Fumetti/Cartoni americani > Steven Universe
Segui la storia  |      
Autore: EnderScribble    09/01/2016    1 recensioni
Nota dell'Autore: Questo è un "reboot" della mia precedente Fanfic su Steven Universe "Il Cacciatore di Crystal Gems", ditemi se preferite questa versione o la precedente
____________________________________________________
Schorl è una gemma cacciatrice di taglie che ha vissuto gli ultimi cinque mila anni a cacciare le altre gemme su richiesta di chiunque. Nessuno sa' cosa lo muova a cacciare le altre gemme... ma una verità più antica e pericolosa si cela dietro la figura del cacciatore: Coals, una figura semi-leggendaria nel mondo delle gemme, primo capostipite delle gemme ormai esiliato e ridotto all'ombra di quel che era un tempo conosciuto ormai come "The Broken".
E sarà l'incontro con le Crystal Gems a definire la sconfitta di The Broken o la sua ascesa al potere...
Genere: Azione, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crystal Gems, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yellow Diamond/Diamante Giallo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
7000 anni fa:
Era buio. La gemma non vedeva niente, poteva solo sentire la terra rinchiuderlo come se fosse in una prigione. Si era appena svegliato in quella situazione. Non sapeva chi fosse, cosa fosse e perché fosse al mondo… si tastò le mani e senti che sul dorso della mano destra c’era qualcosa di liscio e duro, come una specie di pietra incastonata nella sua pelle. All’improvviso sentì il rumore di terra smossa davanti a lui e la luce lo investì di colpo accecandolo. Quando riuscì a vedere di nuovo, davanti a lui c’erano due sottili occhi di luce rossa e una massa di metallo nero –Benvenuto al mondo…- disse una voce profonda e lenta -…piccolo cacciatore!-.
Oggi:
La gemma sedeva su un trono grigio davanti ad una grossa schermata olografica. Il volto era coperto dal cappuccio del grosso mantello nero che indossava, l’unica cosa visibile dell’essere era la mano destra, coperta da un guanto, intenta a digitare sulla tastiera posta sul bracciolo del trono.
La stanza in cui si trovava era rotonda e fatta di metallo nero, illuminata da lampade color verde fluo. Davanti al trono c’era un enorme vetrata a cupola che mostrava lo spazio profondo e dall’altra parte della stanza un enorme portone nero con il disegno di una mano stilizzata verde fluo e una gemma nera dentro.
Il portone si aprì ed entrò un’altra gemma: piccola, snella, la pelle bianca, il naso a punta, i capelli neri a caschetto e con indosso una tuta da combattimento color grigio scuro con rifiniture nere, la gemma nera era rotonda e posta sulla schiena.
-Signore, BP-16 a rapporto- fece un saluto mettendosi la mano destra sul petto –Parla pure, Perla…- rispose la gemma spegnendo la schermata –Il nuovo cliente è arrivato… ma… ehm…- sembrava nervosa -…ha mandato un’altra…- la gemma si limitò ad alzarsi e a dirigersi verso la vetrata –Un’altra al suo posto, eh…?-.
Fuori dalla stanza altre due perle in tuta nera e armate di lance quasi non esplosero dalla paura quando sentirono il colpo contro la porta. Si erano appena messe in posizione d’attacco verso la porta quando qualcuno alle loro spalle non le richiamò all’ordine. Fecero entrare la gemma: un’altra perla. Questa però era gialla, i capelli a punta, la gemma sul petto e con spalline larghe e tuta gialle. Entrò con aria di superiorità nella stanza.
La gemma incappucciata ora aveva sollevato per il collo la perla nera. Al posto della mano destra aveva un grosso guanto corazzato nero con artigli e borchie sulle nocche, gli artigli dell’indice e del medio erano verdi fluo e risplendevano nella stanza.
-Ehm, ehm!- tossicchiò la perla gialla. La gemma si voltò a guardarla, mollò a terra la perla nera e abbassò la mano che ritornò alla normalità. –Pensavo che venisse la tua padrona…- disse, la perla continuò a guardarlo con superiorità –La mia signora, Yellow Diamond, non ha tempo da perdere con la feccia come te… Schorl…- la gemma si tolse il cappuccio. Il viso era grigio chiarissimo, i capelli neri erano divisi in cinque grosse punte, una frontale, due ai lati della prima e le ultime, leggermente visibili, dietro e il resto dei capelli gli ricadevano quasi sulle spalle; al posto dell’occhio destro aveva una specie di benda a forma di gemma -…non ti togli mai quell’affare?- domandò osservando proprio la gemma sull’occhio –E’ un analizzatore di materia…- rispose indicandolo -…mi serve per lavorare! Ora, veniamo agli affari… chi devo eliminare?-  -La nostra signora ultimamente è stata importunata da una gemma che avevamo mandato in missione… la sua nave è stata, a detta della suddetta gemma, distrutta da… un “errore”! In seguito la gemma ha osato insultare la nostra signora…-  -Ogni volta che dici quel “nostra” mi fai intendere che io sia uno di voi… ora, dimmi i particolari… nome, locazione e possibili rischi… e aggiungimici anche il perché devo essere io a risolvere questo litigio… non sono un supervisore del Giardino dell’Infanzia!- la perla lo guardò di sott’occhi chiaramente offesa –Sei un cacciatore di taglie…- si limitò a dire -…dovresti solo stare zitto e accettare l’incarico! Comunque, la gemma è un peridoto in missione sulla Terra… ah, un’altra cosa, già che sei li, indaga sulla nave e su dove sia finita Diaspro, un’altra gemma in missione, addio. Eviterò di riferire a Yellow Diamond quello che hai detto di male su di lei…- si avviò verso la porta per poi fermarsi -…devo chiederti una cosa, per pura curiosità… perché non ti unisci al nostro esercito? Sei un abile combattente… potresti salire di rango molto in fretta… invece che lavorare per nessuno…- Schorl si sedette sul trono -…primo errore… come disse un saggio una volta: “lavoriamo tutti per qualcuno”… vale anche per me! Ma non sono affari tuoi! Ora vattene… non ci metto niente a spedirti dalla tua padrona in una scatola!-.
Perla uscì dalla stanza, al suo posto entrò una perla nera che si avvicinò al trono di Schorl.
-BP. 01, prepara i motori della nave, inserite le coordinate interstellari per la Via Lattea, sistema solare HCHH-7… pianeta Terra…-  -Signore, dobbiamo prima fare rapporto a… ehm… lei-sa-chi?-  -Non temere di dire il suo nome… è solo una stupida abitudine che i Diamanti hanno diffuso per screditare il mio maestro… comunque, no… ci andrò da solo tramite il teletrasporto, lascio a te il comando mentre sono via-.
Scese dal trono e uscì dalla stanza, una volta fuori, si ritrovò dentro lo scafo di un’enorme nave, l’intera struttura vuota era piena di ponti che portavano nelle varie sezioni della nave. Accanto ai ponti c’erano numerose celle piene di gemme e creature aliene. Alcune provavano a rompere le barre di energia con le proprie armi ma venivano elettrizzate al primo tocco, altre provavano a rimpicciolirsi ma le sbarre si univano in un unico fascio laser chiudendole. Le prigioniere si voltarono in direzione di Schorl che procedeva lungo il ponte sospeso. Molte lo guardavano con disprezzo, altre estraevano le loro armi e altre ancora lo guardavano con aria supplichevole. Il cacciatore arrivò su una piattaforma centrale piena di pod di cristalli adibiti al teletrasporto. La gemma salì su quello centrale e si dissolse nel nulla. 
Riapparì in cima ad una piccola sporgenza di roccia al centro del relitto di un’altra nave spaziale, ancora più grande della sua. Scese dal pod e si avviò in direzione dei resti della cabina di pilotaggio. La porta era mezza sprofondata nel terreno aperta,  l’interno era identico alla cabina di Schorl, solo più grande e maestoso e la vetrata dava su un paesaggio roccioso pieno di spuntoni scuri e con il cielo stellato. 
-Mio maestro… sono venuto a chiedervi consiglio…-  -Aaah… Schorl, mio allievo…!- a rispondere era stato un gigantesco robot seduto sul trono. Aveva il busto triangolare, le braccia erano attaccate magneticamente al corpo ed erano lunghe e sottili con artigli affilati che fluttuavano intorno alle mani. Le gambe erano anch’esse attaccate magneticamente al bacino ed erano divise in tre parti ripiegate e con i piedi attaccati magneticamente. A connettere il busto al bacino era una sfera trasparente che conteneva i frammenti di una gemma nera. La faccia era terrificante. Una maschera a forma di seme con due fessure per naso, due occhi rossi come il fuoco e una grossa bocca piena di denti affilati; intorno alla testa aveva diverse spine grigie che lo facevano assomigliare ad un faraone egiziano. 
-Maestro… ho una possibilità di avvicinarmi ad una dei Diamanti, sono venuto e a chiederle il permesso per-  -Ti ho già detto, che i Diamanti vanno ben oltre le tue già elevate abilità! No, non sprecare tempo contro di loro- la sua voce era profonda e roca, Schorl rimase a fissare il pavimento –So cosa provi… non vedi l’ora di metterti davvero alla prova… ma devi aspettare! Per millenni, io ho atteso in questo stato e bramato la vendetta contro coloro che un tempo chiamavo figlie…- strinse i pugni e diede un colpo al bracciolo destro del trono -solo i Diamanti, fuse nel potente Black Diamond, possono sconfiggermi! Se anche una di loro morisse, non avrebbero possibilità...-  -Allora lasciatemi combattere contro la più debole, vi giuro che non fallirò…!-  -Combatterai contro i Diamanti, mio allievo, a tempo debito… ora concentrati sul guadagnare la loro fiducia… presto il nostro piano sarà pronto, e la vendetta, sarà nostra…- si lasciò sprofondare nel trono –Si…- rispose Schorl e uscì dalla stanza diretto al pod.
Poco dopo era già ritornato a bordo della nave e arrivato nella cabina di pilotaggio. 
-Signore- una perla si avvicinò –abbiamo quasi raggiunto la Terra, in attesa di ordini- Schorl si sedette sul trono di comando –Attivare il sistema di mimetizazzione e prepararsi all’atterraggio sul satellite più vicino… voglio risolverla in fretta questa missione…!-. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Steven Universe / Vai alla pagina dell'autore: EnderScribble