Attenti, è armato!" urlò una delle guardie.
Tutti e quattro rimasero fermi a fissarsi negli occhi, sentendo la tensione che si poteva tagliare col coltello.
Con uno scatto fulmineo, Itami saltò verso i tre agitando la frusta, e con essa afferrò la lancia di una guardia e la buttò a terra, e mentre calpestava la testa del poveretto con lo zoccolo avvinghiò la frusta attorno al collo di un'altra guardia, che si mise a urlare sentendo ogni nervo bruciare, per colpa del veleno sopra l'arma.
Mentre bloccava i due, l'unicorno pallido non si accorse dell'altro che gli diede un calcio in faccia, mandandolo a terra con del sangue che usciva dal labbro.
itami si rialzò rapidamente, leccò il sangue sul labbro e fissò le due guardie sadicamente, mentre l'altra aveva gemeva e si contorceva dal dolore con la frusta ancora attorno al collo.
"CREPA DANNATO!" urlò la guardia poco prima calpestata, lanciandosi contro l'unicorno brandendo la lancia per infilzarlo, ma poco prima che lo raggiungesse l'altro estrasse la strana pistola, sparandogli contro alcuni proiettili violacei simili a aghi.
Appena gli aghi si conficcarono nella carne del poveretto, questo cadde a terra urlando dal dolore.
Itami puntò la pistola contro l'ultima guardia e sparò, ma questa evitò i proiettili con agilità, gli corse addosso e lo disarmò, per poi buttarlo a terra con una zoccolata in faccia.
La guardia tentò di infilzarlo con la spada corta che aveva estratto dal fodero, mentre l'unicorno di difendeva con un pezzo di legno trovato a terra.
Il pegastrello tentò un colpo dall'alto, che però venne parato dall'unicorno, ma entrambi videro il pezzo di legno spaccarsi sotto il peso della spada.
"Ultime parole prima di spedirti all'altro mondo?" 
"Si....." disse Itami sorridendo
"Morto"
La guardia lo guardo confusa, poi all'improvviso sentì un dolore atroce allo stomaco e cadde a terra, ma guardando nella zona dolorante vise solo un graffietto leggero, mentre l'altro la fissava sorridente, tenendo con la magia un pugnale osseo.
In pochi attimi, la pelle della guardia divenne grigia e secca sempre più velocemente, e dopo pochi secondi rimase solo un mucchio d'ossa con un leggero velo di pelle mummificata a coprirle.
Dirty uscì dall'angolo in cui si era rifugiato, fissando con orrore il cadavere della guardia appena morta.
"Ma come...."
"Pugnale Necrotico, un tocco e ti disidrati all'estremo in pochi attimi" disse l'unicorno in tono apatico, rimettendosi il mantello.
" E loro?" chiese l'altro indicando le due guardie a terra, gementi e in preda alle convulsioni ma vive.
"Niente testimoni" disse facendo levitare il pugnale e avvicinandosi ai due.

 
 
 
Dopo averli uccisi e buttato i corpi in un bidone, gli diede fuoco e i due scapparono via, sparendo di nuovo tra i vicoli della città.
Finalmente, dopo alcuni minuti i due giunsero davanti alla biblioteca Hufflepuff.
L'edificio era un grosso albero di quercia cavo, con porte e finestre scavate direttamente nella corteccia, mentre sopra la porta svettava l'immagine di un tasso rosso davanti a un libro aperto.
Alla sinistra della porta i due videro una piccola figura con un mantello e un cappello neri che fumava una sigaretta tenuta tra gli artigli violacei.
I due si avvicinarono alla figura, notando che portava un paio di grossi baffi marroni, ma si capiva subito che era un draghetto.
"Cazzo fumi, che dai fuoco alle foglie?" disse Itami, come da istruzioni.
"Cazzo porti, un regalo in anticipo?" rispose il draghetto, confermando che era lui il contatto, per poi spegnere la sigaretta nella neve e facendo cenno a Dirty di entrare.
"Bene, quindi ci dobbiamo salutare....." disse il pony tentando un saluto, ma Itami lo ignorò e se ne andò, lasciandolo li sull'uscio della porta, nella qualen entrò pochi attimi dopo.
 
 
 
 
Una ventina di minuti dipo, Itami tornò alla fabbrica, entrando senza nemmeno prestare attenzione alle due guardie.
Raggiunse l'ufficio della direttrice, trovandola ancora intenta a scrivere su un foglio di carta, mentre sul pavimento alla sua destra vedeva una pozza di sangue.
"Itami! com'è andata?" chiese Rarity entusiasta.
"Tutto bene, solo un paio di seccature" disse serio, per poi inidicare con la testa la macchia rossa a terra.
"Oh si, forse ho esagerato un poco ihih" ridacchiò lei, causando un sorriso nell'altro.
"Comunque, grazie del regalo" disse facendo notare il ciondolo a forma di lama attorno al collo.
"Nah, una cosetta per il mio sadico preferito" disse lei abbracciandolo, causandogli un leggero rossore sulle guancie.
"Bene, ora scusa ma devo andare ad aggiornare lo stato missione" disse staccandosi.
"Ok, ma domani notte vieni qui, devo darti il tuo regalo di natale" disse lei con tono e sguardo maliziosi, provocando altro rossore sulla faccia dell'altro, che sorrise malizioso a sua volta.
"Certamente Miss Rarity, a domani" disse uscendo dall'ufficio.
 
 
 
Quando finalmente raggiunse la sua base sotterranea, Itami si sedette alla sedia e premette il bottone sotto la scrivania, facendo fuoriuscire dal muro tastiera e schermo.
Iniziò a digitare.
 
STATO CONTRATTO: COMPLETATO
BERSAGLIO: SCORTATO CON SUCCESSO
ATTENDO NUOVE ISTRUZIONI
P.S: BUON NATALE
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO KISHIN MERCENARIO
Bene
Spero vi sia piaciuta la storia.
Stavolta ho fatto meno descrizioni e più azione
E Itami avrà anche un bel regalino da parte di Rarity XDD
*Rarity trascina Itami in una stanza con un abito nero di pelle addosso e vari attrezzi*
............
Oooooook.
Comunque vada a finire, auguro buone feste a tutti (in ritardo ma chissene) e buona fortuna alle mie avversarie Giuly e Maty Frost.
Alla prossima
 
Il mio sangue è nero
Itami: Il sole muore nel sangue
 
   
 
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