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Autore: Luthien Culnamo    02/01/2016    1 recensioni
È strano. Non avrei mai pensato di innamorarmi. Per il semplice fatto che non m'importava. Eppure, eccomi qui. A disegnare sulla scrivania di camera mia quel volto che tanto amo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blackwall, Inquisitore, Josephine Montilyet
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È strano. Non avrei mai pensato di innamorarmi. Per il semplice fatto che non m'importava. Eppure, eccomi qui. A disegnare sulla scrivania di camera mia quel volto che tanto amo. Il mio udito elfico mi dice che qualcuno sta salendo le scale e io riconosco subito chi è. È colui che, da quando l'avevo visto la prima volta nelle Terre Centrali, abita i miei sogni. Lui bussa e io lo invito a entrare.
Il volto di Gorndon Blackwall compare da dietro la porta.
Sorrido. Lui è l'unico che riesce a farmi sorridere così spesso. Lui chiude la porta e io mi alzo, trattenendomi dal saltargli addosso. Blackwall si era offerto per andare in una missione molto pericolosa e, nonostante fossi l'Inquisitore, non sono riuscita a convincerlo a non andare. Ogni volta che mi svegliavo andavo a controllare alla finestra per vedere se fosse tornato. L'avevo fatto anche quella mattina ed era tornato solo questa sera.
E adesso eccolo qui. Il bel Custode Grigio che da mesi popola i miei sogni.
Lui non sa nulla dei miei sentimenti. Speravo di dichiararmi il prima possibile, ma la sua partenza non mi ha permesso di farlo. E mi sono odiata nel profondo per non avergli detto tutto prima che parta. Ma adesso è qui. Qui, nella fortezza di Skyhold, base dell'Inquisizione. E non ho intenzione di lasciarlo partire di nuovo prima di avergli detto quello che provo.
Blackwall si avvicina alla mia scrivania, proprio mentre raccolgo tutto il coraggio per dire quelle due piccole paroline che potrebbero stravolgere completamente la mia vita. E sono solo due parole di due e tre lettere! Apro bocca per parlare, ma il Custode Grigio alza un dito. -Ti prego, lasciami parlare.- dice. Annuisco. Il mio cuore comincia a battere forte. Che voglia dire la stessa cosa che voglio dire io? Lui prende un bel respiro e mi guarda, gli occhi grigi che incrociavano il viola intenso dei miei. Deglutisco a malapena, guardando ogni particolare del viso di Gordon Blackwall, che si avvicina lentamente al mio. Mentre ci chiniamo sulla scrivania, le carte sul mobile si accartocciano, ma non m'importa un'accidente di niente in questo momento. Voglio solo mettere meno distanza possibile tra me e lui. Le nostre labbra si incontrano e piccoli fuochi d'artificio esplodono nella mia testa. Passo un braccio dietro il collo di lui e gli accarezzo la testa, passando la mano tra i suoi capelli.
In quest'instante, qualcuno bussa alla porta e io mi stacco di malavoglia da Blackwall, appoggiando la mia fronte contro la sua.
La persona che sta bussando alla mia porta sta rischiando la vita e probabilmente soffrirà in modo atroce.
-Devo proprio aprire?- chiedo al Custode Grigio in un sussurro.
Lui sorride. -Temo di sì.- risponde.
Sorrido. Non voglio staccarmi da lui, il momento è troppo bello per rovinarlo. Il bussare si fa più insistente, così ci stacchiamo del tutto e rispondo alla persona dietro la porta: -Avanti.-
Entra Josephin. Ho buoni rapporti con lei, è mia amica, ma in quel momento vorrei solo farla fuori nel modo più lento e doloroso possibile.
-Edelya, c'è un problema…- la sua voce viene meno quando nota l'espressione omicida mia e di Blackwall. -ma credo che te ne parlerò al tavolo di guerra.- e se ne va.
Sospiro e guardo Blackwall. Ci baciamo di nuovo e lui dice, quando ci stacchiamo. -Credo che il Consiglio di Guerra sia riunito.-
-Possono aspettare, non credi?- rispondo, tornando a baciarlo.
Lui si stacca e mi guarda, serio. -No, non possono aspettare.- dice, poi sorride. -Dai, vai.-
Sospiro e gli do' un bacio veloce. -Non ci vorrà molto.- dico, più a me stessa che a lui.
-Ti aspetto.-
Con la meravigliosa prospettiva di passare la notte con l'uomo che amo, mi dirigo malvolentieri verso la porta e esco.

   
 
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