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Autore: Harrypleasehugme    01/02/2016    0 recensioni
" era una mania. Ció che fotografava doveva averlo. Molti la chiamavano pazzia, lui arte."
" vedi Harry, molte volte non si è consapevoli di certe cose. Per esmpio se io lo fossi stata, probabilmente non sarei qui."
Genere: Generale, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
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*harry's pov's* Molte persone hanno delle passioni. Queste passioni possono essere belle, strane, fantastiche,creative, altre volte però possono essere delle ossesioni. Possono essere una cosa di cui non puoi fare a meno. La mia era fare delle foto. Fotografavo tutto ciò in cui mi perdevo. Fotografavo e portavo via con me l'emozione della foto. Fotografavo e ciò che era nella foto, dovevo averlo. Molte persone mi credevano pazzo. Un malato di mente. Ma io trovo che sia solo la mia Arte. E poi, essendo cresciuto dove sono cresciuto io, non potrebbe essere diverso. Lì tutti mi conoscono, mi rispettano. Ma quello è un luogo pericoloso, per questo non la volevo coinvolgere, peccato che sembra sia troppo tardi. Lei... lei è stupenda, ed io sono un completo stronzo. Un completo stronzo per averla portato nel caos più totale. Per averla portata nella pazzia più totale. Per averla alla  portata alla Gin falls. * pov's Winter * Avevo bisogno di soldi, questo era sicuro. Solo non sapevo come procurarmeli. Non avevo un posto dove andare. Un posto dove dormire. Un posto dove stare. Dovevo assolutamente trovare delle indicazioni, un lavoro, e delle persone che quando dicevo dove stavo andando non mi guardassero come se fossi pazza. Stavo camminando ed ormai non sapevo neanche dove mi trovavo. Andiamo bene. Continuo a camminare ed arrivo in una via buia, e poi vedo un insegna: " CAGE". Ma che bel nome. Mi inspira proprio. Corro comunqe verso l'entrara di questo bar, qualche indicazione me le sapranno pur dare no? Entro, e mi maledico subito. Una forte puzza di alcool mi investe. Decido di sedermi comunque al bancone, e tendo l'orecchio sperano di sentire distintamente qualcosa. Ma fu un tentaivo fallito. Ad un certo punto qualcuno apre una porta che non avevo notato appena entrata. Ne venne fuori un omino non troppo basso, rasato e biondo. Tutti si accalcarono a  quella porta ed iniziarono a sparare delle cifre di numeri. Bah. Mi avvicini anche io oer vedere meglio quando sotto tutti entrati. Sto per tendere l'occhio, quando quallcuno mi tocca il braccio. Qualcuno mi tocca il braccio. Giá spaventata mi giro, e vedo il signore di prima che mi dice :" ehi fiorellino. Che ci fai da queste parti? Non sembri proprio il tipo sai" rido leggermente, per niente divertita e gli rispondo :"  ehm...ineffetti, sono qui.. sono qui per.." mi guardo velocemente in giro e vedo una specie di manifesto "l'incontro di styles con Gennard" così sputi fuori:" per, si, l'incontro" mi guarda per un pò divertito e poi dice:" senti fiorellino, devi dirmi su chi punti allora" sento tante voci dietro di me, finchè non ne distinguo una che dice:" ma sihhh. Quel ragazzetto è na boooomba. Diventerò ricco e voi poveri illusi...pff pferderete". Così, cercando di avere la voce meno tremante, dico:" ehm...certamente. per il ragazzo, quello giovane" mi guarda per un secondo con stupore e poi dice:" va bene. Styles?" Annuì, poi gli diedi 50 dollari, sperando di aver fortuna. Lui annuì, sorpreso, e mi fece passare. Entrai dentro un'altra specie di stanza, con al centro una specie di "gabbia". C'era odore di fumo ed alcool ovunque. Non feci in tempo a fare dei passi che qualcuno mi strattonó il braccio. Cercai di dimenarmi, ma quel qualcuno mi sbattè contro il muro, in un angolo. Ma se io mi mettevo ad urlare aiuto qualcuno mi avrebbe mai aiutata? Probabilmente no. Non era la prima volta che mi imbattevo in un disperato alcolizzato, ma questa colta, c'era qualcosa che mi metteva più ansia. Cercai con gli occhi un oggetto utile, o una persona un minimo lucida, ma non trovai niente. L'uomo richiamò la mia attenzione parlando:" ehi bambolina, adesso, che ne dici se ci divertiamo un pò?" Scossi leggermente la testa, e la mia faccia immagino che si trasformò completamente. Dalla paura, al terrore. Iniziò a tastare le mi coscie, con le su mani umide. Partì a toccarmi dal ginocchio, quasi accarezzandolo, e poi iniziò a salire pian piano, fino ad arrivare al mia coscia. Intanto continuava a sussurrarmi parole, vomitevoli, all'orecchio. Mi stava chiedendo qualcosa, ma io mi ostinavo a non ripondergli, guardando il pavimento alla mia destra. Cosí mi prese il mento con durezza, e mi obbligò a guardarlo negli occhi. Sussurai:" t-ti prego". Ma fu come se non  avessi parlato. Iniziai a cercare di scappare, ma più cercavo, e più mi stringeva forte la gamba. Stavo per arrendermi, quando sentì una voce roca dietro di me. L'uomo che mi teneva, si girò lentamente, sogghignando. Guardó dietro la mia spalla, continuando a tenermi stretta, ma in meno di un secondo la sua espressione cambiò totalmente. Assunse un che di paura. "Lasciala immediatamente." L'uomo, impaurito, scappò, e mi lasció la presa. Riuscì di nuovo a respirare, e così mi girai lentamente per vedere chi mi aveva "aiutata". Riuscì a vedere solo un paio di occhi smeraldo, che mi fissavano, mentre cercavano di leggermi il pensiero, che lo stesso ragazzo, si voltò e si incamminò verso un'altra porticina. Dalla corporatura, penso abbia avuto sui 20 anni, o di più. Mi accorsi che se ne era andato solo quando l'immagine dei suoi occhi che mi scrutavano scomparì del tutto dalla mia testa. Realizzai solo in quel momento che non ero riuscita neanche a ringraziarlo, ma qualcosa quella sera, mi diceva che ne avrei avuto l'occasione. Ad un tratto, sentì come un flash, di una macchina fotografica, così mi guardai attorno, ma non vidi niente. Non feci in tempo a pensare qualcosa che lo stesso tizio basso di prima, salì su quella specie di palco dove c'era la gabbia e iniziò a presentare i partecipanti, a non so ancora a cosa sinceramente:" bene bene. Sta sera, al Cage, troviamo uno scontro ben ardito. Il campione del Lume bar, Edward stilnson, e il nostro grande vincitore, HARRY STYLES". Quindi io avevo giocato i miei pochi soldi su il vincitore di questo posto. A proposito, adesso capisco da dove hanno preso spunto per il nome del bar... Dopo poco, salì sul "palco" un tizio, alto, molto alto, e robusto, palestrato, coperto di muscoli, sulla trentina, e poi, salì un ragazzo, sui 23 anni, abbastanza muscoloso, ma non troppo, con tanti tatuaggi, ma davvero tanti, con una sigaretta a fior di labbra. Scrutai il suo corpo, e feci salire poi lo sguardo, sul suo viso, con gli zigomi ben definiti, un cipiglio dipinto deformava il suo volto, e gli occhi... li riconobbi subito. Erano verdi smeraldo, incantevoli, bruciavano. All'improvviso, provai una forte stretta allo stomaco. Lui era il famoso Styles su cui avevo scommesso, ma avevo paura, e non per i miei soldi, ma per quello che quel omone contro cui si sfidava, in non so che, lo sbattesse per terra. Suonó una campanella, ed entrarono tutti e due dentro alla gabbia, e il tizio basso li chiuse dentro, e ció non fece altro che far aumentare la mia ansia. Al contrario, styles, era calmo, mentre fumava la sua sigaretta. Si miserò in una specie di posizione, e l'omone si buttò su di Harry. Persi un battito, ma lui era riuscito a schivarlo, facilmente. Poi tirò un pugno, e poi un altro ad Edward, e colpì più volte la sua mascella. Così, era questo quello che facevano. Lottavano... Dopo neanche qualche minuto, Harry era in vantaggio, e il suo avversario, Edward, stava giá barcollando, e lo stava raggiugendo zoppicando, ma lui se me fregava, mentre guardava il "pubblico". In qualche secondo, trovò il mio sguardo, e mi fissò. Incastró il mio sguardo nel suo, per non so quanto, ma ad un certo punto, vidi Edward, con un pezzo di bottiglia rotta in mano, così Harry, probabilmente vedendo la mia faccia terrorizzata, si giró, e venne colpito in piena faccia. Trattenni un urlo di terrore, e mi sentivo terribilmente in colpa. Portai le mani davanti alla bocca, sentendo la morsa nello stomaco aumentare sempre di più.
   
 
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