Ogni volta che Loki si rinchiudeva in camera sua per lavorare su qualche nuovo progetto, Thor non poteva proprio fare a meno di allarmarsi; conosceva fin troppo bene suo fratello e nonostante le sue continue promesse da marinaio - “te lo assicuro, fratello, questa è l'ultima volta che faccio qualcosa che non devo fare” - il dio era certo che, prima o poi, avrebbe finito col combinarne una delle sue.

Del resto, ricordavano tutti molto chiaramente il famoso “incidente” della macchina del tempo.

Era accaduto tutto molto all'improvviso, Thor era entrato in camera di Loki in cerca di alcuni vecchi libri che il fratello aveva preso in prestito da lui – Thor, a dire il vero, era piuttosto certo che li avesse rubati, ma Loki continuava a ripetere di essere stato molto chiaro nel momento in cui aveva gentilmente espresso la richiesta di poterli tenere con sé per qualche giorno – e lo aveva trovato con il capo chino su una pila di libri ed un enorme calderone di ghisa, con sguardo concentrato ed i suoi lunghi capelli neri completamente scompigliati, come quelli di uno scienziato pazzo.

<< Hey, fratello... Che stai facendo? >>

<< Cosa?! >> Loki trasalì, facendo cadere a terra – per lo spavento – tutti i suoi libri di chimica ed alchimia << Per tutte le Valchirie, Thor... Che diamine ci fai tu qui? Non te l'hanno mai detto che è maleducazione entrare senza aver prima bussato? >>

Thor sbuffò.

<< Che lagna che sei! >> esclamò << Noi due siamo fratelli, fra di noi non dovrebbe esserci questo genere di tabù. >>

Loki fece una smorfia.

<< Esistono sempre dei tabù, quando si tratta della mia privacy. >> commentò acidamente << Comunque sia, che cosa sei venuto a fare qui? Non lo vedi che sto lavorando ad un esperimento importante? >>

<< Volevo riprendermi quei libri che mi hai rubat... Ehm, che hai preso in prestito da me! >> gli rispose Thor, osservando curiosamente quel suo minuscolo laboratorio << Hey, che genere di esperimenti? Non starai mica combinando qualcosa di losco? >>

<< Se anche fosse, non verrei certo a dirlo a te. >> rilanciò Loki, alzando gli occhi al cielo << Su, adesso riprenditi i tuoi stupidi libri e lasciami lavorare. Sono proprio lì, sulla scrivania. >>

Thor scrutò curiosamente la scrivania, in cerca del suo maltolto.

<< Oh, sì.. Eccoli lì! >> esclamò gioiosamente << Spero solo che tu non me li abbia rovinati, tengo molto a loro. >>

Fece per allungare una mano ed afferrare i suoi libri ma proprio in quel momento, per errore, fece cadere una boccetta aperta, il cui contenuto cadde proprio dentro al calderone sul quale Loki stava lavorando.

<< Oh, no... No, no.. Dannazione! >> strillò Loki, facendosi di colpo pallido in volto << Razza di idiota, che cosa hai fatto! Quella boccetta era lassù per un motivo, adesso... Oh, no! Che disastro! >>

<< Loki, non capisco... >> farfugliò confusamente Thor, guardandosi intorno con aria sperduta << … Che cosa sta succedend... >>

Prima ancora che il dio avesse il tempo di terminare la propria frase, i due vennero avvolti da un'intensa coltre di fumo azzurro, che li scaraventò rapidamente in un'altra dimensione.

Loki era su tutte le furie.

<< Stupido imbecille... Guarda che cosa hai fatto! >> tuonò rabbiosamente << Ci hai fatto finire nel futuro, accidenti! >>

<< Cosa... Nel futuro? >> domandò confusamente Thor, senza mostrarsi – tuttavia – particolarmente spaventato << Di che stai parlando? Come avremmo fatto a finire nel futuro? >>

Loki sospirò con fare esasperato.

<< Il mio era un progetto di alchimia, stavo cercando di creare un filtro che rendesse possibili i viaggi nel tempo. >> spiegò << Avevo calcolato alla perfezione tutte le dosi, ma tu con la tua solita grazia da elefante hai rovinato tutto e adesso siamo piombati avanti nel tempo, chissà di quanti anni! >>

<< Oh! >> esclamò Thor, non potendo – a quel punto – fare a meno di sentirsi piuttosto perso e frastornato << Beh, ma tu puoi farci tornare indietro... Non è vero? >>

Loki tirò un ennesimo sospiro irritato.

<< Sì, certo che posso. >> rispose stizzito, quasi offeso da quella domanda << Solo che devo trovare l'incantesimo giusto e avrò bisogno di molta concentrazione per farlo. Adesso, se avrai la decenza di tenere il becco chiuso io... >>

<< … Ma dove siamo finiti, a proposito? >> lo interruppe Thor, guardandosi intorno con aria incuriosita << A giudicare dal divano e dal resto della mobilia direi che ci troviamo in un salotto, ma come abbiamo fatto ad arrivare fin quaggiù? E soprattutto... Perchè? >>

<< Non so e non mi importa, tutto quello che voglio è trovare l'incantesimo per riportarci a casa e... >>

<< Zio, zio... Muoviti! Papà sta arrivando! >>

I due impallidirono di colpo.

<< Oh, no... Che cosa facciamo? >> domandò terrorizzato Thor, guardandosi intorno freneticamente e rischiando quasi di farsi venire un colpo.

Loki lo afferrò con violenza per le spalle e lo trascinò con sé dietro al divano.

<< Idiota, non possiamo farci sentire! >> lo ammonì sottovoce << E neanche farci vedere, sarebbe troppo pericoloso! Noi vediamo dal passato e se qualcuno ci vedesse potremmo turbare l'intero equilibrio dello spazio-tempo! >>

Thor lo guardò confusamente: << Spazio-tempo? >>

Loki alzò gli occhi al cielo e si batté una mano contro la fronte.

<< Tu stai semplicemente zitto e fermo, al resto penserò io. >> disse << Adesso, fino a quando non resteremo da soli non potremo... >>

<< Guarda, Loki... Quelli lì sei tu! >>

<< Resta giù, idiota! >> Loki strattonò il fratello per un braccio << Te l'ho detto, non possiamo farci vedere. >>

<< Oh... D'accordo. >> bisbigliò Thor << Comunque quello sei davvero tu, guarda. >>

Loki si sporse leggermente per osservare la scena e non poté trattenere il proprio stupore, nel vedere di fronte a te l'immagine di... Beh, sé stesso, con un bambino biondo dall'espressione allegra e sbarazzina sulle spalle.

Per poco il fiato non gli si mozzò in gola.

<< Oh, miei... Non voglio crederci... >>

<< Papà, eccoti qua! >>

Thor e Loki osservarono in silenzio il piccolo mentre saltava giù dalle spalle del Loki del futuro e correva con entusiasma fra le braccia di quello che – molto chiaramente – doveva essere il Thor del futuro.

<< Papà, che bello che sei tornato! >> esclamò il bambino, gettando le braccia al collo del padre << Oggi zio Loki ed io ci siamo divertiti un mondo, non è vero zio? >>

Loki del futuro annuì felicemente, con un ampio sorriso sulle labbra.

<< Già, ce la siamo proprio spassata. >> rispose << Puoi dirlo anche a Jane, Thor, il vostro piccoletto è un vero e proprio angelo! >>

<< Oh, ha preso senza dubbio da sua madre! >> rise Thor del futuro << Non è vero, piccolo Hagen? >>

Il bambino annuì felicemente.

<< Papà, prima di tornare a casa posso farti vedere il fortino che ho costruito oggi insieme a zio Loki? >> chiese << Per favore. >>

Thor e Loki del futuro si guardarono e sorrisero.

<< Beh... Perché no! >> acconsentì il primo << Coraggio, Hagen, guidaci tu. >>

<< Sììì, evviva! >>

I tre si allontanarono ridacchiando e, finalmente, abbandonarono la stanza lasciando i due intrusi da soli. Thor e Loki uscirono lentamente dal loro nascondiglio, entrambi piuttosto sconvolti da quanto avevano visto.

<< Bene... >> farfugliò Thor << Allora, noi... >>

<< Non dire niente, fratello. >> lo freddò Loki, guardandolo con aria truce << Taci, credo di aver trovato il modo di tornare indietro. >>

<< Ma... >>

<< Vuoi tornare a casa, sì o no? >>

Thor sospirò profondamente.

<< Sì, ovviamente. >> rispose.

<< Bene, allora stai zitto e fammi concentrare. Vediamo un po'... Ah, sì! >>

Loki schioccò le dita ed una nuvola di fumo avvolse nuovamente i due fratelli, che si ritrovarono pochi istanti dopo esattamente dove tutto era cominciato – ossia, nella stanza di Loki.

Thor tirò un profondo sospiro di sollievo.

<< Meno male, ce l'abbiamo fatta! >> esultò << Sarebbe stata una vera tragedia se fossimo rimasti bloccati nel futuro. >>

Loki fece una smorfia.

<< Non sarebbe accaduto, credimi. >> sentenziò << Grazie ai miei poteri, saremmo comunque tornati indietro. Prima o poi. >>

Thor sospirò nuovamente.

<< Beh, comunque è bello essere a casa. >> disse << Allora, adesso posso riprendermi i miei libri... Giusto, Loki? >>

Loki lanciò lui una gelida occhiata assassina.

<< Prendi la tua dannatissima roba e smamma, Thor. >> ringhiò a denti stretti << Fila via, per oggi non voglio più vederti. >>

<< Eddai, zietto! >> lo canzonò Thor, afferrando i suoi libri e mettendoseli sottobraccio << Non fare il permaloso, avevi un'aria così carina mentre ti rendevi cura di mio figlio! Beh, in fin dei conti io l'ho sempre detto che sotto sotto sei un tenerone! >>

<< Che fai, insisti?! Ti ho detto di smetterla, guarda che se continui ti trasformo in un rospo! >>

Thor rise e si allontanò pian piano, non prima di aver pronunciato un flebile e mellifluo: << Ciao ciao, zietto! >>

Loki gli tirò un cuscino, che riuscì a malapena a sfiorarlo mentre chiudeva la porta, e poi si accasciò a terra, a braccia conserte e con un broncio pronunciato che solcava il suo volto.

Assurdo, pensò, che quello potesse essere davvero il suo futuro.

Quel tipo non poteva essere lui, il suo compito era di conquistare Asgard e sottomettere il mondo intero, non poteva certo diventare uno zio affettuoso e premuroso!

Sbuffò con estremo disappunto.

Tutto sommato, non era ancora arrivato il momento di disperarsi; il futuro era ancora molto lontano e se lui avesse giocato bene le proprie carte, sarebbe certamente riuscito a cambiare tutte le carte in tavola.

Del resto, pensò, ognuno è da sempre artefice della propria sorte.

Oppure no?

N.d.A: Questa storia è ispirata dal prompt di Daniela Rubio: "Loki sbaglia incantesimo e trasporta lui e Thor avanti nel tempo, cosa troveranno?"
Spero di aver fatto un buon lavoro :D