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Autore: Violum    16/03/2009    7 recensioni
Provino definitivo tra Randy e Gale.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Istante






Avete presente quando vi trovate in quel momento tra l'onirico e la ragione, prima di svegliarvi al mattino?

Ecco la mia mente si trova in quello stato!

Non sono riuscito ancora bene a capire chi sono e come si svolgerà la mia mattinata, quando all'improvviso la mia mente funziona per bene e inizia a pensare...al copione...al personaggio...al provino di lettura...al nuovo appartamento...alla lontananza...

Ma quello che mi fa spalancare gli occhi è il ricordo del provino o meglio, la consapevolezza lenta che si radica in me di quel lavoro in televisione, l'agitazione che purtroppo ho per natura, e anche ben accentuata, e la necessità di concentrazione che per ora non c'è... ma sfido chiunque ad essere concentrati alle sette di mattina.

Dopo quei pensieri mi alzo di scatto e afferro il telefonino, cercando, invano, di disattivare la sveglia e di far risparmiare alle mie orecchie un simile stress, ma a nulla serve la mia prontezza di riflessi rallentata dal sonno, che subito sento quei rumori assordanti, che di musicale hanno ben poco.

Sono le sette precise e potrei anche dormire un altro quarto d'ora ma il solo immaginare che devo affrontare un provino mi rovina questa bella ipotesi e mi fa camminare verso la cucina, per andare a fare colazione.

Lentamente mi ricordo che in fondo sono già stato preso e che il provino è per l'altro protagonista, quello che dovrebbe interpretare.... Brian Kinney.

Barcollo quasi e lo sbalzo della pressione mi provoca un mal di testa immondo, poggio una mano sul tavolo e cerco di prepararmi un caffè bello forte che mi svegli e mi carichi, ma per far accadere tutto ciò mi ci vuole anche una bella doccia.

Ho quasi ancora gli occhi chiusi e aspetto impaziente che Simon mi chiami, ma come al suo solito starà dormendo come un ghiro.

Avrò pochissimo tempo per stare con lui tra il trasferimento, le riprese e quant'altro, ma sono sicuro che mi verrà a trovare spesso...almeno spero.

Il nostro lavoro è importante ma a questo pensiero si formano quelle farfalline nella pancia di paura, per un ignoto futuro.

Ma cerco di non pensarci.

Il caffè intanto si sta raffreddando nella mia tazza e non ho la forza di alzarmi per addentare qualcosa di solido...che stress svegliarsi!

Afferro una merendina che trovo sul tavolo e con l'altra mano prendo il copione, rileggendo le mie parti e cercando di domare i miei capelli pazzi.

Certo che questo Justin Taylor è spericolato, ma almeno speriamo che trovino un Brian adeguato, bellissimo e con un fascino assoluto...anche se secondo me è difficile che lo trovino. Stanno rinviando la data delle riprese proprio per questo e tra questi tre attori, che incontrerò oggi, volenti o nolenti ne sceglieranno uno...per forza!

E se non mi ci trovo?.. Se è antipatico e spocchioso?

Ma Randy devi essere professionale! A che cavolo pensi? E poi antipatico e spocchioso è Brian, non l'attore che lo deve interpretare!

La mia mente sta impazzendo a questi pensieri, fatti soprattutto a quest'ora.

Voglio trovare l'adeguata chiave di lettura di questo personaggio, anche se non mi appartiene per niente. Insomma è una ragazzino di 17 anni che si fa trattare male dal bono di turno..anche se mi sa che il turno sarà unico.

E' un ruolo impegnativo, ci mancherebbe, soprattutto per il fatto che è il mio contrario.

Insomma devo lavorarci, ma speriamo che non sia solo sangue e lacrime questo lavoro ma anche divertimento.

Il mio cervello non sa più dove andare a parare e prima di fondermelo totalmente mi alzo dal tavolo per iniziare a prepararmi.

Se Simon non mi chiama giuro che lo lascio!

Chissà a che ora ha finito lo spettacolo ieri... e se ha letto il messaggio che gli ho mandato...

Peccato che non sia qui con me... mi manca già tanto...

E menomale che dall'esterno sembro un ragazzo 'tranquillo'..un angioletto delicatissimo col carattere di un diavolaccio, come dice mia mamma.

Ma in questo momento è tutto accentuato, mi manca New York, Simon, la mia casa e sono pazzamente euforico per questa parte.

E' anche vero che è successo tutto troppo velocemente. Un sacco di miei colleghi non hanno questa fortuna e io che pensavo di non far mai carriera...certo in televisione è un'altra cosa, ma penso che questo Queer as Folk cambierà qualcosa...

Rido, e ripenso a quanto sono pazzoide. Poche persone sanno veramente come sono e con poche divento loquace all'eccesso, ma se dovessi dire tutte le cose che mi passano per la testa non basterebbero i mesi...

Entro nella doccia e ripenso al copione e a una di quelle scene molto imbarazzanti che dovrò affrontare con lo sconosciuto Brian...e menomale che anche la mia timidezza all'esterno non si capta facilmente. A tutti sembro professionale ma appena letto il copione di questo telefilm volevo scappare dalla vergogna ma sarei stato un pazzo! Speriamo almeno che abbia senso fare questa cosa in televisione e che la concentrazione e professionalità che ho acquistato in teatro mi assistano anche questa volta...

Sarà strano..tutto...ma non vedo l'ora sinceramente...

Esco dalla doccia, mi asciugo e comincio a vestirmi.

Mia mamma ha riso quando gli ho raccontato la parte, almeno fin quando Justin è un semplice ragazzino di 17 anni...appena ho nominato Brian ha riso un po' meno.

Insomma lei è intelligente, tutta la mia famiglia lo è, e quando parecchi anni fa ho detto di essere gay mi hanno semplicemente sorriso, come se non fossero minimamente sorpresi. Ma io so i loro pensieri... io per loro sono l'artista di casa e da me si aspettavano qualcosa del genere...ma comunque non è cambiato nulla, mi sono rimasti attaccati come sempre, forse di più, seguendomi nei miei studi e nei miei sogni, anche quando Simon faceva parte di questi.

E non vedo perché ora dovrei iniziare a vestirmi come uno scalmanato di adolescente, anche per uscire. Ma che razza di vestiti mi hanno messo nella valigia?

Comincio a ridere sonoramente e mi dico tra me e me che questo lavoro mi porterà alla pazzia se non la smetto e non mi calmo.

Oddio! Ho anche il formicolio allo stomaco, di paura e impazienza...

Il mio povero stomaco stamane dovrà resistere.

Socchiudo gli occhi e faccio un bel respiro, prima di preparare la borsa e uscire.


*


Chiudo la porta alle mie spalle e prendo l'ascensore anche per scendere. Come mi ritrovo oggi non vorrei ruzzolare giù per le scale.

Incontro una signora anziana, che mi saluta caldamente e apro la porta a vetri, che da sulla strada.

Oggi c'è il sole, è una bella giornata e quasi quasi me ne andrei a piedi, ma questa nuova città non mi conosce bene e io non conosco lei e decido di prendere un mezzo.

E' affollato di gente e subito sorrido all'idea che tra qualche mese mi vedranno in televisione, magari nudo, a baciare un ragazzo.

Qualche anno fa sarebbe stato impensabile ma in fondo non posso farci nulla se per il mio lavoro supererei qualsiasi cosa, anche se ripensandoci bene anche a teatro ho dovuto immergermi in scene di sesso. Almeno adesso non sarò a contatto diretto col pubblico e se non viene bene si potrà rifare, ma il teatro è sempre il teatro....e fortunatamente non c'è bisogno del nudo integrale...

Perdendomi nei miei pensieri e sorrisi solitari, non mi accorgo quasi di essere arrivato, mi alzo di scatto, premo il pulsante e guardo trepidante verso l'autista. Avrà sentito? Credo proprio di si perché si sta fermando.

Appena sceso riguardo quel cancello di entrata e mi stupisco di esserci ancora davanti.

La prima volta non ci sperai tanto, ma ora che quello era il mio lavoro ormai, non riuscivo a crederci.

Sembravo davvero un ragazzino adesso, con un sorriso felice sulle labbra e un'espressione sognante.

Camminavo quasi saltellando per l'eccitazione, verso l'entrata e la voglia di iniziare era fortissima, come il timore di fare cilecca. Ma il mio carattere forte, pensieroso e menefreghista insieme mi fa camminare spedito.

Apro la grande porta a vetri e subito una ragazza con i capelli neri, legati in una coda alta mi raggiunge, sorridente.

''Ah signor Harryson ben arrivato, Cowen e Lipman la stanno aspettando nella saletta 9 per la prova lettura con i candidati per il protagonista...'' mi dice.

Annuisco, le rivolgo un gran sorriso e mi dirigo verso quella saletta, salutando qualcuno di intravisto qualche giorno fa, o al primo provino addirittura.

Ah si quella ragazza riccia sarà la mia migliore amica, quella signora bionda mia madre e quelli due dei migliori amici di Brian. E chissà se tutti questi altri saranno le comparse? Certo leggendo la prima scena non me li immagino a ballare nudi col perizoma...ora sembrano così seri!....Rido.

Dentro sono tutto spaesato, ma impaziente e fuori sembro un bambino che per la prima volta vede le giostre. Mi sembra tutto così strano.

Poco meno di una settimana fa non avevo niente in testa di così imminente, gigante e programmato e ora mi devo trasferire!

Fantastico.

Continuo a guardarmi in giro e poco più avanti noto un assistente che parla con tre uomini.

Saranno loro?

Sono tutti quasi di spalle e la mia innata e spropositata curiosità mi porta ad osservarli insistentemente...me l'aveva detto mamma che da piccolo fissavo le persone e che questa era maleducazione...ma non li avevo mai visti e volevo sapere, volevo curiosare.

Mentre i miei occhi sono lì pizzati su quelle nuove persone che parlano e ridono sento delle voci che dicono, ipotizzano, ma con una certa sicurezza, che quelli potrebbero essere i probabili Brian Kinney.

O dio!

Lì c'è colui che lavorerà con me! Quello che vedrò nudo! Quello che bacerò!

Inizio a ridere da solo e penso davvero che sto impazzendo!

La stessa ragazza con la coda alta intanto mi raggiunge anche lì e mi dice che la prova lettura sarà su una delle scene della prima puntata e che per ripetere mi posso sistemare in una delle stanze più avanti.

Io mi giro, le sorrido e la ringrazio, e mentre lei mi risponde ''Si figuri'', mi volto e noto che quelle persone che avevano catturato la mia attenzione non ci sono più.

Sospiro e prendendo i fogli dell'assistente, che gentilmente me li aveva poggiati sul tavolo, mi dirigo verso la mia stanza.

Ma appena guardo il foglio penso 'Oh caspita! E' la scena a casa di Brian!!

Speriamo che l'attore non si debba denudare al primo incontro!'.

Sorrido ancora per la mia stupidaggine e inizio a respirare col diaframma per iniziare quella che dovrebbe essere la pratica per la mia concentrazione.

Cammino normalmente e mentre passo davanti a una porta alla mia destra giro lo sguardo per guardare dentro, sempre per la curiosità che vi dicevo prima, e noto che lì ci sono quei tre attori.

Il mio sguardo si ferma sui due che erano seduti vicini. Hanno i fogli in mano e lo sguardo basso, ripetono mentalmente e qualche volta si scambiano qualche parola.

Sono indubbiamente molto belli, bel fisico, bella faccia, ma sotto sotto rimango un po' deluso. Brian me lo immaginavo...mmh...diverso...

E poi il mio sguardo si sposta all'altro attore.

Lui è dall'altra parte della stanza, cammina da solo, avanti e indietro. Ad un certo punto si volta e viene nella mia direzione, ma non mi nota.

E' bellissimo, come è bello il modo di concentrarsi in quello che fa, magari lasciando in disparte gli altri, come cammina...com'è....

Mi colpisce profondamente e spero che venga scelto lui. Non è razionale tutto questo, ne sono consapevole...

A un certo punto alza lo sguardo e ci guardiamo.

Per un istante.

E per la prima volta capisco come si possa sentire Justin, comprendo il copione e lo sento reale e attuabile, come può essere l'amore di un ragazzo così giovane per un uomo più grande.

I suoi occhi sembrano capire che sono io 'Justin', che quello che sta leggendo lo dirà a me..ma si poggiano nuovamente sul foglio immediatamente dopo.

Lo vedo tornare verso la finestra e io mi dirigo verso la mia stanza in fondo al corridoio.

Poggio la cartella sul tavolo, come anche i fogli e mi siedo alla sedia.

Inizio a leggere dal principio e socchiudo gli occhi, cercando di immaginarmi Libety Avenue, una strada immensa con tanta gente, tanti locali illuminati e la libertà di tante persone che finalmente trova uno sbocco.

Immagino quell'uomo che è descritto a cui chiedo un'informazione e immagino me, mentre accendo la sigaretta.

Cavolo Randy non è questa la scena...ma quella nel loft!

Giro allora i fogli velocemente cercando quel benedetto segno rosso e quando lo trovo sbuffo, mi concentro di nuovo e inizio a rileggere, sperando che quella sia la volta buona.


*


Dopo non più di dieci minuti entra un'assistente nella mia stanza e mi comunica che Lipman e Cowen mi aspettano nella sala per la prova lettura.

Io annuisco, gli sorrido e lo ringrazio, mi alzo e inizio a mettere a posto tutti i miei fogli nella borsa.

Mi sento stranamente agitato.

...

Sarà la prova, la paura di sbagliare, ma mi viene il mente lui, quell'attore visto poco prima.

...

Esco dalla stanza e apro la posta della sala prove.

Entro, saluto e vedo Cowen seduto sulla poltrona e Lipman vicino alla finestra.

Mi salutano entrambi con un gran sorriso, mi stringono le mani e mi fanno accomodare su una sedia.

Lentamente mi spiegano la scena che dobbiamo andare a leggere e che ci sono tre candidati per questa parte.

Mi dicono che è una semplice prova per constatare l'affinità e che loro hanno già un'idea ben precisa.

?

A quest'affermazione sorrido e spero che la loro decisione collimi con la mia.

...

Dopo qualche minuto sento bussare alla porta, alle mie spalle.

Sono ancora più agitato mentre guardo la persona che entra.

Non è lui e subito mi tranquillizzo. Saluto quel ragazzo, gli stringo la mano, lui saluta i CowLip e poggia la sua borsa per terra.

Ci spiegano che prima della scena dobbiamo provare il bacio...

...

Socchiudiamo gli occhi entrambi per concentrarci e quando li riapro lui mi sta già guardando.

Io dovrei essere Justin e lui Brian che si avvicina a me.

Mi bacia.

Passano i secondi.

Vuoti.

Finti.

Professionali.

Questo ragazzo è simpatico, a pelle penso che è una brava persona, ma di Brian non ha davvero nulla.

Non riesco a spiegare razionalmente i miei pensieri ma è come se ho la sensazione di aver incontrato davvero il protagonista del telefilm.

E' come quella sensazione strana di incontrare per la strada i personaggi dei racconti o dei libri. In qualche momento riusciamo a dargli un volto, vero.

Sentiamo quella strana appartenenza, che magari scompare appena ci rivolgiamo parola, perché sfatiamo quel momento magico, a cavallo tra la realtà e la finzione.

Smetto di pensarci.

La scena nel loft è stata normale, quasi sconvolgentemente scolastica.

Jusin ha faticato un po', ma spero che nessuno se ne sia accorto.

Tutti salutiamo quel ragazzo, mentre sulla mia faccia rimane fissa l'espressione tranquilla e concentrata.

Dopo neanche un minuto sento di nuovo entrare qualcuno, alle mie spalle.

Questa volta non ho il tempo nemmeno di agitarmi che subito le mie mani sono pronte alla presentazione con il secondo attore.

Anche questa volta non è lui.

Lipman inizia a spiegare la scena del bacio e del loft e mentre lo fa il mio sguardo si posa su una bottiglietta, poggiata sul davanzale della grande finestra.

E' completamente chiusa e portando i miei occhi sulla scrivania noto le loro, di bottigliette.

Non riesco a far a meno di pensare che quella sia una relativa prova.

La smetto con questi preamboli mentali e mi dirigo al centro della stanza.

Quel ragazzo mi guarda negli occhi e si vede benissimo che è deconcentrato e demotivato.

E' un po' troppo triste e malinconico per essere Brian, ma come al solito i miei sono pensieri e

opinioni.

...

Ci baciamo e come prima è quasi un bacio a stampo.

Non faccio caso subito a questo particolare.. ma alla sua brevità.

Deve essere Justin ad avere paura non il contrario, ma continuo a fare il mio lavoro.

Vedo Cowen e Lipman che parlottano, mentre noi continuiamo con la scena.

Hanno un'espressione...serena e sento che lo definiscono un bravo attore, bello, professionale.

Certo di bello è bello ma del signor Kinney ha ben poco, rispetto anche al precedente.

Magari è solo agitato per il provino e non dico che l'attore deve essere uguale e Brian ma nemmeno terrorizzato...

Come diamine hanno fatto a sceglierlo? Secondo me solo per il corpo!

Finita la scena lo salutiamo e il mio sguardo vola sulla bottiglietta...chissà se è come la penso io....

Loro due continuano a parlare, mentre io aspetto seduto e in silenzio.

Mi lanciano degli sguardi indecifrabili ma forse stanno solo vagliando le situazioni.

Ma perché ci mette così tanto ad arrivare?

All'improvviso sento bussare e i miei occhi fulminei si spostano verso la porta.

...

E' lui.

Entra, chiude la porta e mi passa davanti senza nemmeno guardarmi.

Va verso Cowen e Lipman e gli stringe la mano.

Che bella camminata!

...

All'improvviso si gira e ci guardiamo.

Di nuovo quella sensazione....

Lipman alza la voce e me lo presenta.

''Randy ti presento Gale Harold...''.

''Gale lui è Randy Harrison...''.

Lui non parla e mi stringe solo la mano.

Che stretta forte!

...

Quel momento di empasse finisce quando Cowen gli spiega la scena.

Ma prima il bacio.

Si avvicina, mi guarda fisso e quasi non riesco a capire cosa stia pensando.

Le nostre labbra si avvicinano.

Ecco...il bacio!

Dura tanto, quasi un secolo.

E all'improvviso....

Oddio!

E' mi sta baciando con la lingua!!

Le mie labbra si schiudono totalmente, mentre la sua mano scivola dietro la mia testa, per afferrarla.

Certo non è un bacio uguale a quelli che ci insegnano a scuola...ma è un bacio vero.. e secondo me il pubblico noterà la differenza..

Chiudo gli occhi e non capisco più dove sono, ormai è lontana l'idea di essere ad un provino..sono sempre un maschio, gay e questo è un dio sceso in terra...

Ho capito finalmente Justin...il suo stomaco, le sue viscere, i suoi desideri.

La voglia che ha di lui.

...

Ci stacchiamo dopo molto tempo, mentre il silenzio adorna la stanza.

Il mio cuore continua a battere, nessuno parla e Gale si volta.

Verso la finestra.

La afferra e la apre.

Beve da quella bottiglietta e poi si gira a guardarmi.

Pochi minuti prima mi era sembrato simpatico, aperto, solare, ma ora è lì davanti a me e ha quegli occhi...

Che belli gli occhi!

Ma che diavolo fa?!?

Pensa davvero di essere Brian Kinney!

Si ferma e si toglie la maglia.

Si butta in testa l'acqua, bagnandosi tutto il petto, i capelli, e se li scrolla in quella maniera totalmente... sexy... e disarmante.

..

Bum bum bum bumbumbumbumbum..

Il mio cuore!

E il mio sguardo è sempre lì, su di lui, rapito e assorto da quella visione.

Non mi è molto difficile immaginarmi Justin e il suo cuore che staborda dal petto.

Come effettivamente sta facendo il mio.

Non mi aspettavo una cosa...così...

Rispetto al copione vero e proprio ci sono molti silenzi..

Ma all'improvviso parla...

''Allora che fai? Vieni o te ne vai? O vieni e poi te ne vai? O vieni e rimani?''.

Oddio quella voce!

L'avevo letta cento volte quella scena e immaginandomela non avrei potuto fare di meglio.

Ma devo concentrarmi e ricordare.

Che diamine viene ora?

...

Ah si...Justin lo fissa, e mi sa che lo sto facendo...e pure molto bene, si toglie la giacca e si avvicina.

Mi avvicino intimorito e di nuovo.

Il bacio!

Questa volta sul collo, con quelle mani che mi staccano la cintura....

Poi le sue labbra difronte a me, mi sfiorano e poi si insinuano...

Ma perché non ci fermano??

E ancora...

Le sue mani...la sua lingua...il suo profumo che mi inebria...

Il mio cuore pazzo.

Il mio stomaco.

Se Simon mi vedesse adesso...oddio capirebbe che sono completamente andato...

Continuiamo e le mie mani sono ora tra i suoi capelli...

Sentiamo un 'ok' sussurrato e ci fermiamo.

Ci guardiamo...e io sono un po' imbarazzato.

Ci stacchiamo e guardiamo verso di loro.

Ma come fanno a stare zitti?

Con gli altri due hanno parlato tutto il tempo...deconcentrandoci anche....

Ma guardando bene hanno quell'espressione, che vi raccontavo prima.

Davanti a loro, in quel momento e in quella stanza li hanno visti....


Brian e Justin.


La mia anima sorride.

E sorrido.

Mi volto verso Gale e lui è tranquillo.

C'è silenzio intorno.

Come quello che si viene a creare alla fine di un concerto. Quando tutto è stato detto, quando tutto è stato fatto, lasciando spazio al silenzio che fa parte della musica.

Comprendo.

Proprio in quell'istante, che lui sarebbe diventato il mio Brian Kinney.

E che noi, in quel silenzio eravamo la loro arte.


*



  
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