Film > Captain America
Ricorda la storia  |      
Autore: Defiance    25/01/2016    3 recensioni
[Pre-Civil War][Spoiler dal trailer][Romanogers]
Un piccolo e tenero confronto tra la Romanoff e il Capitano, con enfasi sul loro stato d'animo, in cui Natasha cerca di convincere Steve a non intromettersi nella questione Soldato d'Inverno e, soprattutto, a non iniziare una guerra contro Tony e il governo.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff, Steve Rogers
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. La storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.




 
Stay Out of this one, please.
 
 
 








“So che Bucky è importante per te, ma stanne fuori, ti prego. Peggiorerai le cose.”
Steve trasse un profondo respiro.
“Stai dicendo che mi arresti?”
Natasha restò in silenzio per qualche secondo.
“Io… Lo sai che non lo farei mai.”
“Di cosa stiamo parlando, allora, Natasha?”
La donna chiuse gli occhi; cos’avrebbe dovuto dirgli? Cos’avrebbe dovuto fare?
Tornare in modalità Vedova Nera, comportarsi come se tutto quello che stava accadendo non la ferisse, o cedere?
“Vediamoci, parliamone. Ti prego, Steve
“Non è che possa andarmene tranquillamente in giro, Nat” replicò il Capitano; non avere l’appoggio della Romanoff lo aveva ferito più di quanto immaginasse: l’unico punto fermo della sua vita da quando era stato scongelato, si stava allontanando da lui.
Pensò che magari, parlandone un’ultima volta, sarebbe riuscito a portarla dalla sua parte.
“Stanotte. Alle tre. Ho un appartamento non registrato, per sicurezza. Ti mando un sms con l’indirizzo, va bene?”
L’uomo sospirò.
“Va bene”
 
Erano le tre passate e il Capitano non si era ancora fatto vedere.
Natasha iniziava ad essere preoccupata, non era da Steve non mantenere la parola data.
Certo, a meno che davvero lui avesse un lato oscuro e lo stesse manifestando solo in quel momento.
Si stropicciò gli occhi, forse stava semplicemente diventando paranoica.
“Scusa il ritardo” s’introdusse una voce alle sue spalle, “dovevo accertarmi che non fosse una trappola”
L’uomo uscì dall’ombra, lo scudo assicurato alla sua schiena, non aveva una bella cera.
“Credevi davvero che avrei potuto tenderti una trappola?”
La russa non riusciva a credere alle sue orecchie.
Dopo tutto quello che avevano passato insieme, gli anni in cui avevano lavorato l’uno al fianco dell’altra, il periodo che avevano trascorso allenando i nuovi Avengers e il legame che si era instaurato tra di loro…
“Credevo ti fidassi di me”
“La verità è una questione di circostanze, non è sempre uguale per tutti. E così sono io” citò lui, “Puoi biasimarmi?”
Natasha si lasciò andare ad una piccola risata ironica.
“Non ci posso credere”
“Non ti sei schierata dalla mia parte, hai scelto Tony. Tony vuole arrestarmi, Tony è mio nemico, ergo, tu sei mia nemica” tentò di farsi la ragione, il Capitano, ma l’unica cosa che ottenne fu far infuriare ancora di più la Vedova Nera.
“Nemico? Tony è tuo amico, Rogers! E lo sono anche io! Siamo una famiglia… È assurdo che la tua mente si sia annebbiata fino a questo punto!”
“Se siamo una famiglia, allora perché la maggior parte di voi non ha mosso neanche un dito per aiutarmi a difendere Bucky? Sapevate tutti quanto significasse per me”
“Qui non si tratta di te o di Bucky, Steve. È solo che vogliamo fare la cosa giusta, tutti, la cosa giusta per le persone che cerchiamo di proteggere. Lasciare il Soldato D’Inverno in libertà…”
“Sai che cosa mi fa più arrabbiare, Natasha? Che proprio tu la pensi così” la interruppe Steve, arrabbiato anche lui a quel punto, “Se Clint non si fosse battuto per te, tu saresti morta ora! E lui neanche ti conosceva! Un po’ crudele da parte tua negare a qualcun altro la seconda occasione che a te è stata concessa, non trovi?”
La rossa restò spiazzata da quelle parole, la sincerità con cui le aveva pronunciate faceva male, ancor di più il rancore che stava mostrando nei suoi confronti.
Boccheggiò, ferita e per un momento, il Capitano pensò che avrebbe avuto bisogno del suo scudo.
Ma Natasha non fece nulla, rimase immobile a fissarlo, completamente atterrita, con gli occhi lucidi.
“Lo so, hai ragione. Io voglio solo fare la cosa giusta, Steve.”
Il biondo sospirò, rassegnato: non aveva alcuna possibilità di convincerla, di riprendersela.
“Sai cosa sta per succedere” proseguì la donna, insistendo, “Davvero vuoi risolverla così?”
Si guardarono negli occhi per qualche lungo istante, ma furono entrambi irremovibili.
“Non ho altra scelta”
“Sì, invece! Stanne. Fuori.
“Non posso farlo, Natasha perché non vuoi mettertelo in testa?” sbottò il Capitano, tirando un pugno al muro per la rabbia.
Non capiva cosa gli stesse succedendo, non era da lui comportarsi in quel modo… Sapeva di non ragionare lucidamente quando c’era in ballo Bucky, - avrebbe potuto fare altrettanto anche per le stesse persone che gli si stavano ritorcendo contro -, ma era anche sicuro che tutta la rabbia repressa nel corso degli anni, causa l’insieme degli avvenimenti che avevano sconvolto la sua esistenza, stesse cercando di venir fuori a tutti i costi.
“Ed io non voglio perderti, Steve, perché non vuoi capirlo?” esplose alla fine la Romanoff, per poi restare immobile, con gli occhi sgranati, sorpresa delle sue stesse parole, senza avere però il coraggio di aggiungere altro.
“Non iniziare una guerra che non puoi vincere” disse solo, dopo alcuni attimi di interminabile silenzio.
“È questo quello che pensi? Che non ho alcuna possibilità contro Stark?”
Natasha rise.
“Sei così ingenuo, Rogers. Tony non ti finirebbe mai, tu non finiresti mai lui. Questo è chiaro a tutti. Non è contro di noi che stai combattendo, ma contro il governo. E questo finirà per rivoltare contro di te anche le persone che vivi per proteggere… Penseranno che se non puoi adeguarti alle regole, è perché non sei così altruista come vuoi far credere. Penseranno che hai qualcosa da nascondere”
Il Capitano la fissò per qualche secondo, stava valutando le sue parole; non aveva torto, la russa, se ne rendeva conto… Ma non cambiava la sua posizione.
“Preferisco battermi e morire per una causa persa, piuttosto che permettere a qualcuno di controllarmi. Natasha, lo sai che ciò in cui credo di più è la libertà”
La donna gli si avvicinò lentamente, le sue lacrime agli occhi lo colpirono come un pugno nello stomaco.
“Questa non è un’opzione per me, Rogers. Non. Posso. Perderti.
Mormorò quando furono a pochi centimetri di distanza.
“Ma non puoi neanche restare al mio fianco” constatò lui, leggendo nei suoi occhi il dispiacere che ella provava a causa di ciò.
La Vedova scosse il capo, lo supplicava con lo sguardo; ma lo conosceva, Rogers non avrebbe ceduto.
Ricaddero senza che se ne accorgesse, le lacrime, fredde e amare lungo le sue guance rosee; avvertì la mano del Capitano muoversi delicata sulla sua pelle, asciugando i lucciconi con dolcezza.
“Mi dispiace tanto, Nat” sussurrò, stringendola tra le braccia, consapevole del fatto che quella potesse essere l’ultima volta che l’abbracciava.
Si guardarono nuovamente negli occhi, poi si sporsero l’uno verso l’altro.
Si baciarono.
Prima lentamente, con devozione, in un crescendo di sensazioni ed emozioni che rapidamente offuscarono il loro cervello. Il bacio divenne più avido, più passionale, come se stessero sfogando in quel gesto la frustrazione che provavano per il fatto di non poter stare assieme, come se fosse effettivamente la loro ultima occasione di amarsi.
Ed in realtà era proprio così.
Lasciarono che i loro abiti cadessero sul pavimento e che a coprirli ci fosse solo il corpo dell’altro.
Natasha lo guidò nella camera da letto, senza allontanare le labbra dalle sue; si distesero, stretti l’uno a l’altro, cercandosi con impazienza ma continuando a muoversi con estrema lentezza per assaporare meglio quel momento.
Un’ultima lacrima rigò il volto della Romanoff prima che ella si abbandonasse completamente al suo Capitano, la muta ammissione che, dal mattino seguente, avrebbero intrapreso due strade differenti.
Che sarebbero diventati avversari.
Che avrebbero iniziato a darsi la caccia. E Natasha lo sapeva, - e così Rogers: anche se la sua testa sarebbe stata dalla parte di Stark, il suo cuore, dal canto suo, sarebbe sempre stato con Steve.







*Angolo Dell'Autrice*
Ciao!
Allora, le parti in grassetto e corsivo sono prese dal trailer di CW o da CATWS. La frase finale è presa da un'intervista ai fratelli Russo.
So di aver detto che sarei tornata con una mini-long Romanogers ma ho scritto di getto questa Os
e ho pensato che valesse la pena pubblicarla.
Insomma, ho scritto di peggio.
Con la presente un grazie speciale va ad _Alessia_C95 e a Ragdoll_Cat per il loro costante supporto 
e la loro gentilezza nei miei confronti.

Bene, detto questo spero che la storia vi sia piaciuta, significherebbe tanto per me che mi lasciaste una recensione e
mi faceste sapere cosa pensate a riguardo.

Bell

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Captain America / Vai alla pagina dell'autore: Defiance