Luce e oscurità.

Bene e male.

Bianco e nero.

Se credi che queste due cose debbano per forza rimanere divise ti sbagli.

Anche io lo credevo.

L'ho creduto quando mi hanno rapita, quando mi hanno torturata, quando mi hanno scavato nella mente, quando ho visto l'unica figura paterna che avessi mai avuto cadere nel vuoto e durante la mia prima battaglia.

Eppure tutto ciò che credevo era sbagliato.

Il bene non esisterebbe se non fosse stato creato il male.

Anche la Forza vive e rimane in vita grazie all'equilibrio tra questi due poli.

È per questo che io e Ben siamo qui, ora.

-Non avresti dovuto salvarmi-

-Io stavo semplicemente salvando me stesso, e il caso ha voluto che salvassi anche te-

-Allora uccidimi, ora che ne hai la possibilità-

-Io non sono un vigliacco e tu sei disarmata-

Allora non sapeva che la mia spada si trovava in questa stanza.

-Non pensavo che le macchine avessero una coscienza-

-IO NON SONO UNA MACCHINA-

-Scusa, non ti ho sentito dietro a tutta quella ferraglia-

Si toglie la maschera.

Il suo viso è esattamente come lo ricordavo. Irregolare, pallido, impregnato ancora di dubbi. Una cicatrice, rosea, lo divide a metà.

-Hai ancora paura, non è vero?-

-Non provare a entrare nella mia testa, mercante di rottami-

-Basta impedirmelo-

Scosso da un moto di rabbia si fa avanti fino a puntarmi la sua spada dritta sul collo.

“Rey smettila di provocarlo” mi dice una parte molto profonda di me, il senso di sopravvivenza. Ma io voglio capire, voglio arrivare a conoscere le sue debolezze.

-Fallo-

Lotto per entrare nella sua mente, tengo lo sguardo fisso sui suoi occhi. I suoi cupi occhi scuri. Sento che sta faticando, e anche io sto per cedere quando... lo vedo. Una luce, uno spiraglio nel muro che ha erto per tenermi fuori.

Non vuole farmi del male.

Si allontana, quasi impaurito dal suo stesso pensiero.

Lo guardo sconcertata. Lui si anima e inizia a distruggere le pareti della navicella su cui ci troviamo.

È in questo momento che mi rendo conto di avere la possibilità di scappare, così chiamo a me la spada e corro.

-Tu sottovaluti il mio potere-
 

Con un salto mi raggiunge e faccio appena in tempo a parare il suo colpo.

Sento il calore delle scintille sulla mia pelle, e i nostri volti sono così vicini che se facessi gesti affrettati finirei per bruciarmi.

-Arrenditi e prometto che morirai senza dolore-

-Tu non vuoi farmi del male… io l'ho visto!-

-TU… Tu… tu non sai niente!-

Approfitto del suo smarrimento per allontanarmi quel tanto che basta per farmi sferrare un altro colpo. Kylo mi blocca il braccio a mezz'aria.

Rimaniamo così. A fissarci.

Sento il sangue ribollire e lo stomaco si contorce, ma stavolta non è l'adrenalina.

È come se qualcosa ci spingesse l'uno contro l'altro ma allo stesso tempo l'uno verso l'altro.

-Uccidimi-

Il mio è quasi un sussurrio disperato.

Sento la presa di Kylo farsi più potente e so che è arrivato il momento.

Chiudo gli occhi.

Al posto di sentire il calore della spada passarmi attraverso il corpo sento il tintinnio del ferro che cade. Riapro gli occhi solo per stupirmi di cosa sta accadendo.

Un bacio.

Ricambio.

Mi spinge via.

-Scappa-