Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Araik_chan 0612    07/01/2016    2 recensioni
Chi potrebbe mai pensare che il Caporale, in una situazione terribile, potesse rivelare i suoi sentimenti per un moccioso come Eren?
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren, Jaeger, Mikasa, Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Levi non aveva mai provato molto interesse per Eren, fino al giorno in cui...

"Ca-Caporale!" 

balbettò Mikasa, aprendo bruscamente la porta dell'alloggio del corvino,
che con il suo solito sguardo di ghiaccio la guardò...era diversa dal solito: 
gli occhi grigi erano arrossati e ricolmi di lacrime,
le gambe le tremavano e la mano che seguiva la linea di fianchi snelli,
era chiusa in un pugno,
tanto stretto da provocare le nocche bianche alla giovane donna corvina.
In pratica la tenace ragazza che era di solito a svanita,
facendo spazio ad una fifona tutta tremante.

"Cosa vuoi, mocciosa?" chiese lui, bruscamente.

Lui la sentì deglutire e tremare ancora di più, e cercare di dire qualcosa,
ma i singhiozzi le impedivano di parlare liberamente.

"Si può sapere cosa ti è successo, ragazzina?" chiese lui, irritato.

"E-E-r...e-n" riuscì a sussurrare.

Lui sembrò irrigidirsi come il ghiaccio, ed i suoi sottili occhi divennero grandi come mai prima;
si fiondò subito sulla sua subordinata, prendendola per il colletto dell'uniforme.

"Dimmi mocciosa, ho sentito bene le parole ho detto? Hai detto 'Eren'?"
chiese, cupo, come mai prima, nonostante la sua perenne aria oscura.

"S-Si, C-Caporale"
balbettò lei, stupendosi  del fatto che le mani del corvino stavano tremando.

"Cosa gli è successo?!" ringhiò lui, stringendo ancora più forte il colletto della ragazza,
che deglutì, guardando in basso, mentre una lacrima scivolata dal suo occhio, solcò la sua guancia.
Lo vide fremere a quel gesto.

"Lei amava Eren, vero?" chiese lei.

"Più della mia stessa vita, lui per me era come la luce in buio eterno,
era come l'ossigeno per una fiamma, era quella cosa a cui vuoi arrivare con tutto te stesso,
e sai che essa è di importanza vitale.
Lui ha dato un senso alla mia miserabile e inutile vita da soldato"
rispose, per poi andare via.

"Lei la fiamma e io l'ossigeno, eh Caporale?".

Questa voce arrivò al corvino tramite una voce che egli avrebbe riconosciuto tra mille. 
"Moccioso..." sussurrò lui, con immensa felicità.

"Non sapevo che il tuo misero intelletto potesse arrivare alla conclusione
che ad una fiamma occorre l'ossigeno per bruciare.."
disse poi, con il solito tono, continuando il suo cammino verso il giardino,
lasciando il giovane lì.

Il Caporale fece un sospiro di sollievo...
ora, poteva tornare tutto com'era, sapendo che il suo piccolo Eren stesse bene,
e che quello di Mikasa era solo un brutto scherzo.
   
 
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