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Autore: vitto00    31/12/2015    0 recensioni
Niente è facile, ma nulla è impossibile.
Perché però qualche volta nella nostra vita commettiamo degli sbagli che sembrano difficili da rimediare?
Recitare nei panni di un personaggio è facile, ma la situazione si complica quando si inizia a provare i sentimenti che si dovrebbe far solo finta di provare e la cosa diventa quasi irrealizzabile quando ci sono di mezzo un matrimonio e un figlio:una famiglia. Jennifer e Colin ormai si conoscono da più di due anni e tra loro c'è da subito stato un bellissimo rapporto d'amicizia, ma forse qualcosa sta per cambiare oppure le loro vite sono già cambiate dal momento che si sono presentati e il loro passato era solamente uno dei tanti ostacoli che il destino li ha posto sulla strada e che insieme dovranno superare.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: colin o'donoghue, Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison, Josh Dallas, Lana Parrilla
Note: Cross-over, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 5

Jennifer Pov.
Quando tornai a casa dopo tutto il pomeriggio passato a recitare cercai il bigliettino con scritto il numero di quel ragazzo. Non mi ricordavo più dove l’avessi cacciato per cui frugai in ogni angolo del mio appartamento fino a che non lo trovai nel cestino della biancheria sporca in bagno. Presi il cellulare e gli scrissi il mio indirizzo.
Dopo neanche due minuti sentì il cellulare vibrare, era lui.
“Alle otto e mezza sono da te. A dopo, Daniel. (:”
Sorrisi per poi guardare l’ora, erano già le sette e avevo solo un’ora e mezza per prepararmi. Feci velocemente una doccia senza lavarmi i capelli dato che erano a posto, indossai un vestito e raccolsi i capelli in uno chignon per far prima. Mi truccai con l’eyeliner e il mascara e alla fine fui soddisfatta del risultato finale. Cercai un paio di scarpe adatte e optai per dei tacchi non troppo alti e non troppo scomodi.
Nel prendere la giacca mi squillò il telefono, Lana.
“Pronto Lana…” risposi sapendo già quello che stava per dirmi.
“Allora la bella principessa esce con il principe delle fiabe?” chiese ridendo.
“Ma scusa, non posso neanche uscire con una persona che già tu e tutti gli altri fantasticate… E poi non è affatto vero, non sono una principessa!” dissi sbuffando.
“Oh, andiamo! Lui ti guardava ammaliato...” disse sospirando.
“Va bene, hai ragione tu… Ma al posto di pensare a me potresti pensare a tuo marito no?” dissi divertita.
“Guarda che a lui ci penso! E’ solo che stuzzicare te è più divertente ora.” ribatté soddisfatta.
“Ora posso lasciarti o devi farmi scendere in ritardo?” chiesi.
“Ok, ma a che ora ce l’hai l’appuntamento?” disse conoscendomi fin troppo bene.
“Alle otto e mezza e ora sono le otto e un quarto… se scendo in ritardo sarà tutta colpa tua!” risposi.
“Okay, allora ci vediamo domani… Principessina.” disse per poi ridere e mettere giù.
Roteai gli occhi e presi tutto il necessario per poi chiudere la porta di casa e scendere in ascensore. Alle otto e mezza precise ero nell’atrio e lui era già fuori con un mezzo di trasporto che non mi sarei aspettata da uno come lui.
“Wow!” esclamai osservando la moto.
“Wow lo dovrei dire io, sei bellissima.” disse sorridendo.
“Grazie, anche tu non sei male. Quella però ti supera.” risposi.
“Sono contento che ti piaccia, ti aiuto a salire?” chiese osservando il vestito.
“Oh, no… sono già stata su una di queste.” dissi.
“Perfetto, tieniti forte. Amo l’aria nei capelli, ma per stasera andrò un po’ meno veloce.” affermò non appena mi sedetti sulla vettura.
Mi portò in un ristorante molto elegante, la cena su deliziosa e per non attirare fan prenotò un tavolo in una saletta privata. Da una parte gli fui grata, ma dall’altra era anche imbarazzata perché saremmo stati effettivamente noi due soli.
“Spero ti piaccia il dolce che ho ordinato.” disse.
“Lo spero anch’io.” risposi.
Non amavo i dolci in generale, c’era solamente un dolce che riuscivo a mangiare senza farmi venire la nausea: la cheese cake e quando vidi arrivare due grandi fette proprio di quella il mio sorriso prese possesso del mio viso.
“Vedo che sei contenta.” disse ridendo.
“Sì, lo sono. Come facevi a saperlo?” chiesi.
“Sono piuttosto bravo a trovare informazioni…” affermò.
“Sei per caso un poliziotto? O qualcosa del genere?” chiesi gustando la mia torta preferita.
“Un detective, sono un investigatore privato.” disse.
Mi fece seria e lo guardai con gli occhi sbarrati tanto che lui scoppiò in una fragorosa risata.
“Ma l’altra sera eri… Ubriaco?” dissi.
“Sì, lo ero. Tengo bene l’alcool però e come vedi mi sono ricordato il tuo nome e ti ho cercata. Ieri sera stavo svolgendo un caso, mi serviva una copertura, ma ho esagerato un pochino…” disse diventando rosso.
Stavolta risi io.
“Non mi fraintendere, non capita spesso eh.” aggiunse.
“Ti credo, ti credo.” lo rassicurai.
Parlammo del più e del meno ancora per un po’ dopodiché mi accompagnò a casa.
“Grazie di tutto, Daniel.” dissi.
“Grazie a te.” disse avvicinandosi a me.
“Non so se sia il caso di continuare.” sospirai quando iniziai a sentire il suo respiro sulla labbra.
“Non voglio andare di fretta Jennifer e so che se ti baciassi questa sera scompariresti dalla mia vita, non ti prometto niente, ma cercherò di fare del mio meglio. Buona notte.” disse dandomi un casto bacio sulla guancia.
“Notte.” risposi sollevata.
Aspettò che entrassi nel portone d’ingresso e poi se ne andò. Avevo passato davvero una bella serata insieme a lui e nonostante non avessi la minima idea di cosa sarebbe successo dopo ero elettrizzata dal pensiero di tornare “normale”.
Arrivata in casa mi struccai e mi misi il pigiama, poi andai subito a letto.
La sveglia del mio cellulare suonò, imprecai, sembrava fosse passato poco da quando avevo chiuso gli occhi.
Era già ora di alzarsi, che bello.
Quando fui pronta presi le chiavi della macchina e prima di andare sul set comprai un caffè lungo da Starbucks.
Stranamente ero una delle prime ad arrivare, non ero in ritardo.
“Cos’è, un certo Daniel ha fatto miracoli dopo ieri sera?” scherzò Josh.
“No, ti prego non cominciare anche te! Un attimo, chi te l’ha detto che sono uscita con lui?” chiesi sorpresa.
“Secondo te? Ginnifer è ovvio.” disse.
“Dovrebbe tenere la bocca chiusa, non ci credo. Ci manca solamente che arrivi Jared a farmi i complimenti…” dissi ironicamente.
“Buongiorno a tutti! Poi me lo fai conoscere Daniel vero? Ma ti ha già baciata?” chiese Jared arrivando tutto contento.
“Ma… come diavolo fai a sapere tutto, ragazzino?” chiesi coprendomi la faccia con le mani.
“Uhm… non mi ricordo se è stata Lana o Colin, in ogni caso sono contento per te. Ci voleva qualcuno no?” rispose.
“Certo…” dissi abbracciandolo.
“Vedi, ne sa più di te!” esclamò Lana ridacchiando.
“E’ meglio che tu non dica altro…” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Ma poveretta! Intanto sei te che hai perso la scommessa.” disse arrivando da dietro Colin.
“Ho capito! Vi siete coalizzati tutti quanti! Com’è che spuntate da tutte le parti come funghi?!” risi nervosa.
“Quale scommessa?” chiese Ginnifer.
“Sì, quale scommessa?” chiese anche Jared.
“Una stupida scommessa, devo preparare la cena a questo qua per un mese…” dissi indicando Colin.
“Esatto! Per un mese.” puntualizzò lui.
Lo guardai male e lui mi fece la linguaccia di rimando, dopo iniziammo a girare.
TO BE CONTINUE
spero vi sia piaciuto il capitolooo! :)
Buon ultimo dell'anno e buon inizio 2016 a tutti. <3
Stay tuned.
   
 
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