Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: TotalEclipseOfTheHeart    08/01/2016    3 recensioni
I pensieri di Alice prima dello scontro con il Chicharampa, quando finalmente si rende conto di cosa sia la cosa giusta da fare, grazie soprattutto a un piccolo aiuto da parte del Cappellaio Matto…
Settima classificata al contest "The Path of your Pack" indetto da BlackIceCrystal sul Forum.
http://www.freeforumzone.com/d/11201172/-Multifandom-Originali-The-Path-of-Your-Pack/discussione.aspx/1
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Solo perché potrebbe non essere reale, non significa che non valga nulla, non credi?

Non sono mai stata una persona particolarmente coraggiosa.
Non ho mai ambito a nulla di particolare, né chiesto glorie o imprese impossibili e straordinarie.
Non ho mai pensato, prima di venire qui, che potesse esistere, anche solo nei sogni, un Paese delle Meraviglie.
Cresciuta in una città normale con una vita altrettanto normale, i miei orizzonti si fermavano alle serate mondane organizzate da mia madre. Non conoscevo il mondo né desideravo visitarlo.
La vita, per me, era come un libro noioso, di cui non potevo cambiare le pagine, eppure ogni tanto, la parte ribelle del mio animo affiorava, manifestandosi in piccole ribellioni apparentemente invisibili, ma che mi impedivano di impazzire. Se andavo ai ricevimenti senza calze, o con troppo trucco, non lo facevo che per ricordare a me stessa che Alice esisteva, e non era una semplice marionetta grigia e monotona, finita in un teatrino di cui non conosce il copione.
Quando mio padre era ancora in vita, le cose era totalmente diverse. Mio padre era non solo un semplice papà, ma anche un complice per le mie marachelle, quello che mi copriva quando rubavo i biscotti dalle cucine, quello che mi aveva insegnato a cavalcare e che mi aveva insegnato a sognare. Era più di un padre: era un amico, un fratello e un maestro, e la sua perdita mi colpì come una pugnalata in pieno petto.
Lo ammetto, quando giunsi qui, in questa landa dove il confine tra genio e follia, tra immaginazione e realtà, si fa quasi invisibile, ero convinta che tutto ciò non fosse che un sogno. Molto fantasioso, e a tratti anche piacevole e divertente, ma sempre e comunque un sogno, che come tale prima o poi sarebbe finito, lasciandomi più vuota e sola di prima. Mi sarei svegliata, con mio immenso rammarico, mi sarei stropicciata gli occhi e infine, rassegnatami a una vita priva di stimoli e divertimento, avrei ricominciato a recitare la mia parte nell’immenso teatro della vita.
Eppure ora, a poche ore dalla battaglia che deciderà il mio destino, non posso non sentirmi più viva, più Alice.
Una parte di me, quella razionale e obiettiva, continua a guadarsi intorno, come un topo in trappola, consapevole di non avere altra scelta se non quella di scendere sul campo di battaglia e accettare la mia sorte.
È come se una parte del mio animo avesse già accettato quello: “Scacco al re” che la Regina Rossa aveva pronunciato, scegliendo come proprio paladino un bestione che mai sarei in grado di sconfiggere.
Poi, ovviamente, vi era l’altra parte di me, che mi ricordava che lo “Scacco matto” non era ancora stato pronunciato, e che avevo un altro turno per ribaltare le sorti della partita. Era la parte di me giocosa e irrazionale, che mi diceva: “Siamo nel Paese delle Meraviglie! Qui esistono gatti in grado di evaporare e pozioni che ti rimpiccioliscono, perché una ragazzina non potrebbe sconfiggere un drago?”
Osservo in silenzio la notte, chiedendomi, per l’ennesima volta da quando sono giunta fin qui, se tutto questo sia reale o meno.
“La verità è come la mossa migliore agli scacchi: esiste, ma bisogna cercarla” la voce del Cappellaio mi sorprende alle spalle, e mi volto, sorridendogli gentile.
Che strano quel tipo.
Per qualche insolito motivo, sembra davvero tenere a me.
E pensare che è proprio a causa mia che gli hanno quasi tagliato la testa!
Mi si affianca in silenzio, fissandomi con quei suoi bizzarri occhi, dalle iridi di diverse dimensioni, che, devo ammetterlo, lo fanno sembrare proprio matto!
“Ti stai chiedendo se tutto questo è reale” dice infine, iniziando a rigirarsi il capello tra le dita, sorridendo solare.
“Già, ma proprio non riesco a venirne a capo. Forse, sto solo sognando”
Il Cappellaio mi balza in fronte, abbassandosi e guardandomi negli occhi: “Ma solo perché potrebbe non essere reale, questo non significa che non valga nulla, non credi?”
Alzo un sopracciglio, sorpresa.
Non ci avevo mai pensato.
Però, effettivamente, non ha tutti i torti.
Per me potrà anche essere solo un sogno, ma come potrei mai dimenticarlo?
Ripenso a tutto quello che ho passato per arrivare fin qui, alle persone che ho conosciuto, ai valori che mi hanno trasmesso, e mi chiedo se davvero sarei capace di dimenticarli.
Il mio sguardo si posa su di lui, su quei capelli rosso fuoco, ingestibili e bizzarri, sui suoi occhi strani, ma gentili e solari, e sul suo cappello, marchio indelebile di ciò che è.
Sorrido, scoccandogli un bacetto divertito sulla guancia.
Lui mi osserva, sorpreso mentre la carnagione raggiunge la stessa tonalità dei suoi capelli: “E questo che significa?”
Rido, rientrando nel castello: “Che tu vali qualcosa per me, e che, anche se tutto questo potrebbe essere un sogno, renderò possibile l’impossibile pur di proteggerlo. Sono per sempre una matta in un paese di matti, no?”
Il Cappellaio ride: “Ma tutti i migliori sono matti!”


Note dell'Autrice:
Questa breve OS si è classificata settima al contest indetto sul Forum da BlackIceCrystal, "The Path of Your Pack"...
http://www.freeforumzone.com/d/11201172/-Multifandom-Originali-The-Path-of-Your-Pack/discussione.aspx...
La frase detta dal Cappellaio Matto: "
La verità è come la mossa migliore agli scacchi: esiste, ma bisogna cercarla.", un aforisma proposto proprio dal contest a opera di A.Perez-Reverte mentre lultima riga è una citazione dirattamente dal film Alice in Wonderland, frase che lei stessa rivolge al Cappellaio Matto all'interno della Fortezza Rossa per consolarlo, e che ho immaginato potesse essere ora lui a dire, proprio per ricambiare, a modo suo, la gentilezza dell'amica.
Scritta sulle note di Wonderland di Avril Lavigne, questa Fanfic è dedicata a tutti coloro che mi hanno seguita fin qui, in particolar modo EragonForever e KakashinoSharingan.
Siete tutti fantistici e vi amo moltissimo!
Teoth

 
   
 
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