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Autore: Aranel of Mirkwood    06/01/2016    17 recensioni
Non vi siete mai chiesti cosa nasconde il passato del re di Bosco Atro?
Oropher non è di certo il tipo di padre che tutti desidererebbero e perchè tiene suo figlio rinchiuso nel palazzo senza permettergli di vedere il mondo?
Cosa si nasconde nelle terre ghiacciate del Nord?
Ma soprattutto quale misteriosa forza oscura sta prendendo il controllo sulla Terra di Mezzo?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elrond, Nuovo personaggio, Thranduil
Note: Lime, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSE:
(Aggiornato 27 Gennaio 2016)


Si tratta principalmente movieverse, con ogni tanto qualche alternanza di Tolikenverse (ed OOC per Oropher).
Questo è il frutto della mente di una fangirl, quindi piuttosto prendetelo come un semplice racconto fantasy,
NON VOGLIO DELUDERE NESSUN FAN DI TOLKIEN
.
1. Mi baserò principalmente sul movieverse e sulla mia visione personale dei personaggi. Ritengo che la parte riguardante la visione personale dei personaggi sia un elemento più che ovvio (per non dire importante) trattandosi di una fan fiction.
2. Oropher è OOC dal punto di vista Tolkienverse.
3. Thranduil seguirà la linea del movieverse  (con piccole variazioni secondo la mia personale visione, come già accennato nel primo punto).
4. Il mio unico aiutante è internet, quindi perdonatemi gli eventuali errori di elfico. Inoltre, non conosco a memoria i testi Tolkien anche se li ho letti, quindi qualche errore può capitare.
5. Perdonatemi le inesattezze, anche quelle riguardanti geografia, genialogia, ecc. Cercherò di essere il più precisa possibile, ma non si trova tanto materiale riguardo gli eventi precedenti alla
battaglia di Dagorlad (3434 della seconda era) quindi so che i grandi fan di Tolkien troveranno tutto molto impreciso.
6. Non giungete MAI a conclusioni affrettate, la verità è più complessa di quanto sembra.
 


La storia è già completa quindi questa volta posso assicurare che non ci saranno problemi con gli aggiornamenti (i tempi per la pubblicazione di un nuovo capitolo possono variare dai pochi giorni al mese massimo).
Berries è la prima storia della serie Mirkwood Blood. Le altre storie, in ordine, saranno: Croch Daw (La notte del corvo), Sen i vad fael (Questa è la strada giusta) e Le cronache di Bosco Atro. Sto anche pensando ad uno special, farò sapere qualcosa al riguardo pià avanti.
 
Detto questo vi auguro una buona lettura.
 
 

 

Aranel of Mirkwood

 

 

I
 

Pietre.

Revisionato da Violet LeeRed Valley - 27 Gennaio 2016
 
Essere un principe non era propriamente la cosa giusta per me.
Le giornate a palazzo scorrevano lente e non potevo fare a meno di invidiare i giovani elfi silvani, che si divertivano sotto le fronde degli alberi di Boscoverde, che filtravano i raggi dorati del sole.
Avrei voluto essere come loro.
Chiunque penserebbe che essere il figlio di un re sia un privilegio, ma chiunque lo dica non lo è mai stato. Come si può giudicare qualcosa che non si è provato?
"Se mai avrò un figlio in futuro non lo lascerò a marcire fra le mura del palazzo" questo pensiero mi tornava alla mente ogni volta che guardavo fuori dalle ampie vetrate del palazzo reale. Purtroppo mio padre era Oropher e lui non mi avrebbe mai permesso di mischiarmi al popolo, la sua convinzione che un membro della famiglia reale non dovesse mai e poi mai vivere la sua vita a contatto con dei comuni elfi silvani era molto radicata, troppo radicata, e non c'era alcun modo di fargli cambiare idea.
"Quando sarai re capirai" erano queste le parole che mi diceva prima di voltarmi le spalle per andarsene ogni volta che cercavo di convincerlo a lasciarmi uscire ... già, perchè io da quando ero nato non avevo mai visto Boscoverde
"Io di certo non sarò così, non permetterò che mio figlio viva imprigionato in una fortezza" non capivo cosa ci fosse di così sbagliato nel vedere il mondo, non capivo perché mio padre volesse tenermi a tutti i costi lontano dagli altri elfi che non vivevano a corte ... avrei dovuto passare tutta la mia vita immortale all'interno di quel palazzo? Il solo pensiero mi faceva diventare pazzo: l'eternità è ... troppo tempo.
Non ne volevo proprio sapere di stare anche solo un minuto di più all'interno di quel palazzo, erano già passati anni, troppi.
- Qualcosa non va principe? - mi voltai, fortunatamente non era mia madre, lei non approvava il mio passare le giornate a guardare fuori dalle finestre - non dovreste passare le vostre giornate qui, vostro padre non -
- Non approverebbe, lo so - spostai lo sguardo dalla giovane elfa accanto a me alle fronde verdi degli alberi: sapevo che aveva ragione, ma non ritenevo affatto giusta la mia prigionia fra le mura del palazzo. Ero arrivato al punto di pensare che sarebbe quasi stato più interessante essere rinchiuso in una cella delle prigioni di mio padre: almeno avrei visto delle pietre diverse.
 
Un altro giorno stava finendo.
Un altro giorno di prigionia.
Ormai conoscevo a memoria ogni stanza del palazzo, ogni singola venatura di ogni singola pietra, ogni singolo punto di ogni singolo arazzo.
Davvero, sarei impazzito se avessi continuato a vivere li dentro.
Era da mesi che progettavo una fuga ma non avevo mai trovato l'occasione giusta; avevo pensato più volte di calarmi dalla terrazza, ma anche se ci fossi riuscito delle guardie controllavano sempre il perimetro del palazzo anche di notte. Non perché mio padre temesse un attacco, per quello c'erano già le guardie ai confini del bosco, ma proprio perché mio padre sapeva fin troppo bene che odiavo il castello.
Già, proprio una bella situazione insomma.
Mi avvicinai ai tendoni di velluto verde che ornavano il perimetro della grande finestra della mia stanza, il sole stava già scendendo dietro le chiome dei grandi alberi tingendo il cielo di una sfumatura rossa a dir poco meravigliosa. Era sorprendente quanto potesse essere perfetta quella sfumatura fra il cielo blu, che iniziava a tingersi del nero della notte, e l'orizzonte in fiamme.
Forse quella poteva essere la notte giusta?
Insomma in fondo cosa avevo da perdere?
La fiducia di mio padre? No.
Se avesse avuto fiducia in me non avrebbe disseminato il perimetro del palazzo di guardie per paura che tentassi la fuga.
L'unica cosa che poteva succedere, se fossi stato scoperto, sarebbe stata tornare alla mia triste vita fra le quattro mura di pietra fredda del castello.
 
Ormai la notte era calata, ero certo che ormai tutti fossero nelle proprie stanze.
A calarmi da una finestra mi sentivo un ladro, ma se quello era l'unico modo di vedere Boscoverde ero disposto a farlo.
Rimasi per un attimo fermo, con le spalle contro il muro, assicurandomi che non ci fossero guardie nei paraggi: sarebbe stato davvero un peccato che la mia fuga venisse stroncata sul nascere.
Bene, nessuno in vista. Presi un bel respiro e mi feci coraggio iniziando a correre verso gli alberi.
Certo, non era il massimo vedere il bosco di notte, mi sarei perso i colori che tanto mi affascinavano, ma per la prima volta nella mia vita mi sentivo finalmente libero.
Non sentivo più le pareti di pietra opprimermi, adesso si che potevo dire di respirare davvero.
Beh, non era di certo il caso di sprecare quell'occasione, poteva essere l'ultima.
Sollevai per un attimo gli occhi al cielo: anche senza la luce calda ed avvolgente del sole lo spettacolo era magnifico: le stelle brillavano come piccoli diamanti sul mantello di velluto blu del cielo notturno.
Non avevo mai visto così bene le stelle.
Era difficile osservarle attraverso i vetri chiusi della mia stanza ...
Eh già, i miei genitori avevano una paura matta che scappassi e non mi lasciavano nemmeno aprire le finestre; iniziavo ad essere veramente convinto che non vi avessero fatto mettere delle sbarre solo perché tutto il popolo avrebbe iniziato a fare domande al riguardo.
Iniziai a camminare senza riuscire a staccare lo sguardo dal cielo, ero come stregato...
Per lo meno fino a quando non inciampai in una radice e mi trovai con la faccia a terra.
Una caduta molto regale, volendo tralasciare il fatto che gli elfi sono delle creature molto agili ed aggraziate.
Ma una caduta non avrebbe di certo fermato il futuro re, avrei dovuto guidare eserciti in battaglia, altro che cadute avrei dovuto affrontare ... beh ecco magari avrei dovuto lavorare un po' sull'attenzione. In una battaglia una stupida caduta, come quella che avevo appena fatto, avrebbe potuto anche determinare la mia morte.
Scacciai tutti i pensieri sulle battaglie che iniziavano ad affollare la mia mente: ero ancora giovane, troppo giovane per andare in battaglia, nemmeno gli elfi silvani della mia età si iniziavano ad allenare per entrare nell'esercito reale.
Finalmente decisi di alzarmi da terra e continuare il mio giro di perlustrazione della foresta: erano moltissime le cose che volevo ancora vedere ed il tempo che avevo a disposizione, prima che sorgesse il sole, probabilmente non mi sarebbe nemmeno bastato per vederle tutte.
- E tu chi sei? -
Un elfo può perdere 10 anni della sua vita immortale? Probabilmente no, considerando che si tratta di vita eterna, però quella voce mi aveva appena fatto prendere il peggior spavento di tutta la mia vita. Mi voltai di scatto e vidi una figura in piedi davanti a me, sotto la fievole luce lunare facevo fatica a scorgerne i lineamenti ma sembrava una giovane elfa, molto giovane, probabilmente più o meno quanto me
- Io... - cercai di pensare velocemente a qualcosa di credibile da dire, non potevo di certo dirle "Io sono Thranduil, il figlio del re e sono scappato dalla finestra per vedere il bosco"!
Nessuna idea, non avevo scelta se non quella di dirle la verità, sperando che non facesse chiamare una guardia
- Io sono Thranduil - beh non serviva specificare il fatto che fossi il figlio del re
- Tu... se sei veramente Thranduil, perché sei nel bosco di notte? Re Oropher non permetterebbe mai a suo figlio di fare una cosa del genere - iniziavo ad abituarmi alla luce debole della luna, iniziavo a riconoscere i capelli rossi della fanciulla davanti a me
- Se è per questo non gli permetterebbe mai nemmeno di mettere un piede fuori da quello stupido palazzo - dissi infastidito dal ricordo del tempo che avevo passato rinchiuso fra quelle mura
- Perdonatemi, non so come abbia potuto scambiarvi per un elfo comune ... insomma ... capelli di luna, occhi di ghiaccio ... non siete come noi - la giovane mi rivolse un leggero inchino - che sgarbata, non mi sono presentata a vostra altezza, io sono Morwen -.





Angolo dell'autore:

Primo capitolo pubblicato, mi riserverò un piccolo spazio alla fine di ogni capitolo per fare qualche breve commento o dire qualche cavolata.
Si ecco qui dovreste aver capito che il giovane Thranduil che ho in mente non assomiglia affatto al re di Bosco Atro visto nei film, Oropher mi sta già antipatico ahahah okay forse avrei potuto dargli una posizione meno estrema ma non so mi pareva calzasse a pennello per il padre di Thranduil del quale non si sa praticamente nulla già di Thranduil si sa pochissimo e si siccome è uno dei miei personaggi preferiti non potevo farlo essere antipatico come al solito.
E scusate Thranduil che cade di faccia? Ahahah
 
Su questo capitolo non ho altro da dire, aspetto critiche e commenti, sono aperta a tutte le opinioni e veramente interessata a conoscere il vostro parere.
 
A presto,
Aranel of Mirkwood

 
- Aggiornamento 27 Gennaio 2016 - 
Ringrazio Laky009 per le segnalazioni, spero di essere riuscita a sistemare almeno parzialmente il mio piccolo grande disastro.
 
 
  
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