POV Rivaille
"Mi spieghi perchè quel moccioso di tuo 'fratello' prepara del thè così terribilmente rivoltante, Ackerman?" chiedo,
rovesciando il contenuto della tazza, sul pavimento in legno. Lei sembra fermarsi un secondo,
guardarmi con odio, per poi stringere i pugni.
Quel ragazzino per lei conta così tanto, lo protegge e si prende cura di lui in continuazione,
non è che questa stupida mocciosa si sia innamorata?
No, forse è perchè lui le ha salvato la vita da bambini, uccidendo i suoi rapitori...uccidendo.
Eren era capace di uccidere? Giganti si, anche se ho qualche dubbio in riguardo, ma un umano no. 
Non sembra affatto capace di farlo, ma lo ha fatto, possibile che covi così tanta tenacia dentro di se?

"Perchè il thè non se lo prepara da solo, invece di farlo fare ad Eren?" mi chiede.
Il suo tono è calmo; questa ragazza è sempre impassibile, in battaglia è formidabile,
ed ha un grande senso di protezione verso quel moccioso di Eren.
Una ragazza forte, ma debole allo stesso tempo: potrei farla innervosire insultando suo 'fratello', è questa la sua debolezza.

"Perchè ti sei arruolata, Ackerman?" chiesi,
"Perchè lo ha fatto Eren, io rimarrò sempre al suo fianco"
mi rispose tranquillamente, ripulendo il thè che avevo gettato sul pavimento.
"Perchè tieni così tanto a lui?" chiesi ancora,
"Perchè senza di lui non sarei qui, mi ha salvata" mi rispose.
"Caporale...lei mi fa queste domande, posso farne una io?" mi chiese, alzandosi di scatto.

Aveva lo sguardo basso, le guance arrossate e tra le mani stringeva lo straccio con cui stava pulendo. 

"Si..." risposi.
"Lei è innamorato di Petra Ral?"
mi chiese, tutto d'un fiato, come se fino a quel momento avesse trattenuto il respiro.
Mi stupii della domanda, mi ritrovai nelle sue stesse condizioni: guance color porpora e sguardo basso.

"No..." dissi semplicemente.

"Tu sei innamorata di Eren?" chiesi.

"No..." 

Fu un attimo: mi alzai dalla sedia, la presi per le spalle e mi avvicinai alle sue labbra, sfiorandole con le mie.
Lei tremava come una foglia, aveva le guance più rosse di prima e gli occhi lucidi dalla sorpresa.
Feci scorrere le mie labbra sulla guancia, fino al suo orecchio, alla quale sussurrai:
 
"Bene, perchè io lo sono... sarebbe un gran problema se tutti e due fossimo innamorati di lui"

dissi con voce roca ed un sorriso malizioso, per poi andarmene dalla stanza, non prima di averla urtata con la mia spalla.